Creato da design.cr il 07/12/2007

IL CANTUCCIO

pagine di una "interior design addicted"

 

 

LA CASA CHE VORREI

Post n°8 pubblicato il 15 Gennaio 2008 da design.cr
 

Pagine 367 - Formato 25,5x29,5 - Anno 2006
Caratteristiche: rilegato, illustrato a colori, con sovraccoperta
Edizioni Mondadori - Prezzo: E. 45.00

 

Una casa è il ritratto di chi la abita, di cui racconta stati d'animo, idee, passioni e, talvolta, contraddizioni. Libera dai vincoli delle mode, "La casa che vorrei" svela un universo di emozioni dove spazi, arredi e oggetti dialogano per creare ambienti caldi e accoglienti, riflesso dei propri gusti e della più intima personalità. Dall'open space allo studio, dalla cucina alla camera da letto: stanza dopo stanza, il volume propone differenti soluzioni d'arredo accomunate da un duplice obiettivo, la ricerca della funzionalità e del comfort. Sei sezioni dedicate ad altrettante zone della casa offrono risposte di volta in volta eleganti, informali o di tendenza, ma sempre creative e originali, a cui si affiancano suggerimenti pratici per rispondere alle diverse esigenze abitative. Grande attenzione è rivolta alla scelta di tessuti, colori e materiali che, insieme a un sapiente utilizzo delta luce, giocano un ruolo fondamentale nel conferire carattere e atmosfera a ogni spazio della casa, da condividere con i familiari e gli ospiti più cari. Oltre 600 fotografie arricchiscono il volume e forniscono uno strumento prezioso per scoprire strategie d'arredo e dettagli di stile volti a personalizzare la vostra abitazione.

 
 
 

MILANO

Post n°7 pubblicato il 28 Dicembre 2007 da design.cr
 

B&B Italia
(copyright photo C.Rendina 2007)

 
 
 

SCANDINAVIAN DESIGN

Post n°6 pubblicato il 17 Dicembre 2007 da design.cr
 

     copyright: "The 10 cent designer" on Flickr
http://www.flickr.com/photos/theproletariatdesigner/2111665776/in/set-726136/

ricerca dell'essenziale
luminosità

total white

legno caldo
forme sinuose

intrecci naturali.

 
 
 

DESIGN MADE IN ITALY

Post n°5 pubblicato il 15 Dicembre 2007 da design.cr
 

Il "Triennale Design Museum" celebra l'"arte" per eccellenza del capoluogo lombardo. Lungamente atteso, fortemente voluto.

Se ne parlava da oltre cinquant’anni, tra convegni, dibattiti, polemiche, progetti. e finalmente il Museo del Design Italiano oggi è una realtà. Inaugurato dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha sede presso il Palazzo della Triennale di Milano ed è diretto da Silvana Annichiarico.

Si accede agli spazi espositivi attraversando una scenografica passerella in bambù sospesa sul grande atrio della Triennale, un emblematico ponte tra l'antico Palazzo delle Arti e lo spazio autonomo del museo, che gli ideatori indendono come "un organismo vivo e mutante". Il progetto prevede, infatti, allestimenti che si rinnoveranno a distanza di 12-18 mesi: cambieranno il tema-chiave, l’ordinamento scientifico, le opere esibite e il loro contesto.
La versione inaugurale, dal titolo volutamente didascalico Che cos'è il design italiano, è organizzata attorno a sette "isole ossessive" interpretate dai filmati di altrettanti registi, a cui si riconducono i circa 400 oggetti esposti.
Opere spesso a noi familiari, che hanno segnato l'evoluzione del disegno industriale espressa dal talento di nomi entrati nell’Olimpo dei creativi: Magistretti, Castiglioni, Sottsass, Meda, Mendini, Pesce, Zanuso e tanti altri.

Attraverso un percorso denso di interventi multimediali - come le immagini realizzate da Peter Grenaway, che scorrono su enormi pannelli di plexiglass, in omaggio alla creatività italiana – vengono proposte suggestioni che vorrebbero stimolare l’indagine sull’origine di quegli oggetti e di quegli stili entrati a far parte del nostro quotidiano e su alcuni dei molteplici aspetti dell’eclettica e unica natura del design italiano. (fonte Virgilio News)

 
 
 

RIVESTIMENTI

Post n°4 pubblicato il 13 Dicembre 2007 da design.cr
 

Come un elemento d'arredo a tutti gli effetti, la piastrella da rivestimento non è più considerata solo in base alle sue doti tecniche e meccaniche. Le ultime proposte prevedono per le superfici estetiche sempre più sofisticate, influenzate da settori come la moda e l'architettura o caratterizzate da mimesi realistiche. Fra gli effetti più ricercati, infatti, non perde terreno l'imitazione perfetta di altri materiali, come la pietra, il metallo o il legno, con qualche novità in più.

 

Un effetto pietra di gusto classico 
E' uno dei trend più affermati al momento. In questa categoria di stile rientrano prodotti per lo più in grès porcellanato che riproducono ad arte le irregolarità, i cromatismi e le ventature delle pietre naturali. Non si ricerca solo la massima verosimiglianza estetica (raggiunta con colorazioni in massa, anche nello spessore della piastrella), ma anche una resistenza superiore.
Foto 1) piastrelle "Antique Rangon" di Ker-ex, in grès porcellanato smaltato, sono di varie forme e dimensioni e in diverse sfumature e sembrano ricavate da blocchi di pietra.

Effetti cemento e metallo
Si imitano anche i materiali caratteristici di ogni panorama metropolitano, come il cemento e il metallo. Adatte ad uno stile d'arredamento più moderno, per queste piastrelle si prediligono i grandi formati, che si inseriscono con più armonia all'interno di ambienti ampi, tipici di un certo tipo di architettura contemporanea. Per questo genere prevalgono i toni del grigio e del bruno, spesso attraversati da bagliori metallici.

Le sensazioni tattili del legno e del cuoio
Alcune proposte presentano le irregolarità naturali, le asperità e le trame dei materiali "vivi" per eccellenza: legno e pelle. Nel primo caso si conferma una tendenza ormai in atto da qualche tempo (vengono riprodotte sul grès le venature realistiche o stilizzate di varie essenze), mentre la texture pelle è una novità: la lavorazione delle superfici ricrea l'effetto di morbidezza e le trame sottili del cuoio o varianti più fashion, come il pitonato. Le venature morbide e i colori caldi della serie "Wood" di Gresmalt (Foto 2 in alto) costruiscono ambienti accoglienti e intimi. 


Le piastrelle di "progetto Finn" di Arkim (Foto 3) sono in grès porcellanato lavorato a tutta massa, disponibili nella variante effetto pelle di coccodrillo. Disponibile in due formati, per diverse esigenze progettuali (60x60 cm. e 30x60 cm.), sono proposte in bianco e nero e nelle finiture naturale e lappato.

da Kitchens.it - 07/11/2007

 
 
 

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