Creato da elliy.writer il 25/09/2008
INFINITE DIVERSITA' IN INFINITE COMBINAZIONI...

PER DIRLO CON UN FIORE

mughetti

 

Secondo il linguaggio dei fiori, il mughetto è simbolo della felicità ritrovata, della serenità dopo i travagli. Questo perché, secondo leggenda, il fiore sarebbe nato dal sangue di San Leonardo, ferito ma vittorioso contro il demonio. Regalo azzeccato per festeggiare guarigioni, riconciliazioni, nuovi incontri con vecchi amici, amori ritrovati.
 

Area personale

 

Ultime visite al Blog

grazio966federopozzigraziamariagmarco.mocerinomariomancino.mtedesco_giuliastraka00socrate52roccotaluccimichelalex27michele.marchiarch.paolo_pavanStefano72CSfrancescaguariniinca30
 

Poesia

.

Cadde tanto in basso
nella mia considerazione
che lo udii battere in terra
e andare in pezzi sulle pietre
in fondo alla mia mente.

Ma rimproverai la sorte che lo 
abbatté
meno di quanto denunciai me stessa,
per aver tenuto oggetti placcati
sulla mensola degli argenti.

(Emily Dickinson)

 

Amore e guerra

 

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
Citazioni nei Blog Amici: 62
 
 

 

« Elliy-channel news: The ...voglia di un disco »

LA BEFANA NON ESISTE

Post n°503 pubblicato il 05 Gennaio 2013 da elliy.writer

La Befana non esiste. Il piccolo Edo lo aveva scoperto già da tempo, ma per un po’ aveva fatto finta di crederci ancora, così, per non scontentare la zia Elliy più che altro, che ogni volta, poveretta, si ingegnava per fargli trovare qualcosa di buono e colorato appeso da qualche parte. Quella volta, però, non aveva alcuna voglia di fare scenette, di rimanere col naso all’insù a guardare le stelle, di svegliarsi al mattino chiedendosi se avrebbe trovato un calzettone pieno di dolci e sorpresine di là, in cucina, sotto la cappa dell’aspiratore, legato col solito fiocchetto rosso, per poi esclamare con finto stupore: “ohhhhh!!!...” e fare una scorpacciata di pupazzetti di cioccolato, mandorle, noci, mandarini… e magari trovarci dentro anche un giochino.
Basta, ormai era grande e i grandi non credono alle favole.
Anche la zia Elliy, dopo tutto, diceva di non crederci più. E’ vero, si ostinava a leggere certi libri e guardare certi film e poi magari ci frignava pure su, ma quando la sentiva parlare al telefono, la sentiva raccontare di cose strane e poi era agitata e pensierosa e stava lì a farsi domande su domande dalle risposte impossibili e le stavano venendo persino le rughe da non-sorriso e poi girava per casa con fare assorto borbottando tra sé “spesso il male di vivere ho incontrato…” e anche nel dì di festa, mentre preparava gli spaghetti del cow boy, eccola lì a declamare “era il rivo strozzato che gorgoglia…”

Dunque, a questo punto, poteva il piccolo Edo aspettarsi ancora qualcosa dalla Befana?
Lasciò la zia Elliy davanti al pc, quella sera. Aveva già sbirciato in giro, di nascosto, ma non c’era traccia di dolci, di fiocchetti, di pacchettini segreti. E aveva guardato proprio dappertutto, eh? Dentro gli armadi, sotto il letto, nella cassapanca. Niente. Così il piccolo Edo fece spallucce e se ne andò a dormire.
- Tanto la zia casca dal sonno, tra un po’ spegnerà tutto e buonanotte – si disse.

Chiuse gli occhi stretti stretti: “Tanto la Befana non esiste”.
Poi gli parve di sentire qualcosa, forse... ? Riaprì gli occhi e guardò fuori, nel cielo nero, tra le stelle: forse... ?
La zia Elliy, di là, aveva chiuso bottega e già sembrava ronfare.
“Ormai sono grande e i grandi non credono alle favole” – ripeté tra sé il piccolo Edo, scivolando nel sonno.


Chissà cosa accadrà domattina, al risveglio...

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

 

Non affidarti alla mia immaginazione
non ti fidare, io non ti conservo,
non ti metto da parte per l'inverno,
io ti apro e ti mangio in un boccone.

Patrizia Cavalli

 

Credo che sia stato il sorriso
Fu il sorriso che aprì la porta
Era un sorriso molto luminoso
invitava ad entrarci, a togliersi i vestiti
infilarsi dentro quel sorriso.
...
E. de Andrade

 

Con un fiore - Con una lettera
Con un agile amore -
Se fisso il Chiodo più saldo -
Definitivamente saldo - lassù -

Non importa la mia Incudine ansimante!
Non importa il Riposo!
Non importano i volti fuligginosi
Che si sbracciano alla Fucina!

L'acqua, è insegnata dalla sete.
La terra - dagli oceani traversati.
Il trasporto - dallo spasimo -
La pace - dai suoi racconti di battaglie -
L'amore, dalla memoria di un ritratto -
Gli uccelli, dalla neve.

(E. Dickinson)

 

Non respingere i sogni perché sono sogni.
Tutti i sogni possono
essere realtà, se il sogno non finisce.
La realtà è un sogno. Se sogniamo
che la pietra è pietra, questo è la pietra.
Ciò che scorre nei fiumi non è acqua,
è un sognare, l'acqua, cristallina.
La realtà traveste
il sogno, e dice:
"Io sono il sole, i cieli, l'amore".
Ma mai si dilegua, mai passa,
se fingiamo di credere che è più che un sogno.
E viviamo sognandola. Sognare
è il mezzo che l'anima ha
perché non le fugga mai
ciò che fuggirebbe se smettessimo
di sognare che è realtà ciò che non esiste.
Muore solo
un amore che ha smesso di essere sognato
fatto materia e che si cerca sulla terra.

Pedro Salinas

 

Un regalo di Dimanto... per Nonno Sabin!

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963