UTOPIAPOSSIBILE

Blog libertario,comunista,anticapitalista

 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

ULTIMI COMMENTI

ULTIME VISITE AL BLOG

cinquemarcozoppeangeloettorecarcioneindifesa2lubopogivenzalfaziocassetta2luckylucky83AnRafeliancalicalimero692sols.kjaergabrielliluca
 
 

 

Gli intellettuali ed i compromessi secondo Pasolinii

Post n°294 pubblicato il 21 Novembre 2014 da ettorecarcione

 
 
 

L'omologazione

Post n°293 pubblicato il 21 Novembre 2014 da ettorecarcione

 
 
 

La Sinistra scomparsa.Per una rinnovata Federazione della Sinistra.

Post n°292 pubblicato il 25 Giugno 2014 da ettorecarcione
Foto di ettorecarcione

Le recenti vicissitudini di SEL,concretizzatesi nella trasmigrazione di gran parte di quel partito nelle fila de Partito Democratico, un partito sempre più "personale", stanno a dimostrare come alla sinistra di Renzi(e, dico proprio Renzi, e non dico "del PD")ancora non si sia trovato il bandolo della matassa al finedi dotare il nostro paese di una, o più, forze politiche in grado di contrastare efficacemente il neoliberismo imperante e di costruire una alternativa di governo che, partendo da una opposizione serrata all'attuale sistema,si incarichi di introdurre concreti e visibili "elementi di Socialismo" che superino in avanti sia le debolezze di una socialdemocrazia prona al potere economico-capitalistico e finanziario, che visioni anacronistiche e velleitarie destinate ad un minoritarismo senza prospettiva alcuna.In questo contesto, senza perdere più molto tempo, occorrerebbe che si compisse,da parte di quei soggetti poitici,collocati nettamente a Sinistra, oggi magari piccoli ed oggettivamente ininfuenti, un serio e coraggioso sforzo politico, e sopratutto culturale,percè si realizzassero quelle condizioni dii unità attorno ad un progetto di cambiamento in senso socialista, anti liberista ed anticapitalista della società italiana.Invece, temo, che si proceda a tentoni.Perlopiù, i gruppi dirigenti, sopratutto dei partiti che hanno ancora l'orgoglio di chiamarsi comunisti,sembrano chiusi nel loro recinto,arroccati a difesa di un "esistente" che, nella migliore delle ipotesi può scaldare il cuore, importante, ma insufficiente.In sostanza sembra che ci si divida tra chi,attraverso, forme di aggregazione estemporanee, in quanto scarse di omogeneità progettuale, anche se non lo dice apertamente punta allo scioglimento di fatto dei loro partiti di appartenenza;e chi, appunto, si arrocca nella difesa dell'esistente, punto e basta.Sbagliato.Il punto non è questo.A cosa serve essere segretari, o dirigenti, di un partito autoreferenziale?Magari per continuare a porsi al comando del nulla?Ma...di un nulla su cui pur sempre si comanda?Appunto...non serve a nulla...tranne per tenersi galloni e medaglie che, al confronto con la realtà dei fatti, su quei petti non ci fanno certo una bella figura.Ancora.A cosa serve, per evitare di affrontare seriamente i problemi, al cospetto delle loro rispettive basi(è sempre ai partiti che si dicono e vogliano essere "comunisti", che mi intendo riferire), cercare escamotage, o ciambelle di salvataggio che, andranno, pure, bene in occasione di qualche competizione elettorale(ogni riferimento alla vicenda Lista Tsipras, non è casuale), ma che di fatto snaturano la consistenza teorica e pratica di partiti che, o sono e restano partiti, o rischiano di sciogliersi ingloriosamente in un magma indistinto in cui il progetto di alternativa rinnovatrice finirà per ridimensionarsi sino a scomparire del tutto?Dunque, a questo punto, salta agli occhi la necessità e l'urgenza di aprire un Tavolo di Discussione e di Confronto che metta insieme, lo dico semplificando, chi questo stato di cose lo vuole cambiare per davvero, non perdendo nulla della sua autonomia di pensiero e di azione, nel solco della tradizione marxiana, gramsciana,ma mettendola a disposizione di un percorso unitario, magari ripassando per una rinnovata Federazione della Sinistra.

 
 
 
 
 

Chi ha ucciso Aldo Moro? Imposimato intervista

Post n°290 pubblicato il 24 Giugno 2014 da ettorecarcione

 
 
 

FORZA ITALIA FILM SATIRICO SULLE ELEZIONI DEL 1948

Post n°289 pubblicato il 21 Giugno 2014 da ettorecarcione

 
 
 

Pasolini

Post n°288 pubblicato il 14 Giugno 2014 da ettorecarcione

 
 
 
 
 

Ricordando Berlinguer.Il coraggio del segretariodel PCI .Ecco il piano contro Berlinguer

Post n°286 pubblicato il 12 Giugno 2014 da ettorecarcione
Foto di ettorecarcione

Ecco il piano contro Berlinguer di STEFANO MARRONI ROMA -da La Repubblica

Ai suoi, parlando in libertà, Enrico Berlinguer non lo nascondeva: "Mi fido dei sovietici - diceva con il mezzo sorriso di tante istantanee - esattamente quanto mi fido degli americani...". A quindici anni dalla sua morte, una prima assoluta certezza emerge dalle carte del Kgb sull'Italia: a Mosca era da sempre stata ricambiata, la diffidenza del segretario. Di più: aveva innescato una guerra segreta. Almeno da metà anni '70, i servizi sovietici furono messi al lavoro "contro la dirigenza del Pci e l' eurocomunismo". Contro Berlinguer, in particolare, fu "studiato un piano" per "comprometterlo", raccogliendo materiale sulle proprietà ereditate dal segretario del Pci: "Possedeva un pezzo di terra in Sardegna - recita il rapporto Impedian 130 - ed era stato coinvolto in un affare equivoco relativo ad intrighi edilizi per decine di miliardi". Ha lo status di un osservato speciale più che di un "partito fratello", il Pci raccontato dalle spie di Mosca. È certo una forza importante, che pesa, e che dunque va attentamente studiata, per provare ad influenzarla. Ma è soprattutto un partito dalla politica internazionale "strana e contraddittoria", e con una politica interna "che irrita i marxisti impegnati". In conto a Botteghe Oscure, il Kgb allinea una serie impressionante di capi d' accusa. Ci sono i "contatti con rappresentanti Usa". C'è "la posizione sull'appartenza dell'Italia alla Nato", sotto il cui ombrello Berlinguer diceva di sentirsi "più sicuro". C'è la "tolleranza sull'aggressività politica di Israele". Ci sono ancora - appena avviati - pericolissimi "tentativi di sviluppare contatti con il Partito comunista cinese". E poi la politica interna, e le "polemiche con il Pcus su questioni di religione", e sulla "dissidenza e gli eventi in Cecoslovacchia". È un Pci forte, quello fotografato nel dossier Mitrokhin: è il Pci del "compromesso storico", che raccoglie oltre il 30 per cento dei voti e avvia il confronto con altri partiti comunisti occidentali - su tutti, il Pcf e il Pce - che passò con il nome di "eurocomunismo". Sta qui, probabilmente, la molla che fa scattare Mosca dalla diffidenza all'ostilità aperta, sullo sfondo della preoccupazione per un progetto che "indebolisce il movimento comunista internazionale, che allontana questi partiti dall'Urss e li mina all'interno". Niente di strano - stando così le cose - che sia Juri Andropov in persona, allora capo del Kgb e poi segretario del Pcus dopo la morte di Breznev, ad "istruire" il servizio per operazioni contro Botteghe Oscure. Alla "residentura" di Roma - si legge in Impedian 194 - viene chiesto di "concentrare la propria attenzione sui contatti reciproci e sull'avvicinamento tra il Pci e il Partito comunista francese, nonché sulle questioni interne del Pci". E nell'ottobre ' 78 Mosca riflette a lungo prima di respingere la proposta della "residentura" di Parigi di "mettere in pratica una misura attiva per inasprire i disaccordi tra il Partito comunista francese e quello italiano". È un'ossessione, quella del Kgb per il Pci di Berlinguer, che viene da lontano. È del '70, il primo rapporto sul futuro leader di Botteghe Oscure. Luigi Longo, che è seriamente ammalato, lo ha già scelto per la successione, nominandolo vicesegretario generale. "Lo giudica il migliore", annotano i sovietici: e così si affanna per attenuare la diffidenza di Mosca ("l'amicizia con il Pcus non è una formalità") e difenderlo contro dirigenti più anziani e conosciuti, da Giorgio Amendola ("Ha troppo del borghese democratico"), a Gian Carlo Pajetta ("E' troppo collerico, non avrebbe favorito l'unità"), a Pietro Ingrao, che liquida come "superficiale e dedito a teorie che lo allontanano dalla realtà". È comunque con Berlinguer che Boris Ponomariov - riferisce Impedian 192 - ha già fatto i conti per cercare di attenuare il giudizio del Pci sull'invasione della Cecoslovacchia. Alla fine, tirato a sinistra dal "Manifesto" e a destra dai conservatori, il gruppo dirigente del Bottegone accetta di eliminare le espressioni più ostili all'Urss: ma "ambigue dichiarazioni - sottolinea il Kgb - non furono cancellate dal documento". Dalla loro, i sovietici sanno di avere ancora un pezzo del gruppo dirigente del Pci. E non solo i vecchi epigoni dello stalinismo. Armando Cossutta - ad esempio - ha fatto con Togliatti la guerra contro gli uomini di Secchia e Donini. Ma "nella notte del 12 dicembre '75" ha un incontro segreto con l'ambasciatore Nikita Ryzhkov. Da pochi mesi estromesso dalla segreteria, spara a zero contro i "toni antisovietici" del segretario, contro una politica che giudica "un vile rifiuto del leninismo". L'amicizia con l' Urss - riferisce Impedian 132 - "non deve essere messa in discussione da nessuno", e in presenza di nuovi "attacchi ostili" di Berlinguer "il Pcus avrebbe dovuto con calma aprire un dibattito aperto", salvando la situazione anche a costo di "spaccare il Pci". È l'inizio di un rapporto di ferro. Spezzato - quattordici anni dopo - solo dalla fine dell'Urss. (12 ottobre 1999)

 
 
 

Achille Ochetto Intervento

Post n°285 pubblicato il 12 Giugno 2014 da ettorecarcione

 
 
 

Ricostituire il Partito Comunista Italiano. Si può?Se si, perchè?

Post n°284 pubblicato il 12 Giugno 2014 da ettorecarcione
Foto di ettorecarcione

All'indomani della non esaltante vicenda che,aldilà del buon risultato elettorale,ha riguardato alcuni comportamenti tenuti da autorevoli esponenti di "Altra Europa con Tripsas", occorre mettersi d'accordo su un punto, o meglio su più punti.Il primo concerne la valutazione circa l'assoluta necessità che nel Paese si ricomponga una vasta area politica, culturale e valoriale che si collochi nettamente alla sinistra del partito Democratico.Partito, figlio di una malriuscita "fusione a freddo" tra I Democratici di sinistra e la Margherita.partito nato, più per decisione di vertice che su un processo democratico e partecipativo che, direi togliattianamente, riuscisse a mettere insieme le idealità proprie di un grande partito nazionale e di massa qual'era il PCI, ed il meglio del cattolicesimo progressista.Operazione non riuscita,i cui effetti ricadono pesantemente sulle condizioni materiali di larghe fasce di popolo,emarginato e colpito da opzioni politico economiche che hanno, di fatto, consegnato il paese a gruppi ed oligarchie legati al grande capitale, alla finamza ed al sistema bancario.Pertanto,la necessità di "RIPENSARE A SINISTRA" si impone.Osserviamo con attenzione.Cosa c'è alla sinistra del PD?Una miriade parcellizzata di piccole formaziomi di matrice comunista, per lo più,alle prese con la esigenza di sopravvivere giorno dopo giorno,incapaci persino di comunicare tra di loro in quanto convinti,ognuno per suo conto, di rappresentala, solo essi, la Sinistra.Mi rendo conto che la scellerata legge elettorale che il duo Renzi-Berlusconi,se possibile ancor peggio del "porcellum", si è impegnato a varare non aiuta certamente,anzi rischia di condurci verso un bi-tripartitismo che emergina spietatamente chi non sta al giuoco.Torniamo al punto.Che fare?Avrebbe detto lenin?Una considerazione.Da troppo tempo oramai è in atto una feroce battaglia tesa a far credere che i partiti in quanto forma di partecipazione democratica siano obsoleti, finiti. Prendendo a pretesto una ragione, vera, verissima,cioè che essi,i partiti,da Tangentopoli sino ad oggi(vedi Expo)siano stati niente più che centri di potere  nettamente staccati dalle loro basi.Se questo è difficilmente negabile, allo stesso modo sarebbe più onesto dire che non è la "Forma Partito" ad avere fallito ma, se mai, hanno fallito alcuni gruppi dirigenti di, e in alcuni partiti.Ora, se nei partiti, contravvenendo colpevolmente al dettato costituzionale, si privilegia la occupazione di potere in posti di responsabilità senza che si operi una necessaria selezione che parta dal basso, l'effetto non può che essere che negativo e devastante.Di più.La confusione che, da anni, caratterizza il variegato arcipelago comunista, nello specifico, ha portato,nella debolezza complessiva, a privilegiare, ponendosi su una linea di difesa dell'esistente, l'adesione a movimenti che, pure nella loro importanza, come sappiamo, non sono in grado di porsi come obiettivo generale, in quanto portatori di legittimi interessi parziali,il cambiamento in senso socialista della società.Ancora,la debolezza progettuale, in particolare dei partiti di matrice marxista,ha portato alla illusione che vi fosse una non meglio precisata "Società Civile" cui agganciarsi in una visione salvivica e rigeneratrice, perdendo di fatto la loro autonomia e la loro identità.La conseguenza di tutto ciò è stata l'affermazione di veri e propri cartelli elettorali verniciati, o riverniciati, di confusi e vaghi elementi di sinistra.Questo ha riguardato, da ultimo, la lista "Altra Europa con Tsipras".Troppe contraddizioni al suo interno.E sarebbe miope e consolatorio gioire per la elezione a deputato europeo di un iscritto a questo o a quel partito.Ricostruire qualcosa che riprenda le migliori tradizioni di quello che è stato, con tutti i suoi limiti ed errori, il Partito Comunista Italiano.Vorrei riassumerne le caratteristiche fondamentali.Caratteristiche che, senza meccanicismi anacronisticamente riproduttivi,ritengo siano queste.Primo:un Partito in cui i gruppi dirigenti vengano selezionati da una base territorialmente diffusa.Secondo.una chiara visione programmatica, nettamente socialista,che sappia contenere punti sui quali possano convergere ceti sociali, pure diversi, proiettati verso una prospettiva anticapitalista, punti che introducano visibili elementi di socialismo.Terzo.una politica delle alleanze che, prima di guardare ai soggetti politici, guardi alle grandi masse, a quella "proletarizzazione" di fatto oramai maggioranza sociale nel nostro paese.Quarto:cito Berlinguer:"Partito di lotta e di governo".Un partito che non si ponga, pure nel fuoco delle lotte politiche e sociali, l'obiettivo del governo del paese, rischia di essere ininfluente testimonianza, e niente di più.Infine sarebbe bene che rileggessimo Antonio Gramsci, i suoi "Quaderni dal carcere" per comprendere che la Egemonia la si conquista  "conquistando casamatta dopo casamatta".

 

 
 
 

AUSTERITA' OCCASIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

Post n°282 pubblicato il 10 Giugno 2014 da ettorecarcione

 
 
 

Dopo "TSIPRAS".La Sinistra riprenda il suo autonomo cammino.

Post n°281 pubblicato il 09 Giugno 2014 da ettorecarcione

Comunque la si osservi  la vicenda "Lista Tsipras" si presta a diversi tipi di letture,tutte legittime, tuttavia è giunto il tempo per chi  intende stare "a Sinistra" di non indulgere più in atteggiamenti, politici e personali, ambigui, ambi, o tri valenti, e in ogni caso poco chiari agli occhi di chi, ancora oggi, continua a sperare che, prima o poi, una Sinistra ci sarà.Nessuno, credo, possa non considerare come un successo ll superamento del 4% da parte della Lista stessa.Non era affatto scontato.Il risultato è stato determinato, più che dagli illuminati proclami degli illuminatissimi professori-garanti,dall'impegno militante dei tanti che in quella lista hanno creduto.Militanti dei due partiti presenti, SEL e RIFONDAZIONE COMUNISTA, e rappresentanti di movimenti altrettanto impegnati a cominciare dalla raccolta delle firme, senza la quale la Lista non si sarebbe potuta neppure presentare.Andiamo al centro della questione.Senza girarci intorno.Il voltafaccia di Barbara Spinelli, perchè è di questo che si tratta, con buona pace di tutta una pletora di arrampicatori di specchi, purtroppo frequentata da chi, al contrario, dovrebbe, perchè investito di responsabilità di partito,svolgere un'analisi autonoma rispetto alla litania giustificazionista del gesto compiuto, mette in luce tutte le contraddizioni di un'aggregazione che, di fatto, ha finito per essere niente di più di un cartello elettorale, dignitoso, qualificato, ma pur sempre cartello elettorale.Trovo sia inaccettabile il fatto che di fronte alla pretesa dei "garanti professori" di sminuire nei fatti l'autonoma presenza dei due partiti della Sinistra presenti,dopo non aver fatto nulla per ecluderne un altro, segnatamente il PDCI, chi avrebbe dovuto difenderne la dignità, non l'abbia saputo, o voluto, fare.In ciò cedendo ad una impostazione, propria delle destre, ma non solo, che considera la "forma partito" non solo obsoleta, ma addirittura nociva ai fini di una corretta e condivisa espansione della democrazia.Trovo, ancora, poco comprensibile il fatto che sia sceso in campo lo stesso Alexis Tripsas, intervenendo su questioni prettamente legate alla dinamica interna tra le componenti "italiane" della Lista,addirittura pregando la Spinelli a recedere dal solenne giuramento la lei pronunciato circa la sua ferma volontà di dimettersi da deputata europea,una volta eletta.Ma...a che gioco giochiamo?Si è maliziosi nel pensare che tutto fosse stato determinato da tempo,approfittando della "distrazione dilettantesca" dei responsabili nazionali di SEL e RIFONDAZIONE COMUNISTA?Distrazione?Incapacità?La circostanza che io sia iscritto in uno dei due partiti, così maltrattati, al punto che non leggo nessuna reazione, a tutela se non altro dei militanti che hanno dato l'anima ai banchetti,premiato(si fa per dire) dal ripescaggio di una candidata, a scapito di un compagno di SEL, non mi impedisce di considerare l'operazione tutta a perdere.Ripartire da "Tsipras"?Dopo quel che è accaduto sarebbe da irresponsabili.A meno che, e questo penso francamente, l'idea originaria era proprio quella,di  annacquare sino ad annullarle,le spicificità dei due partiti,dando vita ad una formazione in cui, in una melassa indistinta, convivessero culture assai diverse tra di loro, così diverse al punto da determinare una volontà dissolvitrice delle migliori tradizioni, non solo dei comunisti italiani, ma anche di quella tradizione socialista sempre meno presente,e comunque legata al carro del capitale finanziario, in Italia, in Europa,nel mondo intero.

 

 
 
 

AGOSTO 1964 MUORE PALMIRO TOGLIATTI

Post n°280 pubblicato il 02 Giugno 2014 da ettorecarcione

 
 
 

Palmiro Togliatti Tribuna politica

Post n°279 pubblicato il 02 Giugno 2014 da ettorecarcione

 
 
 

"Lamentu" in morte di Turiddu Carnevale

Post n°278 pubblicato il 17 Aprile 2014 da ettorecarcione

 
 
 

Emanuele Macaluso Intervista

Post n°277 pubblicato il 14 Aprile 2014 da ettorecarcione

 
 
 

Ultima intervista a FAVA

Post n°276 pubblicato il 14 Aprile 2014 da ettorecarcione

 
 
 

Fabrizio De Andrè L'Anarchia

Post n°275 pubblicato il 13 Aprile 2014 da ettorecarcione

 
 
 

Partito Comunista Italiano E ti vengo a cercare

Post n°274 pubblicato il 09 Aprile 2014 da ettorecarcione
Foto di ettorecarcione

 
 
 
Successivi »
 
 
 

INFO


Un blog di: ettorecarcione
Data di creazione: 11/03/2009
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963