Creato da: giampi1966 il 13/03/2006
Questo blog si propone di promuovere la politica come servizio e la coerenza dei politici con gli obbiettivi programmatici. Troppo spesso l'agire del politico è distante anni luce dal suo programma e da ciò che professa. Per poter rinascere la politica deve sapersi imporre alle varie pressioni e deve guardare lontano.

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Post n°875 pubblicato il 17 Luglio 2014 da giampi1966
 
Foto di giampi1966

E poi dicono che i mondiali di calcio non servono, ad esempio la sconfitta dell’Italia mi ha permesso di Conoscere meglio il Costa Rica, una nazione incredibile, per certi versi rivoluzionaria, un esempio da seguire che incredibilmente gli americani non hanno voluto o saputo sconvolgere come hanno fatto con tutti gli altri stati confinanti.

La Costa Rica, ufficialmente Repubblica di Costa Rica, è uno stato (51 100 k, 4 805 000 abitanti, capitale San José) dell'America centrale.

Si estende su una superficie di 51 100 k. È uno degli stati più piccoli del Centro America insieme al Belize e a El Salvador. Confina a nord con il Nicaragua, a est con il mar dei Caraibi e Panamá, a sud e a ovest con l'oceano Pacifico.

Le coste si estendono per 1 228 km, dei quali 1 016 si affacciano sul versante del Pacifico e 212 km sul Mare dei Caraibi. La costa pacifica è caratterizzata da numerosi promontori e penisole che danno luogo a golfi e baie, spiagge di sabbia bianca che hanno favorito l'installazione, seppure in maniera non aggressiva per l'ambiente, di infrastrutture turistiche. La costa atlantica, al contrario, sebbene sia più regolare, è meno adatta allo sviluppo del turismo balneare.

La Costa Rica è una repubblica presidenziale. La lingua ufficiale è quella spagnola. La nazione è stata classificata al primo posto per la felicità media della popolazione nella classifica della graduatoria Happiness in nations 2000-2009.[4]

Più dell’85% degli abitanti si dichiara infatti  “felice di vivere” nel paese latino-americano. I criteri presi in considerazione in questo studio tengono conto del grado di soddisfazione degli abitanti, ma anche della speranza di vita e delle politiche condotte in favore dell’ambiente in ciascun paese. Tutti i parametri contribuiscono a formare quello che al NEF chiamano ”Happy planet index“, che indica il tasso di benessere ‘sostenibile’.

In Costa Rica, l’ aspettativa di vita è di 78,5 anni,  l’85% degli abitanti si dichiara felice e soddisfatto della propria esistenza e il paese non è lontano dall’ aver trovato l’equilibrio tra i suoi consumi e le sue risorse naturali”.

L’indice di felicità di un popolo dovrebbe essere il parametro più importante per valutare le politiche concrete, invece si guarda al PIL, allo spread, alla potenza politico/militare ecc…

Non importa se vivi tra i rifiuti tossici o in città violente, sovrappopolate ed inquinate, l’importante è che il PLI cresca, non importa se per la maggioranza dei cittadini il sistema sanitario e scolastico faccia schifo, l’importante è acquistare gli F35.

La Costa Rica fu scoperta da Colombo nel 1502 (Castilla del Oro) durante il suo quarto viaggio, ma la prima penetrazione nell'interno ebbe luogo soltanto nel 1563 quando J. Vásquez de Coronado conquistò il paese e fondò la città di Cartago, capoluogo della Costa Rica fino al 1823, mentre già nel 1519-20 G. de Espinosa e J. Ponce de León avevano esplorato la costa del Pacifico.

Nel 1540 la Costa Rica, diventata colonia spagnola fu definita nella sua costituzione territoriale che coincise con il governatorato di Cartago, che a sua volta faceva parte della Capitanía general del Guatemala.

L'indipendenza del Messico coinvolse tutti i paesi dell'America centrale, che il 15 settembre 1821 proclamarono la loro indipendenza. I liberali centroamericani, riuniti in assemblea costituente a Città del Guatemala il 5 giugno 1823, non accettarono l'unione con il Messico; il 1º luglio successivo nacque la federazione delle Province Unite dell'America Centrale, scioltasi nel 1839. Ne seguì una guerra conclusasi soltanto nel 1842.

Nel 1855 e 1856 tutta la regione fu invasa dai filibustieri americani di William Walker; furono necessarie due battaglie, la prima a Santa Rosa, Guanacaste, e la seconda a Rivas, Nicaragua, per liberare il territorio.

La Costa Rica ha abolito l'esercito nel 1949 dopo la guerra civile. È il primo paese senza un esercito. La Costa Rica è sede della Corte Inter-Americana dei Diritti Umani e Sede dell'Università per la Pace delle Nazioni Unite. Questo gli ha permesso di non andare incontro alle sanguinose guerre civili (provocate dai servizi americani) che si sono susseguite negli stati confinanti, anche perché non esisteva più una pericolosa casta di militari, inoltre questa “rinuncia” gli ha permesso inoltre di dirottare un’ingente quantità di risorse verso la sanità e l’istruzione pubblica.

Questo evento è un’evento straordinario, che smentisce molti luoghi comuni, che dimostra che le cose si possono cambiare e che le ingentissime risorse spese in armamenti (anche in Italia) è pane tolto di bocca al popolo, inoltre le armi si costruiscono per essere usate…

Nel 1986 viene eletto presidente Óscar Arias Sánchez, che vara un piano di pace centroamericano; riceverà per questo il Premio Nobel per la pace. Óscar Arias è stato rieletto presidente, a 20 anni dal suo primo mandato, nelle elezioni celebratesi il 5 febbraio 2006. Il 7 febbraio 2010 viene eletta presidente Laura Chinchilla Miranda, politologa, prima donna Presidente della Costa Rica.

Ma non basta anche la natura ha dotato il Costa Rica di bellezze incommensurabili, un immenso patrimonio di biodiversità, bellissimi mari, spiagge ma anche notevoli montagne, il monte più alto è il Cerro Chirripó che raggiunge i 3 820 m s.l.m., ma molte sono le cime che superano i 3.000 m s.l.m., molti sono anche i vulcani attivi, rigogliosa è la vegetazione, ed udite udite il 27% del territorio costaricano è riserva naturale protetta

 

Il sistema idrografico nazionale è formato da fiumi brevi, ma di portata relativamente elevata; il paese ottiene da questi il 75% dell'elettricità. I maggiori corsi d'acqua sono in parte navigabili.

 

Il clima tropicale, temperato nella Meseta, dove vivono i 3/4 della popolazione. Di giorno le temperature possono superare i 30 °C, di notte invece superano di poco i 20 °C.

Secondo le stime della Banca Mondiale, nel 2013 la popolazione del Costa Rica era di 4.872.000 abitanti[5] circa, con una densità di 95,34 abitanti per km2.

A luglio 2011 la popolazione stimata era di 4 576 562 abitanti circa ed è in costante crescita.

L'89% sono bianchi di origine europea, il 6% meticci (tra spagnoli e indiani), il 2% neri, il 2% cinesi, l'1% indios (amerindi).

Nel 1821 erano presenti in Costa Rica circa 800 000 abitanti, da allora l'immigrazione europea, principalmente spagnola, ha contribuito all'aumento e alla multietnicità della popolazione. A causa delle politiche antisemite del regno spagnolo, molti marranos (ebrei convertiti) si sono trasferiti qui, dando origine alla seconda comunità ebraica dell'America Latina, dopo quella argentina.

L'immigrazione italiana, alla fine del XIX secolo, aiutò a costruire il Teatro Nacional e parte della ferrovia dell'Atlantico. Il primo sciopero in Costa Rica fu organizzato da italiani. L'immigrazione europea è stata intensa, da Italia, Francia, Inghilterra, Germania e Istria, così come quella americana, da Stati Uniti d'America e Cile: la presenza di cittadini provenienti da molte diverse nazioni ha contribuito allo sviluppo di questo paese.

La lingua ufficiale è lo spagnolo.

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cinese). Insieme rappresentano il 4,3% della popolazione.

Il potere esecutivo è esercitato dal presidente eletto ogni 4 anni.
Il potere legislativo è esercitato dall'Assemblea Legislativa (57 membri) viene eletta ogni 4 anni.
Attualmente la Costa Rica è uno stato pacifico e democratico che vive una delle situazioni più stabili sia politicamente che economicamente in tutta l'America Latina.

Tasso di alfabetizzazione: 96%.
Studenti universitari: 88 324. Obbligo scolastico fino a 18 anni.

La Costa Rica non ha forze armate, per una precisa scelta di opportunità politica ed economica: dal 1949, dopo la guerra civile, ha abolito l'esercito e nel 1983 ha dichiarato la sua posizione di neutralità. La rinuncia al possesso di una forza militare ha permesso l'indirizzamento delle risorse in altri settori. Questo ha comportato un alto tasso di sviluppo umano, una discreta dotazione di opere pubbliche e una preservazione del proprio patrimonio faunistico e floristico: una notevole parte del territorio (27,9%) è dichiarata parco nazionale.

La sola forma istituzionale definibile come “armata” è dedicata a compiti di polizia civile, guardie di frontiera, sorveglianza dei parchi naturali, ordine pubblico.

La Costa Rica internazionalmente si mantiene neutrale, ma allo stesso tempo riconosce le minoranze nel mondo. Riconosce come Stati il Kosovo (fu addirittura la prima nazione a riconoscerlo), il Sahara occidentale, la Palestina. Tuttavia, nel giugno 2007, dopo quasi 50 anni di relazioni diplomatiche, la Costa Rica ha spostato il suo ambasciatore da Taipei (Taiwan) a Pechino (Repubblica Popolare Cinese) cessando ogni rapporto con la Repubblica di Cina.

Un tempo l’economia nazionale si basava sulle ricchezze agricole, oggi è invece prevalentemente indirizzata alle esportazioni di prodotti non tradizionali, tra i quali l’elettronica, il tessile, il biomedico, l’agricoltura (che pesa solo per l’8%) con banane e ananas, di cui è il secondo produttore mondiale, caffè di alta qualità, e i servizi (call-center, software, banche ecc.). Le esportazioni nel 2006 sono state di circa 7 miliardi di dollari. La povertà riguarda circa il 18% della popolazione.

  • Prodotto nazionale lordo: $12,545 pro capite (a parità di potere d'acquisto, stime 2012)
  • Bilancia dei pagamenti: -254 milioni di dollari.
  • Inflazione: 13,2%.
  • Disoccupazione: 4,50%.

 Ma il paradiso in terra non esiste e anche il Costa Rica ha commesso dei crimini pesanti, come quello contro i nativi americani. Vedi a tal proposito il commento di indianaoglala

 
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