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Creato da: Corsivo1 il 12/01/2007
IL CAPITANO, LA BANDIERA, L'IMPERATORE BIANCONERO

 

 
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VERSO JUVENTUS-ROMA

Post n°64 pubblicato il 14 Febbraio 2008 da Corsivo1

LA SOCIETA' SPINGE IL CAPITANO: "ALEX SEGNA E PORTACI LONTANO"

Bianconeri all'inaugurazione della mostra dedicata all'Avvocato Agnelli. Elkann emozionato: "E’ un grande omaggio a mio nonno. Vedo una Juventus bella grintosa, sabato è una giornata importante, la squadra è forte, contro la Roma ho chiesto tanti gol a Del Piero". Cobolli: "A Udine ci ha fatto la grazia Iaquinta, sabato segnerà Alex". Il Capitano: "Agnelli sarebbe orgoglioso di noi. Lui ha sempre caratterizzato le sfide tra noi e la Roma con ironia e simpatia. Mi auguro che tornino quei tempi, anche perchè si lottava sempre per il primato". Lippi: "Rivedo la mia Juve". Buffon dalla B alle figurine, da N´Kono al figlio: vita da n.1 al mondo: "Voglio stare in porta fino a 42 anni".



DEL PIERO: "QUESTA JUVE PIACEREBBE ALL'AVVOCATO" - Corriere dello Sport - Mancano solo poche ore al big match di sabato sera fra Juventus e Roma. Un 'classico' del calcio ialiano che si preannuncia decisivo per entrambe le squadre. Da una parte ci sono i bianconeri, obbligati a vincere per avvicinare il secondo posto, dall'altro i giallorossi, obbligati al colpaccio per proseguire l'inseguimento all'Inter capolista.  Alex Del Piero carica tutto l'ambiente e lo fa ricordando il personaggio che ha segnato la storia calcistica della Juventus: «Questa squadra piacerebbe ad Agnelli - ha detto il capitano durante l'inaugurazione della mostra commemorativa per l'Avvocato -. Lui ha sempre caratterizzato le sfide tra noi e la Roma con ironia e simpatia. Mi auguro che tornino quei tempi, anche perchè si lottava sempre per il primato».
LIPPI - A presentare il big match di sabato c'è anche l'ex allenatore bianconero Marcello Lippi: «Questa Juventus assomiglia alla mia prima - ha detto -. Mi ha fatto inorgoglire la sua determinazione, la voglia di risalire e di crescere, il modo in cui ha riassaporato la sua dimensione naturale e la classifica che le compete. È stato il gruppo degli anziani a trascinare gli altri, che sono andati dietro benissimo ed è stato bravo Ranieri a creare questo spirito. Da una grande arrabbiatura è nata una grande determinazione e voglia di tornare a vincere».
Lippi ha poi voluto elogiare lo spirito di Del Piero: «Continuerà a giocare per parecchi anni e vi stupirà, smettendo più tardi del previsto perchè gli piace troppo il lavoro sul campo, che svolge in maniera meticolosa». Il tecnico campione del mondo in carica fa anche un parallelo tra la Juve e la Roma attuali: «Quello giallorosso è un progetto avanzato, ha già tre anni e sono stati inseriti ottimi giocatori, quest'anno, come Giuly e Juan. La Juve è appena all'inizio del proprio lavoro. Ma la classifica delle due è quasi uguale e a metà del campionato ormai i valori sono determinati». Lippi ha anche fatto un tuffo nel passato, ricordando le due partite più belle della "sua" Juve, il 2-1 di Amsterdam del '98 e il 6-1 di San Siro contro il Milan di pochi giorni prima. Sul proprio futuro, il tecnico è stato chiaro: «Io voglio tornare sul campo. A fare l'allenatore e non in altri ruoli. Ma ci penserò tra un paio di mesi, quando le squadre vengono concepite. Non mi piace subentrare adesso, a metà campionato».
"CON LA ROMA TOCCA A SAN DEL PIERO" - La Stampa - Erano tutti nella grande sala centrale della Mole (anche i piloti Ferrari Raikkonen e Massa) e l’Avvocato sembrava guardarli da uno dei grandi ritratti esposti nella mostra fotografica sulla sua vita. «Questa Juve gli sarebbe piaciuta molto» diceva Del Piero. In fatto di calcio Giovanni Agnelli era di gusti molto raffinati. Gli piacevano i numeri uno. Si entusiasmava per la Juve di Platini, ha applaudito quella di Lippi. L’ultima che ha visto. Quello che avrebbe detto sulle squadre degli anni successivi, compresa l’attuale, possiamo soltanto immaginarlo. Secondo l’ottimista Del Piero, Agnelli avrebbe apprezzato anche la banda Ranieri, che si prepara alla sfida di sabato sera con la Roma. Nel suo Comunale e poi nel mai apprezzato Delle Alpi, la partita con la Roma era una di quelle che Giovanni Agnelli non si perdeva. «E condiva ogni cosa con la sua ironia» ricorda ancora Del Piero. E fa una promessa al suo tifoso speciale e a tutti i tifosi che aspettano sabato come il giorno del giudizio: «Il nostro obiettivo è di tornare a rivivere i grandi confronti del passato con la Roma, anche perché spesso in gioco c’era il primato. L’Avvocato ha sempre caratterizzato ogni confronto fra noi e i giallorossi con ironia e simpatia. Quello di sabato ha già un sapore particolare, potrebbe dire a che punto siamo del nostro cammino di avvicinamento alla Juve che tutti sognano». Del Piero è sempre al centro del mondo bianconero. Tutti guardano a lui come al possibile hombre del partido di sabato. E’ sicuro, Alex protagonista, parole di Cobolli Gigli: «Io sono un nostalgico e sogno sempre che su queste partite ci sia il marchio dei campioni che hanno fatto la nostra storia. Sono un devoto di San Iaquinta che ci ha fatto la grazia a Udine, tuttavia mi aspetto che a decidere questo confronto sia Del Piero». E John Elkann rivolge al capitano la stessa simpatica supplica: «Sabato dovremo dare una dimostrazione importante della nostra forza. Chi meglio di Del Piero può decidere questa partita? Gli ho raccomandato di segnare. Non mi basta un gol, da lui ne voglio tanti. Con la Roma sono tanti i bei ricordi. Spero che sabato i giocatori si ricordino come sono sempre state belle queste partite». Ma per il vice presidente della Fiat è già una Juve tosta: «Sono contento, è una bella squadra che ha capito come ogni partita sia importante. Gli acquisti sono stati tutti buoni è una Juve che va bene, c’è un grande collettivo. Noi vogliamo rinforzarci per tornare grandi». E’ già una buona Juve anche secondo Marcello Lippi che non intende sporgere querela contro chi paragona la sua prima Juve, quella dei Vialli, Ravanelli, Deschamps e Paulo Sousa, all’attuale: «Vedo giocatori arrabbiati e determinati come avevo io. Il messaggio più forte l’hanno dato i vecchi che sono scesi in B e sono ripartiti con lo spirito di una volta quando sono tornati nel loro habitat naturale». Juve più vicina alla Roma? «Spalletti può contare su un progetto in fase molto avanzata, Ranieri è all’inizio». Il Marcello ha parlato molto con John Elkann. «Io fra due mesi cercherò una squadra» ha annunciato. Chissà.
IL SECOLO DELL'AVVOCATO IN 250 FOTO - Repubblica Torino - Si snodano su per la rampa nella cupola della Mole, quasi a comporre una pellicola cinematografica, le oltre 250 foto che riassumono "Il Secolo dell´Avvocato". Dopo Roma, dove è stata esposta da gennaio nel Complesso del Vittoriano, approda a Torino la mostra che celebra Giovanni Agnelli a cinque anni dalla morte. Ieri sera l´affollata vernice negli spazi del Museo del Cinema, da oggi l´apertura al pubblico (fino al 16 marzo) e già si scommette sulle lunghe file di torinesi e non che andranno a visitarla. Curata da Marcello Sorgi con il progetto espositivo di Cynthia Sgarallino, ripercorre le varie tappe della vita di Agnelli, dall´infanzia «dorata ma breve», al matrimonio nel ‘53 con Marella Caracciolo, ai trent´anni - dal ‘66 al ‘96 - alla guida della Fiat. Ecco allora i viaggi per il mondo, dall´America da Kennedy a Bush padre ai Clinton, alla Russia da Kruscev ad Eltsin, alla Cina, e le visite dei reali europei, dalla regina Elisabetta a Juan Carlos di Spagna. A suo agio con potenti e umili, Agnelli è ripreso in pose mai ufficiali. Scorrono immagini divenute delle icone, accanto ad altre inedite. Ci sono le fotografie dall´album di famiglia - con il nonno senatore, con Marella in giardino e al mare, con il figlio Edoardo, con il nipote John alla partita - e quelle con i politici, dai presidenti della Repubblica, Pertini, Ciampi, per arrivare a Craxi, La Malfa, Andreotti, Berlinguer, D´Alema, Veltroni e Napolitano non ancora capo dello Stato. C´è l´immagine storica della firma dell´accordo sulla scala mobile con Luciano Lama quando era presidente di Confindustria e ci sono le immagini degli anni del terrorismo e delle Brigate Rosse. E poi lo sport: la Ferrari e la Juventus, Schumacher e Del Piero. Si chiude con le struggenti immagini delle persone in fila al Lingotto per l´estremo omaggio all´Avvocato. Ma non ci sono solo le fotografie (provenienti dagli archivi di Vito Liverani, della Stampa, dell´Archivio storico Fiat) in questa mostra che, come dice l´architetto Susanna Nobili, responsabile dell´allestimento «non vuole essere encomiastica o celebrativa, ma intensa e piena di passione come è stata la vita di Agnelli, e pure ricca di segni forti, a partire dai materiali usati e dai colori». Sul fondo dell´Aula del Tempio scorrono video realizzati con filmati delle Teche Rai, al centro una sezione dedicata ai ritratti d´autore, firmati da Krieger, Harari, Lessing, Helmut Newton (Mole Antonelliana, 9-20, sabato 9-23, lunedì chiuso, info 011/818561 
SFILANO LE GRANDI PASSIONI: FERRARI, JUVE E LA NUOVA FIAT - Repubblica Torino - John Elkann nei panni di padrone di casa, a dare il benvenuto a tutti. E poi, in ordine sparso, Sergio Marchionne e Carlo Sant´Albano, Gianluigi Gabetti e Franzo Grande Stevens, il campione del mondo di Formula 1 Kimi Raikkonen, accompagnato dal compagno di squadra in Ferrari Felipe Massa, e ancora l´ex governatore Enzo Ghigo e Mariella Scirea. C´era tanta Torino legata all´Avvocato ieri sera al Museo del Cinema per l´inaugurazione della mostra dedicata a Gianni Agnelli, a cinque anni dalla scomparsa. 250 scatti realizzati dai più importanti fotografi italiani e mondiali che presentano la vita piena, avventurosa dell´Avvocato. «Sono bei ricordi - dice il vicepresidente della Fiat- E´ un bellissimo ricordo di mio nonno, tanto più perché ospitata al Museo del Cinema che proprio lui aveva fortemente voluto. C´è tanta gente, a riprova di quanto mio nonno ha dato tanto a Torino e allo sport». Sport, ossia Juve, che ieri si è presentata alla Mole al gran completo; John pensa già al match contro la Roma di sabato sera: «Ho chiesto a Del Piero tanti gol. A mio nonno questa Juve sarebbe piaciuta, è un gruppo che sta bene assieme» spiega l´ingegnere che poi dà il benvenuto a Marcello Lippi: «Non potevo mancare - dice il ct mondiale - ho da sempre uno splendido rapporto con la Famiglia e mi ricordo di quando John ancora ragazzino veniva negli spogliatoi». Ma questa Juve ricorda la sua prima Juve? «Quando me lo dicono mi fa piacere. Lo spirito, la grinta, la voglia di vincere sono le stesse». Manco a dirlo il discorso cade su Del Piero: «Credete a me, durerà ancora parecchi anni, giocare gli piace troppo. Io invece tornerò a fare l´allenatore; ho lasciato per un po´, ma ora sono pronto a tornare». Non poteva mancare Giampiero Boniperti («ricordare l´Avvocato è sempre un momento particolare di grande emozione») mentre Giovanni Cobolli Gigli dice: «Agnelli ha dato l´esempio in molte cose, mi fa piacere che venga ricordato nel monumento per eccellenza di Torino. La Juve di oggi? Gli sarebbe piaciuta e l´avrebbe stimolata a dare ancora di più. Me lo immagino seduto in tribuna accanto al vecchio presidente giallorosso Dino Viola e poi il suo sorriso per la nostra vittoria, con gol di del Piero, anche se a Udine Iaquinta è stato decisivo». Del Piero coglie gli auspici e ringrazia: «Spero sia un buon profeta. L´Avvocato era una persona speciale e ricordo come sapeva riempire la vigilia di Juve-Roma con la sua ironia e la sua simpatia. Certo, a quei tempi era una sfida-scudetto mentre oggi ci si gioca la zona Champions; ma il nostro obiettivo è tornare in alto, ricominciare a puntare allo scudetto». L´ultimo auspicio è dell´ultimo arrivato: «Spero di giocare perché sto bene». Parola e firma di Momo Sissoko.

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