Divagazioni

buona pasqua

Oggi è Pasqua. Per molti un giorno di festa. Per i bambini un giorno in cui possono "sfogarsi" e mangiare molta cioccolata.

Per me è solo un giorno come un altro anche se ho dei "pesi" sul cuore che mi affliggono. Il mio pensiero, la mia voglia vola verso delle amicizie di vecchia data che si sono rinsaldate, ricreate nel tempo. Dovrei aver commesso qualcosa, non so cosa, ma mi sento come se avessi commesso il peggior peccato sulla faccia della terra.

Oggi conto che il tempo possa volare e che si porti via questi miei dolori che angustiano la mente ed il cuore.

Molte volte mi sento come un leone in gabbia. Il mio animale d'elezione è il falco, in questo momento sono fermo, con un cappuccio in testa. La visuale mi è preclusa, ma posso sentire l'usta della preda ed attendo impaziente di scoprire se mi libereranno per poter scaricare tutta l'energia che sto accumulando.

Vorrei ma non  posso.

Vorrei potermi librare alto nel cielo.

Vorrei poter piombare, veloce ed implacabile, sulla mia preda.

Vorrei poter far felice qualcuno col mio nobile volo.

Vorrei, vorrei...

Nostalgia

Sono giorni che non scrivo, ma non è per mancanza di "idee" o argomenti, è per l'affollarsi di cose che vorrei poter fare.

I progetti si accumulano, le idee anche ma il tempo mi fa sempre difetto.

Per non parlare delle emozioni e delle incazzature che ogni giorni bussano prepotentemente alla mia porta.

Talvolta vorrei poter spegnere tutto, restare tranquillo a crogiolarmi nella noia.

Quando ero un ragazzino, in questo periodo, ero già al campeggio. Mi mettevo al sole a rosolare. Mi lasciavo cullare dal caldo del sole per poi raffreddarmi con un tuffo in piscina e qualche vasca per rinvigorire i muscoli.

Ora, oltre all'età, sono cresciuti gli impegni e le responsabilità. Il dolce far niente non è più un'opzione.

Mi fermo, mi metto davanti al computer e sale la nostalgia.

Disabili o presa per il culo?

Stavo navigando in internet alla ricerca d'offerte di lavoro pe run mio amico.

Mi sono imbattuto nelle "liste disabili" della provincia di Pistoia.

Se provate a leggerle capirete perchè ho inviato la mail sottoriportata.

Ho dato un'occhiata alla vostra bacheca per il lavoro "mirato" per un disabile.
SIETE MATTI????
Ma avete notato cosa avete inserito e richiesto?
Ci sono lavori dove uno, con una disabilità non potrà MAI fare ed altri dove viene richiesto una qualificata talmente alta che pochissimi possono accedervi. Per non parlare del tipo di contratto proposto. Contando che, per un disabile, esiste la possibilità di non pagare i contributi fino a 8 anni dall'assunzione, perchè proponete contratti a tempo determinato. E' un'offesa per i disabili ed una ricerca volta solo per i FALSI disabili.
Premesso che non cerco lavoro, sono INABILE da un pò di tempo, ma sono "corteggiato" dal M.E.D.A. La vostra "lista" mi fa pensare e inoltrare un "reclamo" presso di voi e presto verso gli organi preposti al controllo.
Siamo disabili, non prendeteci per il culo però.

Ricordi di gioventu

Quando andavo a scuola, mi ricordo fosse presente l'ora di educazione civica. Non sapevo cosa fosse, ma stavo attento alle lezioni e qualcosa devo averlo "appreso".

Fatto sta che, quando ero NORMODOTATO, preferivo fare due passi a piedi che dover parcheggiare in prossimità della porta evitando intralcio al traffico o la possibilità di bloccare qualcuno.

Guardo i parcheggi per disabili e mi rendo conto che ero l'unico attento alle lezioni.

I parcheggi sono di dimensioni maggiori rispetto a quelli normali. Hanno una serie di strisce laterali di cui ne è sconosciuto l'uso.

Fatto sta che, se hai un cartellino disabili, non solo puoi parcheggiare vicino ai vari ingressi, ma puoi farlo come cavolo ti pare, tanto il posto è largo e ci sono quelle strane strisce che aumentano la dimensione di manovra.

Sarà forse che, i disabili, sono degli emeriti deficenti e quelle strisce servono per fare manovra. Loro, poverini, non hanno maestria nel guidare e quindi, da impediti quali sono, necessitano di ampi spazi di manovra.

Che scemo, quelle strisce sono state create per far parcheggiare i motorini. Ecco svelato l'arcano mistero.

Ieri sono andato in un centro commerciale. Fortuna che non ero da solo. Ho parcheggiato e, tornando, ho dovuto chiedere alla "dolce" consorte di spostare la macchina. Qualcuno aveva parcheggiato troppo vicino alla mai vettura.

Oggi vado alla Coop e noto un motorino nei posti disabili. Una macchina, recante il permesso disabili, era evidente, lampante, che il proprietario fosse un disabile. La macchina era parcheggiata di traverso, metà sulle strisce laterali ed occupava due posti. Sul lato "libero", essendo presenti le strisce, il fatidico scooter aveva trovato il suo naturale posto.

Ho atteso l'arrivo dei proprietari e li ho eruditi sull'uso dei parcheggi per disabili.

Cavolo, ma siamo proprio dei moralizzatori e rompicoglioni.

Ho fatto notare, al padrone dello scooter, che aveva parcheggiato sulle strisce di un parcheggio disabili. Mi ha fatto notare che la macchina stavo occupando lo spazio e non avrei potuto certamente parcheggiare e quindi scendere. Poco importa se lui fosse in torto, l'altro lo era da prima.

Al proprietario della macchina ho dovuto lasciare il passo perchè non è arrivato e, nel frattempo, tolto il motorino, una macchina ne ha preso il posto.

Comunque avrei avuto torto io. Loro avevano il tesserino da disabili. Poco importa se è quello della nonna, loro ne erano in possesso. Questo fa di loro degli emeriti cretini, decerebrati, che meritano l'uso del posto e la possibilità di parcheggiare come cazzo gli capita.

Per la cronaca, se non lo sapete, eruditevi. Le strisce laterali non sono per l'incapacità di far manovra. Sono state create per poter aprire lo sportello e mettere la carrozzina. So che dovremmo stare in casa, non uscire, e non ammorbarvi con la nostra presenza. Ma abbiamo avuto la fortuna o sfortuna di sopravvivere ad un incidente. Se non ci volete basta un colpo di pistola alla nuca e via, togliamo il disturbo.

Dubbi e dilemmi

Tempo fa fui contattato dal M.E.D.A., richiedevano la mia partecipazione per la regione Toscana.

Per le vicissitudini di mio padre sospesi i contatti con il presidente.

In questi giorni sono tornati a chiedere la mia partecipazione. Avrebero bisogno di un portavoce e un coordinatore per la Toscana. Mi hanno proposto tale ruolo.

Ora viene il dubbio amletico: accettare o non accettare?

Tecnicamente, l'impegno "politico" non mi dispiace. Solo che sto pensando, valutando, se questo "lavoro" possa essere svolto, da me, nel pieno delle mie energie e volontà.

Visti gli ultimi sviluppi della politica non sono del tutto sicuro della "scesa in campo".