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STRISCE BIANCONERE

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Juve, viola... di rabbia

Post n°365 pubblicato il 28 Novembre 2010 da goblins76
 

Pareggio 1-1 nel gelo dell’Olimpico di Torino. I bianconeri non approfittano, del mezzo passo falso del Milan, fermato sul pareggio della Sampdoria, mentre la Fiorentina, conferma i miglioramenti visti nelle ultime prestazioni.

FORMAZIONI
- Del Neri, sulla destra, preferisce Motta al giovane Sorensen, centrocampo confermato con il recupero lampo di Aquilani affiancato da Felipe Melo, in attacco coppia d’attacco formata da Del Piero e Quagliarella, solo panchina per Iaquinta. Mihajilovic, butta nella mischia il giovane Camporese, che con Gamberini, forma la coppia centrale di difesa. A centrocampo Santana, vince il ballottaggio con Marchionni. Unica punta Alberto Gilardino.

PARTITA - Partenza sprint della Fiorentina, cha al 5’ minuto è già in vantaggio: Vargas recupera palla sulla sinistra e fa partire un cross teso, sul quale Motta anticipa tutti e insacca di testa nella porta sbagliata, battendo l’incolpevole Storari. I bianconeri provano a reagire con una bella conclusione di Marchisio al 20’, ma soffre terribilmente sulla destra, dove Motta non riesce a contenere le incursioni di Vargas. La Juventus, aumenta i giri del motore e al 27’ sfiora il gol del pareggio: su una conclusione da fuori area di Melo deviata dalla difesa viola, Del Piero spreca da buona posizione, calciando alto. Il capitano bianconero ci riprova al 37’ con una punizione dal limite, che trova Boruc pronto alla deviazione in calcio d’angolo. Buon momento per la Juventus, che al 41’ sfiora il gol del pareggio: lancio di Aquilani per Del Piero, sontuoso stop del capitano bianconero e assist per Marchiso, che in corsa calcia di poco a lato. E’ l’ultima occasione del primo tempo, che si conclude con la Fiorentina in vantaggio per 1-0. La ripresa comincia come si era concluso il primo tempo, con Del Piero unico bianconero a cercare la via del pareggio, ma la sua conclusione finisce a lato. La Fiorentina al 10’ perde Gilardino per infortunio, mentre Del Neri gioca la carta Iaquinta al posto di Del Piero e inserisce Pepe al posto di Aquilani, con lo spostamento di Marchisio al centro. E’ la Juventus a fare la partita e su un cross di Krasic, Gamberini prova ad imitare Motta deviando verso la porta viola, ma Boruc è attento e blocca a terra. La Fiorentina si difende con ordine, riuscendo a bloccare le fasce della Juventus, dove il temutissimo Krasic non riesce ad incidere. Al 30’ sale in cattedra Boruc, che con due interventi strepitosi su Iaquinta e Chiellini mantiene il vantaggio viola. Il portiere polacco, però si deve arrendere al 84’, quando Pepe calcia una punizione tesa, che si insacca nell’angolino alto. Continua il forcing bianconero, che però porta solo all’espulsione del neo entrato Felipe e dopo cinque minuti di recupero la partita si conclude con il risultato di 1-1.

CHIAVE - La Juventus paga la precaria condizione fisica di Aquilani e la poca incisività delle fasce dove Krasic a destra, è troppo impegnato ad aiutare Motta nel controllare Vargas, mentre Grosso a sinistra è solo un ricordo sbiadito delle notti di Berlino.

CHICCA - La rivalità tra le due formazioni è targata 16 Maggio 1982, quando Juventus e Fiorentina si giocavano lo scudetto all’ultima giornata di campionato a pari punti. I bianconeri espugnarono Crotone, grazie ad un gol di Brady su un rigore dubbio, mentre ai viola venne annullato un gol regolare di Ciccio Graziani.

TATTICA - Del Neri conferma 10/11 della formazione vittoriosa nella trasferta di Genova. In difesa sugli esterni giocano Motta e Grosso, coppia centrale formata da Chiellini e Bonucci. A centrocampo, Aquilani recupera e prende posto al centro affiancato da Felipe Melo, mentre le fasce sono affidate a Krasic e Marchisio. In avanti Del Piero, preferito a Iaquinta per fare coppia con Quagliarella. Mihajilovic, schiera un 4-2-3-1, in difesa sugli esterni giocano Comotto e Pasqual, mentre al centro Camporese sostituisce lo squalificato Kroldroup e affianca Gamberini. A centrocampo la diga davanti alla difesa è formata da D’Agostino e Donadel, che avranno il compito di innescare il trio di trequartisti formato da Santana, Ljajic e Vargas. In avanti il solo Gilardino.

MOVIOLA
- All’80’ bravo Valeri a non decretare il penalty per la Juventus, perché sull’incornata di Felipe Melo il pallone colpisce la spalla di Comotto.

PROMOSSI&BOCCIATI
-

Impatto disastroso di Felipe (Voto 4), subentrato nella ripresa, rimedia due gialli in pochi minuti lasciando i suoi in dieci, molto meglio il giovane Camporese (Voto 6,5), che al suo esordio in A, dimostra grande personalità. Nella Juventus Motta (Voto 4,5) non vede palla contro un indemoniato Vargas e quando l’ex Roma decide di toccare palla, la insacca nella sua porta regalando il vantaggio alla Fiorentina. aquilani non riesce ad esprimersi per come è capace di fare, visione di gioco un pò appannata per via dei pochi spazi lasciati a centrocampo dalla squadra viola. Classe, grinta e serietà si traducono in un solo nome Alessandro Del Piero, il capitano bianconero è l’anima di questa squadra, ci prova tutta la partita e quando Del Neri decide di sostituirlo, rimane in panchina sostenendo i compagni, un esempio da imitare.

 
 
 
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PRIMO GOAL

Eri poco più di un ragazzo quando ti buttarono dentro al tuo primo campo di calcio di serie A.

In quel momento, quando il Trap ti disse:"Dai, scaldati che tocca a te", tu non sapevi che pensare, un groppo in gola, le gambe che tremavano, ma ti facesti coraggio.

Alzarsi dalla panchina e iniziare il riscaldamento, una corsa verso l'ignoto.

Pensasti a tuo padre, a tua madre, al fratello che ti aveva sempre sostenuto, ai tuoi amici più cari ai quali sarebbe venuto un'infarto nel vederti entrare in campo, ma  dopo c'era solo l'ignoto.

Non sapevi a cosa seresti andato in contro dentro quel campo da calcio, eppure il terreno di gioco l'avevi calpestato migliaia di volte, in quel momento ti sembrava fosse la prima volta che ti capitava di giocare...

Pensare a cosa fare, a come doverlo fare, pianificando tutto nei minimi dettagli, e  poi l'arbitro fischiò…toccava a te.

Baggio ti sorrise e  strizzò l'occhio, Moeller ti guardò impassibile, Ravanelli ti battè il 5..:"e adesso?.....cosa ne sarà di me", ti chiedesti?...Dribbling di Julio Cesar, palla a Marocchi che dà subito a Baggio,il quale lancia la palla in profondità, sui tuoi piedi..Goal..si Goal...non sapevi cosa fosse...gioia, emozione...cuore gonfio di sentimenti che passano veloci confusi nella mente e nell'animo che sembra poter volare

 

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LA STORIA SIAMO NOI

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