Creato da elliy.writer il 25/09/2008
INFINITE DIVERSITA' IN INFINITE COMBINAZIONI...

PER DIRLO CON UN FIORE

mughetti

 

Secondo il linguaggio dei fiori, il mughetto è simbolo della felicità ritrovata, della serenità dopo i travagli. Questo perché, secondo leggenda, il fiore sarebbe nato dal sangue di San Leonardo, ferito ma vittorioso contro il demonio. Regalo azzeccato per festeggiare guarigioni, riconciliazioni, nuovi incontri con vecchi amici, amori ritrovati.
 

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Poesia

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Cadde tanto in basso
nella mia considerazione
che lo udii battere in terra
e andare in pezzi sulle pietre
in fondo alla mia mente.

Ma rimproverai la sorte che lo 
abbatté
meno di quanto denunciai me stessa,
per aver tenuto oggetti placcati
sulla mensola degli argenti.

(Emily Dickinson)

 

Amore e guerra

 

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« Proposta addolcente...... »

In cucina con la Elliyna - L' Elliy-ciambellone

Post n°404 pubblicato il 09 Febbraio 2012 da elliy.writer

.

Eccoci giunti al terzo piatto dell'Elliy-menu: il dolce!
La ricetta proposta è come al solito deliziosa, di semplice realizzazione ed atta a stimolare fantasia e creatività.

Questa volta prepariamo...

l'Elliy-ciambellone!

Prima di procedere con i dettagli, specifichiamo IL  requisito essenziale di questo ciambellone:

DEVE ESSERE SENZA BUCO!

Inutile obiettare che tutte le ciambelle per essere ben riuscite devono avere il buco e che quindi anche i ciambelloni devono attenersi a tale regola: questo ciambellone no!
L'Elliy-ciambellone è categoricamente senza buco.
Tutti i buchi verranno squalificati senza pietà!

Ed ecco dunque il gioco.

Accogliendo la proposta di Socrate52 saranno previste due sezioni:

1. La sezione
"versione francescana", dedicata a chi preferisce ricette più semplici e/o è meno pratico di cucina;

2. La sezione "versione can-can", per chi vuole scatenare la propria esuberanza culinaria!

La ricetta:

Prendete 5 uova, sciacquatele brevemente sotto l'acqua corrente (inutile specificare il perchè, vero?), poi rompetele con delicatezza e lasciatele scivolare in una terrina. Se riuscite, eliminate subito tre tuorli: battete lievemente l'uovo sul bordo del lavandino fino ad incrinarlo (non il lavandino, l'uovo) poi fate scivolare l'albume nella terrina trattenendo il tuorlo in una delle metà dell... ok ok, semplifichiamo. Una volta aperte le uova e lasciate cadere dolcemente nella terrina, prendete un cucchiaio per tirare su tre dei tuorli e buttarli via. Tutto questo a scopo riduzione apporto di colesterolo, non altro.
Aggiungete mezzo barattolo di zucchero. Se non avete il mio stesso barattolo potete ovviare calcolando 200 grammi, oppure 250, oppure fate voi.
Aprite il frigo e vedete se trovate un vasetto di yogurt o anche due e versatene il contenuto nella terrina. Di solito io uso quello compatto,  bianco o ai mirtilli o alla banana o alla fragola. L'importante è che sia yogurt. Se non vi piace lo yogurt, evitatelo pure con leggerezza.
Il vasetto però potrebbe tornare utile per misurare l'olio:  ne occorrerebbe circa la metà. Se vi pare poco, mettetene di più.
Io non uso burro, sempre per via della riduzione colesterolo,  né margarina, perchè mi dà l'idea di una roba chimica. Preferisco olio di semi di mais o, in mancanza, olio extravergine di oliva della Puglia, che appesantisce leggermente l'impasto ma garantisce comunque un gradevole risultato. Voi comunque scegliete come meglio vi aggrada.
Volendo, potete aggiungere scorza di limone oppure scorza di arancia grattugiata oppure entrambe. O aggiungere zenzero, cannella, chiodi di garofano, coriandolo, basilico, origano... libertà! Aromi in libertà!
Anche un goccetto di liquore profumato non stonerebbe.
Mescolate tutto. Se avete la frusta elettrica, usate quella. Altrimenti potete buttare tutto nel frullatore oppure mescolare energicamente con una forchetta, fino ad ottenere un impasto omogeneo.
A questo punto, la farina: circa 400 grammi possono andar bene, ma anche meno o più, dipende dal tipo di impasto che volete ottenere.
Aggiungete infine una bustina di lievito per dolci  (anche una e mezza) e mescolate molto bene.
Potete liberamente aggiungere i vostri ingredienti preferiti: gocce di cioccolato, pezzetti di mela, pinoli, cucchiaini di marmellata sparsi, eccetera.
Terminato l'impasto versate tutto nella teglia, rigorosamente senza buco!
Infilate il composto nel forno preriscaldato, a 180 gradi per 30-40 minuti. Controllate ogni tanto, insomma regolatevi come sapete e/o potete: ogni forno è a sé...
Guarnite a piacere.

Prima di divorare il tutto o devolvere eventualmente il risultato ai piccioni... ricordatevi la fotografia!

Dunque, per partecipare al gioco:

inviare una mail a elliy.writer@libero.it contenente la ricetta del dolce preparato + una foto dello stesso in jpg ridotta + l'indicazione della categoria a cui si preferisce partecipare.

Entro il 19 febbraio 2012

Come al solito, il comitato organizzatore si riserva di indicare successivamente tutto quanto non specificato... svolgimento successivo e premio compresi

 
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Non affidarti alla mia immaginazione
non ti fidare, io non ti conservo,
non ti metto da parte per l'inverno,
io ti apro e ti mangio in un boccone.

Patrizia Cavalli

 

Credo che sia stato il sorriso
Fu il sorriso che aprì la porta
Era un sorriso molto luminoso
invitava ad entrarci, a togliersi i vestiti
infilarsi dentro quel sorriso.
...
E. de Andrade

 

Con un fiore - Con una lettera
Con un agile amore -
Se fisso il Chiodo più saldo -
Definitivamente saldo - lassù -

Non importa la mia Incudine ansimante!
Non importa il Riposo!
Non importano i volti fuligginosi
Che si sbracciano alla Fucina!

L'acqua, è insegnata dalla sete.
La terra - dagli oceani traversati.
Il trasporto - dallo spasimo -
La pace - dai suoi racconti di battaglie -
L'amore, dalla memoria di un ritratto -
Gli uccelli, dalla neve.

(E. Dickinson)

 

Non respingere i sogni perché sono sogni.
Tutti i sogni possono
essere realtà, se il sogno non finisce.
La realtà è un sogno. Se sogniamo
che la pietra è pietra, questo è la pietra.
Ciò che scorre nei fiumi non è acqua,
è un sognare, l'acqua, cristallina.
La realtà traveste
il sogno, e dice:
"Io sono il sole, i cieli, l'amore".
Ma mai si dilegua, mai passa,
se fingiamo di credere che è più che un sogno.
E viviamo sognandola. Sognare
è il mezzo che l'anima ha
perché non le fugga mai
ciò che fuggirebbe se smettessimo
di sognare che è realtà ciò che non esiste.
Muore solo
un amore che ha smesso di essere sognato
fatto materia e che si cerca sulla terra.

Pedro Salinas

 

Un regalo di Dimanto... per Nonno Sabin!

 
 

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