Creato da sally_eyes il 20/04/2011
non ci sono regole, ma puro istinto
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In passato avevo sempre creduto che per essere seducenti bastasse lavorare su se stesse, mantenere il proprio aspetto curato, giocare sui propri punti di forza ed essere autentiche e assolutamente naturali. Ho incontrato molti uomini nella mia vita (www.flirtfair.it), coetanei e non, e con alcuni di loro ho vissuto delle emozioni intense, mentre con altri mi sono fermata per differenti ragioni alla semplice conoscenza o ad un legame di amicizia. Ma non sono mai stata superficiale, da parte mia mi sono sempre impegnata a conoscerli più o meno approfonditamente e a carpire i loro segreti. E finalmente il quadro inizia ad apparire più completo. Ho capito che non sempre nei rapporti uomo-donna si giocano gli stessi ruoli e spesso spetta a noi prendere la decisione se siamo interessate a qualcuno. Perché è inutile nasconderlo e continuare a negare che gli uomini siano come le donne... Ce ne sono di tutti i tipi: stronzi, vanitosi, seduttori e abbandonatori, polli, porci, introversi e impenetrabili. E la verità è che noi siamo come loro. Molte volte basta qualche moina, l'abito giusto, uno sguardo ammiccante e una voce più calda del solito per affascinare un uomo che sappiamo già di avere da un bel po' ai nostri piedi, e lasciare poi che sia lui ad aprire le danze del corteggiamento. In altre dobbiamo adottare la tecnica del mordi e fuggi, per non rimanere scottate e per riuscire a scottare al contrario quello che è risaputamente un vero dongiovanni.
Ma... non sempre un paio di gambe funzionano. E a volte se pensiamo che ne valga davvero la pena dobbiamo convincere noi stesse a vestire i panni delle corteggiatrici. I tipi introversi sono gli ossi più duri. Sembrano fregarsene di qualsiasi nostro sforzo di piacergli, non lasciano trasparire nessuna emozione. Ma se si è buone cacciatrici si impara in fretta qual è la trappola per catturarli. La verità è che vanno sorpresi. Quando si aspettano una minigonna devono trovare un leggero décolleté... E quando immaginano di stare per annusare un banale profumo mentre ti avvicini a loro, vengono inebriati invece dall'odore della tua pelle, per poi sentirsi sfiorare l'orecchio dalle tue labbra.
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Prime (2005) è un film che mi è piaciuto moltissimo. Parla di una donna in carriera la cui vita viene improvvisamente sconvolta dal divorzio con il marito, costringendola ad entrare in terapia presso una psicanalista. Un giorno la protagonista incontra un ragazzo molto più giovane di lei e se ne innamora. Non entrando nel dettaglio della trama di per sé, la forza del rapporto tra i due amanti sta nella complicità sessuale. La donna dopo un periodo di noia e assopimento e la depressione post-divorzio, riscopre quel lato sensuale di se stessa e si riprende dal fallimento come un'araba fenice risorgerebbe dalle proprie ceneri.
Un messaggio per tutte le donne, un invito a rialzarsi, a vivere, non sentirsi mai troppo mature o troppo donne per concedersi ancora dei sogni. E anche un promemoria a tirare fuori la propria personalità anche sotto le lenzuola, per non cadere nella frustrazione e non rimanere mai con la sete di piacere, che finisce per inaridire solamente l'animo. Essere donne significa poter essere "un po' mamma un po' porca", come cantava Ligabue. Non scordiamocelo mai.
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Avete mai letto il libro "L'amante di Lady Chatterley"? Io l'ho letto non molto tempo fa e mi è piaciuto moltissimo. Credo che una donna possa trovare questo romanzo una lettura molto interessante, ed è straordinario il modo in cui Lawrence riesce a carpire, nonostante sia un uomo, una delle tante psicologie femminili. Ho tovato Lady Chatterley un personaggio un po' anticonvenzionale, una anti-eroina, ma magari questa è stata solo una mia impressione.
La protagonista ha un marito a cui vuole bene, che ha sposato guidata dalla grande stima nutrita nei suoi confronti. Ma stimare e apprezzare una persona, si sa, non è abbastanza. I contenuti profondi delle conversazioni lasciano il tempo che trovano quando manca la sostanza. E la sostanza in questo caso è la passione (http://www.flirtfair.it). Solo il guardiacaccia Mellors accenderà davvero la carica sessuale della Lady, saprà farle assaporare prima la passione carnale e a volte anche brutale, per poi concedersi come il vero uomo giusto da amare. Nello smarrimento della sua vita coniugale asessuta, Lady Chatterley riesce insomma a trovare alla fine un po' di sollazzo e il vero amore.
La storia di per sé non è niente di speciale, ma ne ho apprezzato i contenuti reconditi. Devo inoltre dire che la protagonista non mi ha fatta impazzire, ma nonostante mi fosse estremamente antipatica e odiassi l'idea che non riuscisse a tirare fuori del carattere, che fosse così femminile nel senso più negativo, ho amato tanto il personaggio del guardiacaccia, che mi ha spinto a leggere il libro fino in fondo e ad apprezzarlo davvero. Un uomo molto forte, con una personalità molto profonda e sensibile.
Il romanzo è decisamente una celebrazione di tutte le facce dell'amore.
L'amante di Lady Chatterley - David H. Lawrence
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Donne indipendenti. Forti, decise, determinate. Senza uomini, senza vincoli. Certe donne non hanno paura di restare da sole. Per lo meno non più di quanta ne avrebbero di dover dipendere da qualcuno, economicamente o sentimentalmente. Evviva le Spice Girls, Sex and the City, the L Word e Kissing Jessica Stein.
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