DIMMI IL MOTIVOSiamo ragazzi e ragazze che frequentano l'obbligo formativo e hanno voglia di raccontare gli argomenti di scienze che approfondiremo quest'anno |
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Si intende per biomassa quella risorsa di origine forestale od agricola, in cui sono presenti anche i loro residui (ma non i rifiuti di origine urbana, zootecnica anche se d'origine organica), che può essere usata per fini energetici ma anche quelle miscele che sono originate dagli esseri viventi . |
La biodiversità è lo studio dell'ambiente che ci circonda in tutte le sue variabili che riguardano gli esseri viventi di origine animale e vegetale. FEDERICA GALLO ANTONELLA PACE DONATO RINALDI ILARIA MORELLI |
L'inquinamento è la causa di una cattiva gestione delle attività industriali che incuranti delle problematiche del pianeta e delle regole imposte dai grandi della terra continuano a produrre fumi che allargano il buco dell'ozono. Ciò provoca cambiamenti climatici che viviamo ogni giorno come catastrofi e/o repentini passaggi dal caldo al freddo o viceversa. Infatti i raggi solari penetrano direttamente e non sono più riflessi e così anche i fumi fuoriescono e contribuiscono ad allargare lo strato del buco. Se non saremo rispettosi del protocollo di KYOTO e di tutte le emergenze mondiali non riusciremo a salvaguardare il nostro pianeta che prima o poi potrà collassare. Infatti, a catena, gli ecosistemi e le biocenosi potrebbero subire dei cambiamenti che andrebbero a influire sull'intero equilibrio del sistema Terra. E' per questo che dobbiamo, per primi, cercare di far osservare misure di controllo in quelle che sono le pratiche quotidiane e rispettare le regole che tutti i paesi del mondo si sono date. DOMENICO RINALDI LUIGIA CARBONE ILARIA MORELLI FEDERICA GALLO DONATO RIANLDI ANTONELLA PACE |
Le fonti rinnovabili sono: l'energia idroelettrica, quella solare, eolica, marina e geotermica, ovvero quelle fonti il cui utilizzo attuale non ne pregiudica la disponibilità nel futuro. Al contrario, quelle "non rinnovabili", sia per avere lunghi periodi di formazione, di molto superiori a quelli di consumo attuale (in particolare fonti fossili quali petrolio, carbone, gas naturale), sia per essere presenti in riserve non inesauribili sulla scala dei tempi umana sono limitate nel futuro. La classificazione delle diverse fonti è comunque soggetta a molti fattori, che crea disuniformità di classificazione. Non è quindi sempre chiaro il loro costo a regime, nonché il reale potenziale o peso sul fabbisogno di energia elettrica mondiale rispetto alle fonti di energia tradizionali quali combustibili fossili ed energia nucleare, vuoi anche per la non programmabilità di alcune di queste fonti (come fotovoltaico e eolico). Ci sono due sottili differenze di energia:
Il sole, il vento, le risorse idriche, le risorse geotermiche, le maree, il moto ondoso e la trasformazione in energia elettrica dei prodotti vegetali o dei rifiuti organici o inogarnici possono essere classificate come fonti alternative. Energia nucleare Sebbene "non fossile", l'energia nucleare non è annoverabile fra le rinnovabili poiché basata sullo sfruttamento di riserve combustibili limitate di origine minerale, in particolare per quanto riguarda l'energia da fissione e il ciclo di reazione che si basa sull'uranio-235 come combustibile (ovvero in pratica il ciclo quasi esclusivamente sfruttato allo stato attuale). L'uranio-235 infatti costituisce solo lo 0,7% del totale dell'uranio presente in natura, e in base alle riserve di uranio fino ad oggi accertate si prevede che al consumo attuale, ma a prezzi di estrazione via via sempre più elevati, non ne resti che per 20-30 anni. Sono peraltro ormai noti da diversi decenni (ma finora di limitato utilizzo per problemi tecnici e di sicurezza) cicli di reazione nucleare autofertilizzante che, sfruttando il più abbondante uranio-238 (più del 99% del totale), promettono di prolungare la durata delle riserve di minerale. Analogo discorso può essere fatto a proposito dell'uso del torio-232, combustibile nucleare naturale più abbondante dell'uranio che sarebbe utilizzabile sia in reattori tradizionali che in autofertilizzanti. Anche la Commissione europea si è espressa affermando che il nucleare non è considerabile come fonte rinnovabile. In prospettiva più lontana è allo studio lo sfruttamento l'energia nucleare da fusione nel ciclo del deuterio e trizio: prodotta a partire da elementi in pratica inesauribili in natura, è pertanto anche da considerarsi energia rinnovabile secondo la definizione data sopra. Una argomentazione per avallare non tanto la "rinnovabilità" quanto la "sostenibilità" dell'energia nucleare è la mancata produzione di anidride carbonica durante il processo di fissione nelle centrali nucleari. Viene tuttavia evidenziato che lo scavo del minerale, la sua raffinazione, l'arricchimento, il riprocessamento e lo stoccaggio delle scorie radioattive comportano comunque elevati consumi energetici e quindi una certa produzione di CO2, sebbene ciò avvenga (in misura diversa) anche per la produzione da altre fonti energetiche.
Luigia Carbone Federica Gallo |
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Inviato da: Rebuffa17
il 17/05/2012 alle 12:21