Creato da tanksgodisfriday il 26/03/2006
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Arriva l'anti-Barbie: è Lammily, bruna, taglia media, talloni a terra. Il suo creatore è l'artista digitale Nickolay Lamm, che già lo scorso dicembre aveva rimodellato la Barbie su misure umane e funzionali, basandosi sui dati forniti dal Centers for Disease Control and Prevention statunitense. Dopo aver pubblicato l'immagine della sua Barbie-normale, Nickolay Lamm ha ricevuto molti incoraggiamenti a disegnare una bambola reale, da produrre e diffondere come giocattolo educativo. Ed è quello che ha fatto, con l'aiuto di Robert Rambeau, ex-responsabile della produzione alla Mattel. |
Ha vinto lei, V. Non è tanto la sconfitta a bruciare, ma il risultato: 4-0. Come dire: non c'è (stata) gara. Buon lunedì. |
Il nome di Herman Hollerith suonerà sicuramente familiare agli informatici di una certa età; per intendersi, a quelli che, come me, quando hanno cominciato erano solo vagamente consapevoli di entrare in un nuovo mondo. Successivamente si depositava il pacchetto di schede in un vassoio all'entrata del Centro di calcolo e si attendeva per un congruo numero di ore di ritrovare in un secondo vassoio il tabulato prodotto dal programma e il pacchetto di schede. Ecco l'ispirazione suggerita dal dott. Billings: memorizzare un'informazione nella presenza o assenza di un buco. |
Post n°1798 pubblicato il 21 Febbraio 2014 da tanksgodisfriday
Se non vi è mai capitato di cimentarvi nel giochino dei due recipienti, allora delle due l'una: o non siete ancora emersi dalla primissima infanzia, oppure siete refrattari agli interrogativi logico-matematici.
Questo tipo di equazione (con più variabili, coefficienti interi e di cui interessano le soluzioni intere o, in generale, razionali) fu studiato per la prima volta nel III secolo dal matematico greco Diofanto, da cui il nome di Equazione diofantea.
Come funziona la decisione? Vediamo il contenuto della cella B8: =SE(O(B7="stop";B7="");"";SE(C7=C$4;"stop";SE(D7=C$3;"svuota B";SE(O(D7=0;C7=C$2);"travasa da A in B";"riempi A")))) che tradotto in parole semplici vuol dire:
Nella cella C8 c'è invece l'esecuzione per il recipiente A: =SE(O(B8="stop";B8="");"";SE(B8="travasa da A in B";C7-MIN(C7;C$3-D7);SE(B8="riempi A";C$2;C7))), cioè:
Cosa analoga vale per D8 e il recipiente B. Buon venerdì. [Tutti i post su numeri e giochi.]
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Post n°1797 pubblicato il 17 Febbraio 2014 da tanksgodisfriday
Ricordo un giorno di scuola, in cui io e i miei compagni leggevamo una commedia di Shaw. Eravamo arrivati al punto in cui il protagonista chiedeva alla protagonista come facesse a dominare e tenere a freno anche gli uomini più intrattabili.
Queste righe, tratte dalla prefazione del libro "Giocando con l'infinito. Matematica per tutti.", scritto dalla matematica ungherese Rózsa Péter nel 1943, fanno da introduzione a una serie di divertenti e interessanti giochi con la matematica e il concetto di infinito. Chi era Rózsa Péter? Laureata nel 1927 in matematica, cominciò ad insegnare al liceo mentre perfezionava i suoi studi, ottenendo il dottorato nel 1935. Fu proprio in questo periodo, mentre era confinata nel ghetto di Budapest e infuriava la seconda guerra mondiale, che concepì il libro Giocando con l’infinito. Finita la guerra potè ritornare all'insegnamento e agli studi, pubblicando nel 1951 "Rekursive Funktionen", i suoi lavori sulle funzioni ricorsive. Sarà solo nel 1967 che, dopo la traduzione in inglese di "Rekursive Funktionen", le venne riconosciuto il merito dei risultati raggiunti. Cos'è una funzione ricorsiva? La formula che definisce i numeri di Fibonacci è la seguente: Fn = Fn-1 + Fn-2 Una curiosa coincidenza in cui sono inciampato scrivendo questo post è che Rózsa Péter era soprannominata "zia Rózsa" dai suoi studenti, e John McCarthy "zio John". Sarà l'effetto della ricorsività. Il prodotto di due numeri negativi, spiegato da zia Rózsa Molti ricorderanno le regole del prodotto di due numeri relativi: "più per più fa più, più per meno fa meno, meno per meno fa più". Rózsa Péter spiega semplicemente introducendo la velocità negativa (cammino all'indietro a 3 chilometri all'ora) e il tempo negativo (dov'ero 2 ore fa?). La risposta è intuitiva: mi trovavo 6 metri più avanti, quindi (-2 )* (-3) = +6. E il teorema da cui siamo partiti? L'immagine del post aiuta a farsi un'idea. Funziona così sicuramente anche nella vita, tutto sta a tenere il prossimo alla giusta distanza. Buon lunedì. [Tutti i post su compleanni.] |
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