DeCarlofili

Ciao Stellina...ti capisco! Sono anch'io molto amareggiato; alla fine. Visto che tutti abbandonano, si prendono pause ecc...dichiaro anche io che mi fermo...che sono stanco, che non mi sento più a mio agio ecc ecc... Con affetto Ge

...Ragazzi....lanciatemi una scarpa anche due se volete, me l a prendero' dritta in fronte....ma non fate così.Capisco tutte le amarezze del passaggio tra il vecchio ed il nuovo.Un passaggio stretto e doloroso... per una rinascita pero'.Se vogliamo dire c'è stata una "morte" una chiusura...non c'è stato un "congelamento" un’ ibernazione...le parole hanno un peso enorme e non capirsi sull'idea di chiusura tanto usata da tutti è stato un esempio doloroso e memorabile. (Per me e Germano significava Fine-Stop-Chiuso-Passato non .Chiuso leggermente-Fnito a metà-Passato un po’-) Ho sofferto molte perdite importanti nella vita reale....e un mio modo per riuscire a reggere la sofferenza dell'addio al passato (tanto piu' se bellissimo ) è sempre stato quello di non tenere niente ma proprio niente di “fisico” di “oggettivo” che potesse ricordarmelo .La mia esperienza è che tenere la "giacca" di un grande grandissimo affetto perso per sempre è

La mia esperienza è che tenere la "giacca" di un grande grandissimo affetto perso per sempre è tremendo...peggio che non averla piu' nell'armadio.Ci ricorda una persona che non c'è piu' ci facciamo del male da soli, a volte un male inguaribile.Tenere le pagine vecchie senza di noi presenti, per me equivale al discorso della giacca...è peggio.Bisogna cercare di godersi e di dare importanza, avere delicatezza, tenerci e dimostrarlo...al momento.Nel momento quando la persona c'è….quando il blog era vivo…. (Certi di noi se ne sono andati senza neanche far capire bene a tutti perché…..dovrei tenere i post di prima “quando ci volevamo per finta bene?” io non sono il tipo…preferisco la cruda verità.) Ma la mia è solo un'opinione...in realtà non c'è un bel modo di chiudere una storia...è sempre comunque doloroso per tutti...con o senza ricordi "toccabili" o "visibili". L'importante è dare il tempo a chi ne ha bisogno di reggere tutto cio' e di risolverlo dentro di se o di superarlo senza scaricare il proprio dolore su Germano....che capisco l'ha presa male,adesso è stanco e me ne dispiace anche se lo capisco bene: Germano io ci sono "ADESSO" e ci saro' sempre NEL MOMENTO.....nei tanti modi possibili che conosco. Ti voglio molto bene e lo sai....la pausa è solo per via delle feste...devo andare a Padova ma poi torno!.... Voglio bene anche a tutti voi e se permettete lasciatemi dire che il nostro comune denominatore è stato spesso "far confusione" prima , dopo e durante il blog....tutto questo è in linea con le nostre complesse sensibili personalità. Spero in voi, amici...non siete comuni e non posso credere che vi arrenderete mai....comunque. Carla

......e confusione per confusione per non smentirmi mai anche nell'imbranataggine ...non riesco a scrivere nel nuovo blog....nonostante la gran voglia di inaugurarlo fin da subito...sono qui fuori, bavero del cappotto alzato, con una bottiglia,di morellino ,in mano che vi aspetto...chi sarà il primo che riesce a tirare su la saracinesca?...forza che fa freddo!accendo una sigaretta nell'attesa...ci riprovo intanto.....mai arrendersi! Carla

Stellina, questo è un colpo basso. E per di più siamo a natale, periodo che di per sé mi porta a pensare con sempre maggiore simpatia ad un bel paio di lamette. Il guaio è che questo post è molto vero. Ma non riguarda strettamente il reale (a proposito, davvero nemmeno io saprei definire la linea gialla che separa il web da quella animazione 3D che c'è lì fuori, anzi). "Credo nel destino e quindi accetto, come un segno, di chiudere questa porta su un passato che mi è stato tanto caro e un po’ mi ha fatto soffrire". Invidio tanto (ma davvero non sai quanto) la serenità che nasce dal saper accettare il termine di un rapporto affettivo (in linea generale, mettendo nel novero anche un semplice blog). il mio più grande in bocca al lupo, naturalmente, e anche un pvt.

Sara spero proprio che tu guardi con simpatia tutti noi ( ci puoi trovare altrove se vuoi fammi sapere carladallapozza@libero.it )e chi ti sta intorno realmente, non un paio di lamette.E' un genere di discorsi che avvalgono la mia preoccupazione che è il caso di spalancare gli occhi al reale prima che il virtuale diventi assurdamente pericoloso.Quella famosa linea gialla tra il reale ed il vertuale c'è ed è fosforscente per chi la vuole vedere e serve a far capire i pericoli legati alla possibilità di non comprensione completa di chi sta al di là del video.si rischia la falsità insomma.Sia nel bene che nel male. mi raccomando....vivete sul serio.Buona vita a tutti! Carla

Scusate ragazzi, ma perché chiudere anche i decarlofili? Andrea chiude il suo, e voi fate altrettanto…che senso ha? Mettiamola in un altro modo: se lo scrittore De Carlo e i suoi libri sono stati veicolo per nuove amicizie, tra quanti apprezzano i suoi romanzi, perché porre fine a questi legami, virtuali e non? Anche io, che pure sono sempre piuttosto scettico e disincantato, però ogni tanto una visitina la facevo. Insomma, a questo punto direi che le soluzioni possono essere tre: a) Soluzione “Misery non deve morire”: si salva Andrea De Carlo in una tempesta di neve, lo si accoglie a casa propria, e – con le buone o con le cattive (leggi:martellate sulle gambe!) – lo si convince a non chiudere il forum. b) Soluzione “reverendo Jones” della setta del Tempio del popolo: tutti i decarlofili ingurgitano una mistura di cicuta e amaro Algher (felicemente ritirato dalla circolazione da qualche decennio). Se sopravvivono alla cicuta, sicuramente l’amaro Algher produrrà i suoi effetti. c) Soluzione “chissenefrega”. ADC chiude? Embè? Noi andiamo avanti! Insomma, le prime due soluzioni sono poco praticabili, la terza mi pare la più logica. Però, però, un minimo di humor e distacco, eh che caspita! Intanto perché non mi pare che ADC abbia mostrato poi tutta questa coerenza e rispetto per i suoi fans. Più volte aveva detto che avrebbe chiesto il parere dei forumisti se avesse deciso di chiudere, ma non l’ha fatto: d’autorità ha deciso di chiudere, non è il massimo direi, cosa costava chiedere. E’ vero però quello che scrive: dialogare con tanta gente è quasi impossibile, su questo sono al 100% d’accordo con lui, le cose si fanno bene o non si fanno. Avrebbe però potuto evitare la caduta di stile sugli “avvelenati…maniaci” ecc., e i riferimenti ai messaggi da siti porno (embè? Tutti riceviamo spam e cavolate, e allora??). Io poi dico un’altra cosa: attenzione che in ADC convivono due personalità: Mario, che è costruttivo e razionale, e Guido che è sempre insoddisfatto, ipercritico e affetto da “cupio dissolvi” (volontà di distruggere quello che costruisce).Questa volta ha prevalso Guido, e lui ha distrutto tutto. Io però, se posso dirlo con obiettività, direi che De Carlo ha grandi pregi come scrittore (ho già detto che Due di due è l’unico romanzo in Italia che ricostruisca con realismo il periodo ’68 e post ’68), ma ha due grossi difetti personali, che finiva per trasmettere anche ai suoi fans: la scarsa apertura a idee diverse dalle sue, e il poco humor, una sostanziale pesantezza nell’affrontare le cose. Ho già detto a qualcuno dei forumisti che in altri forum non capita – come capitava sul forum di ADC – di trovare gente che ti insulta e ti invita ad andartene se hai idee e opinioni diverse, senza che ACD muovesse un dito per rasserenare il dibattito, e imporre la moderazione dei toni, il rispetto reciproco, e il confronto civile delle idee. Insomma, un forum è come un cane…dal tipo di forum capisci chi ne è il padrone: padrone poco tollerante e poco allegro = forum intollerante e cupo. D’altra parte tutti abbiamo i nostri difetti… Ciao Alberto p.s: quindi Germano, hai ragione a chiedere la registrazione (è una cosa opportuna che avrebbe potuto fare anche ADC, se voleva evitare molestatori), per impedire interventi di puro disturbo. Ma parlare di “indegni della democrazia”, se ci sono voci fuori dal coro…beh!

Ciao Alberto.Non siamo scomparsi del tutto semplicemente non ci andava piu' di scrivere sotto il solo segno "decarlofili"....ormai la cosa stava addirittura degenerando anche da noi perchè arrivavano i frustrati dalla chiusura del forum ufficiale di Andrea a scaricare qui la loro rabbia arrivando ad incolpandoci in vario modo...siamo andati oltre ADC ( penso anch'io che non gli sia importato molto di noi alla fine....ci ha provato ma ha capito che eravamo meno importanti della sua vita privata e questo lo capisco...il tempo non basta mai....ed è caro e raro quello libero...) se vuoi saperne di piu' di dove siamo finiti scrivimi ( carladallapozza@libero.it) e ti spiego!Ti aspettiamo! Carla

incolparci,scusa.

peccato che chiudete, eravate forti... sigh!

Nostalgia festiva

Buon pomeriggio!smack Mary

Un bacio a tutti i decarlofili, in particolare a Stellina. Anche se non ci siamo conosciuti fisicamente avete, in molti, lasciato una traccia dentro di me. Buona vita!

Sono Rossella...

ma che succede, avete chiuso il blog? nooooo, proprio ora che mi ero iscritto a libero... che disdetta!

Sereno Venerdì!..Hengel: Il sorriso è una luce alla finestra dell'anima .. è segno che il CUORE è in casa .. Baci !!

Come si fa a dire chiuso....è una parola davvero brutta.Travolti dalla stessa ondata di negatività che ha annegato e fatto sparire all'orizzonte la spiaggia dell'isola di Andrea De Carlo ci siamo trasferiti altrove ma fatichiamo a trovare la nuova spiaggia giusta per tutti.Con quella sabbia, quel mare,quel calore che non è facile trovare ovunque.Raro luogo...è vero.Ma nessuno vieta a chi passa di qui di stendere l'asciugamano ,aprirsi l'ombrellone e farsi un tuffo in acqua! Pare che l'onda si stia piano piano ritirando.Sì, ha fatto dei feriti, ma non ferite mortali spero.Il tempo farà la sua parte e spero che la positività torni tra noi... spazzate via molte cose nostre preziose...vero,ma molte altre sono ancora da scoprire...... Carla

è vero, ho usato un termine sbagliato, chiedo scusa; questo blog è ancora vivo, è solo in una fase di latenza; vuol dire che lascerò qualche messaggio sulle mie letture ogni tanto...

Ho letto "Ricchi tra i poveri" di Maria Pace Ottieri. Maria Pace Ottieri ha coltivato l'arte dell'inchiesta a cavallo tra giornalismo e letteratura. Ricordo Amore nero, forse il primo vero libro italiano sull'Africa metropolitana, e Quando sei nato non puoi più nasconderti, il più bel libro italiano sugli immigrati. Questo libro è basato su un'idea che pare ovvia ma, nella nostra pubblicistica, non lo era: raccontare i ricchi del mondo povero, chi sono, da dove vengono, dove vogliono andare, come vivono, che mondo hanno in mente, che obiettivi o doveri si danno, in cosa insomma divergono dai ricchi dei paesi ricchi. È riuscita a intervistarne dieci, e di altri tre irraggiungibili ha ricostruito la storia tra India, Cina, Indonesia, Thailandia, Turchia, Albania, Sudafrica, Egitto. Il risultato è in parte prevedibile e in parte no, è rivelatore e appassionante perché ci accosta a una realtà di cui non sappiamo. Se "i poveri hanno voglia di raccontarsi", i ricchi "si difendono e tergiversano" e hanno una lingua simile a quella degli altri ricchi. Sono "un'avanguardia destinata a moltiplicarsi". Difendono il libero mercato contro lo stato sociale, ma poiché lo stato è assente "costruiscono scuole e università, ospedali e musei, istituti di ricerca" e auspicano una democrazia "sostenibile", per loro.

Ho letto "Omicidi americani", una raccolta di articoli giornalistici. Quella di Simone Barillari è stata un'ottima idea: proporre ai lettori italiani una scelta dei reportage premiati con il Pulitzer (questo è il secondo volume; il primo è Sette pezzi d'America). S'impongono constatazioni e confronti con i film tratti da queste cronache (come il caso dei due studenti miliardari che uccisero un adolescente per eccitazione e diletto, che ha ispirato Nodo alla gola di Hitchcock e Frenesia del delitto di Fleischer) e con pezzi giornalistici italiani dello stesso tenore, come quelli raccolti nelle antologie dell'Europeo. In questo caso osserviamo come i secondi risultino migliori dei primi, perché più circostanziati e attenti al contesto e spesso scritti meglio, perché meno determinati dal "genere", dai diktat dei direttori, dal mito della piena obiettività. Ma il mito americano è, come sappiamo, duro a morire, e perfino i loro criminali devono essere più verdi dei nostri. Di questa raccolta colpiscono ovviamente il secco servizio "in diretta" sull'assassinio di Kennedy e quello più astuto su Columbine e su altri delitti assurdi negli Stati Uniti e ora anche da noi, ma a commuovermi davvero è quello sugli studenti in lotta uccisi dalla polizia nell'università di Kent (Ohio) nel maggio del 1970.

ma to....c'è vita qui! Heidegger che bello trovarti qui!...sempre interessanti i tuoi post, tanto di cappello come sempre....! ....c'è la novità delle immagini legate ai nostri profili..mubble mubble cosa bolle in pentola? Carla

cerco solo di farmi perdonare per aver considerato "chiuso" questo luogo in modo troppo avventato, ciao

Caro Heidegger il concetto di perdono non mi appartiene molto....perchè mi immagino una colpa...e la tua è talmente affettuosa.... caso dispiace a me che le cose siano andate come sono andate per una catena di cause ed effetti piu' o meno impulsivi che hanno congelato chi frequentava questo luogo un tempo molto accogliente....bè parlando di libri ho letto l'ultimo della Gamberale e della Bignardi....ultimamente al contario di te ho bisogno di letture "leggere" di una scrittura non accademica...non altamente titolata (le autrici sono molto giovani)....e il risultato rilassante c'è stato ( nel caso della Bignardi c'è stata anche sincera commozione )...salvo portarmi a fare spontanei paragoni con altre autrici che ho amato pazzamente da ragazza...una su tutte Nalalia Ginzburg ed il suo Lessico Familiare che naturalmente ricorderai.Daria Bignardi in particolare me l'ha ricordata ( passami l'accostamento azzardatissimo...) nel scrivere modi di dire e di fare di suo padre e sua madre....che ne pensi? "perdonato" con affetto e simpatia e stima! Carla

Io invece da bravo meridionale cresciuto in una società fortemente marcata dalla cultura cattolica spesso cado inconsciamente nell'errore di ridurre tutto in termini di colpe e perdoni e questo nonostante mia madre fosse una tedesca di famiglia protestante e atea convinta, capita... il termine "congelato" in effetti è preferibile, non bisogna smettere di sperare che questo blog torni presto a vivere(magari in primavera, magari insieme a quello di Andrea,chissà...); è interessante e mi incuriosisce molto il tuo accostamento Ginzburg-Bignardi, per darti un'opinione dovrei leggere il libro della Bignardi ma le mie attuali ristrettezze economiche mi impediscono di procurarmi libri appena usciti(compro solo edizioni economiche e leggo soprattutto i libri presi in prestito dalla biblioteca della mia città),ma se un giorno dovesse capitarmi tra le mani ti farò sapere, ciao!

...a le colpe!....a i perdoni!...bello perchè parlo bene e "razzolo" male...in verità anch'io sono crsciuta tra mille sensi di colpa..."prima" in qualità di figlia nei confronti dei miei...ora in qualità di madre nei confronti di mia figlia!...e di peggio c'è che faccio sentire spesso anche lei in colpa ( per cavolate) nei miei confronti...eppure a freddo riconosco che di colpe vere che ci riguardano da vicino ce ne sono veramente poche...c'è chi veramente dovrebbe farsene....ma torniamo alle nostre letture Hedegger5.ma veramente,leggi così tanto che in effetti saresti rovinato se fossero tutti libri acquistati ( ed in edizioni non economiche!)...te lo presterei volentieri il libro della bignardi ma come si fa?...bè lo troverai in giro tra un po' ,ne sono sicura...anche in biblioteca.ma l'accostamento Ginsburg-Bignardi è veramente mooooolto azzardato....se non offensivo per la Ginsburg ( con rispetto per la Bignardi...ma....).Proprio la Ginsburg è stata una delle mie autrici preferite e proprio quel Lessico familiare uno dei miei libri preferiti appunto.In questo della Bignardi comunque si parla di un lutto...morta la madre...bè è sempre un argomento buono da cui partire per parlare di se.....ma teniamoci leggeri...bè che dite? brutta la grafica?...mha in fondo a me mette allegria tutto sto caos! non c'è niente da fare non siamo sfizzeri! Heidegger? sto leggendo Manon ballerina di Antoine de Saint-Exupéry...e oggi mi è stato regalato La lunga attesa dell'angelo di Melania G e Mazzucco...che ti sembrano?....già letti? Carla

A dir la verità mi sono informato sul libro di Daria Bignardi e sono in molti a paragonarlo a Lessico familiare, quindi la tua analisi non è affatto infondata. Di Saint-Exupéry ho letto tutto, i suoi libri mi affascinano molto e Manon non fa eccezione, il libro della Mazzucco non l'ho letto. Ti saluto, ciao!

ma dai?.....è la prima cosa che ti viene in mente quel paragone così illustre...chissà che piacere farà alla Bignardi!...pero' chiariamo bene una cosa:c'è l'abisso tra la Ginsburg e lei....solo l'idea di raccontare dei propri genitori e famiglie anche attraverso i modi di dire e di fare che li caratterizzano che è comune per entrambe....ma non mi sono innamorata della scrittura della Bignardi tanto quanto è stato ed è tuttora per la Ginsburg...che mi manca da morire.Di Saint Exupery ho letto anch'io piu' di un suo libro...è molto affascinante come scrittore-pilota.Solo mi sembra che Manon sia stato tradotto veramente male...bisognerebbe leggerlo in francese per essere sicuri di cio' che voleva veramente scrivere Sanint Ex...alcuni sono appunti, pezzi di brani...che a volte sembrano sconclusionati ( certo è normale sia così...ma tant'è...).Quando racconta dei suoi voli corrono i brividi lungo la schiena..è emozionante...pensare poi l'epoca in cui ha vissuto...me lo immagino su quei trabiccoli traballanti...vera avventura...ricambio il saluto caro compagno di letture e avventure decarlofile. Carla

ciao ragazzi. Piacere di ritrovarvi qui. Sono loggata senza foto per protesta contro libero che ha avuto quewta bella idea di mettere fotine dappertutto, copiando da faccialibro, che notoriamente odio. a presto Stellina

lo sai che anche a me ha dato fastidio questo cambiamento di grafica? preferivo di più come era prima, ciao

Ciao cara Esperi! bello trovarti qui! nessuno sa perchè è stato chiuso "Refuge"?

Ciao a tutti, era un sacco di mesi che non passavo da qui, e ho visto che qualcosa si è rianimato. Non so se riuscirò a leggere quello che avete scritto, volevo solo farvi un saluto e dire che vi penso spesso. Non sono sparita, semplicemente ho una intensa vita vera. Sono veramente felice e spero che lo siate pure voi. Un grande abbraccio. EVAXKR

Ciao ragazzi...propongo una festicciola qui il 7 aprile...così, tanto per festeggiare l'anno passato insieme a voi....bruciato velocissimamente come solo persone così piene di vita quali siete potevano fare! il mio calma e gesso è caduto all'istante in disuso lasciando spazio alla vostra fatasia praticamente illimitata che ci ha portato dove siamo ora...non piu' qui ma ovunque! Allora solito posto il 7 , pago io. Carla PS: se non venite so dove beccarvi lo stesso, me la pagherete! hahahahah Carla

“…Ma il tempo emigra mi han messo in mezzo/ non son capace più di dire un solo no/ Ti vedo e a volte ti vorrei dire/ ma questa gente intorno a noi che cosa fa?/ Fa la mia vita, fa la tua vita/ tanto doveva prima o poi finire lì/ ridevi e forse avevi un fiore/ ti ho capita, non mi hai capito mai…” (da “Luci a San Siro”). Vabbè, senza amarezza, con un pizzico di nostalgia, con l’entusiasmo che rimane per giocarsela ancora, con la curiosità di riscoprire e di ricostruire e di riprogettare nuovi percorsi, con la continua e assurda consapevolezza di volersi bene e avere voglia di incontrarsi per un abbraccio e qualche risata: KIT, STELLINA, RENATA e LISA (con prole, per chi ne ha), denominate anche decarlofile taurinensi, FARANNO UNA GITA A MILANO sabato 4 aprile. Fatevi sentire se avete voglia di unirvi a noi!!! Kit P.S. per Carla. Bella l'idea di ritrovarci il 7 aprile; io ci sarò.

Ciao Kit! grazie per aver accettato l'invito! lascio qui una "stiaccia" pasquale ( al posto della colomba che qui non si mangia, non è tradizione)e del vino buono per festeggiare questo "strano" anno insieme...ma con il resoconto di quanti sono morti all'Aquila è passata la fame a tutti....non è tempo di festeggiamenti...lascio tutto qui per chi passerà in ogni caso, con un saluto affettuoso e sincero, da parte mia! bacio Carla

Ma dove sbaglio? Ho già scritto 2 volte e se ne va!!! Destino crudele. Kit

Ciao Kit....forse troppo lungo?...sob....comunque non è tempo di festeggiamenti con la catastrofe disastrosa in corso all'Aquila....vero?Grazie in ogni caso per aver dimostrato anche in quest' occasione d'esserci!....d'esserci anche se si cancellano i post... è bello sapere dei tuoi due tentativi!...abbraccio forte in ricordo di una bella serata a Firenze e di molto altro in comune in quest'ultimo anno! Ciao! Carla

Sarò breve (a scanso di congiure telematiche): Rentrée littéraire (o Paoline) per il 17/05/09 a Torino per la Fiera del Libro (p.s. ore 16.00 Paolo Conte, ore 18.50 Paola Mastrocola). Si accettano cambiamenti di programma… Ciao Carla!!!Kit

Grazie Kit! Ciao!!!!

Bè vedo che comunque funziona ancora questo luogo...visto che notoriamente sono imbranata per quello che riguarda l'informatica, ero convinta che non si potesse più scrivere...meglio così...un carissimo saluto e abbraccio a tutti!

Ho viaggiato a lungo per le strade del mondo e ho vissuto da gitano le scelleratezze dell’anima e i comandamenti del cuore. Il mio corpo come una mandibola serrata ha stretto e azzannato tutto quello che c’era da prendere,ho nutrito me stesso di esseri umani. Ho conosciuto i tormenti del dolore e le letizie della gioia,mi sono riscaldato con pelli di animali morti e ne ho ascultate le grida;ho visto colori spegnersi nelle notti ancestrali e albi sorgere da rinnovate speranze;ho ucciso la debolezza del pregiudizio a mani nude e sono andato oltre. Oltre c’è il buio del non conosciuto;la paura dell’inestricabile;il terrore che ti annienta nell’immobilità di una statua ;la solitudine dell’isola spersa nell’oceano senza limiti.Con me solo ho cinto l’umanità e ho amato. Nessun Dio ha avuto il paragone del confronto al mio ,né illuminato vivente;ero un uomo qualunque nella totalità delle sue sfrenatezze,potente di un istinto primordiale.La bestia che ero,tornai ad essere. E fu allora: Vi incontrai sulle montagne immortali dei primordi… Come alberi solitari cercavate l’essenza della foresta.Ne ebbi il sentore,i vostri nodi erano contorti e le chiome folte ed irregolari.Cercavate i vostri echi in altri corpi.Parole per altre parole.Il villaggio era il vostro luogo desiderato. E Fu così che…. Dopo il giubilo venne la delizia,dopo la delizia il contrasto,dopo il contrasto la guerra e poi venne la vendetta e poi…la fine,la fine del villaggio. Da cane rabbioso abbandonai il branco e scelsi per me,solo per me. Ho viaggiato a lungo per le strade del mondo per potermi un giorno fermare,guardami indietro avere la pace ne l cuore e salutare con affetto tutti coloro che mi hanno accompagnato nel viaggio;per ora ho smesso di cercare,ho trovato.. E Ora Vivo.

ohhhhhhh ma....che peccato! sono una lettrice "dell'ultima ora" di de Carlo (ho appena letto "Di Noi tre"), e mi è rimasta questa necessità di parlare con qualcuno di ciò che ho letto, che...mi sono messa sul web alla ricerca di interlocutori! Ma purtroppo mi ritrovo davanti porte chiuse, a quanto pare. De Carlo ha chiuso il suo forum, voi non vi trovate più quassù...Devo dire che mi ritrovo a sperimentare la stessa sensazione di delusione da grandi promesse naufragate, che ho provato leggendo il libro...che sia un destino?

prova...prova prova...funziona?????Mah? chi lo sa?! Ale ha proposto stasera una reunion...ce la faremo?

Prova prova prova...pare che funzioni

Presente!

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