Creato da gabrigdb il 22/05/2008

GABRIGDB

IL MIO BLOG

 

 

« Cognomiprevisioni meteo »

Cene insolite

Post n°893 pubblicato il 20 Gennaio 2010 da gabrigdb
 

Cene insolite in posti da sognoDa New York alle Piccole Antille, ecco i ristoranti dove assaggiare i cibi più strani e indimenticabili. Dal tartufo bianco fritto alla torta d'oro 24 carati, senza dimenticare la pizza farcita di caviale e aragosta e l'amburgher al foie gras


Si può viaggiare anche con il palato. A caro prezzo, ma si può fare. È ciò che promettono i menu degli 11 ristoranti che Forbes giudicato i più stravaganti e cari del mondo. Torte d'oro, pizze con caviale e aragosta, hamburger al manzo kobe, tartufi bianchi fritti. Dalla Napa Valley alle Piccole Antille, vi portiamo alla scoperta di posti più che esclusivi.

1 Caviar, New York City
Nel ristorante di Daniel Boulund per il menu degustazione si spendono 250 dollari. Sappiate che si tratta tutto sommato di un buon prezzo confrontato ad altri ristoranti di livello simile di Manhattan. Però state attenti agli extra, tipo champagne accompagnato da caviale da consumarsi nel salotto prima del pranzo: per 50 grammi di uova di storione iraniano del Mar Caspio si spendono 860 dollari. Rischia di rimanere sullo stomaco, eh?
2 The French Laudry, Napa Valley
Lo chef Thomas Keller e il suo staff offrono due tipi di menu degustazione di nove portate a 240 dollari: il menu assaggi e il menu vegetariano, che promettono entrambi delle esperienze indimenticabili per i vostri palati. La particolarità della cucina è di utilizzare solo ingredienti di stagione e promette di non replicare lo stesso ingrediente in nessuna delle portate. È una vera missione trovare un tavolo in questo ristorante della Napa Valley. La sala da pranzo è intima, elegante e accogliente allo stesso tempo: ci si potrebbe stare per ore e ore.

3 Kempinski Hotel, Instanbul
Avete mai mangiato una torta d’oro? Al Çýragan Palace Kempinski Hotel di Instanbul, un cinque stelle affacciato sul Bosforo, potrete farlo. Il prezioso dolce costa mille dollari, e conta tra gli ingredienti vaniglia della Polinesia Francese, frutta impregnata di rum Giamaicano e come glassa oro commestibile a 24 carati.

4 Les Amis, Singapore
Ai danarosi amanti delle cucina francese questo ristorante elegantissimo di Singapore mette a disposizione un menu a base di tartufo bianco che parte da 800 dollari, esclusi i vini per cui è tra l'altro famoso. I tartufi vengono anche serviti fritti, e chi li ha assaggiati assicura che siano una bontà. Tra le specialità gli asparagi con hamachi, pesci pregiati e famosi in Giappone, serviti con un’emulsione mentaiko.

5 Burger Bar, Las Vegas
Chi l’ha detto che l’hamburger è solo junk food? Lo chef Hubert Keller vi farà cambiare idea. Nel suo Burger Bar di Las Vegas, che fa parte della catena Fleur de Lys, questo artista della cucina propone hamburger al manzo kobe, carne rara e prelibatissima, al tartufo e al foie gras. La bevanda ideale per accompagnare questo ricco panino non è una cola ma del Chateau Petrus anno 1995, proveniente da Bordeaux. Vi leccherete i baffi.

6 Nino’s Positano, New York
Le bellissime pizze di Nino (così sono presentate nel menù) variano dalla tradizionale Margherita a quelle più saporite tipo Salsicia (sì, con una S sola), Polpetini, Fatoressa, Calciofi, D’Lorenzo (con mozzarella, pomodorini ciliegina, rucola, “parmegiano”). La più particolare però è una pizza da mille dollari, farcitissima di caviale e aragosta fresca del Maine, uova di salmone e un pizzico di wasabi. Una roba capace di far rabbrividire i veri intenditori. 

7 Dinner in the Sky, location varie
«La gente è stufa di mangiare negli stessi vecchi ristoranti», ha pensato l’imprenditore belga David Ghysels. Così ha pensato bene di inventarsi un ristorante itinerante sospeso nel vuoto, dove pranzare o cenare a 50 metri d’altezza, dondolando nell’aria attaccati a una gru. Caldamente sconsigliato ai cardiopatici o a chi soffre di vertigini. Con una cifra che va dai 50mila ai 100mila dollari potrete aggiudicarvi uno chef coi fiocchi e una bella tavolata “in the sky”. 

8 Macaroni Beach, Piccole Antille
Al mare, sulla spiaggia: il posto ideale dove fare un bel picnic a base di pollo arrosto, insalata di mango e avocado, un bel cocktail al rum. Un pranzetto economico, a meno che non decidiate di consumarlo alla Macaroni Beach di Mustique, nelle Piccole Antille, un’autentica meraviglia da cartolina nonché un’isola privata dove affittare delle bellissime ville da 5mila a 55dollari la settimana. Una delle più belle è la Hibiscus, in stile toscano, che mette uno chef col suo staff a vostra disposizione.

9 Espadon, Paris
Soffitto decorato a trompe d’oeil, una sala di un’eleganza opulenta in Place Verdome. L’Espadon, ristorante dell’arcinoto Hotel Ritz segnalato dalla guida Michelin, è un’istituzione. Tra i piatti più noti l’arrosto di vitella al latte e il filetto di manzo alla Rossini con purè di patate al tartufo e cacao. Occasionalmente l’executive chef Michel Roth invita gli ospiti a pranzare al tavolo degli chef, nella coreografica e mitica cucina dell’albergo. Costo? 500 dollari per una cena a due.

10 Little Palm Island Resort, Florida
Lo chef Louis Pous cucina con maestria piatti franco-cubani nel ristorante di quest’albergo tranquillo e isolato, raggiungibile solo via mare o con un idrovolante. Se avete 10mila dollari che vi avanzano (escluse le spese di trasporti) potrete prenotare una cena per dieci persone: lo chef e il suo staff voleranno da voi, ovunque siate. Il pacchetto dev’essere prenotato un mese prima e non include vino, porcellane e bicchieri.

11Dinner at Three on the Bund, Shangai
Qui lo spazio è inversamente proporzionale al lusso. La sala da pranzo è piccolissima, ma in compenso è di una raffinatezza unica, e non meno importante gode di una vista incantevole. C’è posto giusto per due commensali e un maggiordomo! Il cibo arriva dai ristoranti del complesso commerciale sottostante, inclusi il Jean-Georges Vongerichten’s, il Laris o ilWhampoa Club.
Libero News

 
Commenta il Post:
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

TAG

 

ULTIME VISITE AL BLOG

romhausgobbiermesriddle8emozionintense0codicedgl4raf340annalisa.loverapantaleoefrancadom.carrierozottigiuseppe_2013bastetneraalkemy72cara.callavilmaserapigliaparapatty60
 

ULTIMI COMMENTI

che bello rivederti! come stai? e la piccola..è femmina,...
Inviato da: gioia58_r
il 21/11/2011 alle 08:37
 
Un abbraccio grande gabri :)
Inviato da: sellymao
il 20/11/2011 alle 19:00
 
mi è sembrato di vedere Gabri..eri tu?
Inviato da: gioia58_r
il 24/05/2011 alle 20:09
 
Gabryyyyyyyyyyyyyyyy
Inviato da: gioia58_r
il 12/05/2011 alle 16:38
 
Ciao gabri, come stai??? spero super bene!!! :) un bacione
Inviato da: sellymao
il 01/05/2011 alle 21:15
 
 

ACQUA

 
 

 

SIAMO IN...

   tracker



FREE TIBET
 

FACEBOOK

 
 

CAMPOBASSO

La città di Campobasso, capoluogo di provincia e di regione del Molise, è situata 786 metri sopra il livello del mare e conta circa 50.000 abitanti.

L'origine incerta, pur se molto antica,  sembra ricondurre ai secoli VIII e X, quando si ha già  notizia dell'esistenza di  2 borghi, Campus de Prata e Campus bassus, dove la parte più antica è situata sulle pendici di un colle ed è dominata dal Castello Monforte, mentre la parte nuova  si estende in pianura.

Il nucleo più in alto, rappresentato dal castello, ospitava i  Longobardi, durante la loro funzione di coordinatori di tutto il territorio circostante.  

Succesivamente si ebbe la conquista da parte dei Normanni e Campobasso divenne capitale del feudo dei conti del Molise, sviluppandosi anche verso il borgo sottostante. Il grando sviluppo urbano si ebbe poi sotto gli Angioini e gli Aragonesi, continuando per i secoli successivi, pur attraversando periodi di crisi ed epidemie.      

Negli anni a seguire Campobasso venne  considerato un centro molto importante sia dal punto di vista economico che sociale, a causa della sua nomina nel 1806 a capologuo della provincia del Molise, ma ancor più dopo che nel 1963 ci fu la separazione della provincia di Campobasso dall'Abruzzo e il Molise diventava la 15° regione d'Italia.

Dal punto di vista economico la città è caratterizzata prevalentamente dal settore agricolo e dall'allevamento del bestiame, ma  troviamo anche delle industrie artigianali per la lavorazione di lame d'acciaio che hanno origini molto antiche, in quanto l’arte spadaria del luogo è documentata già nel ‘300.

 

I FORMAGGI

La sapienza dei pastori della transumanza, infusa nei metodi di lavorazione artigianali ancora oggi praticati, e l'alta qualità della materia prima conferiscono eccellenza ai prodotti derivati dal latte: mozzarelle, stracciate, trecce, scamorze, ricotte, burrini, caciocavalli e pecorino.

 

L'OLIO MOLISANO

La rinomanza e la notorietà dell'olio del Molise sono state affermate sin da tempi remoti da diversi autori.
Come si consuma. L’olio Molise Dop è ottimo per condire zuppe e minestre tipiche della cucina dell’appenino molisano dove prosperano grandi varietà di legumi come: lenticchie, fave, ceci, fagioli, cicerchie e farro. Altro abbinamento ideale è con i primi piatti di pesce a base di scampi, triglie, cozze e vongole che dominano invece la cucina delle zone costiere, ma anche assieme ad una semplice fetta di pane casereccio quest'olio esprime al meglio tutte le sue note gustative.
Come si conserva. L'olio deve essere conservato in ambienti freschi, asciutti e lontano da fonti di calore, a una temperatura compresa tra i 14 e i 20°C. In questa situazione ottimale la qualità del prodotto resta integra per oltre 36 mesi. Con le basse temperature l’olio può andare soggetto a congelamento, per cui, prima di iniziarne il consumo, occorre riportare il recipiente a temperatura ambiente (16-18°C) per alcuni minuti e agitarlo ripetutamente, per agevolare il ritorno del prodotto allo stato naturale.
Come si produce. L'olio extravergine di oliva Molise è ottenuto dalle varietà di olivo, per almeno l'80 % di Aurina, Gentile di Larino, Oliva Nera di Colletorto e Leccino e per il restante 20% da altre varietà autoctone tra le quali Paesana Bianca, Sperone di Gallo Olivastro e Rosciola. La raccolta delle olive avviene durante la fase dell'invaiatura per brucatura e/o con mezzi manuali tradizionali o con mezzi meccanizzati, utilizzando tutti gli accorgimenti onde evitare il contatto delle olive con il terreno. Dopo la raccolta, le olive vengono riposte in contenitori rigidi, forati e vengono molite entro 48 ore dalla raccolta. Per la oleificazione sono ammessi soltanto i processi meccanici e fisici tali da garantire l'ottenimento di oli esenti da alterazioni.

Fin dall'antichità l'olio molisano è stato considerato molto rinomato, come testimoniato già da Tito Livio. L'olivicoltura è ampiamente praticata e garantisce una produzione di elevata qualità. Ben 34 Comuni molisani fanno parte dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio, insieme alle due Camere di Commercio e alle due Province di Campobasso e Isernia.

 
 

INFORMAZIONE

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.3.2001. Parte del materiale pubblicato può essere stato prelevato da Internet, quindi valutato di pubblico dominio. Qualora i soggetti interessati o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo al gestore del blog che provvederà prontamente alla rimozione dei testi e delle immagini utilizzate. Si sottolinea inoltre che ciò che è pubblicato sul blog è a scopo di discussione, approfondimento, studio e comunque non di lucro.


 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963