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RISARCIMENTO SUBITO!

 

 

 

il Papa accetta le dimissioni del vescovo tedesco Mixa coinvolto negli scandali

Post n°112 pubblicato il 09 Maggio 2010 da coscienzacollettiva
 
Foto di coscienzacollettiva

Pedofilia, l'arcivescovo di Vienna accusa Sodano: «Insabbiò le inchieste» Il cardinale Schoenborn attacca l'ex segretario di Stato di aver sabotato l'inchiesta sull'ex primate austriaco Groer

il Papa accetta le dimissioni del vescovo tedesco Mixa coinvolto negli scandali

Pedofilia, l'arcivescovo di Vienna accusa Sodano: «Insabbiò le inchieste»

Il cardinale Schoenborn attacca l'ex segretario di Stato di aver sabotato l'inchiesta sull'ex primate austriaco Groer

MILANO - L'arcivescovo di Vienna, il cardinale Christoph Schoenborn, ha accusato, facendo nome e cognome, l'ex segretario di Stato vaticano Angelo Sodano, di aver offeso le vittime degli abusi sessuali, definendo la vicenda «un chiacchericcio» e lo ha rimproverato di aver insabbiato a suo tempo l'inchiesta sugli atti di pedofilia compiuti dall'allora capo della diocesi viennese, Hans Hermann Groer. Il porporato, allievo e amico di papa Ratzinger, ha parlato durante un incontro informale con rappresentanti dei media austriaci.

L'ACCUSA - La conversazione con i giornalisti, avvenuta il 28 aprile scorso, è stata riportata, oltre che dalla Kathpress, anche da giornali austriaci e stranieri. In essa , Schoenborn ha definito una «pesante offesa per le vittime» l'affermazione fatta il giorno di Pasqua dal cardinale Angelo Sodano, ex segretario di Stato Vaticano, secondo il quale le informazioni sugli abusi sessuali su minori perpetrati da preti pedofili sarebbero solo «un chiacchiericcio». Schoenborn ha anche ribadito -riferisce sempre la Kathpress - che Sodano avrebbe impedito 15 anni fa la creazione di una commissione di indagine sul «caso Groer». Già lo scorso 28 marzo, l'attuale arcivescovo di Vienna aveva formulato una simile accusa, senza però citare esplicitamente l'ex segretario di Stato vaticano. In un'intervista al canale televisivo austriaco Orf, aveva sostenuto che nel 1995 Ratzinger si era adoperato energicamente affinchè il Vaticano conducesse un'indagine su Groer: una richiesta che era stata vanificata «dall'altra parte» quella che faceva capo alla diplomazia vaticana.

DIMISSIONI DEL VESCOVO MIXA - Intanto Papa Benedetto XVI ha accettato le dimissioni di Monsignor Walter Mixa, vescovo di Augusta, dove lo stesso papa lo aveva insediato nel 2005 . Sul presule, oltre ai sospetti di malversazione economica e maltrattamenti sui minori, pesa anche l'accusa di abusi sessuali La Procura bavarese di Ingolstadt ha avviato nei giorni scorsi un'indagine preliminare nei suoi confronti. Il vescovo Mixa è accusato di aver picchiato alcuni bambini in un orfanotrofio cattolico, dove era stato nominato dallo stesso Benedetto XVI nel 2005. Il papa ha accettato la «rinegoziazione del governo pastorale della diocesi di Augsbourg presentata dal prelato in conformità all'articolo 401, paragrafo 2 del codice di diritto canonico». Questa disposizione riguarda il pensionamento per «malattia» o «altre gravi ragioni» prima della regolare età pensionabile (75 anni).

CEFFONI - Benedetto XVI ha accettato pure le dimissioni del vescovo da ruolo di «Vicario dell'esercito della Repubblica Tedesca». Mixa, 69 anni, le aveva presentate dopo la prima accusa (le malversazioni contro gli orfani). Inizialmente aveva negato ogni atto di violenza, ammettendo però di aver mollato qualche ceffone, quando era ancora prete. «Uno o due, 20 o 30 anni fa, in un'epoca in cui «era assolutamente normale», la sua giustificazione. Secondo i quotidiani locali l'inchiesta sugli abusi sessuali è partita dopo una segnalazione della Chiesa rispetto ai sospetti che riguardavano un minore, al momento dei fatti, quando Mixa era vescovo di Eichstätt, tra il 1996 e il 2005. L'avvocato del vescovo, Gerhard Decker, assicura che il prelato «rigetta categoricamente» le accuse.

PULIZIE - Benedetto XVI ha ricevuto anche i vescovi del Belgio, ai quali - dopo le recenti dimissioni del vescovo di Bruges che ha confessato uno stupro - ha detto: «la vostra Chiesa è stata provata dal peccato, solo Cristo quieta la tempesta e ridona forza e coraggio per condurre una vita santa, in piena fedeltà al ministero e alla consacrazione a Dio e alla testimonianza cristiana» . 

Redazione online

Corriere della sera.it
08 maggio 2010

 
 
 

LE NOVECENTO SCHIAVE DI PADRE MACIEL...

Post n°111 pubblicato il 08 Maggio 2010 da coscienzacollettiva
 

 Dopo la condanna vaticana di Marcial Maciel, l’annuncio della rifondazione dell’ordine e il commissariamento dei Legionari di Cristo da parte di papa Benedetto XVI, continuano a trapelare particolari sull’indagine condotta negli ultimi 10 mesi ad opera di cinque inviati pontifici. Secondo quanto pubblicato dal giornale messicano Milenio, nel corso dell’inchiesta condotta in Messico il Vaticano ha scoperto che Maciel, poligamo e pedo-filo, morto nel 2008, aveva creato una congregazione femminile senza l’avallo di Roma, composta da 900 giovani che vivevano in condizioni di “virtuale schiavitù”.   Il quotidiano afferma che le “religiose” al loro arrivo venivano isolate e potevano fare visita alla famiglia solamente per 15 giorni ogni sette anni e ricevere una telefonata   al mese. I genitori potevano andarle a trovare una volta l’anno. Le donne, che appartenevano al ramo laico dell’ordine, Regnum Christi, venivano reclutate tra le famiglie ricche di Spagna, Messico, Stati Uniti, Francia, Italia, Germania e Nuova Zelanda. Le novizie dovevano essere “donne sorridenti, di buone maniere, di bella presenza e di modesta formazione culturale e religiosa”, ha scritto il giornale. Tra i loro doveri c’era quello di “non criticare” mai le decisioni dei responsabili dell’ordine e di riferire ai superiori se qualcuna lo faceva.   Secondo Milenio, 15 anni dopo aver preso i voti tradizionali, che comportavano la castità, l’obbedienza e la povertà, erano obbligate a consegnare metà dei loro beni e dopo 25 anni la totalità dei loro beni. Inoltre, sempre secondo il quotidiano messicano, “in occasione del compleanno di Maciel, cioè a dire ogni 10 marzo   , venivano sollecitate a fare un dono in denaro che consisteva in un assegno di 250.000 dollari”. 

Le indagini hanno portato alla luce altri terribili fatti avvenuti all’interno dell’ordine. Il vescovo messicano di Tepic, Ricardo Watty, uno dei cinque prelati che hanno indagato sui Legionari di Cristo, ha rivelato di aver consegnato al Papa la documentazione relativa ad un gruppo di legionari che avevano subito abusi sessuali da parte del fondatore della   Legione e ha aggiunto che probabilmente Benedetto XVI incontrerà le vittime. Il vescovo Watty ha dichiarato al canale televisivo Televisa: “Nella personalità di padre Marcial ci sono molti elementi che hanno influenzato [i sacerdoti e i membri del movimento]. Di tutto questo bisogna liberare la Legione. Sono persone buone, ma avvolte in una cappa di dannazione e malvagità”. Lo scandalo degli abusi sessuali non cessa di arricchirsi di nuovi episodi in ogni parte del mondo. Proprio ieri Ratzinger ha accettato le dimissioni del vescovo irlandese Joseph Duffy, che, stando a quanto reso noto dal Vaticano si è reso  
colpevole di aver coperto abusi sessuali su minori ad opera di sacerdoti. Le dimissioni sono state ufficialmente attribuite a ragioni di età in quanto Duffy ha compiuto 76 anni. Il Papa ha la facoltà di accettare o meno le dimissioni per ragioni di età. Sono già quattro i vescovi irlandesi dimissionati dopo la pubblicazione dei due rapporti ufficiali, il Rapporto Ryan e il Rapporto Murphy, che hanno rivelato che in Irlanda nell’arco di 70 anni centinaia di bambini hanno subito abusi sessuali da parte di sacerdoti.    Traduzione    di Carlo Antonio Biscotto    (c) El Pais 
(Il Fatto Quotidiano del 08 Maggio 2010)

di Miguel Mora

 
 
 

ognuno, qualcuno, ciascuno e nessuno

Post n°110 pubblicato il 06 Maggio 2010 da coscienzacollettiva

C'ERA UN LAVORO IMPORTANTE DA FARE E OGNUNO ERA SICURO CHE QUALCUNO L'AVREBBE FATTO... CIASCUNO AVREBBE POTUTO FARLO MA NESSUNO LO FECE... QUALCUNO SI ARRABBIO' PERCHE' ERA UN LAVORO DI OGNUNO, OGNUNO PENSO' CHE QUALCUNO POTEVA FARLO, MA NESSUNO CAPI' CHE CIASCUNO NON L'AVREBBE FATTO... FINI' CHE OGNUNO INCOLPO' QUALCUNO PERCHE' NESSUNO FECE CIO' CHE CIASCUNO AVREBBE POTUTO FARE !!!

 
 
 

non è bello! (sognando....o forse no!)

Post n°109 pubblicato il 01 Maggio 2010 da clason6160
Foto di coscienzacollettiva

Post n°1673 pubblicato il 30 Aprile 2010 da clason6160

 

 

 

 

...non è bello, essere consapevole che si potrebbe stare meglio tutti e al contrario, siamo costretti a viverci lo stallo più assoluto che ci viene proposto, ho la sensazione di vivere in un treno che regolarmente pur cambiando fermate passeggeri e stazioni, sia perennemente fermo al capolinea, non credo di essere il solo a vivere questa sensazione, non per questo ne sono contento, anzi! la cosa mi rende ancora di più alterato, mi dona quella reale sensazione d'impossibilità a creare per stare meglio, mi fa sentire una inutile pedina mossa da mani sempre meno occulte, perché loro malgrado si stanno mostrando sempre più a tutti col loro malaffare, col la loro sfrontatezza, sempre più arroganti e vili, sempre pronti ad inventare, inveire in nome e per conto del loro puro egoismo, la cosa incredibile a credersi è che a questo capolinea la motrice sbuffa alla grande, i vagoni sono sempre di più e pieni, gli scompartimenti affollati così come pure i corridoi, non è bello pensare a ciò che potrà succedere quando il treno partirà, perché il caos ben sappiamo genera caos, in questo momento di tutto abbiamo bisogno tranne che di ulteriore caos, limpidi segnali di rivolta appaiono a livello individuale, fomentati da leggi inique, strane voglie di ribellione individuali che cercano complicità di aggregazione affinché il treno parta dalla stazione..."non so che viso avesse neppure come si chiamava" mi torna in mente la locomotiva di Guccini, così come "eppure il vento soffia ancora" del grande Pierangelo Bertoli, questo treno se dovrà partire e di certo partirà, avrà un programma definito e non caotico, avrà necessariamente un conduttore che saprà domare e incitare la volontà comune di ribellione, portando in ogni stazione tutti, perché la meta finale è la stessa, liberarci dai beceri programmi esistenti al posto di ben altri e più sinceri oltre che fattibili obiettivi, lavoro ,casa, territorio, senza indugio, senza paura e con la consapevolezza che di tempo ancora ne passerà affinché questo possa avvenire, perché se ci sarà un cambiamento e ci sarà. Per recuperare di tempo ne servirà molto, alimentando altri malumori con relativo scarico di colpe sul precedente, purtroppo non siamo abituati ad attendere il tempo di un reale, effettivo programma, sia che questo arrivi da destra, sinistra o centro, ritengo che fin da ora bisognerebbe allenare la mente del "nuovo" elettore al futuro, ritengo che chi arriverà dovrà ben spiegare che il futuro per un bel po’ sarà ancora duro da sopportare, senza false retoriche, senza le solite promesse di svolta, qui ci saranno 20 anni buttati da recuperare e per almeno 5/10 anni ci sarà da soffrire per tornare a vedere stipendi adeguati, diritti ripresi e giustizia vera per chi ha sbagliato fottendosene della dignità umana, fregandosene della persona, dello "straniero", tempo ci vuole per far capire che abbiamo tutte le carte in regola per avere un territorio vivibile, per fare si che le risorse restino in questo nostro bel paese, per fare tornare la cultura, la scolarizzazione pubblica e per tutti, per mantenere viva la memoria; il nuovo leader dovrà spiegare che si soffrirà ancora perché non è cancellando un nome o un pacchetto di maggioranza che si risolve, qui si deve tornare ad essere politicizzati tutti, perché tutti dobbiamo essere parte integrante di una Nazione, tornare ad essere orgogliosi di esserne parte, orgogliosi di avere un passato che ci ha visto grandi per la nostra cultura i nostri prodotti le nostre industrie e perché no anche la nostra simpatia.

 La politica siamo noi i programmi che devono arrivare devono considerare la disfatta di anni di inerzia, anni persi in nome e per conto di sola immagine, anni buttati, sprecati mentre il territorio moriva, mentre la mente si spegneva in sogni irreali, mentre ci proponevano sogni rateizzati, mentre si decentravano risorse in altre nazioni in virtù di un risparmio globalizzato, mentre le risorse umane scappavano all’estero, mentre altri vedevano in noi “l’america”, mentre la scuola tornava indietro, mentre le occupazioni venivano perse, mentre le case diminuivano, mentre le catastrofi naturali si abbattevano inesorabilmente su tutti noi, mentre la memoria si perdeva, mentre spariscono le pensioni, mentre spariscono i diritti, mentre assistiamo allo schifo politico di chi crede di fare politica, mentre la giustizia perde di credibilità, mentre la vita scorreva  e scorre la politica siamo sempre stati noi è per questo che ora più che mai dobbiamo essere noi il futuro. Sta a noi far partire con calma, forza ed eleganza quella locomotiva carica di persone preparate, di idee concrete di svolta e rivolta, con lo sguardo al passato per non ricadere negli errori fatti e con la mente e il cuore al futuro.

Buon Primo Maggio a tutti!

 
 
 

...sarò anche di parte, ma al momento non vedo alternative per la sinistra

Post n°108 pubblicato il 27 Aprile 2010 da coscienzacollettiva
 

 

 

 

 II parte

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 

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