DarkSoulLa mia vita dopo la tossicodipendenza |
L'abuso della droga non è una malattia, ma una decisione, come quella di andare incontro ad una macchina che si muove. Questo non si chiama malattia, ma mancanza di giudizio. (Philip Dick, da “Un oscuro scrutare”, 1977)
Comprare droga è come comprare un biglietto per un mondo fantastico, ma il prezzo di questo biglietto è la vita.
ORA SONO LIBERO
Il mio passato ed il mio errore sono sepolti senza nome e senza ricordo.
PENTIMENTO
Io rimpiango
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Messaggi del 03/09/2014
Post n°164 pubblicato il 03 Settembre 2014 da mygangsta
"Perchè l'hai fatto?" Una domanda che ha il potere di far crollare ogni certezza da me ritrovata, ogni spiraglio di serenità che, a fatica, cerco di riportare nella mia vita. Quella domanda che non vorrei mai sentire e a cui non vorrei mai dover rispondere. Una domanda che mi è stata fatta in più occasioni, con toni accusatori, indagatori, tristi, ironici, preoccupati, delusi e via dicendo, in questi anni. E io sempre a non saper rispondere, a passare oltre, a dire "non lo so", cosa che fa arrabbiare ancora di più chi domanda perchè gli pare illogico arrivare a distruggersi la vita senza un motivo apparente, forse sarebbe più accettata una risposta tipo "per gioco, per noia, per problemi familiari o chissà cos'altro..." Eppure è così. Io non ne avevo motivo, neanche uno, neanche irrilevante. Eppure è successo. Senza motivo. Eppure ancora la gente chiede, per morbosità, per curiosità, per non lasciare in pace chi ha sbagliato ma ha ripreso la retta via dopo averla smarrita. E questo rode parecchio e allora, ecco, hanno un'arma: la domanda "Perchè l'hai fatto?"
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