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con le braccia al cielo, io sono l'omino di libero
Post n°83 pubblicato il 05 Marzo 2007 da Uto88
Non so quando il mio computer uscirà dal coma, per questo latito, ora vi scrivo in maniera frettolosa dalla redazione dove sto facendo finta di fare una ricerca molto impegnativa. Mi fa quasi paura trovare la posta intasata di persone che mi chiedono com'è che non scrivo ma in fondo è bello. Dovreste chiederlo alla wind perchè non scrivo visto che dalla sera alla mattina mi trovo a combattere con il modem e la notte sogno di scaricare la posta senza dar conto all'omino di infostrada che pure tiene una bella posizione: con le braccia tese al cielo che bestemmia e implora che non gli stacchino la linea senza prevviso. La mia posizione di adesso. Dopo una settimana di febbre sono tornato a scuola, apro la porta e trovo una classe vuota che al mio "buongiorno" ha fatto l'eco solo un calendario con una scritta rossa "giovedì 1°marzo: simulazione prova d'esame". Apro il cellulare e leggo "mercoledì 28 febbraio", implorando che fosse un anno bisestile mi accorgo che ho meno di 24 ore per fare quello che avrei dovuto fare in 24 giorni. Vado contro corrente nel corridoio in cui tutti entrano, trovo un'uscita e scappo da scuola per andare a studiare, mi scapicollo e arrivo giù. Faccio mezzo chilometro a piedi, trovo un autobus che non so manco dove va, ci salgo, una vecchietta si lamenta perchè si è dimenticata di scendere e da la colpa all'autista. Scendo vicino la mia biblioteca preferita. Salgo di fretta le scale, butto i miei libri sul tavolo mentre sento una bibliotecaria che fa "su libero sta uno stronzo che si fa chiamare utottantotto che scrive i fatti miei" mi dispiace che sia giunto fin lì il mio post, non era mio intento, io l'ho scritto per esasperazione perchè studiare ascoltando i problemi dei dipendenti non è la cosa più romantica del mondo, poi non ho detto neanche che biblioteca è... tutta intuzione degli acuti bibliotecari. La mia mattinata finisce in maniera vorticosa senza nessuna conclusione. Passo la mia giornata con il dubbio se nella prova d'esame troverò diritto o scienze delle finanze. Opto per finanze, ci passo sopra tre quarti delle ultime ore. Tanto di diritto sto quasi al passo, mi manca solo il capitolo sul governo. Mi addormento con il libro sotto le coperte. Mi sveglio la mattina dopo a scuola, apro il foglio e trovo "test di diritto: il governo" |
Condividi e segnala UTOTTOTTO STORIA SEMISERIE IN QUARANTATRE RIGHE
Utottotto è nato 19 anni fa nell'ospedale di Padre Pio e si è diplomato nella scuola in cui ha studiato Wladimir Luxuria. Come qualcuno può dedurre abita nella città natale di Pulsatilla e Renzo Arbore.
Porta il cognome di un noto cantante napoletano, sua madre quello di un poeta recanatese che ha passato tutta la sua vita prendendo freddo ad una finestra guardando una certa Silvia che non se l'è mai filato. Il poeta in questione dopo essere andato in bianco ha scritto "il passero solitario".
Il nome di Utottotto ricorda vagamente quello di un pittore che disegnava orologi fusi e giraffe in fiamme, convinto di essere portato per la pittura a 15 anni ha partecipato ad un paio di mostre collettive, suscitando solo l'interesse di un paio di avanguardisti (evidentemente miopi) e una ciurma di bambini che tuttavia non hanno comprato manco un quadro... (sottigliezze)
appesi i pennelli al chiodo e i quadri alla gola è finita la parentesi dandy.
Dopo aver scoperto che il suo avo recanatese è stato uno dei primi giornalisti italiani è entrato nella redazione di un giornale culturale
Ora spera solo di non fallire nel campo "letterario" altrimenti gli resta solo da cantare la neomelodica napoletana come il cantante con cui condivide il cognome.
POST SCRIPTUM
- secondo
questo blog vale 24 mila 839 dollari e 76 centesimi, qualcuno vuole comprarlo? - ogni riferimento a persone o fatti realmente esistenti citati in questo blog è "puramente" casuale