1. quale è il TUO lavoro? (cioè quello per cui sei qualificato) sarei studente universitario, ma sono diplomato al tecnico turistico e iscritto all albo dei periti turistici. non sto lavorando comunque
2. coincide con quello che vorresti fare?rispetto al titolo di studio no, l ho scelto perche facendo il liceo ero obbligato a fare l'università, in questo modo no...rispetto agli studi che voglio intraprendere si, ma si sa com è...
3. hai mai avuto modo di esercitarlo? se sì con che tipo di contratto?no, mai
4. saresti disposto a cambiare lavoro pur di avere un impiego a tempo indeterminato?al momento no, soprattutto se a tempo pieno, poichè vorrei riuscire a studiare. però un lavoro di 1 massimo 2 giorni a settimana si potrebbe fare...anche se peggiora la qualità dello studio.
5. ti è mai capitata l'opportunità?no
6. saresti disposto a cambiare città pur di avere un contratto a tempo indeterminato per il TUO lavoro? al momento no. se fossi disperato si, per forza di cose.
7. ti è mai capiatata l'opportunità?no
8.saresti disposto a cambiare città e lavoro pur di avere un contratto a tempo indeterminato? idem alla domanda numero 6
9. ti è mai capitata l'opportunità?no
10. hai mai tentato la strada autonoma?no, ma non è detto che in futuro possa tentare...
11. potresti descrivere in sintesi i tipi di contratto che hai avuto? in particolare, secondo la tua esperienza, cosa ritieni giusto e cosa ingiusto di ognuno di essi?ufficiali un contratto a progetto recesso da me in 5 giorni per la poca serietà del lavoro e un contratto di 2 mesi, terzo in cucina(lavapiatti), lavori estivi al nord italia. ero in regola, però risultava che lavoravo 6 ore e 40 al giorno e avevo il sabato libero. la verità è che lavoravo SEMPRE, tutti i giorni, 10-11 ore. quindi il problema non è solo il lavoro in nero, ma anche il semi-nero...per i contratti a progetto...beh, quando si tratta di collaborazioni temporanee, soprattutto i liberi professionisti, quando vi è un progetto da perseguire va bene, ma è un sistema(quello della legge 30)applicato ormai a qualsiasi forma di contratto, creando una forma di precarietà lavorativa costante anche laddove in pratica non ce ne sarebbe bisogno, poichè il rapporto diventa continuativo, riproponendo in continuazione contratti flessibili-precari. questo non va bene. la flessibilità deve essere uno strumento per il lavoratore oltre che per l azienda, invece ora è a senso unico, le aziende non ne hanno bisogno. è un privilegio dato che creerà nefaste conseguenze se non si interviene subito.
12. secondo la tua esperienza in cosa dovrebbe cambiare la legge biagi/maroni?in parte ho risposto sopra. il lavoro precario è giusto che costi piu di quello indeterminato, cosi un azienda lo utilizza solo se strettamente necessario. in piu vanno create forme di tutela, ferie pagate, malattia, contributi previdenziali. deve essere riattivato il sistema delle agenzie interinali(almeno per ora) che si prendono l impegno di trovare lavoro continuativamente a coloro che vi si iscrivono, anzi, meglio ancora far svolgere questo ruolo alle agenzie per l impiego della provincia. comunque ridurre il piu possibile la precarietà, e renderla disponbile esclusivamente per i giovani, con il concetto: faccio un contratto temporaneo di 3 mesi, se mi piaci ti assumo COME SI DEVE, altrimenti il rapporto finisce qui.
13. pensi che la mancanza di stabilità lavorativa sia la vera causa della crisi delle giovani coppie (poca costruttività nella formazione di nuove famiglie ecc.) o sia solo uno dei deterrenti (magari un pretesto, pur valido) e che le vere cause vadano ricercate in altro ambito?penso che chi si faceva una vita autonoma a 25 anni, ora se la fa a 35, e questo diverrà un problema grave nel tempo. penso che le coppie faranno con piu difficolta un figlio senza la certezza di farlo crescere con tranquillità. penso che una giovane coppia che vuol comprare casa non potra farlo perche non da garanzie. naturalmente la stabilita lavorativa non è la soluzione coniugale, ma sicuramente aiuta, di molto. i giovani ora si appoggiano ai genitori, quasi nessuno focalizza questa situazione. e i figli di questi, a chi si appoggeranno? ai nonni?? impossibile, gia pensano ai figli...questo è il punto, roviniamo la societa di questo passo...
14. ti disorienta la necessità di formazione continua che vige nell'attuale mercato del lavoro?la formazione è una buona cosa, ma se devo pagare migliaia di euro per diventare preparato è impossibile, perche se non ho soldi non mi specializzo. trovare una forma di professionalizzazione alternativa e valida risspetto all universita è qualcosa che va sviluppato, è un buon mezzo, ma se perfezionato per l utente. migliorando ad esempio i corsi della regione, che sian0o efficienti e di facile entrata per chi vuole studiare ma non ha denaro da destinare a questi corsi.
15. anni fa il motto che era: "lavorare meno. lavorare tutti"; la legge biagi/maroni con tutte le possibilità di contratto ha risposto a questa esigenza. oggi il motto sembra essere: "lavorare in meno ma lavorare stabilmente". Sicuro che questa sia la cosa che soddisfi le esigenze della maggior parte dei lavoratori? lavorare meno, lavorare tutti, prendendo pochi soldi e senza diritti ne tutele...questo è schiavismo ragazzi, e i padroni indiscussi diventano i datori di lavoro. è altamente ingiusto. lavorare in meno...non è detto...il sistema lavorativo deve essere efficiente, e far lavorare piu gente possibile. qua si ragiona che piu posti di lavoro degli attuali non si possano fare, ma non è cosi, dipende da ogni stato, come sta di salute. e poi, il punto è che si trasformano in precari coloro che lavorano full time, quindi il discorso cade. io ho trovato inoltre un lavoro PART TIME a tempo determinato di 36 ore settimanali...secono voi è part time? secondo me no...è praticamente a tempo pieno...troppe falle giuridiche hanno permesso speculazioni incomprensibili e inaccettabili.
14. (spazio libero per i tuoi pensieri) qua si cerca sempre di privilegiare l azienda rispetto ai lavoratori, che spesso diventano schiavi del proprio lavoro, lavorando tutto il giorno quasi tutti i giorni pr ricevere uno stipendio adatto appena(e non sempre è cosi) per proseguire un livello di vita accettabile, senza nemmeno potersi svagare, se non in 3-4 occasioni l anno. questa non è vita, è sfruttamento lavorativo. praticamente la maggior parte della vita (quella buona, che sei in salute) la trascorri lavorando...e il partner? i figli? i parenti? gli amici? il tempo libero, gli hobby? leggere, udìscire, andare al cinema, mangiare una pizza? se si dessse piu tempo a disposizione dei lavoratori e uno stipendio adeguato l'intera nazione ne guadagnerebbe, perche si sblocchrebbe il sistema economico in cui tutti sono attivi. ma questo tanta gente stranamente non riesce a capirlo...intanto le grandi aziende fanni utli record, magari pur avendo debiti, e ricevono prestiti dalle banche. i lavoratori iniziano a non arrivare a fine mese, e non avere tutele, nè prestiti, pur essendo in una condizione migliore di queste grandi aziende. ciao
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