Creato da eheheh1234 il 14/12/2009

Fulmine..di emozioni

...a ciel sereno ed a cuore aperto

 

Messaggi di Dicembre 2014

Buon Natale a tutti...

Post n°101 pubblicato il 25 Dicembre 2014 da eheheh1234

 

Non sono bravo a cantare (a suonare un piano o una tastiera me la cavo meglio) e se non erro: ‘’via del campo c’è una graziosa, che di amarla ti vien la voglia…dai diamanti non nasce niente, dal letame nascon  i fior’’…Grande De Andrè,  prima che cantautore, grande poeta, conoscitore di anime e di situazioni quotidiane. Questa canzone ha un’introduzione al pianoforte che fa ‘’strizzicare’’ le carni.. E da Lui prendo spunto per questo post, oltre che da Greta che me ne ha consigliato un approfondimento:  Al giorno d’oggi quanti sono in grado di  saper donare un sorriso o una buona azione sapendo che tale gesto verrà ampiamente ripagato, non nella nostra psiche, ma in quella di chi l’ha ricevuta? Perché è normale che nella nostra mente, ci si sollazzi e ci si senta bene per aver fatto del bene, ma vi siete mai chiesti nell’altra mente cosa accade? Uno tende la mano, ha fame, forse finge dovendo dar retta a stereotipi, ma intanto la mano la tende, ha avuto il coraggio di scavalcare quel limite che separa le bestie dall’uomo, sta a noi saper donare in quelle mani qualcosa che sia utile e che non offenda la dignità oggetto di tale separazione: c’è un tatto in tutto: sia nel saper donare che nel saper accettare, perché se si butta volgarmente l’euro a chi una cortesia ce l’ha anche fatta, pare più un offesa che una nostra elevazione culturale. Con ciò vi esorto a cogliere i particolari delle piccole storie quotidiane: sono i nostri piccoli gesti, sommati, ad avere un grande effetto e creare una grande azione. L’oceano disse alla goccia di pioggia: mi fai solletico, ella rispose, dissolvendosi nella sua immensità: non importa, ho contribuito. Posso solo aggiungere: questo è il mio augurio di buon Natale: ricordate che gli avanzi del pranzo natalizio di oggi, che a noi possono schifarci alle cinque di pomeriggio, esausti, satolli e sazi, potrebbero erre cibo per altri. Della mente soprattutto. Meditiamo.

 

 
 
 

A casa del misantropo...

Post n°100 pubblicato il 17 Dicembre 2014 da eheheh1234

 

E' che sono stato una settimana a lavorare a Lodi. Peggio che stare in galera: il tipo a cui ho fatto i lavori è un misantropo: casa, lavoro e chiesa, accettate tutte accezioni nella permutazione delle tre parole. Vegetariano sfegatato per giunta, non che non trolleri la cosa, ma se dopo giorni di lavoro, passati a trasportare, a dorso, sacchi di macerie, su per giù per le scale, manco mi posso cucinare una bistecca, visto che l'odore gli da fastidio...e nò ragà, c'è qualcosa che non va! Tapparelle chiuse tutto il giorno, io le aprivo e leui le chiudeva, fumare sul balcone, caffè niente....mi ha dato del pazzo quando ho stappato una Ceres a coronamento del panino con mortadella e cacio. E tanto per confermare, il giorno di inizio lavori, poso tutta la mia attrezzatura su un panno di feltro, per non rigare il pavimento, mentre il pc da dieci pollici lo poso su un davanzale delle finestre, non nche io digiti qui lavorando, ma se mi serve una scheda tecnica di un sanitario non devo sbattermi più di tanto: ebbene, forse scombussolato da tanto trambusto, ha pensato bene di adagiare il mio pc nel secchio delle macerie, che io, puntualmente ho riempito, il giorno dopo, assieme ad altri due metri cubi. Mò si evince che io sono l'unico coglione che spende 160 E per farsi triturare il pc. Va, Meno male che a casetta ho quello bello grosso come la lavtrice...a prova di misantropi! Un Bacione a tutti Cocò.

 
 
 

E' che le cose vanno dette nel modo giusto...

Post n°99 pubblicato il 02 Dicembre 2014 da eheheh1234

 

 



Era d’agosto, ed un povero uccelletto

Ferito dalla fionda di un maschietto

Andò a riposare un’ala offesa

Sulla finestra aperta di una chiesa.

Dalle tendine del confessionale

Il parroco intravide l’animale,

ma pressato da molti peccatori

che pentirsi volean dei loro errori,

rinchiuse le tendine e come niente

riprese a confessare la sua gente.

Ed in ginocchio si potea vedere

Fedeli che dicevano preghiere.

Ma una donna notò l’animaletto.

Lo prese e con amor lo pose in petto;

ma ad un tratto, un improvviso cinguettio

ruppe il silenzio nel tempio di Dio.

Rise qualcuno, e il prete a quel rumore

Il ruolo abbandonò di confessore

S’arrampicò sul portico veloce

E di lassù parlò ad alta voce/:

Fratelli chi ha l’uccello, per favore,

vada fuori dal tempio del Signore.”

I maschi, a tal invito, con rossore,

s’alzaron tutti ma con gran stupore,

e il prete a quell’errore madornale,

“Fermi-gridò-Mi sono espresso male;

rientrate tutti e statemi a sentire;

SOL CHI PIGLIO’ L’UCCELLO DEVE USCIRE.

A testa bassa e la corona in mano,

Le donne si alzarono piano piano.

Gridò il prelato: “STO SBAGLIANDO ANCORA,

RESTATE TUTTE QUANTE FIGLIE AMATE, IO NON

VOLEVO DIR QUEL CHE PENSATE”.

Poi per chiarire ritornò a dire:

“Sol chi prese l’uccello deve uscire,

-però aggiunse a voce alta e tesa-

“alludo a chi l’uccello prese in chiesa”.

Mortificate e nello stesso istante

Le monache si alzaron tutte quante-

Quindi, con evidente batticuore,

lasciarono la casa del Signore.

“SANTE, BEATE” – esclamò il prelato,

“SORELLE PERDONATE, HO ANCORA SBAGLIATO.

“Insomma deve uscire piano piano

“chi in questo istante ha l’uccello in mano”.

Una fanciulla, assieme al fidanzato,

nascosta in un angolo celato

pallida, sussurrò con viso assorto:

“TE LO DICEVO IO, SE NE’ ACCORTO.

 
 
 
 

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