Enodas

Il mio mondo...

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Marzo 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

m12ps12Desert.69Dott.FiccagliaCherryslMiele.Speziato0amorino11surfinia60felixyaxiltuocognatino1Signorina_Golightlycassetta2rossella1900.rprefazione09enodasanastasia_55
 
Citazioni nei Blog Amici: 26
 
Mi piace

la musica, suonare il pianoforte, suonare il mio violino, la luce del tramonto, ascoltare il mare in una spiaggia deserta, guardare il cielo stellato, l’arte, i frattali, viaggiare, conoscere e scoprire cose nuove, perdermi nei musei, andare al cinema, camminare, correre, nuotare, le immagini riflesse sull’acqua, fare fotografie, il profumo della pioggia, l’inverno, le persone semplici, il pane fresco ancora caldo, i fuochi d’artificio, la pizza il gelato e la cioccolata


Non mi piace


l’ipocrisia, l’opportunismo, chi indossa una maschera solo per piacere a qualcuno, l’arroganza, chi pretende di dirmi cosa devo fare, chi giudica, chi ha sempre un problema più grosso del mio, sentirmi tradito, le offese gratuite, i luoghi affollati, essere al centro dell’attenzione, chi non ascolta, chi parla tanto ma poi…, l’invidia, il passato di verdura





 
Ultimi libri letti


I sei numeri dell'universo
- M. Rees -
* * *
La tavola fiamminga
- A. Perez-Reverte -
* * * * *
Lunedi blu
- A. Grunenberg -
* * *
Leonardo da Vinci
- D. Mereskovskij -
* * * *
Pilota di guerra
- A. de Saint-Exuperi -
* * *
Un nome da torero
- L. Sepulveda -
* * * * *
Il libro di mia madre
- A. Cohen -
* * *
Il disprezzo
- A. Moravia -
* * * *
Il ritorno del giovane principe
- A.G. Roemmers -
* * *
 

Suonando...


Albeniz
Granada
Asturias

Beethoven
Sonata n.3 op.10 (n.7)
Sonata op.13 “Patetica” (n.8)
Sonata n.2 op.27
“Chiaro di luna” (n.14)

Sonata op.53 “Waldstein” (n.21)

Chopin

Notturni

Debussy

Suite Bergamasque
Deux Arabesques

Liszt

Valse Oublièe
Valse Impromptu

Schubert

Impromptu n.3 op.90
Impromptu n.2 op.142




 

Messaggi del 17/03/2015

.

Post n°533 pubblicato il 17 Marzo 2015 da enodas

 

 

 

Laddove c'é un grumo di colore, un impasto di luce che sprigiona nel buio, un gesto impercettibile di straordinaria umanità, lì arrivava il suo pennello. Partendo da se stesso, in una serie di autoritratti lunga una vita, in cui non nascondeva se stesso, i cambiamenti del volto e, infine, la decadenza del corpo. Senza indugio, e senza commiserazione. L'ultimo sguardo che lascia impresso rimane vivace, quasi beffardo, di quel lampo che illumina gli occhi di chi sa di conoscere qualcosa che noi ancora non sappiamo. Lo stesso sguardo indagatore, che osservava una galleria di personaggi, reali o immaginati, colti nel momento in cui il loro mondo interiore veniva a galla. Intimacy. E conflitto, un'emozione sospesa, e riconciliazione: é così che ci si perde nello sguardo di un bambino, nel gesto di una mano, negli occhi ciechi di un vecchio. Ognuno specchio di un animo intero, messo a nudo, per quanto leggero, pesato, quasi impercettibile. Questi colori si muovono. E non sono movimenti fisici, ma un turbine di emozioni e sentimenti.

 

 

Un percorso per raccontare le rivoluzioni e la poliedricità di Rembrandt. Attraverso le opere degli ultimi anni, quelle che, per forza di cose, rappresentano un punto di arrivo di uno studio ed una riflessione continua. Inizialmente un po' difficile, con i riflettori puntati sui disegni e le sperimentazioni tecniche nelle stampe e nei soggetti: dall'interesse per la natura, senza idealizzazione, alle citazioni artistiche rivisitate, a quelle convenzioni che lo fecero dichiarare "pittore eretico", fino all'interpretazione del proprio rapporto con i ritratti della committenza. In ogni campo c'era un passaggio innovativo ed antitradizionale che in alcuni momenti costò a Rembrandt sfortuna nelle vicissitudini quotidiane ma assicurarono all'artista un posto tra le vette dell'arte. Passaggi straordinari, come quello, già riconosciuto allora, della capacità di cogliere e descrivere la luce, o come quello, toccante, della capacità di penetrare i soggetti che dipingeva. Uno scrutare continuo, del mondo, della natura e degli uomini, che si accantuava negli ultimi anni di vita del pittore, quasi che la vicissitudini personali e l'esperienza degli anni gli permettesse di soffermarsi con indulgenza e comprensione nei momenti di massima emozione. Dopo una lotta violenta, o immediatamente prima un conflitto, tutto interiore che determina il punto massimo del soggetto, prima che dell'azione in sé. Una differenza sottilissima ma strabiliante, che raccontava una storia da una prospettiva differente, estremamente interiore e personale, con un'intimità difficilmente raggiungibile e mai giudicata che, specie nelle ultime sezioni, l'esposizione cerca di sottolineare. E non a caso, sono quelle che mi sono piaciute maggiormente e mi hanno effettivamente emozionato. GLi sguardi raccolti, quelli sfuggenti e quelli assorti, allora, così impastati di colore e di una luce che si rivelava come intensi bagliori e cupe zone scure, assumevano un altro significato, affascinante e profondo.

 

 

"Having already suffered the early loss of his wife and three of their children, Rembrandt’s later years were burdened with bankruptcy, acrimonious legal proceedings with a former lover, and the loss of his common-law wife and only remaining son. However, far from diminishing as he aged, Rembrandt’s creativity gathered new energy.
From the 1650s until his death in 1669, Rembrandt pursued an artistic style that was expressive and radical. His bold manipulation of printing and painting techniques and progressive interpretations of traditional subjects inspired generations of artists, earning him a reputation as the greatest master of the Dutch Golden Age.
Through famous masterpieces and rare drawings and prints, ‘The Late Works’ examines the themes that preoccupied Rembrandt as he grew older: self-scrutiny, experimentation, light, observation of everyday life and even other artists’ works; as well as expressions of intimacy, contemplation, conflict and reconciliation. 
“Even three-and-a-half centuries after his death, Rembrandt continues to astonish and amaze. His technical inventions, and his profound insight into human emotions, are as fresh and relevant today as they were in the 17th century.”
‘Rembrandt: The Late Works’, organised by the National Gallery, London and the Rijksmuseum, Amsterdam, offers an opportunity to experience the passion, emotion and innovation of the great master."

(dall'introduzione alla mostra "Rembrandt - The late works")

 

 

[...]

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: enodas
Data di creazione: 18/11/2007
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: enodas
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 43
Prov: VR
 
Mi trovate anche su:

DeviantArt




e su: Flickr
(foto pubblicate nel blog)




 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
 
La gente non fa i viaggi. Sono i viaggi che fanno la gente.
(J. Steinbeck)

Nell'ultimo anno...


 
Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso,
si usano le opere d'arte per guardare la propria anima

G.B.Shaw


Leonardo da Vinci


Raffaello Sanzio


Michelangelo Buonarroti

 

 


Caravaggio


Rembrandt van Rijn


Jan Vermeer
 


Antonio Canova



Caspar David Friedrich


Claude Mone
 


Vincent van Gogh


Salvador Dalì


Marc Chagall

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963