Creato da ilgelonelcuore il 20/08/2007

Il gelo nel cuore

I vuoti di un'anima inquieta

 

 

INVERNO

Post n°11 pubblicato il 09 Dicembre 2007 da ilgelonelcuore

Oggi il cielo indossa un manto di pioggia e l’aria ha l’odore umido e antico dei ricordi lasciati in cantina, fantastica decadenza di un crepuscolo invernale.
L’inverno è la mia stagione mentale, probabilmente grazie alla mia natura che gli si consacra inconsciamente.
Sono irrimediabilmente contaminata dagli stati di malinconia e dai toni scoloriti e vetusti, mi piace pascermi in certi soffici struggimenti che hanno la gloriosa bellezza delle foto sbiadite.
Essendo io una creatura lunatica e propensa ai chiaroscuri, non credo sia troppo sorprendente la sottile relazione con l’immagine capovolta dell'estate, in un un tempo ossidato e livido di meraviglie nascoste.
A breve uscirà dal suo letargo il mio spirito dei mesi fumosi e si aggirerà per vicoli e sentieri, con lo sguardo perso alle gradazioni del grigio e del nero e il pensiero gradevolmente imbiancato da singolari visioni di neve.
Mi preparo a celebrare questa stagione, languidamente immersa nel gelo del mio presente.

 
 
 

ALI BRUCIATE

Post n°10 pubblicato il 27 Ottobre 2007 da ilgelonelcuore

Odore di ali bruciate e fumo che fa arrossare gli occhi.
L’alibi della rinascita lo tengo buono per i giorni a venire, il fuoco è un abito sempre di moda, ma a volte brucia troppo.
Ammantata di lividi, non tollero
i miasmi irritanti che mi fanno traboccare umori malsani.
Le maschere di perbenismo mi vanno strette, non riesco più ad indossarle e senza quelle è difficile presentarsi al pubblico.

Più di tutto mi turba che il fumo della mia lenta combustione abbia fatto lacrimare qualcun altro.
Avessi avuto più controllo delle mie emozioni avrei arginato in me la catastrofe privata, evitando ferite a chi non le ha meritate.

Adesso resto qui con i miei demoni, con le domande postume e altre speranze che colano a picco.
Era parecchio che non cadevo giù da un'altezza simile e, mentre guardo tutto dal basso, sento l’inconfondibile camminata del cuore che danza il suo valzer nel mio petto... ottimo ballerino.

Esamino con cura i ferri del mestiere per l'exeresi di tutto quello che non è stato e che non saprò più realizzare, ma non so se sono pronta a questo intervento.

 
 
 

OSCENITA'

Post n°9 pubblicato il 27 Settembre 2007 da ilgelonelcuore

Smetterò di prostituire la mia natura a quelle patetiche aspettative mascherate che chiamiamo Dovere e Buon Senso.
Raccoglierò gli abiti gettati vicino al talamo della stasi dove si consumano orgasmi di fraintendimenti più o meno volontari.
Mi vestirò con una fresca dignità di stagione.
L’oscenità della serenità pudica, che ogni tanto oppongo con gioia alla sfacciataggine delle speranze d’occasione, mi annoia.
Interrompo questo spregevole coito di illusioni e mi dedico ad un amplesso istintivo che amoreggi con l'alternanza dei miei umori lunatici.
La castità del cinismo mi sottrae ad infinite orge di paranoia.

 
 
 

LIVIDI

Post n°8 pubblicato il 27 Agosto 2007 da ilgelonelcuore

Fuori dalla finestra l’aria è limpida e i profumi sono carichi di inquietudini sospese sullo sbuffare suadente del vento.


Non sento più lo spasmo dei miei lividi e mi piace immaginare forme più lucenti di un languore furtivo.


Pervasa dalla sensazione del capestro che si è allentato, respiro e sublimo ogni singolo attimo e ne traggo oro che mi luccichi nell’anima.

 

Vivo una bulimia di emozioni che non saziano, l’assenza di stabilità ed un senso di disillusione che trascina un’anima appiccicosa che non riesco a placare.


E non ho scuse, né alibi atroci a cui imputarla. Tutto è splendidamente imperfetto come l’assenza di una sorta di compiuto.


Dovrei rimettere a posto le cose ma non ho voglia e l’unica energia è quella che corrode il mio tempo.


Devo trovare il modo per ammainare i miei pensieri…

 
 
 

GLICINE

Post n°7 pubblicato il 24 Agosto 2007 da ilgelonelcuore

Ho nostalgia dei momenti conviviali, come accadeva in tempi lontani, cavallereschi.

La campagna era illuminata dai bagliori del fuoco, sfiorato nel declino del tramonto.


Il profumo dei glicini si spandeva lieve, carezzando  l’ondeggiante scorrere di ore liete.


Mi è invisa adesso, invece, la staticità della luce uniforme, la passività insensata delle idee, la pesantezza che si nutre di certezze granitiche.


Vorrei incrociare sguardi armoniosi, vivere istanti fervidi, dissolvere il mio tempo con sospiri che mi facciano sentire viva.

 
 
 
Successivi »
 
 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

BlueLady0giulianoalunnisunny_71qwertyudgj13sweetheart80ner.oneyohama83LaFryrubinaeyescheyennee2009rubypzacchibabyrevolution86larosa.paolaprincipessinaannaantonellamirandola
 

ULTIMI COMMENTI

ciao! passavo di qui.. ho visto il tuo...
Inviato da: comelunadinonsolopol
il 12/02/2009 alle 23:29
 
Mi viene in mente:" Va pensierooooo...
Inviato da: cattivafuoriedentro
il 12/12/2007 alle 00:04
 
ecco come mi sento oggi
Inviato da: alessandra.chiusi
il 19/11/2007 alle 15:38
 
maschere di perbenismo. sono quelle che tutte le mattine...
Inviato da: etnego
il 27/10/2007 alle 17:48
 
smettere....
Inviato da: graffi_sull_anima
il 27/09/2007 alle 14:25
 
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963