Creato da sisyphus13 il 27/02/2015
curve a gomito, stazioni e orizzonti
 

IL TRAGITTO

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Il Tragitto vol. 79

Post n°80 pubblicato il 04 Giugno 2015 da sisyphus13

 









I due, nel frattempo, si erano appartati e discutevano animatamente in un locale dell'ampio appartamento. Frankie poteva sentire ondate di discorsi accesi e smozzicati giungere sino alle sue orecchie e disperdersi senza raggiungere un senso compiuto ma dando, comunque, un senso di profondo disagio al suo ruolo di apparente terzo incomodo. Forse, pensava, aveva fatto male ad accettare l'offerta di Rudge. Magari nemmeno Lui si
era reso bene conto del vespaio che andava a stuzzicare con la sua improvvisa generosità: aveva fatto i conti senza l'ostessa. La buriana parve andare avanti per diversi minuti mentre il ragazzo attendeva, imbarazzato e a disagio, il suo destino in quella situazione da anticamera. Poi, senza mettere in mezzo tanto tempo, decise su due piedi di andarsene. La faccenda era diventata molto spinosa e l'ultima cosa che voleva era essere causa di dissapori tra una coppia forse, chissà, appena stabilizzata. Così prese le sue misere cose e aprì silenziosamente la porta che dava sul giro scale, sparendo alla vista e alla portata sonora dei due. Si incamminò lungo la discesa senza prendere l'ascensore e, in breve, fu in strada ad assaporare la libertà della notte e l'essenzialità della quiete interiore. Girovagò nervosamente per le prime strade che gli attraversavano le pupille e cominciò a inoltrarsi nella notte, ben illuminata da lampioni ogni 15 metri di via. La solitudine gli grattava le costole a filo e gli appannava le guance mentre gente di tutti i tipi pareva sfrecciargli a fianco in cerca di un po' di sollievo serotino. In una trentina di passanti aveva contato almeno 15 razze diverse e ora ciondolava indeciso davanti ai vari locali aperti tentando di afferrare il posto giusto per iniziare a percorrere a ritroso la notte e dedicarsi finalmente a una sana bevuta scacciapensieri: qualcosa che gli servisse a radunare le schegge sparse delle sue ultime avventure e a shakerarle nel frullatore della memoria insieme alle speranze per il futuro. Entrò in una bettola dignitosa con alcuni individui sulla soglia impegnati a tracannare cocktails costosi e a scambiarsi le impressioni della giornata lavorativa. Tutto sommato continuava a sembrargli una Città dinoccolata e serena, così lontana dalle fissazioni di BRANDER e dalle sue paranoie incombenti. Non era una metropoli-trappola segnata dall'isterismo e dallo spirito cospirativo. Forse, si disse, aveva conquistato il suo habitat ideale e, dopo tanto peregrinare, era arrivato a qualcosa di arenato stabilmente sulle coste del buon senso e della tranquillità. Nulla gli appariva seriamente minaccioso dopo avere ordinato il suo pompelmo e gin e avere lanciato un'occhiata tutto intorno. Furtivamente squadrava il barman e le cameriere, gli avventori e le luci basse sopra il suo destino troppo riscaldato. Sorbì la bevanda con immensa gioia e, tempo pochi secondi, ne aveva già un altro fra le dita e cercava un pretesto per parlare con l'uomo dietro il bancone. Finito il secondo cocktail chiese sottovoce a quest'ultimo se sapeva di lavori per operai non specializzati nella cornice della metropoli. Subito gli parve una domanda vagamente stupida e sprovveduta, ma ormai l'aveva profferita e attese con un po' di apprensione il sorriso del gestore. Questi arrivò insieme a delle parole con forte accento croato che lo mettevano a conoscenza che quello che non mancava a New Przemysl era esattamente il lavoro. "Va bene" boccheggiò Frankie di fronte al terzo cocktail che gli stato sciorinato al banco "Ma esiste lavoro e lavoro. Io non ho specializzazioni particolari tranne una buona salute e la voglia di fare. Di certo non posso entrare fra i Programmatori. Non ho diplomi." Il Barman gli sorrise ancora e allungò la mano presentandosi come Michael Krebbs :"il locale porta il mio nome se non te ne sei ancora accorto" disse orgogliosamente. "E comunque Ti consiglio di presentarti alle squadre operaie per la costruzione della Ferrovia. Al momento è l'Impegno fondamentale insieme allo scavo del terreno per fare posto alle strade carrozzabili che arrivino fino in fondo all'Alveare. La stazione sta per essere completata a Dawn Seven e hanno bisogno di carpentieri anche non specializzati per il lavoro sui tetti. Per la copertura, intendo. Ti sei già presentato in Questura? Sei appena arrivato?". "Fresco, Fresco. Avevo conosciuto un amico lungo il Tragitto fino a qui ma forse adesso si è evaporato. Pensavo che mi avrebbe aiutato Lui per tutte le pratiche burocratiche." "Allora Ti consiglio di volare in Questura domattina. Ti rilasceranno il certificato di lavoro e un permesso di residenza per sette mesi. Rinnovabile su domanda del tuo Titolare." "Ma non avrò bisogno di avere in tasca già un lavoro per fare questo genere di pratiche?". "Ti faranno un lasciapassare per due settimane. E in queste due settimane potrai cercarti un'occupazione. Non dovrebbe esseri difficile. Poi, una volta, trovata l'occupazione arriverà anche il resto che Ti ho appena detto." "Va bene" annuì il ragazzo di fronte al quarto cocktail che gli si era materializzato misteriosamente sotto agli occhi. "Questo lo offro Io" Fece Krebbs "Mi sei simpatico." Frankie sentiva la testa girargli e la percezione dello spazio farsi sfuocata. Capì che, dopo avere svuotato per gentilezza il giro del barman, avrebbe fatto meglio ad alzarsi e ad uscire dal posto. Così fece dopo avere pagato e avere salutato calorosamente Krebbs. Uscì all'aperto e respirò l'aria di quel autunno secco ma non freddo. Si sedette su una panchina e si rese conto di non avere fatto tanta strada dalla casa di Rudge fino al locale. I pensieri gli si affollavano senza pericolo in testa e cozzavano, piacevolmente attutiti dall'alcol e dal succo. I ricordi delle recenti disavventure si disinnescavano e facevano massa intorno alla fronte, avvolti dalla bambagia dello stordimento e della sonnolenza. Finché qualcuno gli si sedette a fianco e gli pizzicò amabilmente il braccio sinistro. Era Rudge, che aveva appena iniziato a cercarlo dopo avere realizzato la sua improvvisa sparizione.








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Commenti al Post:
channelfy
channelfy il 08/06/15 alle 20:05 via WEB
che spreco.. che splendida villa doveva essere
 
 
sisyphus13
sisyphus13 il 09/06/15 alle 11:54 via WEB
Certo sì...Fa riflettere.
 
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