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INCENERITORI

Inceneritori:La legge di Lavoisier applicata ai rifiuti: La legge di Lavoisier (o di costanza delle masse nelle reazioni chimiche) ci dice che “la quantità di materia totale di un sistema chiuso rimane costante”. Il che significa che è possibile trasformare le sostanze, ma non annullare la loro massa. Dalla combustione di una tonnellata di rifiuti bruciata si ottengono complessivamente circa due tonnellate di sostanze: - una tonnellata di fumi - 280kg/300kg di ceneri solide, cancerogene, da smaltire in discariche speciali - 30 kg di ceneri volanti (estremamente tossiche) - 650 kg di acqua sporca (da depurare) - 25 kg di gesso Nel processo di incenerimento, ai rifiuti da bruciare occorre infatti aggiungere calce viva e una rilevante quantità di acqua. Nulla si crea, nulla si distrugge, e tutto si trasforma, viene insegnato in seconda media, eppure, in modo bipartisan, i nostri politici sono ancora suggestionati dal “mito prometeico”.
 

HERMANN DALY

Hermann Daly, uno dei fondatori dell' economia ecologica fornisce la seguente ricetta per una economia sostenibile (notare bene che parla di "economia" e non "sviluppo")

1-Sfruttare le risorse rinnovabili ad un ritmo che non superi la capacità di rigenerazione dell' ecosistema.
2-Limitare l'uso di tutte le risorse, in modo da produrre un livello di rifiuti che possano essere assorbiti dall'ecosistema
3-Sfruttare le risorse non rinnovabili ad un ritmo che, per quanto possibile, non superi il ritmo di introduzione di sostituti rinnovabili

 

 

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AMIANTO

Post n°905 pubblicato il 04 Aprile 2014 da emergenzambiente
 

Foto di emergenzambiente

Discarica di amianto di Ortona. WWF e Medici per l'Ambiente: avviare subito un'indagine epidemiologica ed applicare l'ecoristoro a favore dei cittadini

 

 

ORTONA - All'inizio degli anni 2000, per evitare il proliferare di micro discariche abusive di amianto nel territorio ortonese, l'amministrazione comunale di allora (con Ordinanza Dirigenziale 11/04/2001), decide di dotare il proprio territorio di una discarica dedicata per meglio tutelare la salute dei propri cittadini. Nel 2003 l'impianto della Ditta SMI s.r.l. (Società Meridionale Inerti) in via Taverna Nuova, diventa operativo, ma già nel 2005 la discarica viene chiusa, non avendo ottemperato ai sistemi obbligatori di sorveglianza, controllo e monitoraggio sulla concentrazione delle fibre nell'aria, confermando i sospetti di semplici cittadini che avevano allertato le istituzioni preposte. In quei pochi anni di attività vengono conferiti, secondo il documento "Progetto Amianto" della regione Abruzzo, 19.000 metri cubi amianto lavorato, nel disinteresse dell'allora amministrazione che l'aveva voluta.

 

Il 28/11/2008 la SMI presenta uno Studio di Impatto Ambientale al fine di adeguare il proprio impianto alle caratteristiche fissate dal D.Lgs 36/03 per le discariche di rifiuti non pericolosi. Nonostante le osservazioni prodotte dalle associazioni, le preoccupazioni espresse dal territorio, e le solite promesse della politica, il 15 luglio 2010 viene concessa l'AIA -Autorizzazione Integrata Ambientale.

 

Intanto ad Ortona le microdiscariche di amianto continuano a proliferare e non sappiamo quanto sia stato conferito come matrici cementizie e resinoidi contenenti amianto di casa nostra in quel punto di raccolta, che ricordiamo nasce come un servizio per la città di Ortona, e diviene la più grande discarica di cemento amianto d'Abruzzo , con una capacità di 270.000 metri cubi. Il sospetto che in quel punto di raccolta si sia conferito da tutta Italia e non solo, e così poco dal territorio ospitante, è lecito, dato che i conferimenti abusivi disseminati per Ortona sono continuati imperterriti e nei manufatti della città questo elemento così dannoso alla salute continua ad essere presente in modo cospicuo. Ospitiamo nostro malgrado una discarica in mezzo alle campagne e non ci risulta sia nato un piano di censimento amianto, per la dismissione controllata.

 

A tal proposito l'Associazione WWF Zona Frentana e Costa Teatina, unitamente all'ISDE Chieti- Associazione Medici per l'ambiente - chiedono al Sindaco D'Ottavio e all'Assessore all'ambiente Roberto Serafini quali azioni siano state intraprese riguardo i punti contenuti nell'AIA -Autorizzazione Integrata Ambientale- sui conferimenti "agevolati "- il cosiddetto ecoristoro- per i cittadini di Ortona.

E, viste le promesse sul coinvolgimento della cittadinanza in merito a impianti di certo impatto, vorremmo capire se il Comune, con le due giunte susseguitesi, e la Ditta S.M.I. srl, si siano incontrati per valutare ed avanzare proposte in merito ad agevolazioni tariffarie per i cittadini, visto che la discarica si sta riempiendo a ritmi vertiginosi e come detto Ortona è piena di questo manufatto intrinsecamente pericoloso.

 

Vorremmo capire, inoltre, se la massima autorità sanitaria della città, il sindaco, abbia richiesto alla passata amministrazione informazioni sulla redazione da parte dell'ASL e dell'ARTA territorialmente competenti di uno studio epidemiologico delle aree limitrofe interessate dalla discarica, a tutela igienico-sanitaria delle popolazioni eventualmente interessate, secondo quanto indicato dal "protocollo operativo" da sottoscrivere tra gli Enti interessati (Regione, Provincia, 'Comune, ASL ed, ARTA)"con eventuale partecipazione della S.M.I. srl, entro 60 giorni dall'avvio delle attività della discarica, così come indicato sempre dall'AIA. Purtroppo noi non riusciamo a trovare nulla a riguardo, nonostante l'indicazione asserisca:"...rendere disponibili al pubblico, sul proprio sito internet o mediante altro mezzo ritenuto idoneo, i risultati dei monitoraggi prescritti nel presente provvedimento;..." ma il sito è introvabile, o in perenne costruzione.

 

Non è possibile che le associazioni e i comitati siano sempre più i depositari delle inquietudini di cittadini riguardo la propria salute, e non chi è preposto a farlo. Consigliamo di informare la popolazione attraverso incontri pubblici, specie sugli impianti più discussi, perchè la sindrome di Nimby - non nel mio giardino - non funziona più come arma di detrazione verso chi si interessa dei propri territori.

 

Ines Palena

Presidente Associazione WWF

Zona Frentana e Costa Teatina Onlus

 

Fabrizia Arduini

Consigliere WWF Abruzzo, referente Ortona

 

Dot. Lucio Zinni

Presidente ISDE Chieti - Associazione Medici per l'Ambiente-

 

 

 

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Data di creazione: 05/04/2008
 

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FUORI IL PETROLIO DALL'ABRUZZO

PETROLIO CHI DECIDE COSA

Lo schema delle autorità competenti può essere riassunto così: -La Direzione Generale dell’Energia e delle Risorse Minerarie è la massima autorità nel campo energetico nazionale nell’attribuire i titoli minerari. Nel suo ambito opera l’Ufficio Nazionale per gli Idrocarburi e Geotermia (UNMIG), con tre uffici periferici a Roma, Bologna e Napoli, al quale è demandato il compito del rilascio dei permessi, delle concessioni e il controllo delle attività produttive. -Il Comitato Tecnico per gli Idrocarburi e la Geotermia è il principale organo consultivo del Ministero dell’Industria in materia. E’ nominato per decreto dal Ministro dell’Industria e dura in carica per tre anni. Il Comitato esprime un parere, peraltro non vincolante, sull’assegnazione dei titoli minerari richiesti in concorrenza, e valuta le varie situazioni su cui è chiamato a pronunciarsi, quali la variazione dei programmi di lavoro, l’unificazione degli stessi fra titoli adiacenti interessati alla stessa tematica, l’assegnazione di concessioni di coltivazione alla società o gruppo che ha scoperto il giacimento ecc. Le riunioni del comitato avvengono a intervalli trimestrali. -Il Ministero dell’Ambiente, attraverso la Direzione Generale della Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) è l’istituto preposto a fornire la valutazione dell’impatto ambientale di ogni singolo progetto industriale e quindi anche di quello relativo al settore degli idrocarburi. Si avvale anche del parere della Sovrintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, competenti territorialmente. Alcune competenze specifiche sono demandate direttamente alle Regioni interessate e attraverso deleghe, a Provincia e Comuni.
 

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A ME GLI OCCHI

Il linguista Noam Chomsky ha elaborato la lista delle “10 Strategie della Manipolazione” attraverso i mass media.
1 - La strategia della distrazione. L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti.
Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
2 - Creare il problema e poi offrire la soluzione. Questo metodo è anche chiamato “problema - reazione - soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata reazione nel pubblico in modo che sia questa la ragione delle misure che si desiderano far accettare.
3 - La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po’ di anni consecutivi.
4 - La strategia del differire. Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria” guadagnando in quel momento il consenso della gente per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro di quello immediato.
5 - Rivolgersi alla gente come a dei bambini. La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso con voce flebile, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente.
6 - Usare l’aspetto emozionale molto più della riflessione. Sfruttare l'emotività è una tecnica classica per provocare un corto circuito dell'analisi razionale e, infine, del senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del tono emotivo permette di aprire la porta verso l’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o per indurre comportamenti….
7 - Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori" (vedi “Armi silenziose per guerre tranquille”).

8 - Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità. Spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti...

9 - Rafforzare il senso di colpa. Far credere all’individuo di essere esclusivamente lui il responsabile della proprie disgrazie a causa di insufficiente intelligenza, capacità o sforzo. In tal modo, anziché ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta

10 - Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca. Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno creato un crescente divario tra le conoscenze della gente e quelle di cui dispongono e che utilizzano le élites dominanti. Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune molto meglio di quanto egli conosca sé stesso. Ciò comporta che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un più ampio controllo ed un maggior potere sulla gente, ben maggiore di quello che la gente esercita su sé stessa.

Noam Chomsky
Fonte: www.visionesalternativas.com.mx

 
 

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