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Post n°732 pubblicato il 22 Novembre 2017 da enodas

 

 

"...Sono pochi ed essenziali i momenti di rapimento nella vita di un uomo e, in quegli istanti, passato, presente e futuro diventano all'improvviso compresenti, come un seme in cui simultaneamente si riescano a scorgere l'albero da cui proviene, l'albero che genererà e tutte le stagioni in mezzo... [...] Un seme nascosto nel cuore di una mela é un frutteto invisibile..."

 

 

Ho iniziato a sfogliare queste pagine con molta fatica. I dialoghi - monologhi in realtà - diretti al poeta non sono molto leggeri, ed ancora mi trovo ai capitoli iniziali. Dialoghi ad un'anima fragile, come fragili dovevano essere i suoi versi.
Sono giunto a questo passaggio e sono rimasto a pensare al concetto di "momenti di rapimento" ed in qualche modo mi ci sono ritrovato. Ho pensato quali fossero i miei momenti di rapimento, attorno cui, in qualche modo, la vita davvero potrebbe essere una spirale. Li ho raccolti con un po' di malinconia, perché a volte sono momenti andati e perduti, a volte invece deviazioni che rasentano la via di fuga, ma soprattutto perché in qualche modo questi momenti di rapimento é come se fossero andati dimenticati.
E' stato un momento uno sguardo, così lontano ormai, a cui non sono mai veramente riuscito ad avvicinarmi, per timidezza o per mancanza di coraggio. Un fallimento contro me stesso che porterò sempre con me, in qualche modo. Non ha più importanza, ormai, se non che a volte immancabilmente ritorna, come in un sogno che mi pone in una dimensione parallela e lì mi lascia, per qualche istante, una volta sveglio. Perché forse tante cose sarebbero diverse.
E' stato un momento la musica, i tasti di un pianoforte cui mi avvicino sempre meno, cui magari un giorno avrei voluto infondere tutta la mia energia. E forse, un momento é stato anche un pianto, davanti ad una mancanza improvvisa.
Potrei continuare. Ho raccolto questi momenti di rapimento, se sono tali, richiamati dalle linee sottolineate di un libro. Ed ho sentito quanto quell'intensità sia affievolita, non so nominare quando, entro canoni quotidiani. Rimasti tuttavia ancorati, in fondo, da qualche parte, come ricordi che in qualche modo marcano incroci che nella mia mente rimangono decisivi. Momenti, appunto: é un'espressione appropriata, e forse anche un po' poetica che, guardando indietro un po' mi immalinconiscono e, per il momento, non sollevano molto la mia anima fragile.

 

 

"...una vita assomiglia a una spirale, il centro rimane nella stessa posizione e i minuti gli si arrotolano attorno, ora più vicini ora più lontani, in base alla fedeltà alla propria originalità. Quel centro é il rapimento e l'adolescenza ne é lo scrigno..."

 

 
 
 
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