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Ciao Raimondo

Post n°897 pubblicato il 15 Aprile 2010 da gabrigdb
 

Addio Raimondo Vianello.

E’ scomparso uno dei volti più noti della tv italiana,

famoso conduttore e attore in coppia con la moglie Sandra Mondaini.

Aveva 87 anni, il 7 maggio ne avrebbe compiuti 88.
Cresciuto in Dalmazia, a Spalato, dove il padre, 

ammiraglio nella Marina militare, era stato trasferito, 

a seguito della sua adesione alla Repubblica Sociale Italiana

come bersagliere nel 1945 fu detenuto dagli alleati

nel campo di concentramento di Coltano

assieme ad altri personaggi  famosi  come

il poeta americano Ezra Pound,gli attori Dario Fo e Walter Chiari.

La sua carriera iniziò con il teatro di rivista subito dopo la guerra,

negli anni Cinquanta passò al cinema come caratterista,

recitando in diverse pellicole al fianco di attori celebri quali

Totò e Ugo Tognazzi. E proprio con quest'ultimo scoprì la tv

nel programma Un, due tre.

Nel 1958 l'incontro con Sandra Mondaini, che sposò nel 1962,

 e l'inizio di uno storico sodalizio anche dal punto di vista professionale. 

Con lei Vianello diede vita a una delle coppie inossidabili

della commedia italiana. Dopo varie trasmissioni in Rai negli anni Settanta

ome Sai che ti dico?, Tante scuse, Di nuovo tante scuse,

Noi... no, Io e la befana, arrivò a Mediaset con la Mondaini in varietà

come Attenti a noi due, Attenti a noi due 2 e Sandra e Raimondo Show.

Recitarono in coppia nella storica sit-com Casa Vianello (1988-2007)

che fu trasformata anche in diversi film per la tv intitolati Cascina Vianello,

con scenette, cliché comici, prese in giro delle tipiche situazioni

delle coppie sposate da tanti anni che resteranno memorabili e

che solo loro, complici e marito e moglie davvero nella vita, 

potevano inventare e recitare così bene.

Da solo Raimondo Vianello condusse inoltre le trasmissioni

Zig zag (1983-1986) e Il gioco dei 9 (1988-1990),

 i programmi sportivi di Italia 1 Pressing e Studio tappa e

nel 1998 il Festival di Sanremo.

 

 

 
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ULTIMI COMMENTI

che bello rivederti! come stai? e la piccola..è femmina,...
Inviato da: gioia58_r
il 21/11/2011 alle 08:37
 
Un abbraccio grande gabri :)
Inviato da: sellymao
il 20/11/2011 alle 19:00
 
mi è sembrato di vedere Gabri..eri tu?
Inviato da: gioia58_r
il 24/05/2011 alle 20:09
 
Gabryyyyyyyyyyyyyyyy
Inviato da: gioia58_r
il 12/05/2011 alle 16:38
 
Ciao gabri, come stai??? spero super bene!!! :) un bacione
Inviato da: sellymao
il 01/05/2011 alle 21:15
 
 

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CAMPOBASSO

La città di Campobasso, capoluogo di provincia e di regione del Molise, è situata 786 metri sopra il livello del mare e conta circa 50.000 abitanti.

L'origine incerta, pur se molto antica,  sembra ricondurre ai secoli VIII e X, quando si ha già  notizia dell'esistenza di  2 borghi, Campus de Prata e Campus bassus, dove la parte più antica è situata sulle pendici di un colle ed è dominata dal Castello Monforte, mentre la parte nuova  si estende in pianura.

Il nucleo più in alto, rappresentato dal castello, ospitava i  Longobardi, durante la loro funzione di coordinatori di tutto il territorio circostante.  

Succesivamente si ebbe la conquista da parte dei Normanni e Campobasso divenne capitale del feudo dei conti del Molise, sviluppandosi anche verso il borgo sottostante. Il grando sviluppo urbano si ebbe poi sotto gli Angioini e gli Aragonesi, continuando per i secoli successivi, pur attraversando periodi di crisi ed epidemie.      

Negli anni a seguire Campobasso venne  considerato un centro molto importante sia dal punto di vista economico che sociale, a causa della sua nomina nel 1806 a capologuo della provincia del Molise, ma ancor più dopo che nel 1963 ci fu la separazione della provincia di Campobasso dall'Abruzzo e il Molise diventava la 15° regione d'Italia.

Dal punto di vista economico la città è caratterizzata prevalentamente dal settore agricolo e dall'allevamento del bestiame, ma  troviamo anche delle industrie artigianali per la lavorazione di lame d'acciaio che hanno origini molto antiche, in quanto l’arte spadaria del luogo è documentata già nel ‘300.

 

I FORMAGGI

La sapienza dei pastori della transumanza, infusa nei metodi di lavorazione artigianali ancora oggi praticati, e l'alta qualità della materia prima conferiscono eccellenza ai prodotti derivati dal latte: mozzarelle, stracciate, trecce, scamorze, ricotte, burrini, caciocavalli e pecorino.

 

L'OLIO MOLISANO

La rinomanza e la notorietà dell'olio del Molise sono state affermate sin da tempi remoti da diversi autori.
Come si consuma. L’olio Molise Dop è ottimo per condire zuppe e minestre tipiche della cucina dell’appenino molisano dove prosperano grandi varietà di legumi come: lenticchie, fave, ceci, fagioli, cicerchie e farro. Altro abbinamento ideale è con i primi piatti di pesce a base di scampi, triglie, cozze e vongole che dominano invece la cucina delle zone costiere, ma anche assieme ad una semplice fetta di pane casereccio quest'olio esprime al meglio tutte le sue note gustative.
Come si conserva. L'olio deve essere conservato in ambienti freschi, asciutti e lontano da fonti di calore, a una temperatura compresa tra i 14 e i 20°C. In questa situazione ottimale la qualità del prodotto resta integra per oltre 36 mesi. Con le basse temperature l’olio può andare soggetto a congelamento, per cui, prima di iniziarne il consumo, occorre riportare il recipiente a temperatura ambiente (16-18°C) per alcuni minuti e agitarlo ripetutamente, per agevolare il ritorno del prodotto allo stato naturale.
Come si produce. L'olio extravergine di oliva Molise è ottenuto dalle varietà di olivo, per almeno l'80 % di Aurina, Gentile di Larino, Oliva Nera di Colletorto e Leccino e per il restante 20% da altre varietà autoctone tra le quali Paesana Bianca, Sperone di Gallo Olivastro e Rosciola. La raccolta delle olive avviene durante la fase dell'invaiatura per brucatura e/o con mezzi manuali tradizionali o con mezzi meccanizzati, utilizzando tutti gli accorgimenti onde evitare il contatto delle olive con il terreno. Dopo la raccolta, le olive vengono riposte in contenitori rigidi, forati e vengono molite entro 48 ore dalla raccolta. Per la oleificazione sono ammessi soltanto i processi meccanici e fisici tali da garantire l'ottenimento di oli esenti da alterazioni.

Fin dall'antichità l'olio molisano è stato considerato molto rinomato, come testimoniato già da Tito Livio. L'olivicoltura è ampiamente praticata e garantisce una produzione di elevata qualità. Ben 34 Comuni molisani fanno parte dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio, insieme alle due Camere di Commercio e alle due Province di Campobasso e Isernia.

 
 

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