Creato da ElettrikaPsike il 17/12/2012

ElettriKaMente

Dillo, bella strega...se lo sai, Adorabile strega…Dimmi, conosci l’irremissibile? (I fiori del male, C. Baudelaire)

 

 

« Che la forza della fanta...SURE, PROFUGHI E IMMIGRAZIONE »

DALLE FAVOLE AGLI INCUBI: Ossimori, antinomie e pretesti

 

 

Prima di iniziare a presentare l’assunto, anteporrò all’argomento vero e proprio due premesse dovute. E sono premesse dovute soprattutto per evitare rallentamenti sul flusso del discorso con chiarimenti e precisazioni accessorie e fuorvianti rispetto al tema centrale del post.

La prima è questa: Non conoscevo, se non di nome, il giornalista e scrittore Antonio Socci. E sia chiaro, non posso esprimere nessun giudizio riguardo alla sua produzione letteraria perché prima di essermi ritrovata accidentalmente di fronte ad alcuni estratti di critiche verso il pontefice (e considerazioni convinte riguardo a profezie & affini) mai avevo letto nulla di suo.

Seconda e ultima precisazione: Mi sento molto vicina al cristianesimo ed amo la figura del Cristo; ma proprio per questo non sono né mi posso considerare cattolica. E questa non è un'antinomia, tra l’altro per i motivi già espressi in altri miei post in cui ho riportato la differenza sostanziale e formale che divide, talvolta nettamente, le due fedi (naturalmente per motivi logistici di tempo e spazio non posso, qui, riprendere l’argomento; ma per l’economia del discorso rimando al ciclo di post che tratta in modo specifico e minuzioso ogni divergenza affermata tra le due forme di culto: http://blog.libero.it/elettrikamente/13329161.html).

Puntualizzate queste due fondamentali premesse, va da sé che ogni mia considerazione qui di seguito, anche volendola fantasiosamente leggere come dettata da giudizi di parte, di fatto, esula da qualsivoglia visione faziosa o insinuante interessata a difendere una delle parti piuttosto che l’altra a priori.

                                                          

 

Ed ora partiamo dai fatti: In un girovagare senza esclusione di territorio su internet, per una serie di concatenazioni associative e rimandi di parole ed argomenti, sono approdata ad alcune citazioni incriminate tipo questa: "Quel diavolo di Gesù".

L’incongruenza dell’espressione mi ha spinto ad approfondire, così ho letto il trafiletto.

Leggendo, ho così scoperto che l’articolo era opera del giornalista sopracitato di cui non ricordavo aver mai letto nulla e che poi ho scoperto essere un cattolico convinto ed un conduttore televisivo piuttosto noto oltre che un caso editoriale non di poca portata. Vale a dire da quando si è assunto come manifesto vivente nella critica verso l’ultimo pontefice.

Partendo dal presupposto che alcune posizioni legittimamente sostenute da Socci non sono per milleeuno motivi da me condivise né condivisibili, come ad esempio la credenza riguardo a profezie di vario ordine e tipo o l’ammissibilità di anatemi divini e giudizi universali frutto di esecrazioni mariane (definite anche da Maurizio Crippa - il vicedirettore de il Foglio che a differenza mia conosce il giornalista ed afferma pure di stimarlo in qualità di scrittore - come un “ciarpame senza pudore a metà tra il fantasy allucinogeno che rifiuta l’evidenza empirica e la panzana sedevacantista”) non ho voluto, comunque, lasciarmi condizionare e continuo a leggere.

E l'ho fatto mentre simultaneamente cercavo qui e là informazioni riguardanti la produzione letteraria di Socci (restando, però, sempre volutamente asettica, con lo stesso impersonale distacco utilizzato per eseguire un intervento di sternotomia mediana longitudinale) giusto per collocarlo in un quadro un minimo esaustivo che potesse darmi un’idea un pochino più precisa del come e del perché scrive quello che scrive.

E così, disinfettata da ogni possibile pregiudizio, trovo sul suo blog una flame war (a quanto pare notissima) da lui accesa contro Bergoglio ed apprendo non soltanto che una bella fettina di mondo lo conosce; ma anche che questa piccola grande crociata intrapresa dal giornalista è seguita ed accolta a suon di like da gran parte dei social network più celebri e popolari del regno.

Ed allora, vi chiederete, qual è il punto?

Il punto sta qui: Non entro in merito sulla sua opinione riguardo al papa, anche perché, da cattolico praticante quale si dichiara essere, all’inizio Socci era naturalmente sostenitore del pontefice (e non sarebbe potuto essere diversamente dal momento che il cattolicesimo, a priori, è asservito al papato).

Infatti esprimeva dichiarazioni lusinghiere come “Papa Francesco è maestro e padre per tutta la chiesa” che io, altrettanto naturalmente, da cristiana non cattolica quale sono (e quindi non asservita a queste istituzioni) non avrei mai potuto affermare, visto che non considero affatto la chiesa come sinonimo della casa di Dio, né considero “maestro” alcun essere umano in virtù di un ruolo imposto da terzi.

Fin qui tutto coerente; mi stupisco, però, ugualmente per altre cose.

Da quando Socci si compiaceva per l'elezione pontificia le cose sono un po’ cambiate ed il giornalista ha cambiato idea riguardo al papa. Il fatto di cambiare idea, di per sé, è legittimo e certo non desta scalpore; sono però le motivazioni che si adducono per avvalorare il cambiamento e soprattutto la mancanza di correttezza, trasparenza e logica con cui vengono esposte, a sollevare le perplessità e l'imbarazzo.

Da conoscitore dei testi sacri che, tra l'altro menziona per autenticare gran parte delle sue considerazioni, non capisco come in primis Socci stesso, considerato una fra le intelligenze più raffinate sul panorama culturale cattolico, ma poi anche chiunque lo legga ed ancor di più chi lo pubblica, non si rendano conto delle contraddizioni esplicite tra quello che il giornalista afferma e quanto riporta per avvalorarlo.

Prendiamo passo per passo, sorvolando sulle molteplici discrepanze tra i Vangeli e l’istituzione cattolica che i cattolici continuano ostinatamente a non considerare, come quella sopra riportata riguardo alla condizione di un pontefice considerato come “maestro e padre per tutta la chiesa” quando nello stesso Vangelo di Matteo si legge “Ma voi non fatevi chiamare "rabbì", perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate nessuno "padre" sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo” perché sono ormai incongruenze già date per assunte e proseguiamo...

Qui di seguito ho invece raccolto una piccola (e sicuramente parziale) sfilata di contraddizioni pronunciate dal giornalista come pretesti d’attacco.

Partiamo da una considerazione che Socci scrive, tra l’altro dandola aprioristicamente per assunta, come una verità universale e incontrovertibile.

Il primo maggio scorso, nel suo blog, affermava: “Il papato per secoli è stato una delle più alte autorità morali del mondo” ed io mi chiedo soltanto in quale storia, perché ammettendo (pur non condividendo) che la chiesa cattolica collochi in una istituzione le sue fondamenta (in contrasto con la chiesa di cui parla Gesù nelle scritture che, invece, non è mai stata una struttura composta da basi terrene “non di mura doveva essere costruita la dimora dello Spirito”) vorrei sapere, comunque, in quale film trasmesso al mondo, il papato sia stato questo grande esempio di autorevole moralità nella storia…

Ma il giornalista deve essere assolutamente convinto di questa fantasia che ha veramente del cinematografico in quanto, in data 7 aprile, su Libero, scriveva testualmente che “nella Chiesa molti hanno le mani nei capelli, perché stanno accadendo cose mai viste. Ci sono stati papi di tutti i tipi in duemila anni, ma non era mai capitato un papa che in chiesa, nell' omelia della Messa, pronuncia frasi che - in bocca a chiunque altro - sarebbero considerate bestemmie” (riferendosi all’affermazione del papa “Gesù che si è fatto diavolo” menzionata all’inizio).

Io non entro qui in merito alle frasi perché non ho neppure sentito l’omelia in questione; ma va da sé che, appurato il senso della frase, tra l'altro plurispiegato dagli stessi portavoce del Vaticano che hanno specificato come l’affermazione non abbia nulla di sacrilego in quanto va considerata e letta nell'ottica “dell’ assunzione di ogni peccato del mondo su di Sé, da parte del Cristo”, per quanto possa essere attaccabile una mancanza di specificazioni ulteriori da parte del papa o eventualmente anche la presenza di inesattezze formali in un’affermazione che potrebbe essere motivo di travisamento, la correttezza intellettuale imporrebbe una lettura del discorso nel suo ragionamento integro e non attraverso l’estrapolazione di una frase dal testo.

Inoltre l’attacco al cripticismo, soprattutto in un ambito teologico, è abbastanza paradossale, dal momento che lo stesso Cristo è stato, per antonomasia, portatore eccellente di parabole e metafore nei suoi discorsi, considerati dai più come volutamente criptici.

In ogni caso, qui, mi sembra una bestemmia anche l’affermare che “Ci sono stati papi di tutti i tipi in duemila anni, ma non era mai capitato un papa bestemmie” in quanto dalla clerogamia alla santa inquisizione, non tralasciando la pedofilia e l’incesto, di papi ne abbiamo avuti più di qualcuno che le peggiori bestemmie le hanno proprio commesse…

Ma proseguiamo.

Socci rimprovera il papa per aver definito “solenne sciocchezza” il proselitismo. Con che basi lo faccia, però, ed anche perché nessuno, fra quelli che sicuramente gliel’avranno fatto notare, abbia ricevuto risposta, non si sa…

Ad esprimere per primo un concetto simile, infatti, fu lo stesso Ratzinger (molto stimato dal giornalista) quando disse "La Chiesa non deve fare proselitismo ma deve svilupparsi, piuttosto, per attrazione, come fece Cristo con la forza del suo amore" riprendendo, a sua volta, le parole del Vangelo di Matteo: “Guai a voi, perché scorrete mari e terre per fare un proselita…” (Matteo 23:13-15, 2).

Mi sorprende come tanto a Socci quanto a chi si considera cattolicissimo figlio di Costantino (perché, sia chiaro, chi è cattolico ha le sue radici in un culto voluto da un imperatore pagano nel 313 dopo Cristo che, con il cristianesimo, lo si voglia o meno ammettere, non ha mai avuto molto da spartire) possa sfuggire buona parte del Vangelo di Matteo; ma ancora di più mi sorprende che Socci possa aver confuso due termini dall’ etimologia molto diversa fra loro, vale a dire “etica” e “morale”.

Riprendendo le parole di Bergoglio, infatti, Socci critica il papa per aver affermato che Gesù avesse "mancato verso la morale" nel salvare l'adultera dalla lapidazione.

Non vedo incongruenza in questa frase pronunciata dal papa, né il motivo di indignazione o di stupore, dal momento che la scelta del vocabolo “morale” in questo caso è perfettamente pertinente ed esatta.

La morale, infatti, come tutti sappiamo, letteralmente altro non è che “la tradizione dei padri”, in altri termini un'insieme di regole comportamentali e di usanze accettate legittimamente. In questo specifico caso la religione dei giudei, essenzialmente giuridica e legalista, ammetteva e permetteva tra le sue consuetudini (o costumi morali che dir si voglia) anche la lapidazione per le donne adultere.

Ed è naturale, e quasi lapalissiano ancora più che ovvio, che Cristo abbia contrastato quella morale, visto che era una morale - vale a dire un’usanza - che giustificava l’assassinio, per promulgare, al suo posto, il perdono e la pietà.

Cristo ha certamente mancato verso la morale, perché ha portato l’etica laddove prima non c’era.

Mi stupisco che Socci non abbia colto questa differenza e non posso credere che non la conoscesse; ma d’altra parte è anche possibile che pur conoscendo il significato dei due termini continui a considerarli equivalenti perché la differenza tra l’ etica e morale, sostanzialmente, potrebbe anche essere la stessa che divide il cristianesimo dal cattolicesimo.

I cattolici, infatti, pur conoscendo la storia e pur sapendo che il cattolicesimo è un’istituzione nata più di trecento anni dopo Cristo per volere di uomo mosso da ogni volontà ed impeto possibile esclusi quelli spirituali, non trovano nulla da eccepire nel fatto che questi, nel legalizzare il cristianesimo, abbia condito secondo il suo personale gusto e consumo la parola di Gesù di Nazareth con il giudaismo e una dose abbondante di paganesimo romano.

Tutto questo, evidentemente, dev'essere per loro un piccolo particolare, un’inezia da nulla.

Ma c'è dell'altro.

Un’altra accusa che il giornalista, nel gennaio del 2016, muoveva contro il papa, riguardava l’affermazione in cui Bergoglio sostenne di credere semplicemente in Dio e non in un Dio cattolico, dal momento che “non esiste un Dio cattolico”.

Io  credo che difficilmente si potrebbe trovare eretica un'affermazione simile, a meno che non si sia deciso di giocare al gioco di Torquemada ai tempi dell’Inquisizione Spagnola...

Certamente escludo che Socci sia un fautore dei roghi (o, quanto meno, non voglio pensarlo) e neppure voglio ipotizzare che abbia la stessa struttura mentale degli inquisitori cattolici, quindi è proprio per questo che non comprendo come possa sollevare obiezioni su un concetto che è assolutamente cristiano, in quanto è proprio del cristianesimo il fatto di non venire promosso un Dio di religione ma un Dio di relazione e di comunione…

Ed allora di che parla? Ci siamo persi qualcosa, chi ha spento la luce e messo sotto chiave la semantica?

Aiuto, c’è nessuno?

Da quando un Dio appartiene ad una religione? Al limite un Dio è rappresentato, amato, omaggiato e glorificato attraverso una religione, cioè un insieme di culti che testimoniano il rapporto che lega l’uomo al divino…ma non può essere o non essere di una religione…

Un simile svarione dialettico ed ontologico che farebbe sorridere, se pronunciato da un bambino durante il catechismo, genera qualche perplessità se viene scritto (e pubblicato e divulgato) da un giornalista maggiorenne e accreditato, riconosciuto dal suo ambiente come garanzia attendibile di cultura.

Quindi, per favore, fatemi capire…un Dio cattolico quale sarebbe? Una divinità che nasce per la volontà di un uomo (tal Costantino, pure non propriamente irreprensibile) oltre che, paradossalmente, solo 313 anni dopo la nascita e l’avvento del Suo stesso Figlio - il Verbo-del quale, di fatto, è Padre ma anche, in virtù della Trinità, Sua perfetta immagine?

A questo punto mi dovrei rivolgere al signor Socci direttamente o, meglio, a chi l’ha pubblicato e l’ha letto, per domandare loro se si rendono un minimo conto di cosa è stato affermato nel tentativo di confutare ciò che ha pronunciato il papa…

Sintetizziamo? In sostanza Socci afferma che Dio è un seguace di una dottrina inventata dall’ imperatore Costantino...perché è solo questo, signori, che significa la frase “Dio è cattolico”.

Ma ce n’è ancora…

Leggo anche, e la mia perplessità diventa assoluta incredulità, che il giornalista si è sdegnato del fatto che il papa possa aver detto la seguente frase: “A volte, ascoltando un linguaggio completamente ortodosso, quello che i fedeli ricevono, a causa del linguaggio che essi utilizzano e comprendono, è qualcosa che non corrisponde al vero Vangelo di Gesù Cristo".

Ed io mi/vi/gli chiedo…ma cosa c’è di così anticristiano in questo?

Non è stato forse Cristo il primo a sganciarsi dalle convenzioni e a sovvertire non solo il linguaggio; ma ogni aspetto completamente ortodosso, convenzionale e socialmente accettato? O, per il signor Socci e chi lo pubblica e lo legge, è forse tornato ad essere più importante il sabato dell’uomo?

Peccato, perché non mi sembra che Gesù abbia avuto mai dubbi al riguardo.

E devo, davvero, essere io a ricordare a inappuntabili conoscitori dei Vangeli in che modo lo stesso Cristo tenne in considerazione gli atteggiamenti di scribi e farisei, così ligi, morali (morali=rispettanti delle tradizioni, come sopra) ed osservanti delle leggi?

E devo essere io a ricordare come Gesù stesso venne, proprio da queste figure, denigrato e definito “un mangione e un beone, amico dei pubblicani e peccatori”?

L’ho già scritto in più spazi ma non fa male ripetere per chi si fa sordo pur avendo in dono la capacità uditiva: i Vangeli , che lo si voglia o meno sono i primi modelli assolutamente anticonformisti.

Non è il sacerdote, il fariseo, l’osservante della legge a suscitare la simpatia di Gesù che, invece, più volte nel corso della sua vita ha manifestato un atteggiamento lontano ad ogni esteriorità religiosa, considerata come una probabile anticamera di ipocrisia; ma è sempre l'altro, il diverso, l'escluso l’esempio da imitare.

Come già scrissi in precedenti post e in altra sede, il Gesù tramandato da quei Vangeli che il clero e i farisei-scribi d’oggi leggono e citano da pulpiti sempre più alti, si sente più vicino proprio a coloro che sono oggetto di diffidenza, quando non propriamente di aperta discriminazione. E così i pubblicani, i poveri, le prostitute, i ripudiati, gli "eretici/scismatici" samaritani e persino gli invasori romani sono considerati maggiormente affini alla Sua parola e meritevoli. E non solo di ricevere una parola di conforto; ma anche di apprezzamento.

E, si, per quanto non sia facilmente accettabile dall’essere umano, è anche tipicamente cristiano e perfettamente conforme alla parola di Cristo l’atteggiamento del celebrare e festeggiare e accudire maggiormente la pecorella maggiormente lontana dall’ovile anziché affossarla e bastonarla o caricarla di anatemi.

Ma sia molto chiaro, scrivendo questo io non ho martelletti in mano, non sono un giudice; infatti non condanno e non mi sento l’Alfa e l’Omega della verità assoluta, non sono Dio (almeno io ne sono consapevole, ed è già qualcosa). Sono solamente una persona che, però, in quanto tale, può esprimere un’opinione e sviluppare un giudizio su quanto vede e legge, parziale ed imperfetto (come tutti i giudizi e tutti i campi visivi sono, senza scomodare il relativismo) ma vivo.

E proprio per questo ancora un’ultima cosa, sul discorso divorzio, sacramenti e la possibilità di dare la comunione ai divorziati, la dico…

Io non voglio credere che a Socci sia sfuggito, oltre al Vangelo di Matteo e qualche altro passo del Nuovo Testamento, anche il fatto che il matrimonio non è un sacramento cristiano. Ma, nel caso, rammentare una o due cosette non può fare male.

E’ scontato, banale, storicamente risaputo eppure si tende a non dare mai rilevanza alcuna al fatto che, all'incirca per i primi mille anni della storia della chiesa cattolica, l’istituzione matrimoniale, oggi assunta al ruolo sacramentale, non fu affatto riconosciuta come un sacramento (neppure dalla chiesa cattolica), tanto che la sua regolamentazione veniva disciplinata esclusivamente dalle leggi ecclesiastiche.

Da quando allora, magicamente, è diventato un sacramento? All’alba del Rinascimento, con il Concilio di Firenze. Quando la chiesa esplicitò che il matrimonio dovesse essere considerato dai fedeli come un rito a tutti gli effetti sacramentale. E lo decise compiendo una scelta deliberatamente umana che non trovava alcun supporto o radice in nessuna Scrittura. Naturalmente per un’unica ragione storica ed incontrovertibile, vale a dire per il fatto che tra tutti i sette sacramenti promulgati dal cattolicesimo soltanto il battesimo e l’eucarestia trovano la loro derivazione dai Vangeli…

Che dire, dunque, di quei restanti cinque “segni e strumenti medianti i quali lo Spirito diffonde la grazia di Cristo”? Che dire, cioè, della cresima, della confessione, dell’unzione degli infermi, dell’ordine sacro e del matrimonio?

Forse, con un tantino di onestà da parte della chiesa cattolica, magari, sarebbe più trasparente non dichiarare, per esempio, che lo Spirito Santo considera strumenti per diffondere la grazia di Cristo cinque rituali inventati da lei a tavolino e di cui il Nazareno non ha mai fatto menzione…

 

Perché, signor Socci, se si vuol spaccare il capello, spacchiamolo pure al millimetro; ma ovunque e dovunque, please.

                                                                               

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/elettrikamente/trackback.php?msg=13529039

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
misteropagano
misteropagano il 17/05/17 alle 07:41 via WEB
Esattamente nemmeno la Chiesa ha buoni giornalisti, o propriamente ne sono portavoce i Socci che tu fotografi bene. In una conferenza al CE per l'informazione lo scorso anno, proprio l'Ufficio Stampa del Papa e relatori, rimarcava la necessità di conoscenza e chiarezza dei valori cristiani e anzi lo sfuggire dal senso spirituale che li caratterizza, tanto da pensare che lo stesso mistero della fede depauperato: motivo per cui il cristianesimo è difficile come dici e anticonformista alla morale. Propensi a recuperare spazi informativi, anche in rete. Socci, forse non ha ritenuto opportuno partecipare alla reunion stampa. un bacio sorellina, vado, il "cinema" mi chiama:):)
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 18/05/17 alle 19:43 via WEB
Grazie, Blond Ambition, mi fa piacere avere il tuo parere sull’argomento, e apprezzo il fatto che riesci a trovare il tempo anche dove non c’è…o meglio, visto che il tempo non esiste…a immaginarne uno per leggere papiri tra un film e l’altro…Come diceva Fellini "Il cinema è il modo più diretto per entrare in competizione con Dio" ,-) Ciak!
 
woodenship
woodenship il 17/05/17 alle 19:51 via WEB
Socci?...Allora stiamo parlando del nulla,mia cara amica.E questo solo per dire che ci sono persone alle quali si ascrivono doti che,nella realtà sono prive totalmente di riscontro.Conosco Socci dagli anni '90,quando in tutti i modi la destra conservatrice italiana cercò di darsi uno spessore culturale e filosofico,cercando di assorbire il pensiero di vivi e di morti,nel tentativo disperato di acquisire spessore.A questo fine spuntarono personaggi come Socci,ovvero il nulla personificato,sorretti da un'opinione molto rancorosa perchè convinta che la cultura italiana fosse stata ostaggio e repressa dal pensiero di sinistra nei decenni precedenti.Dunque il nulla di Socci si cercò di elevarlo a"pensatore"di una destra rancorosa e proterva nel cercare di recuperare spazio.Però fu un tentativo che andò a fondo quasi immediatamente:se la destra italiana,contrariamente a quella di altri paesi europei,non è stata in grado di produrre cultura e pensiero,ciò è stato essenzialmente per la sua natura populistica e quindi scevra da riflessioni di natura alta e filosofica.Socci,come anche da te riportato,oltre che nella destra politica,si posizionò anche in quel conservatorismo religioso molto vicino a Comunione e liberazione,altro movimento che si diede da fare per sdoganare ed appropriarsi addirittura del pensiero di Pasolini,ai tempi.Dunque è comprensibile che,di fronte all'azione riformatrice dell'ultimo papa,il "prode"Socci,veda spalancarsi praterie per la sua critica all'apertura ecumenica papale di questo pontificato.Ma anche stando a ciò si può evincere la pretestuosità degli argomenti che si possono definire capziosi e legati ad una visione prettamente ottusa della realtà.Ma soprattutto la inconsistenza filosofica dell'elaborazione di detto pensiero critico,vittima come sempre,in Italia,di un conservatorismo baciapile e succube delle gerarchie ecclesiastiche conservatrici e corrotte,per non dire oscurantiste...Insomma:era da un pezzo che non mi capitava di sentirlo nominare,evidentemente,a furia di abbaiare,il tizio riesce a farsi ancora sentire,pure avendo ben poco da dire che si possa riconoscere degno di senso e di senno..............Un bacio scintillante di stelle.........W........
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 18/05/17 alle 20:44 via WEB
Ho letto, infatti, che faceva parte dell’ambiente di Comunione e Liberazione…Che dire? Quel che pensavo già l’ho scritto, le perplessità le ho esternate e per il resto aggiungere altro sarebbe solo ricalcare quello che già si commenta da solo. I pensieri estremisti sono comunque una malattia. Mille grazie per l’approfondimento e il commento, wood ;-)
 
natodallatempesta0
natodallatempesta0 il 18/05/17 alle 17:32 via WEB
Anche se mi sono abituato alle tue articolate riflessioni. Richiede un complimento la tua stesura, per la chiarezza esposta. Dare un parare all'altezza richiederebbe la conoscenza approfondita del Giornalista Antonio Socci. Che seppur ho sentito nominare forse visto pure qualche intervista, non ne conosco profondamente e dettagliatamente le opinioni. È uno scrittore e ho letto che dal 2014 a oggi ha già pubblicato un paio di libri contro Papa Francesco. Questo si che si chiama Marketing!!! E nella strategia di vendita moderna puntare ad attaccare, dileggiare e quale migliore nemico del Papa, la sua compagine di sostenitore non ha eguali, il polverone mediatico che ne deriverebbe al di la dei sostenitori o detrattori, è pubblicità gratuita. Che dietro ci possono essere valori da difendere posso anche accettarlo. Ma oggi sono cosi tanti i diavoli su cui puntare il dito che c’è solo l’imbarazzo della scelta programmata a tavolino con in mani un bel plico di riveste di attualità. I temi che ricorrono nel tuo post sono tutto sommato i soliti cardini dei dibattiti sociali a teme religioso. Concordo con tutto quello che hai scritto. Non definendomi un cattolico e aggiungo neanche un cristiano o meglio solo un cristiano, Ma come amava dire il Mahatma, un cristiano, un musulmano, un ebreo, un indù, perché questo è l’insegnamento della fede universale, l’appartenenza all’essere umano. quale essere capace di condividere e unire, le religioni dalla loro apparizione hanno diviso e dogmatizzato il linguaggio e il costume, criptando le regole della paura. Gesù un povero ma simpatico diavolo con la bella idea della comune, 2000 anni prima dell’avvento dei figli dei fiori, predicava ed ha sempre predicato l’appartenenza all’uomo, intesa come fratellanza tra individui diversi che sono uguali nella loro appartenenza all’unico grande genere che unisce, l’essere un umano figlio di chi poco importa :-D. Cosi come predicò mille anni prima Buddha. Oggi questa apparenza ha vincoli e bandiere, ha lingue e colori, confini e ideologie. Quello che Gesù non ha messo in conto nel suo piano super fico. È il potere del desiderio. I buddisti infatti erano già mille anni avanti su tutti, predicando l’abbandono del desiderio e il legame con ciò che è materiale, sapevano che sta fissa avrebbe rotto i coglione per ben 2000 anni. Il resto del mondo ha seguito il desiderio trasformandolo in passione e amore. Amore, amare, donare, ricevere… Amare, amare, la vita, la patria, la donna, il successo, il genera, il potere. Una volte che si inizia, col cazzo che si smette, si continua a volere e desiderare. Nasce il caos, perchè un tempo eravamo in pochi a ballare l’hully gulli ma oggi siamo una moltitudine di desideri. E nascono le regole, con le regole i patti e i compromessi. E persino i valori che sanciscono i sacramenti diventano patti per sottomettere, come il Matrimonio tanto celebrano sacramento, come ben dici non era nelle mente del nostro cara Gesù il matrimonio lui era più per l’amore libero, proprio libero da ogni tentazione. Il matrimonio in parte nasce per regolarizzare lo scambio di dote tra le famiglie, un tempo l’amore non era la portata principale del banchetto, lo era il banchetto e la possibilità di mangiare e sopravvivere non facile mille anni fa, non mi soffermo poi sui matrimoni combinati tra reali sennò la chiesa si potrebbe offendere, mai stata dalla parte dei nobile lei. Comunque secondo me ci marcia un pò il caro Socci. Magari quando gli passa il vezzo, attacca qualcuno che vale la pena crocifiggere, lasciando in pace Gesù che già ha dato. Un abbraccio cara amica Scusa l’eventuale dissacralità.
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 18/05/17 alle 21:47 via WEB
Grazie infinite per il tuo commento dettagliatissimo. La considerazione che fai sulla figura del Cristo conferma il fatto che l’amabilità del Gesù storico, inteso come persona prima ancora che come il Figlio di Dio e, parimenti, immagine incarnata di Dio stesso, esula anche dall’appartenenza a qualsivoglia religione e che il suo messaggio riguardo al significato dell’amore è talmente inequivocabile da non poter essere che accolto e condiviso da chiunque abbia mai amato qualcosa o qualcuno, veramente. Ma qui, in queste confutazioni al papa, oltre ad essere messa in discussione l’essenzialità della natura di questo sentimento, viene anche stravolto ogni principio teologico, infatti vengono inquinati gli strumenti stessi conferiti per muoversi all’interno dell’argomento religioso. Quanto viene frainteso e sovvertito dal cattolicesimo (innanzitutto) e poi, in questo caso, stravolto e più o meno volutamente equivocato da Socci è, infatti, di competenza teologica, perché riguarda credenze e dottrine squisitamente pertinenti alla fede e nemmeno ad un’interpretazione umana del messaggio di Cristo. Ed il paradosso consiste proprio nel fatto che l’ortodossia di cui si fanno portavoce, non solo è, per l'appunto, come ogni ortodossia, integralista; ma è anche espressione di un integralismo totalmente dissidente rispetto al cristianesimo originario e questo perché dimenticano o preferiscono non ricordare anche la provenienza essena del Nazareno (una derivazione, oltretutto, ammessa da quello stesso Ratzinger, accolto e considerato come garanzia di fondamentalismo dai più radicali e dimostratosi per molti aspetti, invece, decisamente rivoluzionario, altro paradosso…). E proprio in virtù di quell’appartenenza del Cristo alla comunità degli Esseni, tu non sei andato troppo lontano nel collegarti al discorso del buddismo. Gli Esseni, infatti, erano una realtà monastica vegetariana, essenzialmente pacifista e studiosa di filosofie orientali e, non casualmente, è evidente l’analogia fra alcune parole di Gesù e il Dharma buddhista. Il pensiero esseno sostiene che l'essere umano, in accordo con il proprio Dio interiore, custodisce una sorta di fine o progetto dell'anima e che, aiutato dai propri angeli, guide o maestri, sopraggiunge sulla terra per imparare proprio quanto si è prefisso di sperimentare, acquisendo integrità ed esperienza per evolversi nella consapevolezza di essere fondamentalmente luce. Ma, anche al di là della concreta ed alta probabilità che Gesù fosse un esseno; la documentazione storica su di Lui ci dimostra come fosse in ogni caso aperto a contributi culturali eterogenei rispetto alla stretta osservanza giudaica. Sul matrimonio che dirti...la sua elevazione a sacramento, da parte della chiesa, viene giustificata in nome di un’equazione tra uomo-donna e Cristo e chiesa che si fonda su una certa interpretazione discutibile dei Vangeli a proposito della chiesa come casa di Dio, in virtù del passo del Vangelo secondo Matteo che recita la notissima affermazione del Nazareno «Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e a te darò le chiavi del Regno dei Cieli »; ma il fatto sul quale non viene posta, se non raramente, nessuna particolare enfasi è che Gesù non ha mai parlato di una Casa per il Padre costruita con un'architettura di mura terrene... Nel Vangelo di Matteo, infatti, si legge che Gesù domanda agli apostoli chi Lui sia e Simone, il più impulsivo, sanguigno e meno intellettuale fra tutti i discepoli, si dice che abbia risposto: “Tu sei il Cristo, il Figliuolo dell'Iddio vivente.” Ed è a questa precisa risposta che Gesù risponde con le parole: “Tu sei beato Simone, figliuolo di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. E io altresì ti dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa" (Matteo 16:14-18); ma questa pietra di cui parla il Cristo è semplicemente la fede manifestata da Simone…ed è su quella pietra, cioè su quella precisa convinzione espressa da Simone, che trova il suo fondamento la “chiesa” cristiana. Non devi scusarti di nulla, Nat! E certo non per avere (serenamente e rispettosamente, tra l’altro) le tue argomentazioni e i tuoi pensieri…Anzi, ancora grazie per questo commento ;-)
 
   
natodallatempesta0
natodallatempesta0 il 19/05/17 alle 12:35 via WEB
Grazie a te per le profonde riflessioni che ispiri :-) Anche questo commento merita un complimento. Cara amica inoltrarsi sulla figura di Gesù seppur affascinante può portare a confutazione fuori dai contesti trattati, ma può esser divertente ed istruttivo. Come ben intuisci netta distinzione esiste tra il Gesù storico e il Gesù mistico che viene adorato dal Cristianesimo e dal Cattolicesimo apostolico romano e ortodosso. Prima grande distinzione che ben hai sottolineato nel tuo post, Gesù non ha nulla a che fare ne con il Cristianesimo ne con il Cattolicesimo. Sia il primo quale filosofia mistica sia il secondo quale credo religioso son nate per aggregazione molti secoli dopo la Morte del nostro amato Gesù storico, che era ebreo ed educato seconda la fede mosaica e come ben documenti Esseno, comunità ebraica monastica con l’ossessione del messia che ha avuto contatti con molte religioni orientali, Gesù stesso e documentato nei vangeli ebraici a pellegrinato fino in India entrando in contatto con i buddisti, non a caso i suoi insegnanti riflettono molto l’essenza di alcune peculiarità della filosofia buddista, che predicava amore molto prima che gli ebrei scrivessero di fede e amore nei loro testi religiosi. Gesù era un ribelle un rivoluzionario che voleva rendere libero ogni uomo dalla schiavitù in nome di un’appartenenza comune. Al di la di questo pero in base alle documentazione storiche dell’epoca la politica era strettamente legata alla religione, diciamo pure che erano la stessa cosa, perciò ogni azione di Gesù aveva un carattere anche politico, tante che gli costo la vita. Era un dissidente hippy che volle affrontare la casta padrona puttana al servizio dell’invasore romano con un fiore. Quello che poi accadde dopo, sono documenti evangelici scritti molto tempo dopo la morte del Gesù storico che tutto sommato considerando gli eventi riesci un pò a rompere i coglione ai romani, che comunque non lasciavano il paese se non dopo molto molto tempo. I vangeli sono racconti dalla forte impronte ellenistica, palese è l’accostamento tra la figura di Mitra e quello che Gesù divento dopo la sua Morta, dobbiamo chiamare questa una coincidenza o un ispitazione. Ovviamente dalla morte di Gesù tutto quello che ne consegue non è confutabile storicamente e va accertato per fede. Sta di fatto che Gesù è morto ebreo è morto lottando per la sua comunità ed è morto senza lasciare documenti sulla sua volontà di rifondare la fede ebraica in un nuovo credo, al massimo riformarla… Come documentano i vangeli egli stesso nelle sue prediche citava le scritture ebraiche insegnando persino le sue dottrine, ricordo le sue parole: “Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato” e non si riferiva alla scritture del nuovo testamento. Il Cristianesimo e il Cattolicesimo sono fedi nate sulla figura di Gesù e sugli insegnamenti tramandati e fortemente deviati, dall’originale volontà di Gesù, ma era naturale tutto questo ricordiamo che queste fedi sono nate lontane dalla terra che vide il Messia camminare, apostoli e seguici hanno lasciato quelle terre, dove comunque Gesù non era riconosciuto come il Figlio di Dio, ma come un criminale crocifisso e si spinsero in terre meno fanatiche dove facile era far attecchire questo nuovo ceppo dell’ebraismo. E generazione dopo generazione la mutazione fu naturale, aggregarsi e creare un mito su racconti tramandati. Poi ovviamente Gesù non resto in paradiso qualche scappatella in terra la fece, una parole li un miracolo la, come sua madre la dolce Maria che ancora oggi gli piace visitare collinette e cespugli. L’azione fu diretta e dirompente, i primi concilii ecumenici cominciarono a dettare i primi dogmi, sancire le prima verità e fissare le prima date e il gioco è fatto. Una regione è nata. Storia, Mito, Fede, la verità non è stata mai semplice da accettare ne conveniente per molti, ma che importa al di la di tutto la figura di Gesù ha saputo imporsi tramandando un semplici valore, l’unico forse è più grade insegnamento che ci ha donato. AMA IL PROSSIMO COME TE STESSO. In queste semplice parole si racchiudono tutti gli insegnanti filosofici orientali, mediorientali e occidentali, l’apparenza come essere umani all’unicità e al rispetto reciproco. Il Gesù storico probabilmente non avrà nulla a che vedere con il Gesù adorato da tutti. Ma amo ricordare e descrivere quest’ultimo, come un figlio della terra, armato di fieri e libero da ogni apparenza se non quella che lo rende una creatura vivente nel tempo senza fine, che insegna e vuole insegnare solo l’amore e la bellezza per le meraviglie della natura. Un abbraccio cara Elettrika. E Grazie a te.
 
     
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 19/05/17 alle 19:36 via WEB
Intanto che dirti? Grazie (monotona, vero?) perché hai la voglia di leggerti papiri lunghi quanto i rotoli di carta Foxy Mega (non so se conosci l’abbastanza noto spot…) e poi, non saturo, hai anche la voglia di commentarli ;-) Apprezzo la tua dedizione e la tua laboriosità ,-p e poi… grazie per i dettagli e le informazioni aggiuntive che apporti ad ogni tuo commento. Volevo specificare solo una cosa, però, riguardo a quanto affermi sostenendo che Gesù sia “ morto ebreo, lottando per la sua comunità e senza lasciare documenti sulla sua volontà di rifondare la fede ebraica in un nuovo credo, al massimo riformarla…” Ti posso dire che io non credo sia morto da ebreo, dal momento che per tutta la sua vita ha dimostrato di adottare un atteggiamento molto differente se non addirittura antitetica rispetto alla morale ebraica. Non si parla di fratture né di scismi; ma per il significato stesso della Sua nascita, Egli non solo ha illuminato il significato dei Comandamenti ebraici da una prospettiva molto differente (e, se ti interessa, ti rimando ai post dove ho trattato nello specifico il significato delle 10 Tavole, qui trovi la prima e a seguire le altre: http://blog.libero.it/elettrikamente/13398585.html); ma ha addirittura portato un’unica indicazione o precetto, che dir si voglia, che se non va a sostituire o annullare le indicazioni delle Tavole, certo le rivisita e le chiarisce alla luce del suo significato: “Vengo a portarvi un nuovo ed unico Comandamento: amatevi gli uni con gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri.” E per sua stessa ammissione, quindi, ci porta, in primis, un’innovazione, un Comandamento che non solo non è un ordine o una norma; ma è un’unica e semplice indicazione. Inoltre, per quanto la chiesa cattolica riconosca, affermi e dichiari sette sacramenti di cui ben cinque non siano minimamente menzionati da Gesù, nei Vangeli, comunque, se ne riconoscono due: il battesimo e l’eucarestia. Ed è proprio facendosi battezzare che il Cristo apporta il rito della metamorfosi, simboleggiando il seppellimento dell'uomo "vecchio" e la purificazione-rinascita dell'uomo nuovo. Ed i battesimo sancisce la differenza fra il prima e il dopo, trovando la sua ragion d'essere ed il suo totale fondamento nella venuta al mondo del Figlio di un Dio-Padre riconosciuto come il Cristo “Colui che viene inviato da Dio nel mondo” che è, però, anche, al contempo, Dio stesso incarnato in un’umanità che l’ha ucciso e da cui poi, è però anche risorto. Cristo viene come simbolo di un’umanità che, se crede, può tornare ad essere tutto ciò che, di fatto, poi già è, vale a dire divina. Sconfiggendo una morte ed una fine che sono solo apparenti. Che poi tu possa non credere alla divinità del Cristo e preferisca coglierne il messaggio puramente da un punto di vista umano è legittimo, perché come ho già avuto modo di specificare anche nel corso del mio precedente messaggio, la figura del Cristo (inteso anche solo come uomo e non necessariamente come Verbo incarnato) può invariabilmente essere amata ed accolta dai credenti come dagli agnostici, ed è una tua scelta sulla quale non voglio assolutamente entrare in merito; ma ovviamente questa è un’altra storia. Qui, infatti, il punto che voleva essere specificato era che anche da una lettura veloce e piuttosto disattenta del Nuovo Testamento viene rivelato piuttosto chiaramente, ed a prova di smentita, come la Chiesa Cattolica non abbia avut una vera origine negli insegnamenti di Gesù o degli apostoli. Nel Nuovo Testamento, tra le varie discrepanze con il cattolicesimo, come il non accennare affatto alla possibilità di un papato o all’intercessione e alla beatificazione di santi al culto, alla successione apostolica, agli ordinamenti della chiesa che fungono da sacramenti, alla confessione dei peccati ad un sacerdote, alle indulgenze o all’eguale autorità della tradizione ecclesiastica e della Scrittura ed al luogo non luogo definito purgatorio, non compare poi neppure un accenno all’ adorazione di Mariàm, la madre del Cristo…Ma davvero questa potrebbe diventare una storia infinita…;-) e forse, almeno per il momento, è meglio che m’interrompa qui e ti dica nuovamente grazie infinite e ti lanci un appello tirilliano…attenti perché…Spina si è “quasi” svegliata ,-p
 
     
natodallatempesta0
natodallatempesta0 il 20/05/17 alle 11:14 via WEB
Allora lo sono pure io monotono :-) Grazie a te. Scrivi bene poche persone ho trovato in questa comunità capaci di lungi monologhi mantenendo l’attenzione alla lettura. Ed è un grande pregio. Beh oramai avrai capito osservando Rog che non mi tiro in dietro davanti ad una sfida :-D Per me è divertente ed istruttivo perché apprendo nozioni e informazioni nuove, quindi il ringraziamento è mio, al massimo reciproco. Per rispondere al tuo legittimo appunto. Se posso, nel chiarire il tuo punto mantieni sempre come principale riferimento i vangeli per definire la figura di Gesù e tutto sommato non posso darti torto, altri testi non esistono che ne descrivono la vita. Il punto è che i vangeli non sono totalmente realistici sulla natura politica, religiosa e biografica del Gesù storico, come abbiamo detto sono molto postumi, nonostante il vangelo di Matteo il più antico è fedele (Matteo è identificato con l’esattore e apostolo di Gesù), gli scritti sono stati raccolti nel tempo e redatti molto tempo dopo la morte di Gesù subendo una revisione generale nei secoli, le versioni moderne sono state costruite per adattarsi alla fede cristiana prima e alla religione cattolica dopo. Questo so che è contestabile ma sarebbe delatorio per la verità non prendere in considerazione il fatto che i testi originali tramandati nel tempo non siano stati revisionati. Per cui nel tuo esporre avverto la sensazione che la figura che descrivi sia in parte legata alla visione moderna del cristo salvatore e giusto far riferimento ai vangeli ma nel trattare il Gesù storico bisogna distanziarlo un pò dalla figura divina che si è delineata nei secoli. Affermi che molto probabilmente Gesù non sia morto da Ebreo. Guarda potrei anche non darti completamente torno, devo solo specificare meglio le mie parole per essere chiaro. Il termine ebreo è molto relativo e l’uso per identificare l’intera comunità ebraica è molto occidentale, se consideriamo l’epoca in questione dire ebreo non significava nulla. Al tempo di Gesù non vi era una gerarchia ben definita, l’apparato religioso era suddiviso in tribù, ed ogni tribù era autonoma per regole e dogmi, considera che era in atto storico la cosi detta diaspora per cui tutte le comunità erano disperse al di fuori della Palestina, subendo in parte l’integrazione nei territori in cui vivevano, seppur di base le linee guida erano simili e la origini si facevano risalire in ogni caso sempre e solo a David. C’erano enormi divisione la prima tra chi viveva in Giudea, regione dove era concentrato il potere sia romano che ebreo e chi viveva in Galilea e Gesù era un galileo, all’interno di queste realtà le fazione erano numerose; Sadducei, Farisei, Zeloti, Samaritani, Esseni e questi sono solo una parte seppur i più significativi, le lotte erano continue e su vari fronti. Questo come ci riporta alla tua affermazione, primo ci fa capire che l’essere contro l’ordine costituito come afferma Gesù nei vangeli, e come tu stessa descrivi in questo: “Ed è proprio facendosi battezzare che il Cristo apporta il rito della metamorfosi, simboleggiando il seppellimento dell'uomo "vecchio" e la purificazione-rinascita dell'uomo nuovo. Ed i battesimo sancisce la differenza fra il prima e il dopo, trovando la sua ragion d'essere ed il suo totale fondamento nella venuta al mondo del Figlio di un Dio-Padre riconosciuto come il Cristo “Colui che viene inviato da Dio nel mondo” che è, però, anche, al contempo, Dio stesso incarnato in un’umanità che l’ha ucciso e da cui poi, è però anche risorto.”. Ai tempi in cui viveva Gesù era relativo, si era a priori contro l’ordine in base a quale fazioni appartenevi, Gesù come affermato nei vangeli, porta la parole di Dio e l’avvento del suo regno, sicuramente in modo nuovo, ma in ogni caso seguendo sempre le scritture che cita sempre e in ogni circostanza. Documenti e storici danno l’epoca estremamente tumultuosa ricca di fanatismo che genera profeti e molte alterazioni della parola scritta nei testi sacri. Gesù non è un eccezione, a questa sequenza di apparizione. A differenza degli altri è solo riuscito ad essere chi diceva e ad attuare le profezie del vecchio testamento, essere il Messia il messaggero invito da Dio per guidare il popoli d’Israele, la rivoluzione che definisci tu; è, poi il suo affermarsi figlio dell’uomo, Figlio di Dio. Quello che è andato storto, è che la comunità Giudaica all’epoca al potere sotto i farisei non accetto questa verità, non potevano, Gesù seguiva dottrine più liberali e rivoluzionarie rispetto ai dogmi dominanti, (ma non fu il primo a definirsi figlio di Dio molti profeti le cronache ebraiche testimoniano essersi definiti tali, ed esser uccisi di conseguenza). Respingendo l’affermazione di Gesù, respingevano di conseguenza la parte di ebrei che lo seguiva e ne esaltava la politica, quello che successe dopo è storia. Questo pero non significa che sia stato cancellato dalla fede ebraica e di netto divenne simbolo del cristianesimo, i farisei erano contro Gesù com’erano contro ogni altro profeta della loro storia. Gesù era galileo e quindi ebreo e fu sepolto seguendo i riti ebraici della sua comunità. Qui si conclude la Vita del Gesù storico è inizia la storia del Gesù cristiano. Ma non sarà tale fino al IV secolo, l’acquisizione ufficiale del termine cristiano per definire i seguiti del Cristo e la separazione organizzata dall'ebraismo avviene solo con la conversione di Constantino e il concilio di Nicea. Nei secoli che precedettero questa affermazione i seguici di cristo di fatto erano ebrei. Quindi affermare che Gesù sia morta da ebreo non è sbagliato, cosi come non è sbagliato, affermare il contrario, perché essere ebreo hai tempi di Gesù era relativo. Al di la di questo, una parte di ebrei rifiuta la verità predicata da Gesù e oggi sono la comunità ebraica, una parte invece accetta questa verità e nella secolare conversione danno vita al Cristianesimo, con le relative deviazioni, Cattolicesimo, Protestantesimo, Chiesa Ortodossa. Questa conferma comunque le tue e le mie affermazione sulla totale estraneità del cattolicesimo (e tutte le religione nate dal Cristianesimo) a molti insegnamenti di Gesù, o meglio dire, che la base è quella, tutto quello in più non è stato ne insegnato ne affermato da Gesù. Rispondendo in minima parte al post che mi hai girato, a cui darò un’attenzione più dettagliata in un altra occasione, l’ho letto comunque interessante e delucidativo. Una piccolo appunto se riesco ad essere conciso sulla mia posizione. Come ti ho scritto nel commento precedente mi piace usare la frase del Mahatma, perché esprime il vero senso del credo assoluto di cui ritengo Gesù l’essenza. Io sono cristiano, sono buddista, sono indù, sono musulmano, perché la vera fede è l’appartenenza. Sono un credente, che con l’esperienza ha compreso che la Divinità, Dio è assoluto ed è in noi, possono esserci gli intermediari, gli accento e rispetto e condivido in molti casi :-) Ma non essercene è la stessa. Mi fermo qui… Perché credo forse d’aver un pochino esagerato. :-D Un abbraccio e grazie. P.s. Anche Rog ha delle novità :-DDD comincia a tremare :-DDD
 
     
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 20/05/17 alle 19:58 via WEB
Hai ragione, nat, utilizzo i vangeli come bibliografia; ma per due motivi e in due modi. Prima di tutto li utilizzo per confutare, sullo stesso terreno e con i medesimi strumenti degli ecclesiastici, anche solo da un punto di vista logico e semantico, le varie interpretazioni conferite ai testi che loro stessi hanno reso ufficiali. Il secondo modo, poi, è di utilizzare tutti i testi pervenuti prendendo in esame le varie fonti nella loro omogeneità e incongruenza ed anche relativa, non accertata o parzialmente sconfessata attendibilità. E questo comprendendo l’analisi delle prime comunità cristiane e passando dalla considerazione dei testi canonici a quelli apocrifi non accolti nel canone, e quelli di origine gnostica, per l’autorità ecclesiastica considerati senza dubbio eretici, senza dimenticare le raccolte di testi inerenti ad altri culti, come quello egiziano di Iside, impostato sulla celebrazione della dèa-madre (assorbito anche dall'istituzione cattolica con una sostituzione di persona, perché, letteralmentevenne scambiata la figura di Iside con la Madre del Nazareno e molti degli appellativi assegnati in precedenza a lei, quali Regina del cielo o Madre di Dio, vennero traslitterati ed assegnati a Mariàm, al fine di convincere i seguaci del culto di Iside ad accettare più facilmente la neonata religione cattolica) , le testimonianze del filosofo-teologo greco Origene Adamanzio della scuola catechetica di Alessandria etc. Il tutto solo per approcciarmi ad ogni materiale alla ricerca di punti in comune, divergenze insanabili oppure solo di carattere linguistico e/o politico (in entrambi i casi con l’esito di problematiche interpretazioni) e provare a ricostruire tratti plausibili tanto da un punto di vista storico quanto da un punto di vista filosofico e teologico. Sai meglio di me che l'indagine storica su Gesù è d’interesse interdisciplinare e presenta un carattere interconfessionale della ricerca con molti contributi anche laici. Io prendo in considerazione una varietà di studi sui testi ma non tralascio ed anzi, spesso rivaluto, molti materiali tradizionali parzialmente o in gran parte inquinati, tenendo in conto che come accadde e accade per altri contesti, anche nel caso di Gesù le fonti disponibili sulla sua opera sono state redatte principalmente nella cerchia dei suoi compagni e seguaci. Dopo la Sua morte sorsero numerose sette filo-cristiane impostate su dottrine spesso differenti l’una dall’altra e rifacentesi a questo o a quel Vangelo; ma il punto comune fra queste comunità era il fatto che tutte (o quasi) non accogliessero i testi dell’Antico Testamento. In questo senso non avrei parlato di un Gesù ebreo; pur consapevole dell’esistenza di numerose realtà e fazioni all’interno di due realtà incontestabili: religione ebraica e potere romano. Quello che tu ora hai specificato è assolutamente vero, Gesù come affermato porta la parole di Dio e l’avvento in modo nuovo, ma in ogni caso seguendo sempre le scritture e citandole. Bisognerebbe solo vedere fino a che punto il suo citare l’antico testamento sia quello che viene inteso e ci viene tramandato dalla chiesa cattolica: il Messia inviato da Dio per guidare il popoli d’Israele, comunque fedele alla morale e al credo ebraico oppure se non sia proprio il contrario e non sia venuto e cresciuto all’interno di un contesto per dimostrare che ogni sua affermazione di aderenza ad esso non era una contraddizione con il nuovo professato; ma la dimostrazione dell’interpretazione erronea di testi precedenti malamente intesi. Ed è proprio questa considerazione che mi ero proposta di presentare quando ho postato la rilettura dei Comandamenti ebraici. Una rilettura totalmente in linea con lo spirito cristiano del Nazareno e molto distante da ogni integralismo. Spero di aver chiarito la posizione che ho cercato di spiegare nell’altro messaggio e ti ringrazio nuovamente. Non hai affatto esagerato né in lunghezza né in spiegazioni, anzi, ed anch’io mi ritrovo in quanto tu credi.
 
     
natodallatempesta0
natodallatempesta0 il 21/05/17 alle 13:10 via WEB
Cara Elettrika i motivi dell’utilizzo erano fuori ogni contestazione :-) I vangeli sono, che siano essi canonici o non canonici gli unico documenti diretti sulla vita del Gesù Cristiano ed è giusta la tua osservazione nel confutare la figura descritta dalla chiesa sui testi che essi stessi hanno redatto. La mia osservazione era sul Gesù Storico. Teologicamente ogni fonte può essere corretta e perseguita nella dottrina, perché la teologia a differenza della storia non ha bisogno di confutare con documentazione scritta e verificata le sue posizione, la storia invece si. Per questo nel discutere del Gesù storico prende le parole dei vangeli e di tutti i testi teologici non come verificati. Ma come una linea guida da integrare con archivi d’epoca che purtroppo sono molto molto rari. La trasformazione e rielaborazione di culti pagani per rinfoltire la storia cristiana è una della contestazione più frequente nei dibattiti. Ai citato il culto egiziano della Dea Iside, rielaborato per trasformare la Dea della fertilità egizia nella madre di Gesù, io ho ricordato Mitra divinità induista pregata 1200 anni prima dell’avvento di Cristo che ha nella sua storia mistica tante similitudine al limite del taroccamento, con la storia mistica della sacra famiglia. Qui non voglio mettere in Dubbio l’unicità e la fede intesa come abbraccio verso la vita e l’amore che Gesù ha donato al mondo. Ma come anche tu convieni, mettere in dubbio l’attribuire argomentazione non storicamente accostabili alle figure divine di qualsivoglia fede, come credo di quella fede. È menzogna ed è un danno per chi crede veramente nella verità. Ora per giungere a comprendere sempre in maniere filosofica l’innovazione portata da Gesù basta mettere a confronto il Cristianesimo con l’ebraismo, si ha una parziale guida sulle differenza che Gesù ha imposto al suo tempo ai suoi fedeli. Ed eliminando i decori secolari, la differenza secondo la mia analisi osservando la documentazione è solo una, l’essersi definito figlio di Dio. Altri aspetti sono verificabile è presenti nelle comunità, come il dedicarsi al prossimo o essere aperti verso altre fedi per fare un esempio, gli Esseni citati, erano un comunità colta che già da secoli interagì con molte culture esterne all’ebraismo. Per cui non è da attribuire solo a Gesù l’esclusiva interazione con fedi diverse, c’è stato chi la fatto prima del suo avvento, la storia persiana testimonia questi contatti. Non trovo neanche di particolare importante rivoluzionaria il predicare un nuovo modo di vedere le scritture sacre. Non vi è nulla di nuovo che altri già non abbiano fatto lungo la storia. Lo ripeto i profeti che hanno stravolto le sacre scritture con modi diversi di interpretarli son stati tanti prima di Gesù. Se Gesù al suo processo avesse non confermato d’essere il figlio dell’uomo ma solo il Messia il messaggero inviato da Dio, oggi ci sarebbe un unica grande Religione. Ti ricordo che persino nel Sinedrio c’erano saggi che amavano Gesù e quello che diceva, per cui ammettiamo non era cosi stravolgente la sua parole se persino vecchi dogmatici potevano seguirla, era un vento nuovo, un modo nuovo di vedere le cosa che per molti poteva cambiare le cose, oggi quando partiti hanno lo stesso effetto quando parlano di venti nuovi rispetto al vecchio. Nicodemo fariseo e membro del Sinedrio fu uno di questi. Rivoluzionario, dissidente, ma verso chi, verso gli ebrei o i romani. Molti vedono la lotta di Gesù solo contro i Farisei e le dottrine ebraiche vecchie di secolo. Sicuramente, ma non è più logico vederlo come un combattente contro un sistema pagano che non crede all’unico Dio, serve la meretrice e rende schiavi gli uomini liberi. Verso questo ideale si che la sua verità è dirompente e stravolgente. Ai farisei o ad Erode Antipa conveniva inimicarsi l’esercito più potente del pianeta all’epoca, solo per seguire un galileo che si proclamava Re dei Giudei??? So che questa mia ultima osservazione è un pò in rotta con la tua :-) che affermi la totale rivoluzionaria contrapposizione di Gesù al vecchio sistema di scritture. La mia è un osservazione storica che non posso non prendere in considerazione. Perché purtroppo in quasi tutta la teologia di certezze storiche che ne sono poche, solo verità accettate per fede. Anche la tua rilettura dei 10 comandamenti è un modo intelligente di riqualificare la posizione di Gesù dinanzi al vecchio testamento. Ma conviene con me che è sempre una rilettura basata sui vangeli cristiani. Anche se la condivido totalmente la chiesa cattolica troppi dogmi considera sacri senza considerare la palesa contraddizione che ha nel seguirli. Comunque hai ben chiarito la tua posizione è spero io d’aver fatto un pò più luce sulla mia. Il mio approccio forse è un pò più storico rispetto al tuo che comunque credo rimanga sempre un pò legato alla figura Divina del Gesù storico il che non è male anzi. Un abbraccio cara… Grazia per il bel dialogo che mi stai offrendo e per le ultimissime parole.
 
     
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 23/05/17 alle 16:29 via WEB
Le similitudini che tu indichi sono moltissime e riguardano antiche religioni di tutto il mondo. E lo stesso 25 dicembre (data convenzionale e simbolica per la nascita di Cristo) è anche la data di nascita di innumerevoli altre divinità, partorite, tra l’altro, anch’esse da una vergine, con una durata della loro vita terrena di 33 anni, con altrettanti discepoli al seguito e con episodi di tradimento, morte e resurrezione… addirittura viene narrato che molti di loro come primo miracolo trasformarono l’acqua in vino, fecero il loro ingresso in città a dorso d’asino, e furono similmente crocifissi (proprio durante la Pasqua) allo scopo di emendare i peccati del mondo. In sostanza, il pacchetto al completo, con una storia pressoché identica da un punto di vista di episodi temporali e svolgimento paradigmatico dei fatti. Per correttezza espositiva devo, però, anche ricordare che esistono altrettante smentite riguardo queste tesi e contestazioni sulla genuinità delle argomentazioni, sollevate anche da parte non clericale come L. Hurtado, docente di Nuovo Testamento presso l’Università di Edimburgo e agnostica, come Bart D. Ehrman, docente di Nuovo Testamento e presidente del Dipartimento di studi religiosi dell’Università della Carolina del Nord che, riporto le sue parole, nel suo “Did Jesus Exist”, riferendosi alle similitudine riportate, afferma che: «Gli storici del mondo antico -quelli seri- sono scandalizzati da tali asserzioni. Gli autori non corredano di prove le loro affermazioni sul modello mitologico dell’uomo-dio. Non citano alcuna fonte pervenutaci dal mondo antico che sia possibile verificare. Non si può dire che abbiano fornito un’interpretazione alternativa delle testimonianze a nostra disposizione. Non le hanno neppure citate. E hanno fatto bene. Quelle testimonianze non esistono». Purtroppo io non sono nella posizione per poter offrire una verità indiscutibile, per ovvi motivi; ma per ricercare un minimo di attendibilità in quanto esprimo, devo, però, riportare entrambe le posizioni riguardo all’argomento e ti dico che il problema resta sempre quello che tu rilevi (in un senso e nell’altro), vale a dire la mancanza di testimonianze storiche. Nell’iconografia romana, ad esempio, ritroviamo una differente nascita del dio Mitra, venuto al mondo già fanciullo da una roccia. Gli studiosi dei misteri mitraici non hanno difficoltà ad ammettere che, come per la maggior parte delle religioni misteriche, non sappiamo molto del mitraismo perché i seguaci della religione non hanno lasciato libri che attestassero quali fossero i loro riti e le loro credenze. Quasi tutte le testimonianze in nostro possesso sono prove archeologiche, dal momento che sono stati scoperti molti templi sacri al culto ed una statua che raffigura l’uccisione di un toro. Non avendo propriamente testi mitraici non possiamo esporci troppo perché, nella fattispecie, non ci sono riferimenti inoppugnabili che attestino incontrovertibilmente la nascita del dio da una vergine in una precisa data o che questi sarebbe morto per espiare i peccati, per poi risorgere (e quest’ultima eventualità risulta non molto verosimile dal momento che presenta incongruenze concettuali: la morte come sacrificio per l’espiazione dei peccati è un’idea non appartenente alla mitologia pagana). Religioni quali il mitraismo, inoltre, sono definite culti misterici proprio perché i seguaci erano vincolati da un voto di segretezza che non gli permise di rilevare mai né i misteri del loro culto, né i loro riti o il loro credo (nel caso t’interessi ho scoperto queste opere storiche sul mitraismo, io non le conoscevo, non so se tu le hai già lette: “The religion of the Mithras Cult in the Roman Empire: Mysteries of the Unconcquered Sun” di R. Beck, e “Mystery Cults of the Ancient World”). D’altra parte, è anche vero che alcuni autori cristiani, come Tertulliano, sottolineavano similitudini evidenti tra la propria religione e i culti misterici, ma c’è anche da dire che scrivevano in un periodo molto tardo e che non avevano compiuto ricerche in proposito. Molto probabilmente, il loro intento era, poi, quello di far capire ai pagani che il cristianesimo comprendeva parole e azioni non tanto diverse da quelle espresse nelle loro religioni e che pertanto non c’era ragione di fare una distinzione così netta con i cristiani e di conseguenza perseguitarli. Ma utilizzare la terminologia utilizzata nei culti misterici per attutire i contrasti con il cristianesimo e trovare punti comuni fra i differenti culti non è sinonimo o conferma di una diretta influenza pagana sugli episodi che caratterizzano il cristianesimo. Inoltre, ricordiamo che gli oppugnatori dei parallelismi fra i culti, evidenziano che i riferimenti citati del mitraismo romano sono successivi di un secolo rispetto ai testi neotestamentari, dunque troppo tardivi per poter dire che il cristianesimo abbia verosimilmente preso in prestito qualche idea dal mitraismo; ma che, addirittura, sia estremamente probabile il contrario. Io non lo so, comunque, al di là di tutto, quanto il carattere allegorico ed emblematico delle vicende, anche se non effettivamente accadute nei termini rappresentati, possa, però, sminuire o viziare la conoscenza del cristianesimo ed essere equiparabile ad una menzogna. In fondo la teologia non può che essere metaforica, dal serpente con la mela alla stella cometa; ma non credo che una cosa smentisca necessariamente l’altra. Il fatto che il Gesù storico sia nato effettivamente il 25 dicembre o in tutt’altra stagione, non rende meno veritiera la Sua divinità in chi crede senza avere la necessità di “storie e presepi” esattamente come la prova indiscussa e storica della modalità di alcuni eventi biografici non fugherebbero i dubbi, rendendoli irrefutabili, in chi non crede. Un’allegorica rappresentazione per chi necessita di immagini, rituali e segni comprovati, però, può essere d’ausilio per vedere e comprendere ciò che non capirebbe in modo più ermetico e scarno in persone più semplici ed ingenue. E così diventa naturale convenzione considerare la nascita del sole dopo la morte avvenuta con il solstizio o riferirsi alla stella che porta il messaggio della venuta del Dio con quella che il 24 dicembre di ogni anno si allinea con le tre stelle più brillanti della cintura di Orione, chiamate, oggi come nell’antichità, “I tre Re”. Da qui l’allegoria della stella che, insieme ai tre re che la “seguono”, indica il punto dove il sole-divinità nascerà. Ugualmente per la Pasqua. Il messaggio della rinascita e del sacrificio può essere espresso e tramandato in mille modi; ma non invalida l’essenzialità di un gesto il sapere che sia avvenuto attraverso una impiccagione nel mese di febbraio (penso all’Appeso nelle Lame della Tarot) o con la crocefissione nell’equinozio di primavera, quando il sole entra nel segno del montone/ariete, agnello sacrificale presente in tutte le religioni. Il punto è che la luce sconfigge le tenebre e la rinascita si compie ed inizia nuovamente un nuovo ciclo di vita. Da un punto di vista visivo, poi, il Sole smette di muoversi verso sud per 3 giorni e rimane in prossimità della croce, quindi ricomincia a muoversi verso nord facendo presagire giorni più lunghi e più caldi. E la crocifissione, la morte per 3 giorni e la resurrezione, poi, anche se non fossero comuni ad altre divinità, avrebbero comunque un’evidente corrispondenza simbolica in natura. Gli stessi apostoli sono tramandati come 12, il numero delle costellazioni nello zodiaco e per le religioni arcaiche il sole nasce sempre sotto la costellazione della Vergine; pertanto tutti i profeti solari sono nati da altrettante vergini. Ma, di fatto, anche se la verginità della madre del Cristo, in tutto il suo differente significato, venisse (a patto di non essere snaturata) accostata per comodità alla simbologia astronomica, che cosa cambia? Se tutto è collegato a questo mondo, ogni rimando non fa che rafforzare l’altro, in un canto di indizi raccontati dall’inizio dei tempi che, in modi diversi, in lingue e luoghi diversi raccontano solo la stessa storia, anche se chiunque l’ascolta la interpreta e la capisce e quindi la trasmette in modo diverso…Io credo che le risposte, i collegamenti, le chiavi per tutte le domande dell’universo si trovino ovunque in natura, e non penso siano necessari elementi storici per questo. Ma io non sono una storica, ho studiato filosofia ermeneutica ed ho un altro approccio, quindi posso capire perfettamente che tu non condivida ;-) Un’ultima cosa non mi è chiara, però, su quanto esponi. Anche io sono convinta che nessun Erode potesse mai volersi inimicare un esercito come quello romano, tanto più che il suo stesso regno non era completamente indipendente e, di fatto dipendeva da Roma, forse non mi sono spiegata perché non ne faccio certo un discorso esclusivamente etico…oltretutto con gli esempi che mi porti, come Erode Antipa che se vacillava sull’assassinio del Battista, fatto da lui arrestare, era solo per motivi diplomatici, temendo una reazione popolare e non certo per scrupoli di qualche coscienza…(in seguito senza troppe remore lo fece decapitare). Quindi, i motivi per cui molti mai avrebbero seguito il Cristo li ho ben presenti; ma non trovo questi in contrapposizione con quanto ho espresso riguardo al ruolo rivoluzionario rappresentato da Gesù. Grazie a te per i nostri confronti. E’ la vera ragione per cui esiste la possibilità di lasciare commenti ai post ed è un peccato quando non accade ;-)
 
     
natodallatempesta0
natodallatempesta0 il 25/05/17 alle 10:46 via WEB
Cara amica Ti ringrazio per la riflessione meritevole di grandi apprezzamenti e per le informazione che aggiungi e arricchiscono questa conversazione. Rispondo per prima all’ultima tua affermazione, in parole semplice io tra le tante teorie ed elaborazione non vedo Gesù, considerando tutto (e tengo a precisare sono solo opinioni non confutabili, se non da chi potrebbe avere l’autorità e la conoscenza per farlo… Io essendo un libero pensatore dico la mia) un rivoluzionario o meglio se devo usare questo termine che non sta poi male accostato al Cristo, direi che è un rivoluzionario ad azione molto molto lenta. Che cosa voglio dire con questa affermazione. Senza dubbio Gesù ha creato con i suoi insegnamenti un precedente unico. Ma di fatto all’interno della comunità ebraica non ha portato enormi cambiamenti, anche oggi è visto come un semplice profeta. La sua filosofia e i suoi insegnamenti non sono stati accettati, dalla sua gente o meglio quella solo affermazione non è stata accettata (essere il figlio di Dio). I suoi allievi hanno coltivato e ampliato i suoi precetti altrove. Se avesse riformato la religione ebraica, allora ti darei ragione: egli sarebbe il massimo della rivoluzione che l’ebraismo avesse visto. Ma ciò non è accaduto, l’ebraismo è più o meno quello che esisteva prima dell’avvento di Gesù. La sua rivoluzione è qui tal parola la uso ampiamente e con diritto di causa è contro il Paganesimo questo ha sconfitto o convertito la fede Cristiana. Questo cara e colta amica è la mia spiegazione alla tua perplessità. Il punto e la difficolta di questi argomenti cara amica sta nella natura di essi. Se l’argomento fosse la seconda guerra mondiale. i reperti, gli archivi i documenti, confuterebbero i fatti, che seppur non vissuti da noi, hanno ampia documentazione sul territorio, si discuterebbe sulla politica delle fazioni in campo, sui piani militare, sulle decisioni dei governi. Storia ampiamente documentata. Qui siamo al limite della Mitologia, toccandola con Iside e Mitra, manca l’accostamento del Gesù salvatore al figlio del padre degli Dei, Ercole salvatore ed eroe della verità e siamo al completo :-D Di fatto stiamo parlando di argomenti che prendono la maggior parte della loro fonte dai testi religiosi, come bene dici, testi che per la stragrande maggioranza sono interpretazioni di una filosofia di vita, di esposizioni di pensieri e di profezie, non si documenta la scoperta dell’elettricità, ma l’origini di quello che è il culto più straordinario apparso sulla terra. E tutti gli esempi espressi nel tuo commento sono validi espressioni per definire un archivio di metafore e allegoria per arricchire il Mito storico che precede il Cristianesimo. Son certo che tali discussioni si accendevo anche nelle agorà tra i cultori degli dei per giustificare l’origine di un mito o di un altro. Il problema come detto è che per un affermazione c’è ne un altra che la contesta. Come spieghi anche tu citando L. Hurtado o Bart D. Ehrman io potrei citarti Shlomo Sand per bilanciare le contese :-D. Ma alla fine hai sempre è solo testi al limite del filosofico che dissertato non sulla storia ma su ciò che è presumibilmente un modo di pensare e credere. Per questo alla fine il dibattito si è trasformato in un’accettazione di fede, credi o non credi, nessun libro, nessuna documentazione ci aiuterà a capire cosa è stato Gesù veramente al di là del misto e dalla storicità dell'uomo se non ipotesi di verità. O credi che sia il figlio di Dio o credi che sia semplicemente un uomo e non credi. E se devo essere sincero, questo approccio a me non piace. ACCETTO, ed è affar MIO la natura dalla Divinità a cui credo :-). Ma se un credo afferma dei dogmi e mette regole alla salvezza allora voglio i motivi e le origini. E tutte le spiegazioni finora emesse e descritte non sono affidabile per dare un senso, non alla FEDE, non al DIO. Ma alle parole che in nome di essi i culti usano per reggersi. Non mi pare di conoscere i due testi citati, ma dovrei risalir con la memoria agli studi, ma credo di no, li annoterò. Su Mitra ho letto qualche testo all’interno di alcuni libri di culti orientali, non legati all’impero romano. Ti ringrazio sempre per l’enfasi e la passione. E ti abbraccio. P.S. Ti ringrazio per i contributi al mio Blog ho apprezzato le tue bellissime parole. E poi ho cercato di convincere Rog a non attaccare Re Stefano ma ha la testa dura :-DD
 
     
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 25/05/17 alle 15:16 via WEB
Non avevo capito che cosa intendessi, ora mi è chiaro, grazie. E se per considerare il Nazareno “rivoluzionario” vuoi intendere qualcuno che ha riformato la religione ebraica, cambiandola…certamente non posso che darti ragione, e dirti che evidentemente non è così. Gli ebrei, infatti, continuano a fondare il loro culto sull'alleanza del loro popolo con il Dio d’Israele e continuano ad accettare e seguire i passi di testi che il cristianesimo ha stemperato e rivisitato alla luce del Cristo ed ancora, restano, nella loro ferma posizione riguardo al rifiuto di riconoscere la divinità di Dio nel Cristo. Tutto questo è indubbio. Ed anche il fatto che la difficoltà di questi argomenti sia già insita nella loro stessa natura, poi, non posso che riconfermarlo. Non conosco Shlomo Sand; ma andrò ad informarmi, in ogni caso ;-) Su quanto tu dici riguardo ai dogmi non saprei come risponderti in quanto io, come già ho avuto modo di dirti, non credo ci siano regole che dettano le modalità per una salvezza o una dannazione (anche perché non credo a “dannazioni” all’infuori di quell’inferno che creiamo noi stessi, in varie misure e modi, vivendo, ogni giorno…) e penso che “l’unico comandamento” portato dal Cristo sia per me un’indicazione che con dettami e regole istituzionali c’entra poco…ed anche i 10 comandamenti delle tavole ebraiche, almeno nella prospettiva con i quali li ho potuti (ri)leggere e interpretare, restano suggerimenti per la nostra serenità interiore e indicazioni etiche preziose sulle quali riflettere. Sono agganci, o meglio, chiavi, per aprire i sigilli di una vita che, forse dopotutto, se ha le porte chiuse è a causa dell’uomo. Io ringrazio te per il tempo e…ma…la passione di Rog, invece, prova a limitarla un po’ quando è distruttiva e soprattutto…quando la vuoi indirizzare verso la casa di Spina (che mossa è?!?) ;-pp
 
     
natodallatempesta0
natodallatempesta0 il 01/06/17 alle 11:51 via WEB
Siamo quindi giunti ad un risoluzione del dialogo :-D Credo che tutto sommato non siano lontane le nostre posizione, ma molto vicine... Mi piace discutere di credo e dogmi tra gli uomini, perché siamo essere umani ed è etico, morale e deontologico non essere voci senza significato. per cui tra le tante parole dell'uomo io cerco i varchi per i ponti della verità. Distruggendo e ricostruendo le strutture che sono base dei dogmi. La fede invece che mi guida è semplice libera da tutto e segue un solo principio che è AMARE... il resto sono parole per le biblioteche. Ti avevo inviato un messaggio di permesso insieme alla richiesta dello spazio amici... non mi è possibile scriverti dal profilo quindi credo tu abbia impostato la chiusura, ribadisco e richiedo il tuo permesso nel caso il precedente invito non sia giusto insieme al messaggio. Buona giornata cara Un abbraccio
 
     
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 02/06/17 alle 03:25 via WEB
Un messaggio di permesso? Per attaccare il regno...o per inviarmi la "richiesta amici"? (mmm...suonano entrambe strane come cose;-p) La richiesta sono andata a recuperarla ora, scusami ma come forse avrai già capito non ho l'abitudine di guardare quasi mai la posta nel profilo (non c'è nessuna chiusura o blocco è solo che non la svuoto ed è intasata da secoli) e molte volte mi sfuggono le richieste. Comunque, nel caso, se vuoi comunicarmi qualcosa puoi tranquillamente utilizzare la mia mail o lasciarmi il messaggio nei commenti, così lo vedo necessariamente (e, tranquillo, se sono comunicazioni non inerenti al post le filtro, anche se seleziono e pubblico tutto direttamente, lancio comunque sempre prima un'occhiata per controllare che sto facendo...) Grazie anche per questo allora, e buona giornata a te ,-)
 
misteropagano
misteropagano il 18/05/17 alle 18:46 via WEB
ooooo ma che si è allungato ah ah , baci!
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 19/05/17 alle 18:15 via WEB
E la competizione divina come va mist? ;-)
 
legrillonnoirdestael
legrillonnoirdestael il 19/05/17 alle 02:24 via WEB
Purtroppo Ele temo di non avere sufficiente e magnanima fantasia per trovare una sola cosa salvabile dalla penna del signore che tu citi nella tua eccellente confutazione. Devo solo sottoscrivere quanto già ha provveduto a chiarire woodenship. Chi è Socci, ti chiedevi, Ele...ti rispondo alla Churchill: un individuo che non può cambiare idea e non vuole cambiare argomento. Ed ora ti scomodo anche il buon François-Marie Arouet dicendoti che c'è solo il silenzio come risposta per i parti di alcune menti credute illuminate..Che mai si potrebbe rispondere, ad esempio, ad un uomo (qualunque uomo e di qualunque culto) quando dice di obbedire a Dio e quindi meritare il cielo sgozzando i suoi simili? Ecco. Ma i fanatici, che arrivino a sgozzare o meno, ragionano tutti nello stesso modo.
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 19/05/17 alle 18:17 via WEB
Ed io sottoscrivo il tuo commento, grazie Niccolò.
 
NINAARGY80
NINAARGY80 il 19/05/17 alle 18:01 via WEB
Io lo conoscevo solo per nome come te anzi pure di vista mi è capitato...Sinceramente?non sapevo come scriveva ma a differenza tua già solo per il fatto che l'avevo visto in una trasmissione e avevo capito l'antifona riguardo a certe posizioni integraliste mi son fatta un'idea e non ho avuto la tua voglia di approfondire. Per il post invece ti dico bellissimo e utile lavoro, conoscevo già l'argomento perchè ho letto tutto il tuo ciclo di chiavi sulla differenza tra cattolicesimo e cristianesimo :) Brava Ele. Ma Spina la facciamo svegliare o no? :O)
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 19/05/17 alle 18:20 via WEB
Grazie Argyria alias Nina ;-p Carina con il tuo profilo nuovo, finalmente non sei più solo "ospite", benvenuta sul portale ;-) Spina...? E' già "quasi sveglia"...tra poco capirai. Ci vediamo su T, cara.
 
ravenback0
ravenback0 il 20/05/17 alle 20:10 via WEB
Giusto e bel post, Ele. Quel che dice Socci è purtroppo gran parte ciarpame, io la penso come Crippa. So che ha avuto un grosso e grave problema con la figlia giovanissima che è stata vittima di un caso di morte apparente e quindi posso capire che si sia aggrappato a tutta una serie di credenze che, seppure fanatiche e contradditorie, evidentemente lui non ha saputo riconoscere ma ci sta. Io credo che ognuno di noi rimarrebbe leggermente fuorviato davanti a cose simili io non capirei più nemmeno dove sto se succedesse... però non so se fosse così fondamentalmente anche prima
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 20/05/17 alle 20:22 via WEB
Anche io l'ho letto e infatti mi sono posta la tua stessa domanda, raven. Sicuramente un caso come quello può far vacillare qualsiasi logica e rendere difficile anche solo la considerazione lucida delle contraddizioni di alcune situazioni o parole. Non lo so, probabilmente, può aver enfatizzato ed alimentato caratteristiche del suo pensiero già precedenti. In ogni caso sono felice che la ragazza si sia ripresa e, che sia stato "solo" un caso di morte apparente previsto dalla scienza medica o davvero una sorta di qualsivoglia esperienza che ha del miracoloso, si può comunque parlare di una "fede che salva" e supera i limiti della finitezza.
 
ravenback0
ravenback0 il 20/05/17 alle 20:11 via WEB
Fondamentalista :D
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 20/05/17 alle 20:23 via WEB
Si, avevo capito...;-) ma ci stava bene anche "fondamentalmente". Il senso si intuiva ;-p
 
arwen971
arwen971 il 23/05/17 alle 13:38 via WEB
Accidenti...lunghissimo :) non conosco questo giornalista ma ti quoto in pieno, avendo anche letto tutti i tuoi post su cattolicesimo/cristianesimo differenze. Scusate l'assenza ma siamo in direttura d'arrivo...:) baci Moni
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 23/05/17 alle 16:42 via WEB
;-) non scusarti, lo so che sei presa...e giustificata, tu pensa all'avvento ,-p
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

JE SUIS CENACOLO'

 

Per chi ama scrivere,

per chi ama leggere.

Per chi è innamorato delle parole:

 

JE SUIS CENACOLO' 2015

Il Contest Letterario a colpi di BIC

blog.libero.it/WORDU/

Un Blog di PAROLE…

C H E    A R R I V A N O,

C H E    P A R T O N O,

C H E    R E S T A N O.  

Come un grifo, tra terra e cielo.

 

 

IL CENACOLO SI E' CONCLUSO ED ORA...

ABBIAMO IL LIBRO!

  

 

http://issuu.com/wu53/docs


 

ULTIME VISITE AL BLOG

woodenshiploveisthelaw73blankshineARCAN020rteo1vololowmisteropaganolegrillonnoirdestaelElettrikaPsikeravenback0NEROdiMILLEcassetta2Arianna1921anima_on_line
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

                        

                                                             https://twitter.com/elettrikapsike

 

 

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963