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"IO SONO LA VIA, LA VERITA' E LA VITA, NESSUNO VIENE AL PADRE SE NON PER MEZZO DI ME" DICE IL SIGNORE. 


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LA VIA DELLA GIOIA

 

 

LETTERA D'AMORE DI DIO

 

GENESI 1, 1-4

In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava acque. Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre

IN PRINCIPIO DIO CREO' L'UOMO. IL SUO CUORE ERA ARIDO E DESERTO E LE TENEBRE RICOPRIVANO E OFFUSCAVANO LA SUA MENTE. LO SPIRITO DEL SIGNORE VENNE INFUSO NELLA SUA INTELLIGENZA E DIO DISSE: "SIA LA LUCE" E LUCE FU NELL'ANIMA DELL'UOMO CREATO AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DI DIO. E DIO VIDE CHE LA SUA CREATURA ILLUMINATA DALLA SUA SAPIENZA E DALLA CONOSCENZA DI LUI, ERA COSA BUONA E LA ISTRUI' E LA EDUCO' RIGUARDO ALLE TENEBRE, SEPARANDOLA DA ESSA

 

SHEMA' ISRAEL

 

"Ascolta Israele il Signore è nostro Dio. Il Signore è uno. Benedetto il Suo nome glorioso per sempre. E amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze. E metterai queste parole che Io (cioè Dio)ti comando oggi, nel tuo cuore, e le insegnerai ai tuoi figli, pronunciandole quando riposi in casa, quando cammini per la strada, quando ti addormenti e quando ti alzi. E le legherai al tuo braccio, e le userai come separatore tra i tuoi occhi, e le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte (dElla città).

 

 

SALMO 8

Salmo 8

O Signore, nostro Dio,quanto è grande il tuo nome su tutta la terra: sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.Con la bocca dei bimbi e dei lattanti affermi la tua potenza contro i tuoi avversari, per ridurre al silenzio nemici e ribelli. Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate, che cosa è l'uomo perché te ne ricordi e il figlio dell'uomo perché te ne curi? Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato: gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi; tutti i greggi e gli armenti, tutte le bestie della campagna; Gli uccelli del cielo e i pesci del mare, che percorrono le vie del mare. O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.

 

 

 

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Messaggi del 18/04/2014

SANTO DEL GIORNO

Post n°1873 pubblicato il 18 Aprile 2014 da elshaddaiadonai

Il Signore è qui


18.04.2014

TRIDUO PASQUALE

VENERDÌ DELLA SETTIMANA SANTA - PASSIONE DEL SIGNORE

 

 

Is 49,24-50,10; Sal 21 (22); Is 52,13-53,12; Mt 27,1-56

 

Come molti si stupirono di lui- tanto era sfigurato per essere d'uomo il suo aspetto
e diversa la sua forma da quella dei figli dell'uomo -, così si meraviglieranno di lui molte nazioni; i re davanti a lui si chiuderanno la bocca, poiché vedranno un fatto mai a essi raccontato e comprenderanno ciò che mai avevano udito. (Is 52,14-15)

 

Oggi, ci sia più stupore e meraviglia, che non tristezza e dolore. Oggi Dio mostra il suo volto, incomprensibile prima di Gesù. Mettiamoci la mano davanti alla bocca aperta, come colpi d'improvviso da un segno più ampio di quanto mai immaginato: Dio non si ribella! Dona la vita, non è compreso, e non si vendica! Oggi si può comprendere quello che Gesù non voleva si dicesse di lui prima della sua morte; oggi si comprende di che pasta è fatto Dio. Il Gesù dei miracoli non diceva sino in fondo la grandezza di Dio; Il Gesù della croce lo manifesta in pienezza, sino in fondo, con tutto se stesso. E noi, ora, muti e riconoscenti, raccogliamo tale dono commossi, perché la nostra vita - a sua volta - ne possa portare i segni, ancora capaci di destare stupore e meraviglia.

 


Preghiamo

 

Egli infatti è la nostra pace,
colui che di due ha fatto una cosa sola,
abbattendo il muro di separazione che li divideva,
cioè l'inimicizia, per mezzo della sua carne.
Così egli ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni e di decreti,
per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo,
facendo la pace,
e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo,
per mezzo della croce,
eliminando in se stesso l'inimicizia.
(Ef 2,14-16)

 

 

 
 
 

SANTO DEL GIORNO

Post n°1872 pubblicato il 18 Aprile 2014 da elshaddaiadonai

San Galdino, arcivescovo di Milano


18.04.2014 Galdino nacque a Milano nei primi decenni del sec. XII. Il monaco Ilarione, suo contemporaneo e suo biografo, attesta che fu cancelliere e arcidiacono della Chiesa di Milano. Visse nel momento cruciale della lotta dei Comuni contro Federico Barbarossa. E al Barbarossa l'arcidiacono Galdino si oppose apertamente, contrastando non solo la sua politica di oppressione delle libertà comunali, ma anche l'appoggio agli antipapa che l'Imperatore pretendeva di contrapporre al legittimo pontefice Alessandro III. Questa opposizione gli valse l'esilio, dal quale poi il papa, nel 1166, lo rinviò a Milano, come arcivescovo, insignito della porpora cardinalizia.Come arcivescovo diede il suo pieno appoggio alla Lega Lombarda dei Comuni costituitasi a Pontida nel 1167 ed operò per la ricostruzione materiale e morale della città devastata dalle truppe del Barbarossa: ricostruì la cattedrale e il palazzo arcivescovile, organizzò la distribuzione del pane (che fu detto successivamente "pane di san Galdino") e un ampio servizio di assistenza a favore del popolo prostrato nei debiti e umiliato nella povertà. Favorì nel 1168 la fondazione di Alessandria (così chiamata in onore di Alessandro III), che fu il centro della resistenza al Barbarossa.Combatté inoltre vigorosamente la eresia catara, che voleva una Chiesa composta solo di "puri", dimostrandosi intrepido difensore della fede. La morte lo colse sul pulpito mentre predicava contro gli eretici il 18 aprile 1176. San Galdino occupa nella serie degli arcivescovi di Milano un posto di grande onore, dopo sant'Ambrogio e san Carlo. 

 

 
 
 

RITO AMBROSIANO - Passione del Signore

Post n°1871 pubblicato il 18 Aprile 2014 da elshaddaiadonai

VENERDÌ SANTO - CELEBRAZIONE VESPERTINA

«NELLA DEPOSIZIONE DEL SIGNORE»

 

I LETTURA 

Lettura del profeta Daniele 3, 1-24

 


In quei giorni. Il re Nabucodònosor aveva fatto costruire una statua d'oro, alta sessanta cubiti e larga sei, e l'aveva fatta erigere nella pianura di Dura, nella provincia di Babilonia. Quindi il re Nabucodònosor aveva convocato i sàtrapi, i governatori, i prefetti, i consiglieri, i tesorieri, i giudici, i questori e tutte le alte autorità delle province, perché presenziassero all'inaugurazione della statua che il re Nabucodònosor aveva fatto erigere.
I sàtrapi, i governatori, i prefetti, i consiglieri, i tesorieri, i giudici, i questori e tutte le alte autorità delle province vennero all'inaugurazione della statua che aveva fatto erigere il re Nabucodònosor. Essi si disposero davanti alla statua fatta erigere da Nabucodònosor. Un banditore gridò ad alta voce: «Popoli, nazioni e lingue, a voi è rivolto questo proclama: Quando voi udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell'arpa, del salterio, della zampogna e di ogni specie di strumenti musicali, vi prostrerete e adorerete la statua d'oro che il re Nabucodònosor ha fatto erigere. Chiunque non si prostrerà e non adorerà, in quel medesimo istante sarà gettato in mezzo a una fornace di fuoco ardente».
Perciò tutti i popoli, nazioni e lingue, non appena ebbero udito il suono del corno, del flauto, della cetra, dell'arpa, del salterio e di ogni specie di strumenti musicali, si prostrarono e adorarono la statua d'oro che il re Nabucodònosor aveva fatto erigere.
Però in quel momento alcuni Caldei si fecero avanti per accusare i Giudei e andarono a dire al re Nabucodònosor: «O re, vivi per sempre! Tu hai decretato, o re, che chiunque avrà udito il suono del corno, del flauto, della cetra, dell'arpa, del salterio, della zampogna e di ogni specie di strumenti musicali, deve prostrarsi e adorare la statua d'oro: chiunque non si prostrerà e non l'adorerà, sia gettato in mezzo a una fornace di fuoco ardente. Ora, ci sono alcuni Giudei, che hai fatto amministratori della provincia di Babilonia, cioè Sadrac, Mesac e Abdènego, che non ti obbediscono, o re: non servono i tuoi dèi e non adorano la statua d'oro che tu hai fatto erigere».
Allora Nabucodònosor, sdegnato e adirato, comandò che gli si conducessero Sadrac, Mesac e Abdènego, e questi comparvero alla presenza del re. Nabucodònosor disse loro: «È vero, Sadrac, Mesac e Abdènego, che voi non servite i miei dèi e non adorate la statua d'oro che io ho fatto erigere? Ora se voi, quando udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell'arpa, del salterio, della zampogna e di ogni specie di strumenti musicali, sarete pronti a prostrarvi e adorare la statua che io ho fatto, bene; altrimenti, in quel medesimo istante, sarete gettati in mezzo a una fornace di fuoco ardente. Quale dio vi potrà liberare dalla mia mano?».
Ma Sadrac, Mesac e Abdènego risposero al re Nabucodònosor: «Noi non abbiamo bisogno di darti alcuna risposta in proposito; sappi però che il nostro Dio, che serviamo, può liberarci dalla fornace di fuoco ardente e dalla tua mano, o re. Ma anche se non ci liberasse, sappi, o re, che noi non serviremo mai i tuoi dèi e non adoreremo la statua d'oro che tu hai eretto».
Allora Nabucodònosor fu pieno d'ira e il suo aspetto si alterò nei confronti di Sadrac, Mesac e Abdènego, e ordinò che si aumentasse il fuoco della fornace sette volte più del solito. Poi, ad alcuni uomini fra i più forti del suo esercito, comandò di legare Sadrac, Mesac e Abdènego e gettarli nella fornace di fuoco ardente. Furono infatti legati, vestiti come erano, con i mantelli, i calzari, i copricapi e tutti i loro abiti, e gettati in mezzo alla fornace di fuoco ardente. Poiché l'ordine del re urgeva e la fornace era ben accesa, la fiamma del fuoco uccise coloro che vi avevano gettato Sadrac, Mesac e Abdènego. E questi tre, Sadrac, Mesac e Abdènego, caddero legati nella fornace di fuoco ardente. Essi passeggiavano in mezzo alle fiamme, lodavano Dio e benedicevano il Signore.

 

 

II LETTURA
Continuazione del profeta Daniele 3, 91-100

 

Allora il re Nabucodònosor rimase stupito e alzatosi in fretta si rivolse ai suoi ministri: «Non abbiamo noi gettato tre uomini legati in mezzo al fuoco?». «Certo, o re», risposero. Egli soggiunse: «Ecco, io vedo quattro uomini sciolti, i quali camminano in mezzo al fuoco, senza subirne alcun danno; anzi il quarto è simile nell'aspetto a un figlio di dèi». Allora Nabucodònosor si accostò alla bocca della fornace di fuoco ardente e prese a dire: «Sadrac, Mesac, Abdènego, servi del Dio altissimo, uscite, venite fuori». Allora Sadrac, Mesac e Abdènego uscirono dal fuoco. Quindi i sàtrapi, i governatori, i prefetti e i ministri del re si radunarono e, guardando quegli uomini, videro che sopra i loro corpi il fuoco non aveva avuto nessun potere, che neppure un capello del loro capo era stato bruciato e i loro mantelli non erano stati toccati e neppure l'odore del fuoco era penetrato in essi.
Nabucodònosor prese a dire: «Benedetto il Dio di Sadrac, Mesac e Abdènego, il quale ha mandato il suo angelo e ha liberato i servi che hanno confidato in lui; hanno trasgredito il comando del re e hanno esposto i loro corpi per non servire e per non adorare alcun altro dio all'infuori del loro Dio. Perciò io decreto che chiunque, a qualsiasi popolo, nazione o lingua appartenga, proferirà offesa contro il Dio di Sadrac, Mesac e Abdènego, sia fatto a pezzi e la sua casa sia ridotta a letamaio, poiché non c'è nessun altro dio che possa liberare allo stesso modo».
Da allora il re diede autorità a Sadrac, Mesac e Abdènego nella provincia di Babilonia.
Il re Nabucodònosor a tutti i popoli, nazioni e lingue, che abitano in tutta la terra: «Abbondi la vostra pace! Mi è parso opportuno rendervi noti i prodigi e le meraviglie che il Dio altissimo ha fatto per me. / Quanto sono grandi i suoi prodigi / e quanto potenti le sue meraviglie! / Il suo regno è un regno eterno / e il suo dominio di generazione in generazione».

 

 

PASSIONE DEL SIGNORE NOSTRO
GESÙ CRISTO SECONDO MATTEO 

Continuazione del Vangelo secondo Matteo 27, 57-61


Venuta la sera, giunse un uomo ricco, di Arimatea, chiamato Giuseppe; anche lui era diventato discepolo di Gesù. Questi si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Pilato allora ordinò che gli fosse consegnato. Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito e lo depose nel suo sepolcro nuovo, che si era fatto scavare nella roccia; rotolata poi una grande pietra all'entrata del sepolcro, se ne andò. Lì, sedute di fronte alla tomba, c'erano Maria di Màgdala e l'altra Maria.

 

 

 
 
 
 

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"OGGI SI E' COMPIUTA QUESTA PAROLA"

GESU' CONFIDO IN TE

VANGELO DI LUCA 4,16-21

In quel tempo, Gesù venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l’anno di grazia del Signore». Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

 

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EL SHADDAI - AMY GRANT

 

PREGHIERA DELL'ARCANGELO MICHELE A FATIMA

PREGHIERA A SAN MICHELE

San Michele Arcangelo, soccorrici nel­la battaglia e sii il nostro aiuto contro la malizia e le insidie del demonio. Che Iddio lo sottoponga! Supplici lo chiedia­mo, e tu, Principe della Milizia celeste, per virtù divina, ricaccia nell'inferno Satana e gli altri maligni che vagano nel mondo per la rovina delle anime. Così sia

"Mio Dio, io credo, adoro, spero e ti amo. Ti chiedo perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano e non Ti amano. Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo: io Ti adoro profondamente e Ti offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli della terra, in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e delle indifferenze con cui Egli stesso viene offeso. E per i meriti infiniti del suo Sacratissimo Cuore e per intercessione del Cuore Immacolato di Maria, io Ti chiedo la conversione dei poveri peccatori

SANTISSIMO SACRAMENTO

 

 

PREGHIERA SEMPLICE A MARIA DI EL.SHADDAI.ADONAI

REGINA DELLA PACE

Madre cara, il tuo sguardo dolce e tenero sia sempre su di me e su tutte le persone che mi leggono. La tua specialissima benedizione materna si posi su tutte le persone a me care, su tutti coloro che incontro nell'arco delle mie giornate, su tutti coloro che non hanno ancora conosciuto l'Amore di Dio. La tua specialissima benedizione sia soffio di vita, sollievo alle anime angosciate, ristoro alle stanche membra di tutti coloro che si affaticano sotto questo cielo alla ricerca della felicità, della gioia, dell'amore; sia la tua specialissima benedizione balsamo sulle ferite del corpo e dell'anima di tutte le persone che leggeranno questa supplica che innalzo a te, o Santissima, o piissima , o dolce Vergine Maria. Sia infine la tua specialissima benedizione materna il dolce risultato della conversione di molti cuori e la salvezza di una moltitudine di anime. Amen

 

VIVA MARIA

 

SALUTO ALLA DIVINA MISERICORDIA

Ti saluto, misericordiosissimo Cuore di Gesù, viva sorgente di ogni grazia, unico rifugio ed asili per noi. In Te ho la luce della mia speranza. Ti saluto, Cuore pietosissimo del mio Dio, illimitata e viva sorgente d'amore, da cui sgorga la vita per i peccatori, e sei fonte di ogni dolcezza. Ti saluto o Ferita aperta nel Sacratissimo Cuore, dal quale sono usciti i raggi della Misericordia da cui ci è dato attingere la vita, unicamente col recipiente della fiducia. Ti saluto o imperscrutabile bontà di Dio, sempre smisurata ed incalcolabile, piena d'amore e di Misericordia, ma sempre santa, e come una buona madre chinata verso di noi. Ti saluto, trono della Misericordia, Agnello di Dio, che hai offerto la vita per me, davanti a cui ogni giorno la mia anima si umilia, vivendo in una fede profonda. S. Faustina

 

EZECHIELE 37 SPIRITO DAI QUATTRO VENTI

Dio rinnoverà il suo popolo

Vi prenderò dalle genti, 
    vi radunerò da ogni terra 
    e vi condurrò sul vostro suolo.

Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; 
    io vi purificherò da tutte le vostre sozzure 
    e da tutti i vostri idoli;

vi darò un cuore nuovo, 
    metterò dentro di voi uno spirito nuovo,
toglierò da voi il cuore di pietra 
    e vi darò un cuore di carne. 

Porrò il mio spirito dentro di voi 
    e vi farò vivere secondo i miei precetti 
    e vi farò osservare e mettere in pratica
        le mie leggi.

Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; 
    voi sarete il mio popolo 
    e io sarò il vostro Dio.

 

 

SIGNORE GESÙ CRISTO,
FIGLIO DEL PADRE,
MANDA ORA IL TUO SPIRITO SULLA TERRA.
FA ABITARE LO SPIRITO SANTO
NEI CUORI DI TUTTI I POPOLI,
AFFINCHÉ SIANO PRESERVATI
DALLA CORRUZIONE, DALLE CALAMITÀ
E DALLA GUERRA.
CHE LA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI,
LA BEATA VERGINE MARIA,
SIA LA NOSTRA AVVOCATA.
AMEN. 
 
 
 
 

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