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La mia vita dopo la tossicodipendenza

 

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Mio padre

Post n°261 pubblicato il 05 Gennaio 2018 da mygangsta

 

Ancora su mio padre.

Sì, stasera torno a scrivere due righe e le scrivo ancora su questa figura che da troppi anni (non ho più voglia di ripeterli) mi ha cancellato dalla sua vita e il motivo è più che ovvio leggendo questo blog.

In tutti questi anni mi è sempre sembrato di avere davanti un muro invalicabile, una recinzione con filo spinato.

Ed è assurdo svegliarsi al mattino e, come primo pensiero, realizzare che tuo padre non ti parlerà mai più. Troppe volte ho pensato "Chissà che ne pensa mio padre" e, un secondo dopo "Non lo saprò mai più".

E' qualcosa che brucia e non importa quanti anni siano trascorsi.

Brucia quando mio padre preferisce chiamare un taxi piuttosto che accettare il mio passaggio.

Brucia quando mi riferiscono che, di fronte a ogni riunione di famiglia, la prima cosa che lui chiede è se io sarò presente: perchè, in quel malaugurato caso, lui non si farà vedere.

Brucia quando mi riferiscono che ha "proibito" a tutti di fare il mio nome in sua presenza.

Ha sbagliato parecchio con me, certo. Forse fu anche per fuggire da lui che presi quella dannata strada.

Eppure questo non mi importa più. Vorrei soltanto parlargli ancora.

 

Resterà sempre e comunque mio padre. Anche se so che non vuole, io non lo rinnegherò mai.

 

 

 
 
 
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Un blog di: mygangsta
Data di creazione: 18/05/2008
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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