Capitolo1
Steso sul letto, una mano sotto la testa, l'altra sotto il cuscino. Lo sguardo rivolto verso la finestra a guardare il cielo filtrato dai rami degli alberi e dalla zanzariera.
La visuale così, è piu precisa: un pezzo di cielo incorniciato, giusto per capire quanto sia facile perdere lo sguardo... nel vuoto sagomato.
Se tutto questo vuoto fosse la parte più lucida della nostra esistenza? Una inconscia consapevolezza di quanto sia inutile cercare qualcosa di più?!
Ma nessuno sa cosa sia la felicità... Perchè dovrebbe saperlo un uomo steso nel suo letto? Un uomo che si accontenta di non essere infelice, si accontenta della sua inettitudine, si accontenta di aver capito una sola cosa... aver capito di non sapersi dare nessuna risposta!
L'annullamento totale di ogni aspettativa.
La febbre alta mescolata alla dieta del suo medico lo rende anestetizzato. Uno stato di nirvana pilotato.
Il sudore si trasforma immediatamente in un climatizzatore naturale, gli passano per la mente tutte le volte che ha odiato quell'aggeggio. Una macchina per rinfrescare gli ambienti. Una macchina che butta nella tua casa aria fresca, mentre fuori sputa aria calda e malsana.
Il mondo lentamente si chiude fuori dalla sua testa, in qualche modo si sente libero, in vacanza dalla vita o forse ad aspettarla.
Adesso, mentre suda, sente il suo corpo tornare alla normalità. Un sudare piacevole, fresco, rigenerante.
passano le ore e oramai si sente quasi bene.
Quasi pronto a riaffrontare la vita. Più inadeguato che mai. Più nero di sempre.
E non solo per i soldi persi in borsa, non solo per un lavoro che lo trascina in piedi ogni mattina, non solo per la vita che ti viene venduta come un format.
Sa che qualcosa manca...
E tutto diventa più assurdo, quando ne sei consapevole, ma non riesci a capire cos'è!
E' domenica mattina, la febbre se n'è andata. Il troppo tempo per pensare ha fatto vacillare molte delle false certezze che si era costruito. Improvvisamente il denaro aveva perso il suo valore, gli oggetti, la sua casa, sapevano solo di ''spazi da riempire'', spazi già pieni. Pensava che avrebbe dovuto liberarsi di quel posto o del suo interno. In qualche modo ricominciare da zero.
(S, la settimana grigia in cui non ci potevamo sentire...)
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