Di solito quelli che si piangono addosso mi innervosiscono.
In una situazione senza via d'uscita, in cui non si può fare proprio nulla, pazienza. Ma a volte il da farsi è sufficientemente chiaro: ci sono scelte da fare, strade da percorrere, e in quel caso un blocco non è giustificato. O meglio, capisco benissimo che possa non essere semplice darsi una mossa, superare un dolore, rinunciare ad un pezzo di se stessi, sottoporsi ad un'operazione chirurgica senza anestesia.
Ma è insopportabile l'alternativa di restare bloccati, agili come un menhir, tosti come una mozzarella, efficienti come un programma in deadlock, brillanti come un sasso, leggeri come un'incudine, simpatici come un accertatore della sosta, intelligenti come un programma televisivo, appropriati come un cappotto in estate, a proprio agio come un musulmano alla sagra della porchetta, rilassati come una cravatta troppo stretta, e potrei continuare.
Insomma, in questo periodo proprio non mi sopporto…
Inviato da: germana_cdb
il 14/03/2012 alle 23:32
Inviato da: molinaro
il 12/10/2009 alle 11:38
Inviato da: lucrezya62
il 29/07/2009 alle 11:29
Inviato da: atapo
il 24/07/2009 alle 16:39
Inviato da: lucrezya62
il 03/07/2009 alle 09:28