The Sinner Room

A place to think

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 

 

CORDONI

Post n°7 pubblicato il 13 Febbraio 2012 da vanadisnefertiti

Siamo arrivati a vivere tutti nello stesso modo, nati all’esistenza come sbarcati da un viaggio più lungo, sedotti da una sosta quanto pellegrini nel deserto che avvistano un’oasi e, assetati, si soffermano a espiare la sete prima e la pace dell’ombra poi. Arriviamo legati ad un’altra persona da un cordone, legame che ci nutre e ci dà aria. Quel cordone che ci resta marcato sulla pancia per sempre, più profondo di un tatuaggio, rescisso all’alba della vita ma valido come contratto di tenero attaccamento con chi ci ha portati a scoprire questo mondo. L’ingenuità della nostra infanzia, il bisogno di percepire il creato ci insegnano i primi palpiti di incondizionato amore per i nostri genitori. Col passare del tempo assorbiamo anche i loro legami, i loro “cordoni”, e ci scopriamo tentati di affetto per altre persone, che non abbiamo potuto scegliere e valutare, che non possiamo a prescindere escludere. Congiunti spesso non affini. Ma per noi l’universo.

Mi sono spesso domandata cosa tiene unite le persone, qual è il vero cordone che, chi adulto, sente condizione per stabilire un legame speciale, libero da convenzioni e l’unica risposta che trovo non è “amore” ma piuttosto “fiducia”.

Raggiunto il giusto grado di individualità e maturità decidiamo, arbitri e giudici della nostre essenza, di donare un’estremità di questo cordone ad altri, senza che questi altri ci abbiano nutriti, puliti, consolati nei tempi della nostra fragilità biologica. Diamo, certo, anche amore ma assoggettato a virtù, debolezze e compromessi peculiari in ogni individuo, che non sempre comprendono la fiducia.

Stabilendo invece questa fratellanza nutriamo la nostra essenza di impegno e lealtà e dovremmo sempre stare attenti al nostro agire perchè questo cordone è delicato e vulnerabile: lacerarlo significa non poterlo più rinsaldare se non a costo di innumerevoli sacrifici e...tempo, risorsa terribilmente esauribile nel nostro effimero soggiorno nel mondo. Il dolore per una ferita alla fiducia non è certo causa di morte immediata ma condanna a una lenta e dolorosa agonia di consapevolezza, rivalutazione degli intenti, riprogrammazione del viaggio. La ferita della nostra nascita è visibile ed evidente ma è parte del nostro corpo, fa parte del pacchetto, ce l’hanno tutti e nessuno ci fa caso. Le ferite dei cordoni tagliati, della fiducia condivisa e delusa, non si possono vedere allo specchio, albergano sotto la pelle, restano tatuate sul cuore lontano dallo sguardo. E ci fanno sentire fragili.

 
 
 

Il mio Natale

Post n°6 pubblicato il 23 Dicembre 2011 da vanadisnefertiti
Foto di vanadisnefertiti

Ogni anno arrivo al Natale con uno stato d'animo diverso: preoccupazione, serenità, gioia, malinconia. Nessun Natale è stato uguale al precedente. Solo una cosa resta invariata: la gratitudine che provo per ciò che ho sempre avuto in dono dai miei angeli. Sono grata per non essere perfetta perchè posso migliorarmi giorno dopo giorno, sono grata per i moltissimi momenti difficili che ho vissuto perchè mi hanno fatta crescere, sono grata per gli amici che in quei momenti hanno sfidato ogni avversità per starmi vicino perchè mi hanno insegnato a fare lo stesso per loro. Sono grata per non essere mai stata bella perchè mi ha permesso di sviluppare la mia anima e sono grata per le mille domande che si affollano nella mia testa perchè sostituiscono il dono di una fede più profonda. Sono grata per avere sofferto l'abbandono nel momento del bisogno perchè mi ha permesso di gioire di un abbraccio sincero. Sono grata per la casa piovosa perchè niente dà maggiore soddisfazione del costruire da sè il proprio futuro e sono grata per chi mi sta accanto con amore e dedizione che ha portato il calore di una famiglia nella mia vita. Ringrazio il cielo per la vita che ho, perchè ogni giorno è un dono prezioso e meraviglioso da affrontare con impegno e a cui dedicare un lungo pacifico sorriso.

Auguro a tutti i miei cari un Buon Natale di cuore e ringrazio per esserci sempre.

 
 
 

Le donne difficili

Post n°5 pubblicato il 03 Dicembre 2011 da vanadisnefertiti
Foto di vanadisnefertiti

Sono le donne difficili quelle che hanno più amore da dare, ma non lo danno a chiunque.

Quelle che parlano quando hanno qualcosa da dire.

Quelle che hanno imparato a proteggersi e a proteggere.

Quelle che non si accontentano più.

Sono le donne difficili, quelle che sanno distinguere i sorrisi della gente, quelli buoni da quelli no.

Quelle che ti studiano bene, prima di aprirti il cuore.

Quelle che non si stancano mai di cercare qualcuno che valga la pena.

Quelle che vale la pena.

Sono le donne difficili, quelle che sanno sentire il dolore degli altri.

Quelle con l’anima vicina alla pelle.

Quelle che vedono con mille occhi nascosti.

Quelle che sognano a colori.

Sono le donne difficili che sanno riconoscersi tra loro.

Sono quelle che, quando la vita non ha alcun sapore, danno sapore alla vita.

Alma Gjini

 

 
 
 

Unione.

Post n°4 pubblicato il 29 Novembre 2011 da vanadisnefertiti
Foto di vanadisnefertiti

Quante persone incontriamo camminando attraverso gli anni, ognuno coi suoi trascorsi, a volte a noi ignoti.

Persone che hanno ricevuto dalla vita sorrisi e alla vita restituiscono miserie, insoddisfatte. Persone che dalla vita hanno ricevuto miserie ma alla vita restituiscono sorrisi, fiduciose. Chi ha amato una volta e per sempre, e non ha quindi mai visto il proprio cuore ferito.

Chi non ha mai amato e ha sofferto e fatto soffrire perchè avrebbe tanto voluto saperlo fare. Chi ha amato sempre, con tutta l’anima, lasciando frammenti di passione a segnare la strada, portandosi dietro un cuore lacerato e contuso. Ci sono persone che non hanno niente, ma in questo niente riescono a trovare qualcosa a cui rinunciare per rendere più bella la giornata a chi ha ancora meno di niente. Ci sono persone che hanno storie terribili di violenza, di abbandono, di solitudine, storie che vengono custodite in fondo allo stomaco e quando sembrano assopite tornano a colpire con la forza di pugnali. Il potere delle persone che noi siamo, della nostra individualità è nell’immaginazione, nella presa di coscienza.

Non conoscere il passato di chi guardiamo negli occhi con frequenza dovrebbe equivalere a riconoscerne trascorsi dolorosi: dovrebbe stimolare cure, dovrebbe colmare di un affetto ispirato e sincero; dovrebbe elargire presenze solide, parole o sguardi di impegno. E sono sicura che anche un’anima perversa e scellerata può acquisire esempio da una condotta onesta e festosa. Salviamo una vita ogni volta che sorridiamo, ogni giorno dell’anno. Il Natale è solo una convenzione passeggera.

Monica

 
 
 

Ego

Post n°3 pubblicato il 12 Ottobre 2011 da vanadisnefertiti
Foto di vanadisnefertiti

Mi chiami “matta”. Sto quindi diventando la persona che volevo essere. Caos e passione. Squilibrio di cuore e sensi. Generosi silenzi e mani ricolme di offerte. Occhi timidi e anima di cristallo. M.R.

 
 
 
Successivi »
 
 
 

INFO


Un blog di: vanadisnefertiti
Data di creazione: 28/08/2011
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

mr.jouledagoberto1969chicco_volantexandrea65andrea1765mag1cobluespirit71vallini.giacomokidnewriccardo.marangonesolotuo_67hombrelux0verux63voltstudmario9912
 

CHI PUŅ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963