elaborando

Suona male il titolo.
Il mio orecchio è abituato al termine "pedoni", ma "pedone" come plurale femminile mi stride: "il pedone" suona bene, "le pedone" no.

Eppure anche loro si trovano a dover attraversare la strada. Ma, se si attenessero alla stretta osservanza dei segnali stradali, rimarrebbero sempre sul bordo del marciapiede, in vana attesa. Perché l'omino verde del semaforo è, appunto, un omino, e sempre un maschietto è quello rappresentato nel disegnino dei cartelli, nell'atto di attraversare le zebre. E loro, le signore?
Deve essere stato questo il ragionamento fatto dalla municipalità di Fuenlabrada, 190.000 anime vicino a Madrid. E così su una parte dei semafori e dei cartelli stradali, la metà per la precisione, l'omino in pantaloni è stato sostituito, o lo sarà a breve, da una femminuccia in gonna e coda di cavallo.

Di fronte a una notizia del genere ho reazioni contrastanti.
La prima è dettata dal lato razionale del mio cervello: possibile che ci si perda su un dettaglio del genere? Omino o femminuccia non starei a spendere nemmeno un secondo o un euro su una questione del genere. Al più, proprio in omaggio all'essere politically correct, direi ai fornitori di semafori di sostituire il simbolino e, tempo dieci anni, avrei ribaltato la situazione. Mi impegnerei, ovviamente, a non avviare una contro-campagna a favore dell'omino.

Poi, però, capita di leggere altri post, quello di lilith0404, ad esempio, in dibattito sul tema con upmarine, e ti viene da pensare a cose che normalmente ti sfuggono.
Il voto, ad esempio: leggendo il post mi sono ricordato che non la bis-bis-bis-nonna, ma mia mamma ha provato l'ebbrezza del primo voto femminile in Italia. O che la laurea è una conquista relativamente recente per l'altra metà del cielo.
Così ti viene da pensare che quelle che tu ritieni questioni minime, forse non sono tali per lei, che forse anche messaggi minimi, come quello del condividere con lei il vetro del semaforo, possono servire a cambiare direzione, verso il riequilibrio dei ruoli. Perché la realtà è che sprechiamo opportunità a non lasciare spazio alle sue idee e alle sue competenze.

E allora va bene togliere l'omino e sostituirlo con la femminuccia, e anche farlo sull'esatta metà di cartelli e semafori, evitiamo risentimenti dall'altra parte. Tanto, tutto sommato, non costa nemmeno tanto, solo un po' di complicazione a gestire le parti di  ricambio.
Purché si accompagni a gesti più concreti. E purché le donne abbiano più fiducia nelle proprie simili, votandole.

Buon giovedì.