DarkSoul

La mia vita dopo la tossicodipendenza

 

ORA SONO LIBERO

Il mio passato ed il mio errore sono sepolti senza nome e senza ricordo.

 

PENTIMENTO

         

Io rimpiango

 

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Messaggi di Novembre 2014

Lettera

Post n°181 pubblicato il 24 Novembre 2014 da mygangsta

 

Riordinando vecchi libri ho ritrovato questa lettera. Un colpo, decisamente un colpo mi è preso rivedendola.

L'avevo rimossa e ritrovarmela davanti, ormai spiegazzata e datata, mi ha riportato con violenza indietro a quel tempo. Il tempo in cui ero schiavo della polvere bianca.

Una lettera che io scrissi proprio a lei, alla droga, i primi giorni di comunità. Una lettera forte, che ho letto con commozione e di cui ho deciso di affidare alcuni stralci a questo blog prima di darla alle fiamme.

 

"Cara droga, come vedi ti chiamo per nome e forse mi sembra di poterti parlare più facilmente indirizzandoti questa lettera. Ci conosciamo da tanto ormai che ci sembra così difficile poterci allontanare...

...Nessuno mi ha obbligato a stare con te, mi sei stata offerta ma non imposta. Sono io che ti ho accettato liberamente e tu, tentatrice e seduttrice, hai preteso di diventare la mia sola compagnia, il mio solo obiettivo, tutto...

...Io e te, soltanto. Per te ho mentito alla mia famiglia che forse non mi perdonerà mai, per te ho affrontato l'inferno, soltanto per te, per averti ancora, perchè tu stessi con me e mi illudessi... Non ti sei risparmiata, mi hai preteso. O te o nessuno. E io ti ho creduto, ti ho seguito, ho annullato me stesso soltanto per te...

...E se non mi avessero scoperto quel giorno, ... ora io non sarei qua e avrei dato la mia vita per te a causa di una stupida overdose. Un cretino, vero?...

...E ora qui ci sono persone che mi dicono che ti lascerò andare, che posso farcela, che quest'incubo finirà se sarò io a volerlo... Ma anche tu devi volerlo. Tu devi lasciarmi andare, una volta e per sempre.

Ti prego, chiudiamola qua, lasciami libero. Ho dato tutto per te sbagliando terribilmente, ora, te ne prego, ripagami lasciandomi libero..."

 

E, all'epoca, non sapevo se, come e quando ne sarei uscito.

 

 
 
 

Sostanze. Della serie "ti abitui a..."

Post n°180 pubblicato il 19 Novembre 2014 da mygangsta

 

Ok, ora sei dentro al Tunnel.

Ti abituerai a:

  • dormire tutte le domeniche ininterrottamente fino al lunedì mattina adducendo la scusa del "ho fatto tardi sabato notte"
  • mentire a tutti, genitori compresi (e per primi)
  • uscire con le maniche lunghe anche sotto i 40 gradi ad agosto
  • avere un solo pensiero fisso
  • non temere più gli aghi
  • fingere che vada tutto bene
  • vertigini, malesseri vari, palpitazioni, allucinazioni et similia
  • nasconderti
  • amnesie
  • toccare il fondo
  • uscire di casa a qualsiasi ora, anche a notte fonda e col gelo, perchè il tuo corpo ne chiede ancora e subito
  • vedere gente non farcela giorno per giorno a causa di quelle sostanze ma questa continua fine davanti agli occhi non ti tocca, ci hai fatto l'abitudine
  • alla decadenza, alla sofferenza

 

Ironicamente (ma non troppo) ho riportato alcune cose a cui la polvere bianca mi abituò e a cui direi abitua chi ne fa uso.

Forse è meglio lasciarla perdere... Non sono abitudini invidiabili direi... (Ironicamente scrivendo)

 
 
 

Il prezzo delle sostanze

Post n°179 pubblicato il 15 Novembre 2014 da mygangsta

 

Non avrei mai voluto scrivere post come questo.

Mai.

Ma aprii questo blog per raccontare quanto sia tremendo diventare schiavi delle sostanze e la mia esperienza personale con questa maledetta roba.

E ora c'è una persona che se ne sta andando proprio a causa loro.

E mi ritrovo qui, in questa fredda stanza a sperare che non sia proprio stanotte che gli ho promesso di trascorrere qua con lui (anche se mi costa troppo) visto il costante peggioramento delle sue condizioni. Ma, tra un'ora o una settimana, dovrà essere, lo so.

Lui sta pagando la tossicodipendenza passata col prezzo più alto che si possa pagare. Non è il primo e non sarà l'ultimo e questa amara considerazione lo rattrista ancora.

Mi diceva poco fa che il suo sogno sarebbe che nessuno dovesse più andarsene per quella roba, che è assurdo, che non si può finire da giovani in questo modo.

Come mai si possa buttare la propria vita alle ortiche in questo modo non me lo spiego. E pensare che anche io divenni schiavo, esattamente come lui, di quella roba. Ho solo avuto più fortuna.

Questi sono istanti che non si vorrebbero mai vivere, istanti in cui ti chiedi il perchè degli errori commessi e perchè possono avere un prezzo così alto.

Gli ho appena promesso che la seconda possibilità che a me è stata data dopo la tossicodipendenza sarà anche la sua, che il mio riscatto sarà anche il suo, che non perderò un secondo di questa mia vita e che la vivrò anche per lui.

Che io ho vinto quel mostro anche per lui.

Che mai la polvere bianca potrà più vincere.

 

Lunga notte.

 

 
 
 

Polvere bianca e co.

Post n°178 pubblicato il 12 Novembre 2014 da mygangsta

 

Avere un amico al "capolinea" è durissima. E oggi, mentre il cielo piangeva, ho ritrovato il coraggio di fargli visita.

Siamo legati da una dannata esperienza che segna per sempre.

Proprio oggi mi ricordava quanto siamo stati cretini e sprovveduti a rincorrere la chimera delle polveri bianche (mica una soltanto).

Noi che, per rincorrere la famigerata dose, una volta attraversammo insieme a piedi, nel buio della notte, una tangenziale perchè il nostro "salvatore" (gli darei ben altro nome ma lascio perdere qua sopra) ci aspettava in un cantiere abbandonato nella periferia.

Di quella folle corsa ricordo i tremendi crampi allo stomaco, le vertigini e brividi freddi per l'astinenza. E ora che sono qua nella mia casa al caldo mi domando come avessi potuto toccare il fondo in quel modo.

Ricordo il nostro camminare con in testa soltanto il miraggio della nuova dose che ci avrebbe fatto stare bene (bene?) almeno per qualche ora.

Ricordo quando entrammo in un fast food sulla strada per un caffè che riuscisse a tenerci in piedi ancora un po' e gli sguardi taglienti di alcuni clienti a vederci nelle nostre condizioni.

La mente annebbiata, soltanto il richiamo delle sostanze che ci permise di arrivare a destinazione, il "venditore" che ci apparve come la salvezza, e poi la polvere bianca che, una volta in noi, ci sembrò il paradiso...

 

Non finiremo mai di colpevolizzarci per quanto fatto e, come dice quel padre che ho perso a causa di tutto questo, "il male cercato non è mai troppo".

Non accetterò mai quello che ho fatto, come ero caduto talmente in basso da rincorrere soltanto quella roba. Non accetterò mai nulla di tutto questo.

E quanti ne vedo ora fare le stesse cose, rincorrere le stesse sostanze che ho rincorso io e mi domando cosa abbiano in testa, cosa io avevo in testa per amare così tanto quella polvere iniettabile (e non solo quella, ne provai un bel po' di roba) da rischiare la vita per lei (e vedo a cosa ha portato quell'amico) e stare male al 99% per avere soltanto l'1% "a mille"...

Mi dispiace per chi ama questa roba (e ne conosco) ma non è quella la scelta giusta.

Mai.

 

 

 
 
 

Quanto vale la vita?

Post n°177 pubblicato il 07 Novembre 2014 da mygangsta

 

Ancora una volta ho dovuto trovare il coraggio per andare a fare visita, oggi, al mio "compagno di sventura" all'epoca dell'uso di sostanze. Strano legare in una situazione di delirio totale come quella, eppure diventammo amici.

Ma lui è stato molto meno fortunato di me. La dipendenza gli lasciò quella malattia che non voglio nominare. E, dopo anni davvero difficili, sta avendo la meglio su di lui. E lui chiede di me.

Rimasi talmente scosso quando venni a sapere quello che gli era successo che evitai di frequentarlo per parecchio tempo, non per cattiveria ma per dolore. Dolore nel sapere a cosa stava andando incontro e dolore nel pensare che, così come a lui, avrebbe potuto benissimo capitare a me. D'altronde, quante volte abbiamo fatto uso insieme di quella roba...

Mi dicono "Voi ve la cercate" e hanno ragione. Lui se l'è cercata, è verissimo. Poteva essere un ragazzo sano, con prospettive e futuro. Si è giocato tutto. E per cosa poi? Me lo diceva oggi, "sono corso incontro alla mia rovina, mi ci sono tuffato, e per cosa? Per stupide sensazioni che tanto poi svaniscono e ti lasciano in modo che devi correre a procurarti altre dosi per provarle di nuovo in un circolo che non ha fine"...

E' vero. Non ne vale la pena. Per nulla.

E ora lui se lo chiede, si domanda come abbia potuto scegliere per se stesso una cosa simile anche se nessuna risposta ha più valore adesso.

E mi vengono i brividi a pensare che, al suo posto, potevo esserci io. Io che, come lui, ho giocato con la mia stessa vita per un pugno di sensazioni "a mille"... Io che, ora, ho la fortuna di poter vivere una seconda vita come tutti gli altri...

Opportunità che lui non ha. Anche se avrebbe voluto provarci e, finchè ha potuto, ha provato a vivere come gli altri, come se nulla fosse. Ammiro la sua tenacia, caparbietà, determinazione nonostante quello che l'ha distrutto giorno per giorno.

Purtroppo a volte sono scelte folli da cui non si torna indietro. Io ho potuto farlo, lui no. Come lui tanti, come me tanti. Ma non si può sapere.

Vorrei che coloro che giocano con la propria vita con le "splendide sostanze" potessero trovarsi di fronte a questa persona. Se solo avessero un barlume di amor proprio, smetterebbero all'istante.

Non voglio pensare oltre, fa troppo male e il peggio deve ancora arrivare.

Tristezza indescrivibile.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: mygangsta
Data di creazione: 18/05/2008
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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