Creato da: giampi1966 il 13/03/2006
Questo blog si propone di promuovere la politica come servizio e la coerenza dei politici con gli obbiettivi programmatici. Troppo spesso l'agire del politico è distante anni luce dal suo programma e da ciò che professa. Per poter rinascere la politica deve sapersi imporre alle varie pressioni e deve guardare lontano.

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11 settembre e soliti complotti contro la pace

Post n°214 pubblicato il 11 Settembre 2007 da giampi1966
 
Foto di giampi1966

Il famigerato 11 settembre mi trovavo in ufficio e come in un film del terrore ho appreso la notizia da una radio accesa, tutto si è svolto come nel classico film americano, prima la notizia sconvolgente, successiva incredulità di tutti e successiva presa di coscienza con relativo stupore; solo la reazione vera dei lavoratori non è fu quella classica prevista dai copioni di Hollywood, il sentimento comune conseguente all’avvenimento era un misto dei seguenti pensieri e stati d’animo: timore per le conseguenze, almeno il 70% dei lavoratori ha affermato apertamente che gli USA meritavano ciò che gli era capitato (almeno 60% NON vota a sinistra), pietà e cordoglio per le vittime e dubbi sulla versione ufficiale.

Devo dire che i dubbi sulla versione ufficiale li ho avuti da subito, confermati ed amplificati dal successivo evolversi degli eventi, 1° invasione dell’Afganistan, 2° invasione dell’Irak, 3° mancata cattura di Osama Bin Laden, 4° mancata punizione dei colpevoli che non hanno evitato un disastro del genere.

Questi miei sospetti, che in realtà sono i sospetti di tutte le persone che hanno un minimo di cervello, trovano un valido supporto scientifico nel lavoro collettivo curato da Roberto Vignoli e Giulietto Chiesa, purtroppo non posso pubblicare tutto l’interessantissimo libro, pubblico solo due paragrafi a titolo di esempio circa i contenuti:

E’ Thierry Meyssan, cui dobbiamo i primi tentativi di smascheramento della menzogna, e che ha dovuto subire, per questo, l’offensiva concentrica di tutto il mainstream informativo francese, destra e sinistra avvinghiate nello stesso rifiuto di vedere, porta su queste pagine alcune clamorose scoperte: quelle, per inciso, come egli stesso racconta, che lo costrinsero a mettersi sulle tracce dei mentitori come un segugio di razza. Anche lui, come molti altri, “scopre” l’11 settembre fin dai primi minuti, quando è ancora possibile vedere, in tempo reale, le bugie mentre si dipanano. Dobbiamo a lui la scoperta dei dispacci della agenzia France Presse in cui si dà notizia di esplosioni all’interno del Pentagono prima dell’arrivo dell’“aereo”. E altri dispacci dai quali emerge che la stessa agenzia “sapeva” che l’aereo in avvicinamento si stava dirigendo verso il Pentagono.
Un po’ come le decine di giornalisti televisivi che raccontarono delle decine di esplosioni nelle torri gemelle, prima del crollo.
Tutte cose che sono poi sparite e che è stato necessario ricostruire”

“Con la sigla, sempre secondo Hersh, P2OG (Proactive Preemptive Operations Groups). Hersh, da giornalista di prima classe qual è, si era messo alla ricerca di tracce più precise quando, nel 2002, l’esistenza di un tale programma era emersa da una pubblicazione del Comitato Scientifico di Difesa del Pentagono.
Quando questo programma fosse entrato in funzione non veniva detto, ma la sua esistenza era nota dal 2002 e la fonte di Hersh gli aveva confidato che il programma era stato «rimesso in funzione» nel 2005. Ma i gruppi UFO, secondo LeWinter, esistevano ben da prima del 2001, con le stesse caratteristiche.
In sostanza per l’organizzazione di operazioni clandestine di elevata sofisticatezza, realizzate da spezzoni ultra segreti dei servizi per “stimolare reazioni” nei gruppi terroristici. Cioè operazioni di penetrazione, nei gruppi terroristici, di agenti provocatori, per spingerli ad azioni “errate”, che permettono, dopo essere state “scoperte”, di sgominarli o di ricattarli”.

Per questo segnalo l'uscita di “Zero. Perchè la versione ufficiale sull'11 settembre è un falso”, un libro collettivo (con interventi di Giulietto Chiesa, Gore Vidal, Franco Cardini e Marina Montesano, Gianni Vattimo, Claudio Fracassi, Jurgen Helsasser, Michel Chossudovsky, David Ray Griffin, Thierry Meyssan, Andreas von Bulow, Steven E. Jones, Enzo Modugno, Lidia Ravera, Webster Griffin Tarpley, Barry Zwicker)
 

 

 
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