Creato da DreamJame il 11/07/2007

...Dreaming...

...Pensare e Immaginare...Razionalizzare e Fantasticare...Porre dei Limiti ed Abbattere gli stessi...Mille sinonimi...Con un solo scopo: SOGNARE...

 

 

Sei Sardo se...

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• sei sardo se pur non avendo un lavoro e un euro in tasca offri il caffè al bar ai tuoi amici!
• sei sardo quando ti lamenti sempre della tua città e quando sei fuori la vanti come se fosse il paese delle meraviglie!!!
• sei sardo se quando vivi fuori, almeno 1 volta al mese ricevi il pacco che ti manda tua madre da giù con tutte le cose tipiche!
• sei sardo se ami la tua terra e ti fai le vacanze nei tuoi posti di mare
• sei sardo se, pur vivendo al Nord da dieci anni, non hai perso una virgola del tuo meraviglioso accento!! ( puru si ti piganta po su cu!)
• sei sardo se trovi un portafoglio per terra e ti sgobbi tutti i soldi (e se è bellixeddu ti tieni pure quello)
• sei sardo se parcheggi la macchina in quinta fila e dopo ti lamenti pure perché ti hanno fatto la multa
• sei sardo se sei abbronzato 8 mesi su 12 e hai il segno del costume a vita!!
• sei sardo se conosci a memoria i video di is Callonarasa e ormai parli solo con utilizzando le frasi dei video!!
• sei sardo se conosci le persone in internet ma ti vergogni di parlarci di persona.
• sei sardo se ti spulci il sito di Crastulo per pidanciulare sulla gente e vedere se c’è la tua foto.
• sei sarda se ad un primo e fantastico appuntamento gli concedi un bacio sulle labbra e poi aspetti che ti caghi lui per fare la preziosa e lasciarlo sulle spine 1 o 2 settimane, finchè, non si stanca ed esce con un’altra tipa e allora li ti incazzi e dai del coglione a lui e della bagassa a lei (magari alimentando scene stile Pappedda vs Valentina).
• sei sardo se per fare 100 metri prendi la macchina!!!!
• sei sardo se vai fino al lungo mare o al belvedere e poi non scendi e rimani in macchina a guardare.
• sei sardo se già quando hai un anno mangi sartizzu e civraxu.
• sei sardo se hai la marmitta modificata o i neon blu nella macchina
• sei sardo se vai allo stadio con la macchina piena di gente vestita con i colori della tua città, con la sciarpa fuori al finestrino, e imprechi contro la squadra avversaria!!
• sei sardo se abiti in un paesino di 4000 abitanti e conosci tutti
• sei sardo se ad ogni rumore che senti ti affacci a vedere chè è successo
• sei sardo se vai a fare il militare perché non sai che fare del tuo futuro
• sei sardo se dopo 3 ore che conosci una persona la inviti a casa per le vacanze estive
• sei sardo se parcheggi la macchina ai parcheggi abusivi e per te è tutto normale
• sei sardo se trovi normale vedere 3 ragazzi che vanno in giro tutti su uno scooter
• sei sardo se almeno una volta nella vita sei stato raccomandato!!!
• sei sardo se quando vai in macchina alzi la musica a palla
• sei sardo se commenti la frase di prima con la frase: 'Pitticcu su gaggiu, ma dove si crede di essere!!'.
• sei sardo se quando incontri fuori dalla Sardegna un tuo concittadino che magari conoscevi di vista e non avevi mai cagato in città,ci parli e: …sembra come se usciste insieme da una vita; Oppure (più frequentemente)… …fai finta di non averlo mai visto prima, poi scopri di avere fatto le stesse scuole dall’asilo e inizi a fare l elenco delle persone in comune!!
• sei sardo quando dici di non essere permaloso e ti incazzi ad ogni appunto che ti fanno!
• sei sardo quando vivi al nord e almeno una volta al giorno ti viene nostalgia della tua terra e della sua gente!
• sei sardo se ridi anche nelle situazioni drammatiche e fai divertire la gente
• sei sardo se ti fai in quattro per fare un favore ad un amico
• sei sardo se lavori a nero pure tutta la vita
• sei sardo se passi l'estate tra disco e sagre di paese
• sei sardo se il sabato sera vai a ballare solo se hai gli omaggi
• sei sardo se hai sempre un sorriso e un consiglio per gli amici
• sei sardo se ti chiamano 'pecoraro' al Nord e pensi:
'Castiammi cussu calloni che tanto d’estate viene in Sardegna a fairi casinu e a rubarsi le pivelle più bone'
• sei sardo se in estate la prima volta che ti abbronzi, ti ustioni e spelli perché nn vedi l ora di abbronzarti subito.
• Ma sei sardo soprattutto quando non ti vergogni della tua terra e ricordi sempre il luogo dove sei nato. Quando la esalti per il mare e la buona cucina, il sole caldo anche d'inverno, per l'ospitalità della gente e per tutte le bellezze che la rendono una terra splendida!!!

ORGOGLIOSI DI ESSERE SARDI.. sei sardo anche se dopo aver letto questa roba non vedi l'ora di mandarla a tutti gli amici e magari di farne una copia da appendere in camera!



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Preso da °envy°, che lo ha postato e dopo averlo letto non ho resistito alla tentazione di postarlo pure io...perchè, diavolo, sono sarda fino all'osso! 

 
 
 

La Società del Sapere

Un libro affascinante, devo ammetterlo.
Ferruccio Pinotti ha saputo esporre in maniera decisa un'accusa irrevocabile nei confronti della pressione esercitata su tanti studenti dalla società capitalistica di oggi.
Pressioni psicologiche talmente pesanti che spesso portano all'atto più estremo, espressione della ribellione all'alienazione: il suicidio.
La Società del Sapere è quella società che, senza scrupoli e un minimo di coscienza e umanità, cerca di costruire delle "macchine da lavoro", dei bravi "soldatini del sapere" alienati  e telecomandati, capaci solo di poter essere i futuri capi d'Europa.
E ci riesce.
La Società del Sapere è quella società che investe somme esorbitanti su persone reali, viventi, respiranti, per fare di loro dei robot senza volontà, capaci solo di procurre materiale utilizzabile, poichè loro stessi sono visti e ritenuti solo come materiale utilizzabile per fini capitalistici.
Il romanzo è un' inchiesta dura e consapevole, che colpisce in particolare un'università precisa, quella degli Alti Studi Europei, in Toscana. Un'università in cui sono realmente accaduti casi di suicidio. Tutti da parte di studenti brillanti e intelligenti, simpatici. Insomma: normali.
Studenti che frequentavano con assiduità maniacale le lezioni, che svolgevano diligentemente e assannatamente i propri compiti, i propri studi, anche di notte.
Studenti che erano pieni di sogni e aspettative dal futuro, capitati lì - per fortuna e per proprie capacità - in quell'università tra le più prestigiose d'Italia, grazie ad una borsa di studio.
Studenti che all'apparenza non presentavano nessuno tipo di squilibrio mentale, capaci di portali a compiere quel gesto tanto assurdo quanto forse giusto.
Ma perchè? Perchè studenti del genere hanno sentito una tale disperazione da intendere il suicidio com l'unica soluzione possibile?
Questo è poprio l'interrogativo da cui muove l'indagine-inchiesta di Pinotti, che senza farsi fermare da possibili dubbi (provate ad immaginare su cosa, o chi), sforna un'accusa forte, tangibile, vera in un seguendo di intrecci, di incidenti, di lezioni filosofico-sociali altamente istruttive dal Professor Corsini, il protagonista del romanzo (tanto da desiderare di poter realmente seguire lezioni del genere).
Ora vorrei chiedere a tutti voi, sì, voi lettori, che molto spesso piuttosto che leggere di argomenti ritenuti per lo più scomodi e difficili da comprendere, slittate su altri molto più frivoli e insipidi, solo per non pensare a quelli reali e concreti; voi che sorpassate post del genere disdegnandoli, ritenendo molto più interessante leggerne uno sulle nuove veline pseudo-ballerine raccattate dall'angolo della strada, o un'altro che si basa sulla fatidica domanda "Voi credete nell'amore?", vi chiedo: voi sapevate di tutto ciò? Ne eravate informati, almeno un minimo? Vi siete interessati delle enormi influenze che ha oggi la società capitilistica su di noi, sulle nostre vite, sulle nostre scelte? Vi siete mai chiesti perchè la società di oggi è divenuta così? Da cosa è mossa, da quali interessi di gruppi particolari?
Vi rendete conto che interrogativi del genere se li era posti già nel 1844-45 un signore - il cui nome potrebbe essere per molti idioti di oggi quello del cane del vicino -, una personcina niente male che ha fatto si che la classe dei lavoratori di oggi godesse dei benefici di cui gode; un uomo barbuto attivamente presente nella vita delle persone umili, chiamatosi Karl Marx?
Un uomo che aveva già concepito l'influenza del capitalismo nella vita vera, quella concreta, reale, di tutti i santissimi e benedetti giorni dell'anno, che già ai suoi tempi aveva dedicato tutta la sua intera esistenza alla soluzione di questo problema, mentre la maggior parte di voi, giovani del 2008, ha come unico e grandissimo problema quello della scelta dei vestiti, o del colore del lucidalabbra e dello smalto?
Non vi sentite un tantino, come dire, idiotamente stupidi, o stupidamente idioti, a seconda della scelta?

Provate a porvi dei seri e reali interrogativi nella vita e poi, forse, riuscirete anche, con un pò di impegno e dedizione, a sorpassare tutti quei post sulle nuove merde tutto-culo-e-niente-materia-grigia nascenti della tv che adesso vedete come interessantissimi, e immergervi piuttosto in quelli che sono i reali problemi.
Perchè cari miei lettori, ricordate che non siete impermeabili alla influenze della società in cui vivete, in quanto ci vivete in quella determinata società.
Per cui, vi dico in maniera "foucauliana" (scommetto che molti di voi non hanno neanche capito lontanamente perchè ho nominato Foucault, e non so se la cosa mi fa ridere o piangere): prima che lo faccia qualcun'altro per voi, imparate a governare voi stessi, imparate a capirvi e a dirigervi senza il comando di qualcun'altro (chiamasi tv, chiamasi mass media, chiamasi Maria de Filippi, chiamasi Maurizio Costanzo, chiamasi Psico-Nano-Berlusconi), e decidere voi chi essere, cosa fare, cosa pensare, cosa mangiare, quanto pesare, cosa guardare alla tv, su cosa interrogarsi nella vita, poichè la materia grigia non è il personaggio di una favola di Collodi - RIPETO: NON è il personaggio di una favola di Collodi.

Aurevoir, mon decerebrate amis. 

DreamJame

 


 
 
 

E si ricomincia

Post n°32 pubblicato il 23 Settembre 2008 da DreamJame
 

Ok.
Ora ditemi voi se è una decisione normale quella presa da parte del ministero dell'istruzione.
Quei decerebrati, quegli invertebrati, quella sottospecie animale poco evoluta, sì, quei neonuchi amebici e bavosi chiamati ministri, mi dovrebbero spiegare cosa diavolo hanno bevuto e sniffato prima di prendere una decisione del genere.
No perchè, sicuramente doveva essere roba forte se al posto di farsi una bella dormitina pomeridiana hanno allegramente deciso di far passare le legge sul nuovo ordinamento universitario.
A quanto pare, con il nuovo ordinamento, il mio indirizzo di corso di Filosofia subirà notevoli cambiamenti. Con questa geniata, nel primo anno di corso ci sono due materie in più, Psicologia e Sociologia generale, che nell'anno passato non c'erano ma erano previste dal piano di studi per il secondo (quello che dovrei seguire quest'anno) del vecchio ordinamento. Alla fin fine non cambia nulla, direte voi, visto che tanto le avrei dovute seguire quest'anno di corso che sta per venire.
Tuttavia, miei piccoli e cari lettori, anche se dovrò seguire i corsi comunque quest'anno quelle materie fanno parte del primo, e se non dai tutti gli esami del primo anno, raggiungendo i crediti previsti, non puoi passare al secondo anno, ciò significa che mi fanno fare un ritardo catastrofico nel piano di studi e chissà quando risulterò iscritta al secondo anno.
Teste di m*****a. (ma mi sta venendo un'ulcera)
Inoltre - eh-eh non è mica finita qui - nel primo anno del vecchio ordinamento c'era una materia che nel nuovo non è presente, ma è slittata fra quelle della magistrale.
Quindi io, in definitiva, non ho fatto un bene amarito ca**o per tutto l'anno passato, perchè quei crediti relativi a quella materia slittata non me li faranno avere fino alla magistrale. Che poi, geniacci, dipende anche dal tipo di specialistica scegli (ops!magistrale, volevano fare le cose in grande quindi hanno deciso di modificare anche il nome della specializzazione. Che pezzi di...).
Quindi io, che non volevo andare fuori corso e non ci sarei andata, ci sarò comunque, e mi ritroverò a seguire le lezioni con le matricole...che bello. Non vedo l'ora.
Yuu Huu e Yuppi Du.
In seguito a questa bella, bellissima e gradita notiziona, c'è stata una conferenza nella mia facoltà per chi necessitasse di "ragguagli" sul nuovo ordinamento (ma no, figuriamoci, è tutto così chiaro!), presieduto da un manager didattico che giustamente (ha-ha) non voleva domande precise su precisi esami e precise materie. [ma che diavolo di manager didattico è?"Manager didattico della Facoltà, sempre a vostra disposizione tutti i giorni della settimana tranne i feriali, dalle ore 15 alle ore 15:59:17 sec. Si invitano i gentili studenti a fare domande brevi e concise; tempo massimo per un consulto: 5 nanosecondi. Si prega di entrare prima di bussare, grazie."]
Come se questo non bastasse, essendoci un cambiamento nel valore dei crediti formativi (ad es., se per una materia sono previsti 5 crediti, con il nuovo ordinamento passeranno a 6, se 10 diventeranno 12 e cos' via...) ci sono materie nel vecchio ordinamento valutate con minor crediti che nel nuovo ordinamento, quindi che si fa? La peggiore e unica cosa che viene in mente è che bisognerà integrare la materia con più materiale per poter raggiungere quei crediti.
Ed invece no, la "soluzione" è forse anche peggiore, perchè quei crediti verranno integrati con un'altra materia affine. Se ad es. nel vecchio ord. Filosofia e Teoria del linguaggio viene valutata con 10 crediti, e nel nuovo invece con 6 (ossia 5, la metà) quei crediti che tu ti sei già sudata potranno esere accorpati con un'altra materia a lei affine...ma che cazzo significa?Valla a trovare una materia affine. E poi, che significa? Quei crediti che devono essere accorpati si accorpano così, oppure dando un piccolo esame?
Mah...e pure boh!

E come se tutto ciò non vi avesse già scartavetrato i maroni, mi urge mettervi al corrente delle penose qualità della mia facoltà:
Punto Primo: Perchè diavolo il nostro distretto sembra una fabbrica di ferraglia varia in disuso da anni, e invece quello di Lingue è lecchino lecchino?
P Secondo: Perchè diavolo ci vengono assegnate le aule più piccole?
P. Terzo: Perchè mi viene sempre l'impressione, osservando le varie meravigliose strutture, che ci sia una ceca repulsione verso spazzolone e detersivi?
P. Quarto: Quale è la mente acuta - che come minimo non ha dormito la notte per poter partorire tali idee - che ha ingegnosamente pensato di localizzare una CASA, e sottolineo la nozione di casa, che presumibilmente è del guardiano, ALL'INTERNO del complesso, DAVANTI al giardino, AFFIANCO al NOSTRO distretto e a quello di Lingue, dato che ogni volta che esco godo della sublime visione di mutande e magliette da muratore appese ad asciugare?
P. Quinto( oh non vi preoccupate c'è anche il sesto): Perchè 2000 studenti complessivi devono dividersi circa 10 metri quadri di prato(= terriccio) e QUATTRO misere panchine?
P. Sesto: Nel curriculum dei professori è necessariamente richiesta una totale inclinazione a perdere le cose, come chiavi, penne, pennarelli da lavagna, cavi per il computer, e computer stessi)?
Punto Settimo: per ora basta così...

Ed ora, avvelenata il fegato ed ulcerizzata all'ennesima potenza, mi eclisso e mi crogiolo nello studio di Hegel ed altri...

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Ma perchè non è questa la mia Università???

 
 
 

Smiling

Post n°31 pubblicato il 07 Agosto 2008 da DreamJame
 


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Post N° 30

Post n°30 pubblicato il 03 Agosto 2008 da DreamJame
 





 
 
 

Post N° 29

Post n°29 pubblicato il 02 Agosto 2008 da DreamJame
 

 
 
 

Post N° 28

Post n°28 pubblicato il 02 Agosto 2008 da DreamJame
 

          

                                *Oggi mi sento cosi*

          Bacio

DreamJame

                        

 
 
 

Ustione, che bellesse!

Va bene. VA BENE.
Capita. Può capitare.
Può capitare a tutti di ustionarsi d'estate, è una cosa normale, anzi più che normale: normalissima.
Abitando in una città balneare per me è ancora più normale.
Essendo incrociata con la famiglia delle mozzarelle coapla per me è ,non solo normale, ma anche un obbligo morale ustionarmi. Almeno da qualche parte.
Tutti gli anni è la stessa storia, e nonostante mi riprometta e assicuri tutti, anche chi non vuole ascoltarmi, che quest'estate no, non mi ustionerò, ("A costo di ciucciarmi tutta la Crema Solare Protezione 500, davvero"), sbuffando quando ai telegiornali tappano un buco della rubrica giornaliera con i soliti annuali Consigli-Non-Ustione, è finita come tutti gli anni.
Due anni fa mi sono cotta le gambe.
Per 4 giorni sono andata in giro in casa con la lattuga sulle coscie legata con lo spago. Avevo sentito da qualche parte che contiene proprietà lenitive. Il fatto che io mi sia abbassata ad appigliarmi a questi pseudo-rimedi dovrebbe farvi comprendere l'entità dell'ustione e anche della mia disperazione.
Sembravo una nuova creatura del mondo di Narnia. Magari un incrocio. Sì, un incrocio tra un fauno e foglie di caucciù. Un fauno perchè a causa del dolore camminavo come se avessi avuto quelle zavorre del Signor Tumnus, con il risultato che sembrava avessi qualcosa di non meglio identificato piantato nel...si insomma, avete capito. Tant'è che mia madre mi ha chiesto "Fiorellina, ti fa male il deretano?". (Deretano???
Photobucket) Comunque dopo due ore con la lattuga sulle coscie, ho riempito il frigo di verdura cotta.
L'anno scorso mi sono rosolata ben benino il viso e il petto.
No, quella volta ho abbandonato l'idea di riempirmi la faccia di lattuga, non avrei potuto mangiare molto bene. Così ho optato molto intelligentemente per il cetriolo. A questo punto, se siete molto presi dalla mia avventura, cosa certa, vi starete chiedendo: come diavolo ha fatto a rimanere con il cetriolo in faccia senza farlo cadere?
Giusta domanda. Così, mi si presentavano davanti due possibilità. Da una parte, potevo andare in giro con il cetriolo senza farlo cadere piegandomi leggermente all'indietro, formando un'angolatura molto "matrixiana" di circa 60°, entrando così nei guinness dei primati per la più elevata resistenza in posizione anomala, vincendo anche il primo posto nella gara della danza del limbo, e finendo col sembrare un cespuglio antropomorficamente strano. Oppure potevo semplicemente spalmarmi di crema iper-super-stra idratante e poi successivamente appiccirci sopra le fette di cetriolo, finendo col sembrare sempre un caspuglio, tuttavia solo più spoglio, a causa di alcune fette di cetriolo scivolate sulla crema, e più fiorito, a causa del bianco della crema. Scelta ardua, è vero, ma dopo un'attenta analisi ho optato per la seconda possibilità. Decisamente la prima mi avrebbe fatto ricoverare all'ospedale nella sezione ortopedica, e non avrei neanche potuto vincere il primo posto nella gara del limbo. Quella volta comunque, avevo riempito il frigo di cetriolo cotto. 

Tant'è che mia madre mi ha chiesto se le cucinavo anche le zucchine.
Quest'anno invece, poichè
non c'è due senza tre, ho voluto semplicemente chiudere il cerchio e ustionarmi ciò che negli anni passati non avevo fatto in tempo ad ustionarmi: la schiena. E le braccia. E i piedi. E la pancia. E il di dietro delle gambe. E il "deretano". La maggior parte di queste parti del corpo non erano poi così tanto messe male, infatti mi è passato molto in fretta, circa 2 giorni.
Ma la schiena.
Mon Dieu...
Potevo camminare, certo, e non nello stesso modo di due anni fa come il fauno pellegrino, certo anche questo, tutavia sembravo menomata comunque. Schiena rigida - non troppo dritta ma neanche troppo curva, solo un pò ingobbita - testa perennemente in avanti, ruotavo su me stessa, se qualcuno mi chiamava, facendo leva sul tallone di un piede e creando un cerchio immaginario con la mia testa durante il movimento. Insomma, un birillo ambulante. Inutile dirvi che era tassativamente proibito appoggiarsi su qualunque superficie che non fosse fatta di ghiaccio dell'antartide. Così sembravo menomata anche quando mi sedevo. Inutile dirvi anche che il frigorifero è stato il mio miglior amico, così da sembrare una menomata-schizzofrenica.
Comunque, naturalmente la notte è scesa.
E la mia diperazione è salita.

Perchè anche se dormivo a pancia in giù, la schiena chiedeva continuamente trega. Ho inizialmente provato a bagnarmi con acqua gelata ma, data l'elevata temperatura della mia schiena, evaporava dopo neanche 2 millesimi di secondo.
Così avevo un'unica scelta.
Lo yogurt.
Ebbene si.
Così, dopo essermi fiondata dal mio amico Freeze, mi sono cosparsa la schiena di yogurt intero con solo 1% di grassi, aiutandomi con un cucchiaio, usandolo insomma come una sorta di catapulta per raggiungere i punti più impervi, e mi sono addormentata così.

.......

 

Un consiglio.

Non lo fate.
Essendo la temperatura della schiena un pelino alta e la temperatura dello yogurt un tantino ghiacciata, si ha un effetto di caldo-freddo che provoca una serie di brividi del tutto simili a quelli della febbre, e credo non faccia molto bene per la salute. 
Inoltre, l'indomani mattina potreste, e dico potreste, svegliarvi non tanto per la calura della schiena, quanto piuttosto per l'odore acido di yogurt.

 

E' una fortuna che non mi sia venuta la febbre.

 

Decisamente, la prossima volta prenderò la Crema Solare Protezione 1250.

Davvero.

 

DreamJame

 
 
 

La Vita...Amala

Post n°26 pubblicato il 27 Aprile 2008 da DreamJame
 



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Qualche giorno fa sono andata nella mia Facoltà.
Ero seduta in una delle panchine nel giardino interno, fra gli alberi; sapete, era una bellissima giornata di sole, di quello tipico primaverile, e me ne stavo lì, su quella panchina in ferro battuto con un buon libro in mano, a godermi la sensazione di soddisfazione per aver sostenuto poco prima un esame abbastanza importante. Ero felice e fiera di me per il 29 su 30 appena registrato.
Quando mi si siede affianco una mia collega.
Si lascia cadere sulla panchina con un sospiro lamentoso.
Anzi.
Fintamente lamentoso.
E senza neanche guardarmi comincia a raccontarmi, in una carrellata senza fine, tutte le sue peripezie vissute fino a quell'ora della mattinata, poi legandosi a quelle vissute giorni prima, poi quelle accadutele settimane, mesi e anche anni prima.
Mi parlava di quanto fosse stanca di quella vita frenetica, di tutti quei "problemi" da dover affrontare(tra virgolette perchè, credetemi, se quelli erano problemi allora le controversie in afghanistan sono uno scambio equo di opinioni), di tutti gli esami che avrebbe dovuto dare tra qualche settimana o mesi. Ne parlava come se si fosse ammalata di malaria e l'avesse contaggiata alla famiglia, ed improvvisamente in tutto il mondo si fossero dimenticati della cura. Discorreva svogliata, e poi, accorgendosi che non parlavo affatto e non le stavo prestando abbastanza attenzione, era anche infastidita.
Mi sono girata da lei e ho iniziato a raccontarle io una storia.
La storia parlava di un ragazzo della mia stessa città, amico di mio fratello e suo coetaneo, nato con una malformazione. Era migliorato miracolosamente da bambino, e poi dopo alcuni, pochi anni gli avevano diagnosticato un tumore al cervello.
Un caso di un raro tipo di tumore al cervello.
Niente cure.
La chemioterapia non agiva molto, il suo caso era difficile.
Ed allora si erano adoperati con l'esportazione delle parti malate.
Una volta, da giovane ragazzino.
E lui, da giovane ragazzino continuava ad andare al liceo, dai suoi compagni, dai suoi amici.
Non aveva funzionato. Il tumore si era riformato.
Beh, lo si sapeva. Un raro tipo di tumore al cervello.
Una seconda volta.
Lui continuava ad uscire dalla convalescenza e ad andare a scuola, dai suoi compagni, dai suoi amici.
Niente da fare.
Una terza volta.
La sua vita continuava, come doveva continuare la vita di un ragazzino, poi un ragazzo, affetto da tale tipo di tumore.
E lui continuava ad andare a scuola; felice di poter studiare; felice di poter sedersi al banco come tutti i suoi coetanei; felice di poter prendere appunti, quando riusciva; felice di poter chiaccherare con i suoi compagni; felice di poter giocare con loro e di scherzare con loro, con mio fratello.
Ma il suo tumore si era troppo affezzionato a lui. Non voleva mollarlo.
Affamato, voleva far marcire tutti i centimetri possibili, in un abbraccio mortale.
E così fece.
Solo un'altra volta si poteva intervenire.
Solo un'altra, solo una.
E si intervenì.
Il tumore, comunque, non si fece certamente scoraggiare da tutta questa voglia di vita.
E così venne di nuovo a fargli visita, così come venne anche il momento del diploma. Proprio in contemporanea.
Dimagriva.
Ma non scendeva di peso la sua voglia di andare a scuola, di fare l'esame, di diplomarsi.
E così continuava a dimagrire.
Non riusciva a mangiare, non riusciva a camminare, non riusciva a respirare.

Non riusciva a parlare, quasi.

Non ha mai conosciuto la possibilità di dire: "Quando sarò grande...".
Non ha mai conosciuto la possibilità di iscriversi in una qualche facoltà che gli piaceva.
Non ha mai conosciuto la possibilità di essere amati da una donna.
Non ha mai conosciuto l'amore corrisposto nel modo più pieno e completo.
Non ha mai avuto la possibilità di...di tutto.
Mai.
Ma gli sarebbe tanto piaciuto il mondo universitario.
Gli sarebbe tanto piaciuto ascoltare le parole dei docenti, ascoltare le lezioni; correre da un'aula all'altra sperando di non arrivare in ritardo; prendere un caffè con i colleghi al bar davanti, parlare del più e del meno con loro e magari prendere in giro quel professore col parrucchino; fare uno strappo, saltare una lezione che si poteva saltare, e dare un'occhiata a quella pasticceria lì vicino, la migliore della città; dare gli esami, sì, uno dopo l'altro, senza tregua, senza respiro, senza il riposo giusto alcune volte, non passarne alcuni, accettarne il colpo, rimboccarsi le maniche e darli agli appelli successivi con il massimo del voto.

Già.

Gli sarebbe piaciuto.
Ma i suoi pochi diciott'anni pieni di sogni e di sofferenza e i suoi 35 chili se ne sono andati.

Gli sarebbe piaciuto, però.

Dopo averle detto tutto questo sotto i suoi occhi spalancati e pieni di senso di colpa, ho preso il libro e mi sono alzata.
Ho visto una foglia di un caldo color marrone.
Allora l'ho presa e gliel'ho data.
Le ho consigliato di vivere la vita invece di appassire consenzientemente.
Proprio come quella foglia.



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I'm Staying in the Rain...maybe

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Oggi è stata una bella giornata di sole.
Di quelle che non si vedevano da tempo,
con i caldi raggi che entravano raggianti dai vetri.
Eppure di pomeriggio ha iniziato a piovere.
Sorpresa mi sono avvicinata alla finestra ed ho ammirato quel bellissimo spettacolo
che mi si parava davanti.
E' stato meraviglioso vedere la pioggia che scendeva a catinelle mentre nel cielo il sole continuava a splendere neanche minimamente indisturbato da quell'improvvisa incursione tra sè e la terra.
Ho aperto la porta finestra, per vedere se la temperatura era scesa.
Mi si è allargato un sorriso idiotamente bambinesco appurando che il calore irradiato dal sole
continuava ad aleggiare nell'aria.

Ed allora ho fatto la sola cosa che si poteva fare in una di queste occasioni.
...
...
...

Esatto.
Sono rimasta dentro. 
Non sono uscita per bagnarmi sotto la pioggia.
Non credo che i miei polmoni mi avrebbero ringraziato poi.

Maledizione però. Avrei voluto.

Ehw.

Davvero.
Allora sono rimasta affianco alla porta finestra, a fissare quello spettacolo gratuito - sempre con il sorriso ebete,
si sintende - immaginando soltanto come sarebbe stato stare sotto la pioggia in una occasione del genere.
Lasciare che quegli spilli freddi cadessero liberamente sulla testa,
a bagnare i capelli, sulle spalle, sulle mani alzate al cielo, sulla braccia,
sulla schiena, sulle grambe;
lasciare che quelle stille contenenti vita scivolassero sul viso alzato al cielo,
partendo per gli occhi e portando via con sè tutte le immagini registrate negli ultimi mesi, passando per le labbra 
e lavando via tutte le parole che sono stata costretta a dire,
tutto il veleno che sono stata costretta a sputare per farmi valere;
sciacquando via tutta la tristezza di questi ultimi mesi,
tutta la preoccupazione di queste ultime settimane, tutta la stanchezza di questi ultimi giorni.

Solo per un pò, solo finchè la pioggia avrebbe continuato a scendere.
Solo per un pò.

Già.
Sarebbe stato bello.

 

 

 

Ok.

 

 

Annotare mentalmente di farsi una bella camminata sotto la pioggia,
ma solo ed esclusivamente quando le nuvole fanno capolino tra il sole in un giornata identica a questa.


...

...

Sono sicura che non accadrà presto

                 

 
 
 

Odiosi Ammassi di Cellule

Post n°24 pubblicato il 20 Aprile 2008 da DreamJame
 

Eh no.
Basta!
Non li sopporto più. NON-LI-SOPPORTO-PIU'!
Sono anni, e sottolineo anni, che li sopporto. Sono anni, e dico anni, che curioso tra miliardi di blog e siti, e loro sono sempre lì.
Chi? Mi chiedete CHI?
Quegli idioti che io chiamo i "Puntinisti" (Er...veramente il soprannome l'ha creato il grande, l'unico e l'inimitabile Beppe Severgnini. Ma questi sono solo dettagli).
Chi sono i "Puntinisti"? Bene. Vi chiarirò subito le idee.
I "Puntinisti" sono quegli strani, odiosi, pesanti, insopportabili individui (per essere buona, e non chiamarli "esseri", il che sarebbe molto più appropriato) che hanno un'altrettanta strana, odiosa, pesante ed insopportabile inclinazione ad usare OGNI DUE SINGOLE PAROLE una serie spropositata e grammaticalmente scorretta, nonchè inutile, di puntini di sospensione.
Sono quegli esseri, si adesso li chiamo esseri, che si nascondono dietro un'orgia esagerata di puntini perchè non hanno il coraggio di finire il ragionamento come la Lingua Italiana comanda. O che, alcune volte, se un esemplare dell'essere in questione ha un cervello abbastanza sviluppato, si vuole spacciare molto arrogantemente per Tom Wolfe.
Es: "
Io.......vorrei dire...che...si, insomma......adoro le capesante........".
Bene. E mangiale 'ste capesante invece di parlarne.

Io dico, non vi verrebbe un ulcera dopo aver letto, (o meglio cercato di leggere visto il terribile mal di testa venutovi dopo già 5 minuti nel tentativo di seguire un filo del discorso interrotto da miliardi di puntini) righe e righe di un argomento, magari anche assolutamente interessante, saltando con il campo visivo da una parte all'altra della schermata, perchè un idiota non riesce a capire, o non vuole capire, che la lingua italiana non è fatta solo di puntini?!

Insomma, che male ha fatto la nostra lingua madre? Di questi tempi, non faccio che vedere a destra e a manca, (ma che! anche dietro e di fronte), centinaia di testi intervallati solo da puntini. Il punto normale, il soldato semplice, viene sorpassato e, anzi, aumentato a dismisura solo perchè è più "IN" o "Fashion" o ancora "Glamour" vedere una schermata fatta solo di mille semini in fila, e ogni tanto, per sbaglio, anche ti testo "normale". Per non parlare del minimo indispensabile! Ossia: virgole, virgolette, parentesi, trattini, due punti e punto e virgola; e per carità divina, non menzioniamo i punti esclamativi o i punti interrogativi, che, a quanto i miei occhi hanno potuto purtroppo vedere, vengono usati come se si stesse bevendo acqua.
Esatto, siamo di fronte proprio ad altri strani ed insopportabili individui che fanno scempio di questi due esemplari così belli della punteggiatura, chiamati "Interrogativisti" ed "Esclamatisti". 
Ecco alcuni esempi: "Che cosa?????? Davvero??? Hai visto Paris Hilton mentre faceva lo strip in mezzo alla strada????????? E non le hai chiesto un autografo???????????????"
Od ancora: "Non ci credo!!!!!!!! Mi devi assolutamente raccontare come cavolo hai fatto a farti fare l'autografo dalla Hilton mentre di spogliava!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"
Ma io dico, con quale cuore ci si può rendere così consenzientemente ridicoli senza alcuno scrupolo per se stessi?
E vi prego, abbiate pietà di me, non costringetemi a scrivere pure dei "Verbalisti". Ma sì avete capito, di quell'ammasso di cellule ed organi, quei vegetali invertebrati (esatto, non più individui, non più esseri) che non sanno neanche cosa diavolo sia un verbo messo al posto giusto nel momento giusto. E quando sento malauguratamente - più per il prossimo - un interlocutore che parla come la mia cuginetta di 4 anni, con l'unica differenza che è decisamente più grande, allora mi viene una gran voglia di fondare una  Associazione per la Difesa dei Congiuntivi Lasciati Liberi al Vento senza Nessun Rispetto per la Lingua Italiana che Non ha Fatto Assolutamente Nulla per Essere Tratta Così, (ADCLLVNRLINFANETC, chiunque riesca a pronunciare il nome me lo faccia sapere).
(Chiunque cerchi seriamente di pronunciare il nome me lo faccia sapere comunque, provvederò a metterlo in contatto con il più vicino psicanalista.)

Bene. Questo sfogo è stato decisamente proficuo.

 

Dio.

Che ulcera...



DreamJame

 
 
 

Uno Sguardo al cielo...

Post n°23 pubblicato il 15 Aprile 2008 da DreamJame
 



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Buon Dì

Post n°22 pubblicato il 12 Aprile 2008 da DreamJame

Un Caloroso Buongiorno A Tutti Voi

 
 
 

Bolle Solo Bolle

Post n°21 pubblicato il 06 Aprile 2008 da DreamJame
 

Bolle...
Siamo solo bolle...bolle d'aria e d'acqua...veniamo create con la leggerezza di un soffio senza averlo mai chiesto...e senza averlo mai chiesto come bolle d'aria veniamo trasportate in un girotondo senza fine dall'impetuosità del vento. Come automi variamo se esso varia, ci fermiamo se esso si ferma...
Ed allora ci appoggiamo a terra, ad attendere...fino a che un'altro alito di vento ci raccoglie e ci porta via...

        DreamJame

 
 
 

Buona Pasqua a Tutti Voi

Post n°19 pubblicato il 22 Marzo 2008 da DreamJame
 



Questa è una delle solite festività che ricorrono tutti gli anni, come il Natale, in cui "tutti diventano più buoni" (?), e allora si fanno i doverosi auguri a destra e a manca, si lasciano post con altrettanti auguri, spesso semi-sentiti, solo perchè è una festività, solo perchè si è abituati a fare ciò.

Eppure, nonostante alcuni agiscano, di conseguenza, con cinismo gratuito, superficialità e critiche da falsi benpensanti (qui in giro nei blog se ne incontrano tantissimi purtroppo), io trovo che non solo sia una delle tante festività di routine, ma che piuttosto sia un momento di raccoglimento. Di gruppo. Di Famiglia.

Che sia uno di quei rari, preziosi, dolci giorni in cui tutti i nostri parenti, veri o acquisiti, staccando la spina da questa vita frenetica che troppo spesso rischia di farci affogare in un mondo di alienazione, si riuniscono insieme a noi.
Scalpicci, saluti, abbracci di gruppo e non, baci, auguri gridati o sussurrati all'orecchio, sorrisi, e poi l' abnorme pranzo domenicale della nonna che, puntuale come sempre, ci aspetta al centro della grande tavolata dove tutti ci sediamo, raccolti.
E mentre si osserva quel tipico squillio di piatti, posate, parole, risate, visi sorridenti, forse, mentre si sta per gustare la prima delle dieci portate, ci passa un pensiero in mente, nel cuore. Che tutto ciò sa di quel gusto particolare che si può provare a sorseggiare tranquillamente una cioccolata calda in pieno inverno mentre seduti alla finestra, si osservano le luci della città e il lento, cadenzante, morbido oscillare dei fiocchi di neve...
Si.
Tutto ciò sa di famiglia.



DreamJame



 
 
 

Post N° 18

Post n°18 pubblicato il 07 Marzo 2008 da DreamJame
 





“Quando si scrive delle donne, bisogna intingere la penna nell’arcobaleno” (Denis Diderot)

Un Grande Augurio a tutte le donne...

 

 
 
 

Silvio, Silvio...

Post n°17 pubblicato il 05 Marzo 2008 da DreamJame
 

Satira preventiva
Silvio nella galassia di Oberon
di Michele Serra


Quale sarà la prossima carta di Silvio Berlusconi? I politologi concordano: un uomo così straordinario non potrà fare che una mossa straordinaria. La routine non fa per lui. Incrociando i dati a disposizione, gli studiosi hanno individuato una serie di possibili, spettacolari colpo di scena.
Suicidio alla giapponese:  Come Yukio Mishima, lo scrittore che fece hara-kiri davanti alle telecamere, anche Berlusconi potrebbe decidere un'uscita di scena drammatica e grandiosa, togliendosi la vita in diretta. La scena è programmata nei minimi particolari: al posto del costume giapponese, considerato troppo giapponese, gli esperti dell'immagine hanno scelto per Berlusconi quello dei vigili urbani di Portofino, con fischietto e motorino. A un segnale convenuto, dopo aver maledetto i suoi nemici con voce stridula, Berlusconi, con un coltellino svizzero, reciderà il tirante (dietro la nuca) che tiene tesi i suoi vari lifting, e collasserà trasformandosi in una specie di pouff informe.
Suicidio di massa:  Preferito al suicidio singolo perché molto più spettacolare, richiede due ingredienti fondamentali: l'esistenza di un leader folle e megalomane, e la presenza, attorno a lui, di una setta di fanatici che hanno perduto ogni istinto di conversazione. Poiché entrambi gli ingredienti sono già a disposizione, gli esperti considerano questa soluzione una delle più probabili.
Invasione di altre galassie:  Berlusconi avrebbe deciso di costruire una flottiglia di dischi volanti, invadere la galassia di Oberon, assoggettarne gli abitanti, sposare con la violenza e la frode la principessa Tuxxia e introdurre il lodo Schifani. Il tutto indossando, su suggerimento degli esperti dell'immagine, la divisa dei vigili urbani di Portofino. Per la copertura finanziaria del piano, calcolato in ventisei fantastilioni di triliardi, si pensa ad una cena di finanziamento con gli industriali di Conegliano Veneto.
Marcia su Roma:  Un remake della celebre manifestazione è sempre stata nei pensieri di Berlusconi, pur avendola spesso confusa con il Cammino di Santiago. Per sentito dire, l'ex premier era convinto che la Marcia fosse legata a qualche evento negativo, ma da quando ha saputo che è considerata la data di nascita del potere fascista, si è rasserenato. Naturalmente, l'evento dovrebbe essere aggiornato alle moderne esigenze della comunicazione politico-aziendale. La marcia avverrebbe dunque su un lunghissimo tapis-roulant, da Milano Due al centro di Roma, con vassoi di tartine ai lati e hostess che forniscono indicazioni sul percorso a chi fosse tanto idiota da scendere dal tapis-roulant e smarrirsi nei campi. Berlusconi e i suoi più stretti collaboratori, per rendersi riconoscibili nella massa dei partecipanti, su consiglio degli esperti dell'immagine dovrebbero indossare la divisa dei vigili urbani di Portofino.
Diventare altissimo:  Pare che esistano un piano A e un piano B. Piano A: diventare altissimo con un intervento chirurgico estremo (i femori vengono sostituiti con due remi da gondola) e poi ripresentarsi in pubblico alto circa quattro metri e 20, terrorizzando la folla e travolgendo le automobili come Godzilla. Piano B: abbassare di 20 centimetri la statura dell'intera popolazione italiana, segando le ossa delle gambe con un intervento mutuabile; oppure incrociandola con pigmei importati dall'Africa Centrale; oppure ancora insegnare fin dalle scuole elementari agli italiani a camminare sulle ginocchia.
Percorso mistico:  Secondo alcuni stretti collaboratori, Berlusconi avrebbe deciso che la politica è troppo gretta e volgare per le sue ambizioni, e intenderebbe dunque comperare una religione e assumerne il comando. Ma a parte un paio di chiese minori nel Middle West, all'asta per fallimento, e alcune sette del Borneo che praticano il cannibalismo, il mercato offre pochissimo. Berlusconi intenderebbe dunque fondare una religione ex novo, anche se si rende conto che non è facile improvvisare una teologia, un culto, una catechesi eccetera. Per portarsi avanti, comunque, ha già ordinato dieci milioni di candele, che servono sempre, e ha affidato il resto agli esperti dell'immagine. Che gli hanno suggerito, come sintesi della sapienza formale delle chiese di tutti i tempi, di adottare l'uniforme dei vigili urbani di Portofino.



In conclusione, quale decisione prenderà il nostro "carissimo" Silvio [meglio noto come "superman" - almeno a suo detto (vedi l'intervista, di qualche tempo fa, fatta dal suo tappettino d'ingresso Vespa)] per riuscire ad attirare l'attenzione su di sè e cercare con "verissimi" e "sinceri" sorrisi  e vuoti discorsi di raggirare la mente, a quanto pare molto duttile e malleabile, di tanti vecchietti e non? Che dire, l'unico modo è attendere e sperare in un qualche suo mirabolante ed eclatante (e inutile) sua eroica uscita (di scena?magari!) "supermanesca" da perfetto uomo di televisione. 

Speriamo solo si basi su una di queste opzioni. Specialmente la prima.


 
 
 

Friendship

Post n°16 pubblicato il 25 Febbraio 2008 da DreamJame
 



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Finding Neverland

Post n°15 pubblicato il 28 Settembre 2007 da DreamJame
 



 

"Quando penso a tua madre,

ricordo sempre com'era felice mentre, seduta nel salotto,

guardava una recita sulla sua famiglia,

sui suoi bambini che non sono mai cresciuti.

E' andata nell' Isola Che Non C'è

e tu potrai farle visita ogni volta che vorrai

se solo ci andrai tu stesso."

<< E come potrò andarci...? >>

"Ma credendoci, Peter.

Credendoci."

 - Ω Finding Neverland Ω -

 

Un film davvero meraviglioso...
Non ci sono parole per descriverlo.
Ammaliatore e tentatore fin dall'inizio, è capace di rapirti sin dalla prima battuta.
Un susseguirsi di emozioni davvero notevole.
La storia di Peter Pan ed insieme quella del suo autore James M. Barrie, ( magistralmente interpretato da un sempre abilissimo Jonny Depp e sotto l'attenta regia di Marc Forster ), come non l'avete mai vista o sentita.
La nascita, ed in seguito l'approccio con il pubblico, della storia, poi diventata mito, poi leggenda, dell'eterno ragazzo che tutti noi conosciamo; che tutti noi abbiamo amato, indistintamente dalla provenienza, dal paese o dalla religione; che ci ha fatto sognare ad occhi aperti, o spalancati, mentre la voce della nostra mamma narrava per noi l'onirica fiaba in una nenia altalenante, capace di rapire la nostra fervida e genuina fantasia bambinesca e trasportarci lì, proprio lì, nell' Isola Che Non C'è, per combattere i temibili pirati capeggiati da quel "balordo stoccafisso" di un Capitan Uncino, affiancando Peter e i Bimbi Sperduti nelle meravigliose avventure con gli Indiani e Giglio Tigrato, per poi tuffarci tra le acque cristalline insieme alle Sirene ed ascoltare un magico racconto di Wendy prima di andare a dormire...



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...I'm Different...

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Differenti...

Alzarsi la mattina, guardarsi intorno e notare un mondo che esiste,

che respira, vede, sente...ma non vive...

Guardare fuori dalla finestra e osservare un mondo che scorre,

che fluisce su di te coem acqua senza farsi sentire sulla tua pelle,

senza lasciare nessuna traccia, se non alcune ineluttabili stille...

Girare di nuovo lo sguardo e sentire, inesorabile, l'alienazione

che prende anche te, contro la tua volontà...

E proprio a causa di questa resistenza sentirsi differenti...ma trovando attorno a sè solo indifferenza...

 
 
 
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SUL COMODINO...

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I FILM PREFERITI...

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- GANDHI -


" Le cose che possono distruggerci,
  sono la Politica senza Coscienza;
  la Ricchezza senza Lavoro;
  la Conoscenza senza Carattere;
  gli Affari senza Moralità;
  la Scienza senza Umanità;
  e il Culto senza Sacrificio. "

        ۞ - Gandhi - ۞

 

UN PENSIERO...

Se hai bisogno di ricevere un sorriso, donalo.
Se cerchi una parola di conforto,
stai vicino a qualcuno.
Se hai bisogno di compagnia,
trova il tempo per essere presente
con qualcuno che ami o che appena conosci.
Ricordati che chi semina raccoglie,
che nulla ti è dovuto,
e che i bisogni, le esigenze e le voglie che hai tu,
sono cose che hanno tutti.
Prima di pretendere dagli altri,
chiediti cosa fai tu per loro! 
Sonia'74

Un grazie va a Guenhwyvar
(o Sonia' 74)
per la gentile 
concessione del suo pensiero.
Vi consiglio di fare un giro nel suo blog,
vale davvero la vostra attenzione:
(http://ilmioangolodipace.splinder.com/)

 

LE CANZONI E I CANTANTI CHE AMO

Ligabue - Sono Qui Per L'Amore

Fiorella Mannoia - Io Che Amo Solo Te 

Fiorella Mannoia - Quello Che Le Donne Non Dicono

Ligabue - Buonanotte All'Italia

 

NO ALLA PEDOFILIA

Per tutti voi che visitate il mio blog, aderite all'iniziativa contro la pedofilia inserendo un box personalizzato con l'immagine qui sopra, inserendo l'indirizzo:

http://www.romaone.it/immagini/Notizie/05/pedofilia160.jpg

Notizia del 12 ottobre 2006 - 11:20 Onu: violenza globale sui bimbi Abusi sessuali su 150 milioni di bambine (ANSA) - ROMA, 12 OTT - La violenza sui bambini e' largamente accettata nel mondo come normale e spesso socialmente approvata, o addirittura legale. Lo rivela l'Onu. Uno studio elaborato dopo 4 anni di ricerche sottolinea che la violenza contro i minori di 18 anni esiste in tutti i paesi, tutte le societa' e tutti i gruppi sociali. E almeno 106 paesi ancora permettono le punizioni fisiche nelle scuole. Abusi sessuali colpiscono 150 mln di bambine (14% della popolazione infantile del pianeta), e 73 mln di bimbi (7%).

Grazie a tutti voi.

 

VERITÀ...

Se ad un Dio si deve questo mondo,
non ci terrei ad essere quel Dio:
l'infelicità che vi regna
mi strazierebbe il cuore.

*Schopenhauer* 

Glitter Photos
 

PENSA...

Ci sono stati uomini che hanno scritto pagine
Appunti di una vita dal valore inestimabile
Insostituibili perché hanno denunciato
il più corrotto dei sistemi troppo spesso ignorato
Uomini o angeli mandati sulla terra per combattere una guerra
di faide e di famiglie sparse come tante biglie
su un isola di sangue che fra tante meraviglie
fra limoni e fra conchiglie... massacra figli e figlie
di una generazione costretta a non guardare
a parlare a bassa voce a spegnere la luce
a commentare in pace ogni pallottola nell'aria
ogni cadavere in un fosso
Ci sono stati uomini che passo dopo passo
hanno lasciato un segno con coraggio e con impegno
con dedizione contro un'istituzione organizzata
cosa nostra... cosa vostra... cos'è vostro?
è nostra... la libertà di dire
che gli occhi sono fatti per guardare
La bocca per parlare le orecchie ascoltano...
Non solo musica non solo musica
La testa si gira e aggiusta la mira ragiona
A volte condanna a volte perdona
Semplicemente
Pensa prima di sparare
Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto un attimo di più
Con la testa fra le mani
Ci sono stati uomini che sono morti giovani
Ma consapevoli che le loro idee
Sarebbero rimaste nei secoli come parole iperbole
Intatte e reali come piccoli miracoli
Idee di uguaglianza idee di educazione
Contro ogni uomo che eserciti oppressione
Contro ogni suo simile contro chi è più debole
Contro chi sotterra la coscienza nel cemento
Pensa prima di sparare
Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto un attimo di più
Con la testa fra le mani
Ci sono stati uomini che hanno continuato
Nonostante intorno fosse [tutto bruciato
Perché in fondo questa vita non ha significato
Se hai paura di una bomba o di un fucile puntato
Gli uomini passano e passa una canzone
Ma nessuno potrà fermare mai la convinzione
Che la giustizia no... non è solo un'illusione
Pensa prima di sparare
Pensa prima dì dire e di giudicare prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto un attimo di più
Con la testa fra le mani
Pensa.

*Fabrizio Moro - Pensa*

 

THE HEART OF EVERYTHING

Questo è il banner di un sito/fanlinsting di una fanfiction di MelKaine che ormai mi è entrata nell'anima...provate a leggerla, alla fine sentirete di aver lasciato il cuore sparso tra quelle righe.

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Grazie mille Liquirizia. Le tue parole sono confortanti....
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il 24/12/2008 alle 21:19
 
Splendida giornata a te !!! :-)
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il 03/08/2008 alle 11:01
 
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Inviato da: DreamJame
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