Ci riprovo. Tutti gli anni faccio così, tre appuntamenti fissi per il mio piano di rientro dal sovrappeso: aprile, giugno, settembre.
Il sistema che seguo l'ho letto tantissimi anni fa su un libricino che ho perso di vista, sarà in cantina. Si parte dalla considerazione che un chilo di grasso fanno 7.000 calorie e che il nostro stile di vita, tra alimentazione e movimento, ci mantiene al peso attuale. Se ci si pone l'obiettivo di perdere mezzo chilo a settimana, quindi 3.500 calorie in 7 giorni, bisogna migliorare il bilancio calorico giornaliero di 500 calorie: 300 si possono eliminare contenendo l'alimentazione, 200 muovendosi di più. E mezzo chilo a settimana fanno 26 chili in un anno, molto più di quanto serva nei casi più comuni, no?
È semplice. Si disegna un grafico con una linea che parte dal peso iniziale, scende di mezzo chilo a settimana, e si estende per i chili che ci separano dal presunto peso ideale. Poi ogni mattina si traccia la crocetta del peso del giorno: se si è sopra la linea, ci si devo contenere un po' di più a tavola e muovere di più, altrimenti va bene così.
Sembra semplice. La mia lotta comincia con la primavera, ad aprile: preparo il grafico e parto. Dimenticata la Pasqua con la rituale pastiera di grano, elimino il primo piatto a pranzo, o almeno lo pongo in alternativa al secondo. E a seguire una cena leggera.
Ci vogliono almeno due settimane perché non sia una drammatica lotta con me stesso davanti all'espositore in mensa. La lotta prosegue con alterne vicende, fino a fine maggio, quando realizzo che il peso è andato su e giù, ma sono solo due etti sotto il punto di partenza. Quindi varo il nuovo programma: stampo il nuovo grafico, mi giuro maggior decisione e ricomincio anche a correre una mezz'ora, almeno nei fine settimana. I risultati si vedono, si che si vedono! I due etti adesso sono un fatto acquisito, me lo testimonia la bilancia. Beh, acquisito a meno che non si indulga nella trattoria al mare, giusto perché il tempo è bello. Niente paura, una settimana e recupero gli effetti.
Poi arrivano le ferie, precedute e seguite dai fine settimana al mare, e alla mia signora si aggiunge spesso mia suocera, che poverina sa solo cucinare cose buone. Credo che nemmeno sotto tortura sarebbe capace di sfornare qualcosa di insipido o che non mi induca una salivazione gigante solo a guardarlo. Risultato a fine agosto mi ritrovo con un chilo in più.
Non c'è problema, la prossima tentazione è Natale, c'è tempo. Da oggi, primo settembre, preparo il grafico e a tavola comincio a limitarmi. Proprio da oggi forse no, è sabato, e sono al mare. Facciamo da lunedì: colazione intelligente e poi in mensa salto il primo, oppure primo in alternativa al secondo. E cena leggera, giuro che a Natale arrivo perfetto, giusto in tempo per le cene di vigilia e i vari pranzi familiari.
Interessante in tema di sovrappeso un articolo di Repubblica di qualche settimana fa. A sentire i ricercatori della Harvard Medical School e dell'Università di San Diego, dovreste evitare di frequentarmi, potrei darvi un brutto esempio. Fate voi.
Buon sabato, intanto.
La cosa migliore per cominciare bene è togliere tutti i riferiemnti attuali nei tuoi blog, riepilogare le iscrizioni e ... ripartire :)
Ci sentiamo quando vuoi.
Intanto mi sono segnato un appuntamento nel blackberry: 1-10-07, "a pinch and a punch for the first of the month!". Di passare da te me lo ricordo, non serve l'aggeggio infernale, il coso, il bb.
Ciao Angie!
Ecco chi è stato che mi ha fatto mettere 12 ... e dico 12...:-( ... chili da maggio a mò! TU! SEI STATO TU!!! E io che avevo dato la colpa al cortisone! eheheh
... o sono io che ti ho fatto mettere il chilo ad agosto?
Ah, saperlo, saperlo!
Ma mò me lo faccio pure io un grafico al giorno...se proprio non dimagrisco almeno passo il tempo e non ci penso!
Ciao Pà! ^__°
Per quanto mi riguarda cerco di tenermi a regime durante la settimana con una dieta quasi vegetariana: una pasta e un frutto a pranzo. Una minestra, un contorno di verdura e qualcosa di proteico a cena, anche se ciò che mi frega in genere è il formaggio, soprattutto il parmigiano, che come si sa è molto dietetico! Durante il fine settimana invece mi concedo dieta libera e così pure durante le vacanze, perchè il cibo è anche un momento conviviale che va assaporato a pieno. Ecco perchè sono d'accordo con repubblica sul fatto che l'obesità sia contagiosa, dipende molto dalle amicizie che si frequantano: una compagnia amante della buona cucina e delle vacanze eno-gastronomiche è una vera minaccia per la linea. Una compagnia di persone maniache della dieta invece, induce automaticamente al dimagrimento.
Più che Natale e Pasqua, per me il momento peggiore è il ritorno dalle vacanze estive, soprattutto se le ho passate in Sicilia: minimo due chili in più, trattenendomi nel mangiare, sono lo scotto che pago: ..e chi è che può resistere alle granite caffè con panna, i dolci di mandorla, il pesce e le melanzane cucinate nei modi più diversi? Ma ho trovato una soluzione abbastanza buona e decisamente più semplice della tua: evito di pesarmi fino circa a metà novembre, quando spero di essere rientrata nel mio peso, ehehe!
Il sistema non è complicato, forse lo è stata la mia discrizione: si prende il peso iniziale (P), il peso finale (S), la data iniziale. Il numero di giorni di dieta sarà: n = (P - S)* 14, perché ogni chilo "dura" due settimane. Si somma il numero di giorni alla data iniziale, e si ha la data finale. Il grafico si fa su un foglio quadrettato, o, per i più tecnologici, con excel.
Anche per me è il fuori-pasto che frega. Si va dal parmigiano preso come aperitivo appena rientrato a casa, alla consultazione del frigo nelle notti un po' agitate; e se sto nervoso, mangio.
yogurty bianco (quello che preferisco) e miele: da provare.
Io sul serio domani comincio, potrebbe essere divertente un sostegno morale, si. Alla weight watchers :)
Tra i miei post a distanza e il cortisone, punterei sul cortisone. Invece non credo di aver preso peso per i tuoi commenti sulla cucina, anzi. L'esame comparativo delle ricette ne ritardava l'utilizzo :)
Armstrong. Secondo me, abbinato a una fanciulla, è un nick che apre orizzonti cardiaci impensati: voglia di volare sulla Luna? Una femmina decisionista, o corrosiva come il ForteBraccio dei corsivi dell'Unità di una volta? Penso che funzioni, da provare :)