DarkSoul

La mia vita dopo la tossicodipendenza

 

ORA SONO LIBERO

Il mio passato ed il mio errore sono sepolti senza nome e senza ricordo.

 

PENTIMENTO

         

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Messaggi di Gennaio 2015

Se le sostanze vincono.

Post n°192 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da mygangsta

 

Quando finisci nella droga non pensi (io non ci pensai) a quanto dolore essa porterà a te ma anche alle persone che ti sono (e ti saranno) vicine.

Non si pensa, per esempio, alla famiglia.

A come tutto sarà distrutto.

Queste sono alcune parole dette da un padre che sta perdendo il figlio a causa della droga (sono stato oggi da quel mio amico e suo padre ha parlato a lungo con me).

"Ma perchè lo avete fatto? Eravate così giovani, non vi mancava nulla. Perchè? Non mi rassegnerò mai davanti a quanto successo, non perdonerò mai la maledetta droga di aver preso mio figlio..."

"Quelle sostanze sono micidiali, cos'ho potuto fare io contro quei mostri? Questo mio figlio si è annientato piano piano da solo con la maledettissima droga e non sarà qui il prossimo Natale, ogni cosa che farò non potrò più pensare: 'ora lo dico a F.' , ma è mai possibile che tutto questo accada per quello sbaglio assurdo, folle, cieco che lui ha fatto?"

"Mio figlio si è condannato da solo, con le sue stesse mani, come si può essere così ciechi da farsi questo? E lei, mi permetta, perchè l'ha fatto? Ha avuto fortuna e ne sia grato ma si rende conto cos'ha rischiato... Così giovani e forti, dovevate stare lontano da quella pazzia... Cosa mai poteva darvi? La droga toglie e basta, non da mai".

"Questo è un lento e profondo dolore che cancella tutto, che toglie la forza di dormire, di mangiare, di bere... Io non ho più la forza di fare nulla, se penso a quanto avrebbe potuto fare F. invece di finire i suoi giorni tra un ospedale e un altro... Drogarsi è una maledetta pazzia. Una follia"

 

Penso questo basti a far comprendere qual'è il reale volto della droga.

Io, per ora, ho avuto fortuna ma so quello che ho fatto, so quello che ho assunto, so a quali complicazioni possono portare anche a distanza di anni, so che un giorno potrebbe succedere qualcosa anche a me. Dopotutto, io ho assunto per anni sostanze deleterie e so che ci potranno essere conseguenze. E già gli incubi non mi danno vita facile.

E, col senno di poi, posso soltanto dire che, tornassi indietro, mai e poi mai e ancora mai io riprenderei anche solo un grammo di quella roba.

Non ne vale la pena.

 

 
 
 

"Voglio smettere"

Post n°191 pubblicato il 23 Gennaio 2015 da mygangsta

 

Ho un amico (uno dei pochissimi) "al capolinea" a causa della droga e delle sue "complicazioni" possibili.

Sorte che a me è stata risparmiata ma potevo benissimo esserci io al suo posto, per cui ogni volta che vado a trovarlo mi assale grande tristezza, malinconia e domande su domande.

Giovane e in salute, ha perso tutto per la tossicodipendenza e ora non sa quanto tempo gli rimane. Pazzesco.

E mi tornano in mente quei maledetti e oscuri giorni in cui, insieme, vivevamo quella follia.

E pensavo a quando, una volta, dopo che eravamo stati malissimo la sera a causa delle sostanze, mi disse: "Voglio smettere".

E sia, ero d'accordo. Dovevamo smettere, in quei momenti di lucidità ci saltava agli occhi tutto il male gratuito che ci stavamo facendo.

Ma si è ridicoli a pensare questo "Io smetto adesso" perchè non è così. Ormai la roba ha preso il controllo e tu da solo non ce la farai mai (e ricordo l'inferno che attraversai in comunità per disintossicarmi, altro che smettere da soli...)

Ok, provammo a smettere per un giorno. Ci credevamo quasi." Possiamo farcela, siamo in due, abbiamo toccato il fondo, ora possiamo uscirne."

"Non lo farò mai più, ieri è stata l'ultima dose, ok?"

"Come siamo caduti in basso, stare male così... Per cosa poi?"

Poi la notte, quasi di comune accordo, ci telefonammo. Era impossibile resistere, non ce l'avremmo mai fatta. Il corpo richiedeva la sua dose e anche presto.

E così ci ritrovammo a camminare per una tangenziale, al buio, pensando solo alla dose, con brividi pazzeschi, capogiri, crampi allo stomaco...

E di questa vicenda ho già scritto in un precedente post.

 

Ok, fondamentalmente è questo:

- non smetterai da solo

- rischierai la vita

- ti potresti trovare con le ore contate a pensare "ma perchè mai ho fatto questo? avevo la salute e ora..."

 

Triste notte di pensieri.

 

 
 
 

L'amore ai tempi delle sostanze

Post n°190 pubblicato il 17 Gennaio 2015 da mygangsta

 

Le sostanze mi condussero in un giro che, ora, condanno e rinnego.

Ma tant'è, ormai quel che è fatto è fatto e io, nella mia precedente vita, sprecai giornate, nottate, settimane con ragazze, bambole che si mettevano in mostra senza pensarci due volte.

Relazioni fredde, vuote, opportuniste, avventure di poche ore che ti lasciano soltanto un grande vuoto, relazioni "tra una dose e l'altra" dove ne io ne la ragazza di turno avevamo reale interesse per noi ma soltanto interesse a seguire lo sballo frequentandoci quel tanto che basta per...

Le sostanze sono euforia e adrenalina, ti crei un giro, ci sono ragazze ed è talmente facile appartarsi senza pensarci troppo. Ci sono pomeriggi e notti talmente vuote, talmente sprofondate nell'euforia chimica che non ci pensi due volte.

Ora mi distacco completamente da quei tempi, il loro ricordo mi lascia freddo e vuoto nell'anima e ghiaccio nel cuore. Non c'era niente di vero, collezionare incontri vacui con tante bambole sotto l'effetto di allucinogeni è assurdo.

 

Nella mia seconda vita, poi, ho conosciuto lei. L'esatto contrario, l'opposto del mio passato. Relazione attualmente impossibile ma, eppure, fortemente desiderata da entrambi, nonostante tutto.

E mi sentii dire tempo fa da un benpensante "Ma come, ormai la gente si lascia dopo due giorni, cambia partner, se ne frega di tutto e, proprio tu (da leggersi: con il tuo passato, la condotta immorale e la tossicodipendenza), vorresti invece la donna della tua vita e il grande amore? Ma prendite 1000 come facevi allora e divertiti!"

Questa sua frase mi ha fatto ridere per non piangere.

 
 
 

Un amico sincero: il cane

Post n°189 pubblicato il 11 Gennaio 2015 da mygangsta
Foto di mygangsta

 

Gli animali sono straordinari.

Loro non giudicano, non vogliono sapere cos'hai fatto di sbagliato nella tua vita, loro ti stanno accanto e basta, senza se e senza ma.

Rifletto su questo osservando il mio cane (che mi sono deciso a prendere pochi mesi fa): lui mi dà il suo amore incondizionato, si fida di me, vive con me, non gli importa fino a che punto io sia arrivato anni fa con la maledetta tossicodipendenza.

Non teme il mio passato ne lo giudica.

Non mi condanna senza appello, sa fidarsi di uno con un simile passato alle spalle.

Non gli importa sapere quante e quali sostanze io abbia assunto in passato ne per quanto tempo ne cosa abbia rischiato usando quella roba. Non gli importa sapere a che livelli fossi arrivato con la droga.

Lui vede l'adesso e basta.

Invece certa gente ti riempie di domande, di accuse, di sermoni, di giudizi, nutre pregiudizi, pensa che prima o poi ricadrai nella trappola...

Il cane (o qualsiasi animale) invece no.

Ti ama e basta.

Semplicemente straordinario.

 

 
 
 

Due ore/120 minuti/7200 secondi

Post n°188 pubblicato il 09 Gennaio 2015 da mygangsta

 

 

Ho meditato parecchio nella settimana in solitudine sulle mie care montagne mentre le Feste imperversavano ovunque. Su cosa spinga l'essere umano a tentare di distruggere se stesso con la droga, su quell'amico che non sa quando se ne andrà ma sa che se ne andrà presto a causa della droga, sull'amore contrastato a causa dei miei trascorsi e sul tempo di due ore.

Con le sostanze si può giocare, si può scherzare, si possono sottovalutare, rendere padrone della propria vita, si possono prendere per lo sballo di un momento, si può dire "smetto quando voglio".

Certo, si può fare ciò che si vuole.

Ma per questo "bel giochetto", due ore ovvero 120 minuti ovvero 7200 secondi sono state la distanza, per me, tra la vita e la morte.

A pensarci è pazzesco.

Non ho ricordi nitidi di quel giorno, quello che so mi è stato raccontato a posteriori, ma ricordo che ormai ero talmente dentro al tunnel della dipendenza da non poterne più fare a meno e in quella fase in cui nessuna dose sembra più dare l'effetto desiderato per cui perdi la cognizione di quante ne assumi. Fino a quando diventano troppe.

Perchè, se non ti fermi in tempo, poi arriva quel giorno. Quel giorno in cui niente ha più senso se non la spasmodica ricerca di una chimica sensazione che sembra non voler più arrivare per cui l'unico modo è aumentare ancora, aumentare fino al punto di non ritorno.

E non riuscirai ad accorgerti quando il momento finale si sta avvicinando in un'escalation senza controllo. Io quel giorno non me ne accorsi, non ero lì, non ero presente a me stesso.

E poi mi dissero che se fossero trascorse soltanto altre due ore... Insomma, questa è un'amara consapevolezza che mi accompagna ogni istante.

Io ho avuto la fortuna (o sfortuna?) che quei 120 minuti non siano mai trascorsi ma poteva benissimo non essere così e, cmq, la mia vita attuale è profondamente segnata da quella precedente e io non potrò mai cancellare queste conseguenze.

 

Quando si comincia con le sostanze bisognerebbe pensare bene anche a questo. Anche se all'inizio sembra di averne il controllo, poi piano piano quel controllo si perde, si perde e ancora si perde fino a quel giorno. E cosa ne sarà di quel giorno non puoi saperlo.

 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: mygangsta
Data di creazione: 18/05/2008
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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