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Post n°344 pubblicato il 03 Aprile 2014 da estremalatitudine
Era sempre stata una bella donna, ma quello c'entrava poco. Lo sapeva bene. Essere bella aiutava, sì, certo, indubitabile, ma quel che soprattutto contava era la voglia, la volontà, l'energia, la voglia di vivere e di quella, nonostante la sua bellezza, lei ne aveva sempre avuta poca. e quindi, nonostante le gambe, il seno, il sedere, l'altezza, il sorriso, lei, lei non aveva mai profittato e neanche goduto di questa bellezza. Era talmente seria e introversa e musona che teneva tutti a distanza e nessuno, nessuno, salvo qualche matto, le si era mai avvicinato. Li faceva correre tutti. Tutti a debita distanza. Solo una volta verso i suoi venticinque anni qualcosa era cambiato, così, improvvisamente, e il suo sguardo s'era addolcito e la gente, gli uomini s'era avvicinati e lei, lei aveva trovato marito. E poi di lì, madre di una figlio recalcitrante, chiuso, musone, introverso, come lei, come lei. Colpa sua! Poi dopo molti anni, dopo la separazione, dopo il matrimonio del figlio, dopo un sacco di cose, una vita, insomma, ecco, ecco un giorno, non avrebbe saputo come mai o perché, l'energia, la voglia, la disponibilità tornò, o, meglio, venne, venne così, d'improvviso, una mattina. Come fosse primavera, come quelle giornate quando esci e l'aria frizzante ti mette voglia di vivere, ecco, così, esattamente così. Uscì ed evidentemente sorrise. Sorrise al giornalaio stupito. Sorrise al panettiere e persino a quello della metropolitana e poi in ufficio, Evidentemente doveva sorridere a tutti perché tutti le sorridevano e tutti la salutavano e tutti volevano parlare con lei. Le bastava un cenno. Piegare il capo di lato, accennare ad un sorriso, che ecco gli uomini, gli uomini, quelli che per una vita lei aveva pensato fossero ciechi, tanto facevano finta di non vederla, ecco, gli uomini le si facevano intorno e cercavano di farle gentilezze, favori, di farla ridere o comunque, almeno, metterla di buon umore. E lei, lei rideva, rideva, come rideva, quanto rideva, felice che il suo viso, i suoi occhi, la linea profonda del seno o un balenare di cosce potessero essere così potenti e metterla d'incanto al centro dell'attenzione. Fantastico. Era cambiato il vento. Era cambiata lei. Furono giorni felici, leggeri, impazziti. Ebbe tutti gli amanti che non aveva mai avuto prima e quando le parve di avere trovato quello buono, quello con cui vivere ancora, di nuovo, sotto uno stesso tempo, fin da subito mise le cose in chiaro: sono una donna libera e tale voglio rimanere. Sorrise, dicendolo. Piegò il capo, la scollatira si aprì e così la gonna salì un poco e lui, il suo nuovo lui, rise contento e rispose: sì, amore mio, come vuoi tu.
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Qui ci sono storie di sesso. Non necessariamente tutte eccitanti, ma a volte sì. Non necessariamente tutte esplicite, ma a volte sì.
Qui non c'è vita vera, ma solo letteratura, ovvero vita attraverso la tastiera.
Se non vi va di leggere di questi argomenti, lasciate stare.
Se vi interessano, spero di riuscire ad essere all'altezza delle vostre attese.
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