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Il powerline broadband più sprecato del mondo

Post n°320 pubblicato il 08 Aprile 2008 da giromapa

Da Punto Informatico

Avviato in Indonesia il progetto del sistema di
comunicazione powerline più veloce ed economico del mondo, per 400 mila
moschee e 60 milioni di abitanti. La censura però fiacca gli entusiasmi


Roma - Altro che Occidente avanzato, in Indonesia stanno per accendere
l'interruttore del più grande progetto mondiale di comunicazione powerline.
Il provider Velchip, fornitore della tecnologia che consentirà di
utilizzare le reti elettriche domestiche per il servizi broadband, ha ufficializzato il suo impegno.

Suhaimi
Abdul Rahman, CEO di Velchip, ha dichiarato che il progetto "Smart
Mosque" sarà implementato in tre anni grazie ad un capitale di 14
miliardi di dollari. "Offrirà a 60 milioni di utenti un servizio
broadband illimitato con velocità di 224 Mbps, il tutto con un costo
mensile di circa 5 Ringgit (1,58 dollari). Praticamente l'offerta più
veloce ed economica del mondo", ha sottolineato Rahman.

Non si
tratta solo di un'interessante iniziativa tecnologica, ma anche di un
progetto commerciale per sostenere la crescita economica di queste aree
in via di sviluppo. Velchip, infatti, è riuscita a coinvolgere la
malese Sarz Al Yahya Corporation, la statunitense STM Networks e le
indonesiane Nadhlatul Ulama Indonesia e Manhad Islam Hadhari. La
partecipazione delle ultime due è particolarmente interessante perché
si tratta delle società che si occuperanno della messa in network delle
moschee - quantificabili in più di 400 mila. La Malaysia è certamente
un melting-pot di etnie e religioni, ma la componente musulmana conta
per il 54%.

C'è chi ha approfittato per ironizzare
sulle offerte speciali dei provider occidentali. Effettivamente, a
prescindere dalla qualità del servizio finale, nessun operatore ha mai
proposto soluzioni low-cost da pochi euro o dollari mensili.

Insomma,
belle notizie per il popolo indonesiano. Se non fosse che il Governo
locale ha deciso recentemente di censurare ogni contenuto pornografico
online. Gli hacker hanno reagito prontamente violando il sito
del Ministero delle Comunicazioni e facendo apparire sulla homepage la
scritta "Provate che la Legge non è stata fatta per nascondere la
stupidità del Governo".

"Nessuno desidera costruire la propria
identità nazionale disseminando pornografia e violenza", aveva
dichiarato il Ministro dell'Informazione indonesiano Mohammad Nuh,
qualche settimana fa.
La nuova legge
punirà chiunque venga colto a scambiarsi in rete materiale
pornografico, messaggi che inneggiano a superiorità etniche e "notizie
false e tendenziose". Che fare quindi con un broadband da 224 Mbps?

Dario d'Elia

 
 
 
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