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(Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno canto XXVI, 116-120)

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Mobilitiamoci!!! Nessuno escluso!!!

Post n°375 pubblicato il 19 Ottobre 2007 da unamicoincomune

Tag: Blog Computer Internet, Blog Penna Calamaio, blogecalamaio, blogosfera, Levi-Prodi, mobilitazione, politica, Protesta civile, redazioneblog

Blogger postiamo tutti, organizziamoci, mobilitiamoci, facciamo sentire in modo civile ma assolutamente fermo, il nostro categorico dissenso o domani non esisteranno pi� le nostre voci!

Apprendo dal Blog di Beppe Grillo che il 12 Ottobre, il Consiglio dei ministri, ha approvato all'unanimit� il disegno di legge Levi-Prodi che potrebbe decretare, di fatto la chiusura dei nostri blog!
Sta per arrivare il bavaglio della rete, la fine di una possibilit� di informazione alternativa, ma anche la fine di uno strumento di aggregazione e socializzazione.

La Legge Levi_Prodi , secondo quanto pubblicato da Repubblica, potrebbe prevedere infatti, anche per chiunque gestisca un blog o un sito, l'obbligo di registrarsi al ROC (il Registro dell'Autorit� delle Comunicazioni).

Riccardo Franco Levi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e autore del disegno di legge, getta acqua sul fuoco dichiarando :" Non abbiamo interesse a toccare i siti amatoriali o i blog personali, non sarebbe praticabile".

Eppure leggendo il testo della riforma si apprende che saranno� considerati prodotti editoriali tutte quelle pubblicazioni (e dunque anche i blog) contraddistinte da finalit� di informazione, di formazione, di divulgazione, di intrattenimento, quali che siano le forme in cui esse sono realizzate e diffuse.

Ammesso che ognuno di noi si sottoponga all' adempimento dell'iscrizione al ROC, con i conseguenti obblighi di certificazione ed il pagamento dei relativi bolli, saremmo tutti schedati!

Dovremmo, secondo il disegno di legge, dotarci di una societ� editrice, avere nella nostra compagine un giornalista iscritto all'albo che funga da direttore responsabile ed � previsto l'inasprimento della normale disciplina inerente la diffamazione a mezzo internet.

Ove infatti La legge Levi-Prodi�superi l'esame�del Parlamento, sarebbe teoricamente applicabile anche per i blogger, il reato di omesso controllo dei contenuti diffamatori con l'applicazione degli artt. 57 e 57bis del Codice Penale.

Chi di noi per comunicare con i propri amici di blog, per condividere i propri pensieri, per tenere un semplice diario personale accetterebbe tutto questo?

Saremmo tutti costretti a chiudere!!

Non aspettiamo che la legge sia approvata dal Parlamento n� che passino sotto silenzio le sue possibili implicazioni per la blogosfera! Deve essere operato un distinguo chiaro tra le attivit� editoriali ed i blog/siti a carattere personale.

Mobilitiamoci tutti, postiamo tutti e protestiamo civilmente, ma in modo deciso, contro questo Disegno di Legge che i nostri Ministri hanno firmato unanimamente e che potrebbe metterci il bavaglio!
Evitiamo che questo disegno di legge, se approvato venga applicato anche sui blog!

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Commenti al Post:

Mobilitiamoci!!! Nessuno escluso!!!

redazione_blog il 19/10/07 alle 19:09 via WEB

altro che Birmania o Cina, Pierluigi, si sta rasentando l'assurdo.

Rispondi

unamicoincomune il 19/10/07 alle 19:20 via WEB

Il sottile filo che unisce il tutto �, ovviamente, il rosso. Cambiano i Paesi ma la forma mentis di certi personaggi � sempre quella del voler controllare tutto e tutti e quando non si pu� controllare lo si ostacola e, se � il caso, si cancella. Iniziamo questa battaglia e vediamo cosa accadr�. Ciao

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gianni12345 il 19/10/07 alle 20:01 via WEB

Ma quale battaglia, quale bavaglio. Questa � l'ennesima trovata di chi fa della comunicazione politica solo una strumentale propaganda. Mi ricorda tanto quella FASCISTA, che enfatizzava le vittorie e nascondeva le cazzate. Pierluigi, tu che adesso enfatizzi la pseudonotizia di un supposto bavaglio, con tanto di catene al monitor (complimenti cmq come sempre per la grafica), avrai anche la correttezza di annunciare l'errore di interpretazione del disegno di legge, quando qualcuno vi spiegher� come funziona ??? Ciao, Gianni

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unamicoincomune il 20/10/07 alle 09:58 via WEB

Caro Gianni, come ben sai, lo scrivente � in grado di riconoscere i propri errori e, se � il caso, chiedere pubblicamente scusa. Cosa questa, il chiedere scusa, non praticata da troppe persone. Nessuno sta enfatizzando la notizia ma, pi� semplicemente, riportando quanto previsto dal DDL Levi-Prodi. Il discorso, comunque, � molto pi� ampio e cercher� di dedicargli un apposito post. ciao

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gianni12345 il 20/10/07 alle 11:13 via WEB

Attendiamo gli sviluppi per misurare quanto c'� di INFORMAZIONE e quanto di PROPAGANDA nel tuo post. A scanso di equivoci futuri ti ricordo ci� che hai riportato : " Dovremmo, secondo il disegno di legge, dotarci di una societ� editrice, avere nella nostra compagine un giornalista iscritto all'albo che funga da direttore responsabile ... " Se tutto ci� verr� previsto da una legge di questo Governo, passer� al centro destra compresi parenti e amici e comprer� da chi sai, tanti capi di vestiario. Altrimenti tu dovrai iniziare (e ce ne voluto) ad aprire gli occhi ed acquisire una giusta capacit� di analisi critica verso le tue fonti di informazione. Ciao, Gianni

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redazione_blog il 20/10/07 alle 11:36 via WEB

Cominciamo col chiarire che il post non � di unamicoincomune ma tratto da Blog Penna Calamaio, compagine collettiva alla quale partecipa unamicoincomune insieme ad altri blogger che politicamente parlando hanno, in maggioranza un orientamento di sinistra. Quindi, parlare di "Propaganda" � una mera strumentalizzazione legata al fatto di aver letto il post qui. Passiamo ora al concetto di "informazione" ed a riguardo, permettimi di farti notare che nel mio post, volutamente ho sempre usato il condizionale. Le fonti cui ho attinto sono punto informatico, il blog di beppe grillo, repubblica ed il testo del disegno di legge..come vedi fonti tutt'altro che schierate a destra. Infine, io, a differenza di te, non reputo affatto che vi sia stato un errore di interpretazione del disegno di legge, e con me, tutto il mondo politico di centro sinistra che oggi si � sollevato contro questo disegno di legge nonch� decine e decine di altri blogger che si sono presi la briga di leggere il progetto normativo e confrontarlo con le dichiarazioni di Levi (che ho peraltro riportato nel post). Testualmente, e lo ripeto, quel testo recita che saranno considerati prodotti editoriali tutte quelle pubblicazioni (e dunque anche i blog) contraddistinte da finalit� di informazione, di formazione, di divulgazione, di intrattenimento, quali che siano le forme in cui esse sono realizzate e diffuse. In alcuni articoli successivi si aggiunge che il novero dei prodotti editoriali comprender� anche quelli esercitati senza scopo di lucro e prescindendo dalla loro organizzazione in forma di impresa. A questo punto, non vedo dove sia la strumentalizzazione e l'assenza di senso critico, o l'errore di interpretazione. Sicuramente non da parte di chi ha scritto il post (io), ma probabilmente da parte di chi ha voluto interpretarlo a modo suo, partendo dal presupposto di averlo letto qui. Chiunque abbia consuetudine nella lettura di un testo normativo, non pu� non rilevare la nebulosit� ed ambiguit� di questo disegno di legge che ove terminasse senza modifica alcuna il suo iter normativo sarebbe di una portata assurda, sconcertante e pericolosa. Vi sono argomenti, e la libert� di espressione/opinione � uno di questi, in cui bisognerebbe avere la maturit� di fare sentire la nostra voce prescindendo dalle posizioni ideologiche. Se dunque di errore si vuole parlare, esso non attiene chi ha scritto il post e chi lo ha riportato nel proprio blog personale, bens� attiene chi ha scritto il disegno di legge e chi ha voluto interpretare il post partendo esclusivamente da pregiudiziali di carattere ideologico.

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AL VERO GABBIANO JONATHAN

La maggior parte dei gabbiani non si danno la pena di apprendere, del volo, altro che le nozioni elementari: gli basta arrivare dalla costa a dov�� il cibo e poi tornare a casa. Per la maggior parte dei gabbiani, volare non conta, conta mangiare. A quel gabbiano l�, invece, non importava tanto procurarsi il cibo, quanto volare. Pi� d�ogni altra cosa al mondo, a Jonathan Livingston piaceva librarsi nel cielo.Ma a sue spese scopr� che, a pensarla in quel modo, non � facile poi trovare amici, fra gli altri uccelli.

SE

"Se" Se saprai conservare la testa, quando intorno a te tutti perderanno la loro, e te ne incolperanno; Se crederai in te stesso, quando tutti dubiteranno, ma saprai intendere il loro dubbio; Se saprai aspettare, senza stancarti dell'attesa, ed essere calunniato senza calunniare o essere odiato senza dar sfogo all'odio e, non apparire troppo bello, ne parlare troppo saggio; Se saprai sognare, e non rendere i sogni tuoi padroni; se saprai pensare, e non fare dei pensieri il tuo fine; se saprai incontrare il Trionfo e il Disastro, e trattare questi due impostori nello stesso modo; Se saprai sopportare di sentire quello che hai detto di giusto falsato dai ribaldi per farne trappola ai creduli o vedere le cose per cui hai dato la vita, spezzate e curvarti e ricostruirle con utensili logorati; Se saprai fare un mucchio di tutte le vicende e rischiarlo in un giro di testa e croce; E perdere e ricominciare da capo e non fiatar verbo sulle tue perdite; Se saprai forzare il tuo cuore e i nervi e i tendini per aiutare il tuo volere, anche quando essi sono consumati; e cos� resistere quando non c'� pi� nulla in te tranne che la volont� che dice loro: "reggete!" Se saprai parlare con le folle e mantenere le tue virt� e passeggiare con i Re e non perdere la semplicit�; Se ne nemici, ne prediletti amici avranno il potere di offenderti, se tutti gli uomini conteranno ma nessuno conter� troppo; se saprai riempire il minuto che non perdona, coprendo una distanza che valga i sessanta secondi; Tuo sar� il mondo e tutto ci� che contiene e, ci� che conta, sarai un uomo,figlio! Rudyard Kipling

EINAUDI

"Migliaia, milioni di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli. � la vocazione naturale che li spinge; non soltanto la sete di guadagno. Il gusto, l'orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare fiducia a clientele sempre pi� vaste, ampliare gli impianti, costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno. Se cos� non fosse, non si spiegherebbe come ci siano imprenditori che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie ed investono tutti i loro capitali per ritirare spesso utili di gran lunga pi� modesti di quelli che potrebbero sicuramente e comodamente ottenere con altri impieghi." - Luigi Einaudi