ERRATA CORRIGE

Lounge_chillout_ambient

La musica di Ocean.drive mi piace... ma meglio se chiusa nella scatola del suo blog.
Ascoltarla ovunque mi piace meno. Tra l'altro mi distrae, da bravo maniaco compulsivo mi metto a cliccare ovunque per ascoltare la traccia successiva e finisco per non leggere più niente. 
Ho la sensazione che se vado in bagno e tiro l'acqua, mi parte Know How dei King of Convenience.

Sto cercando il modo per trasferirmi definitivamente su Second life.

Accidia

In settimana devo andare a Milano e non ne ho voglia. Per dirla alla Barbara Ronchi della Rocca... mi sparerei nei coglioni. Ho imbastito un appuntamento per mercoledì e sto escogitando ogni sottile modo possibile per farlo slittare a giovedì e poi, via via, alla settimana successiva. Sono in un periodo di beata quiescenza, una rassicurante dimostrazione del primo principio della dinamica, dove mi metti sto. Sono un cuscino écru, mi adatto alla perfezione a qualsiasi arredamento. Sono il seme di una pianta infestante, radico in terreni con qualsiasi ph e anche sull'asfalto dei marciapiedi o tra pietre sconnesse. Sto bene ovunque, mi va bene tutto, solo non fatemi spostare.
Sono pigro da fare schifo.

Venise la nuit

Quello di ieri è stato un pomeriggio convulso, alle cinque dovevamo essere all'inaugurazione di un ristorante in riva ad un lago e alle sette e mezza al Bancogiro a Venezia per un aperitivo. Sono riuscito ad arrivare in ritardo ovunque. Lo spriz con Aperol che mi sono tracannato in preda ad una sete furibonda, ammirando ammaliato il Canal Grande e ricordando i tempi dell'università, mi è defluito dal gargarozzo direttamente nel labirinto, per cui affrontare la camminata da Rialto al ristorante è stata un'esperienza inquietante. Quando il cameriere ci ha consegnato le liste, Stefania dentro la sua ha trovato un'ecografia, e questa è una cosa che in una allegra tavolata di dieci persone non passa discretamente inosservata. La ragazza seduta con il fidanzato al tavolo vicino non deve aver trovato particolarmente romantico condividere i cazzi suoi e la sua maternità con mezzo ristorante, ha azzardato un imbarazzato "E' mia!" e se la è ripresa dalle mani di Stefania che la stava sventolando come una bandiera della Ferrari a Imola. Io sfoggiavo il mio classico abbigliamento sbagliato e verso l'una ho cominciato una lenta ibernazione, come un eschimese che va a morire sul pack. Alla fine abbiamo speso un po' tanto e i miei gnocchetti agli asparagi non valevano oggettivamente quaranta euro. Alberta che era rimasta all'inaugurazione in riva al lago invece non ha speso niente e stamattina mi ha sadicamente ragguagliato sull'eclatante spettacolo offerto da un buffet di duecento portate.
Ma Venezia val - sempre e assolutamente - bene una messa.

Crudele

Ero ormai rassegnato a passare un noioso venerdì sera a cercare di risolvere l'enigma del perchè Claudio Amendola conduca una trasmissione travestito da autista di autobus, quando Paola mi ha detto che allo Zaion Rock Club c'era Mario Venuti in concerto. Una attenta analisi mi ha portato dritto in coda all'entrata con venti euro in mano. La serata è stata piacevolissima, tralasciando un tizio che ha deciso di venire ad agitare la sua testa enorme proprio davanti a me, tralasciando Paola che continuava a dirmi che Venuti aveva un che di Concato e tralasciando il fatto che a metà concerto sono andato a litigare con i gestori del club perchè i baristi erano convinti di trovarsi ad un rave party nel loro garage. Ora sono proprietario di una tessera Arci nuova di zecca e di un filmato semi-professionale fatto con il telefonino in cui tre pixel su uno sfondo nero cantano "crudele".

Est modus in rebus

Se un giorno vedrete qualcosa di glitterato in questo spazio, vi autorizzo fin d'ora a sparare un missile terra-aria nel salotto di casa mia, o a sfasciarmi la macchina a calci.
Sono appena entrato in un blog che mi ha letteralmente fulminato le retine. Motivo per cui fondo, qui ed ora, un nuovo movimento:

Questo blog non è un'espressione kitsch della mia personalità

(E Denise Holly Ulinskas era una pazza ubriaca)

Mater semper certa

Sono confuso, ma nella mia confusione una certezza mi rincuora: se dovessi decidere di partecipare ad un qualche reality-show, mai in alcuna inquadratura si scorgerebbe mia madre seduta in studio a piangere fiera, guardandomi nei monitor.

Non è quel tipo di donna. Lei mi aspetterebbe direttamente davanti alla porta rossa per riempirmi di ceffoni e farmi ingoiare il certificato di nascita.

Raccapriccio 

Mi chiedevo se tra le tante fobie di cui si può essere vittima, esistesse anche il terrore per le labbra di Alda d'Eusanio.

Perchè a me hanno rovinato il pomeriggio.

A.A.A. vendesi blog

Su segnalazione di Malenamil ho scoperto che il mio blog sembra essere stato messo in vendita.
In qualche recondito anfratto di Google c'è scritto Vendesi blog e quando ci si clicca sopra, si apre la mia pagina.

Volevo avvertire il simpatico burlone che a casa ho cianfrusaglie migliori di cui vorrei disfarmi e che mi accontento di un misero venti per cento sul realizzo.