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Messaggi del 03/08/2014

IL DISASTRO TREVIGIANO

Post n°742 pubblicato il 03 Agosto 2014 da ossurerotte

NOTIZIA TRATTA DAL QUOTIDIANO " LA STAMPA !
Bomba d’acqua nel Trevigiano:
quattro morti alla festa di paese

Violento nubifragio nella notte a Refrontolo: anche 20 feriti, 3 sono gravi.
I soccorsi: al posto della strada una valanga di fango alta più di un metro.
Il Corpo Forestale dello Stato: l’esondazione del Lienza sarebbe stata
provocata dallo scivolamento nel torrente di numerose balle di fieno

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Morte e distruzione la notte scorsa nel trevigiano, dove una “bomba d’acqua” si è abbattuta con tutta la sua potenza nella zona di Refrontolo, facendo tracimare un piccolo torrente, il Lierza, che ha spazzato via in pochi istanti persone, strutture, automobili, durante una festa paesana affollata di gente. Il bilancio è tragico: quattro morti e venti feriti, tre dei quali sono gravi.  

 

IL FIUME DI FANGO  

Il disastro è avvenuto poco prima della mezzanotte. La piccola località del Molinetto della Croda - luogo frequentato dai turisti, anche per il famoso e antico mulino ad acqua - è stata colta all’improvviso dalla potenza del fortunale. Una pioggia battente che nel giro di qualche decina di minuti ha ingrossato a dismisura tutti i corsi d’acqua, tra cui il Lierza, vicino al quale era in corso la «Festa degli Omeni» con un centinaio di persone. Mentre tutti cercavano riparo c’è stata la tracimazione del torrente, che ha trasformato la strada in un fiume, portando via tende, stand, auto e persone.  

 

AGGRAPPATI AGLI ALBERI  

I soccorsi sono apparsi subito difficili, perchè la zona sulle colline trevigiane è relativamente isolata e con una viabilità ristretta. Su Refrontolo sono state convogliate in breve squadre dei Vigili del fuoco, carabinieri, medici e infermieri del Suem 118 con tutte le ambulanze disponibili, uomini del Soccorso Alpino del Veneto. Ora si stanno perlustrando anche le aree contigue dove sono state trascinate cose e automobili per verificare che non vi siano altre persone coinvolte. «Quando siamo arrivati nell’area dove si svolgeva la festa, al posto di una strada abbiamo trovato un fiume d’acqua alta più di un metro», ha detto un vigile del fuoco che ha partecipato ai soccorsi nell’area del Trevigiano. «Molte persone - ha aggiunto - cercavano di resistere alla furia del vento aggrappati ai rami di alcuni alberi».  

 

“COME IL VAJONT”  

I testimoni descrivono la bomba d’acqua come un piccolo Vajont. Lungo l’asse del torrente Lierza erano radunate un centinaio di persone. In pochi istanti il fortunale ha travolto il tendone trascinando persone, suppellettili e le auto parcheggiate. «Come una lama, il turbine d’acqua ha spazzato via tutto - raccontano i testimoni - compresi un paio di container». Prese dal panico decine di persone, chi in gruppo, chi singolarmente, hanno cercato di mettersi al sicuro individuando possibili vie di fuga, ma nella confusione qualcuno è finito invece nella trappola dell’acqua, che scendeva impetuosa, e del fango. Ad evitare un disastro maggiore - racconta la gente - la presenza di spirito di alcuni abitanti che hanno fatto fuggire la gente che usciva dalla festa paesana nelle aree a monte del torrente, mentre sono stati bloccati quanti tentavano di fuggire a bordo delle auto, che a valle sarebbero inevitabilmente stati inghiottiti dal torrente. 

 

LE VITTIME  

Subito sono scattati gli interventi dei Vigili del fuoco e della Protezione civile che hanno messo in sicurezza la zona, l’hanno interdetta al traffico e hanno portato prima bulldozer, per ripristinare la viabilità, e poi ambulanze, per permettere di trasportare i feriti, una ventina, di cui uno grave. Le vittime- per le particolari caratteristiche del luogo - sono state recuperate con tecniche alpinistiche e successivamente traslate al centro di coordinamento per le operazioni di riconoscimento. Si tratta dei trevigiani Maurizio Lot, 52 anni, di Farra di Soligo, e Giannino Breda, 67 anni, di Sernaglia della Battaglia. Il presidente del Veneto, Luca Zaia, tenutosi in contatto fin dalle prime ore della notte con i soccorritori, si trova in sopralluogo sul luogo del disastro causato dalla bomba d’acqua. Zaia ha fatto sapere che è pronto un decreto di calamità ed emergenza.  

 

 

IL TORRENTE OSTRUITO DA BALLE DI FIENO  

L’esondazione del Lienza sarebbe stata provocata dallo scivolamento nel torrente di materiali vario, tra cui numerose balle di fieno che hanno provocato un effetto «tappo», ostruendo il corso del torrente e determinandone lo sversamento. A sostenerlo è il Corpo Forestale dello Stato che sta lavorando a questa ipotesi investigativa. Secondo i primi rilievi, l’esondazione - fa sapere la Forestale - «pare sia stata provocata dallo scivolamento nell’alveo del torrente di materiali vari a causa delle ingenti precipitazioni; in particolare, risulta che il Lierza sia stato ostruito anche da numerose rotoballe di fieno che hanno provocato un effetto `tappo´ col successivo sversamento dell’enorme mole di acqua, fango e detriti». 

ORMAI QUESTI AVVENIMENTI SONO ALL'ORDINE DEL GIORNO: LA NATURA SI STA RIBELLANDO ALLO SCEMPIO CHE NOI, ESSERI UMANI, CHE DI UMANO STIAMO PERDENDO OGNI DISCERNIMENTO, STIAMO PERPRETANDO NEI SUOI CONFRONT, COI NOSTRI COMPORTAMENTI SCRITERIATI E IRRISPETTOSI NEI SUOI CONFRONTI.

BUTTIAMO A CONTATTO DI ESSA DI TUTTO UN PO', DALLE BALLE DI FIENO, COME IN QUESTO CASO, DALLE BOTTIGLIE DI PLASTICA O DI VETRO, DALLE RUOTE DI AUTO CON I RELATIVI CERCHIONI, FINO A MILIONI DI MOZZICONI DI SIGARETTE.

NON ESISTE PIU' IL TERMINE RISPETTO. OGNUNO ORMAI NELLA NOSTRA ITALIA PENSA IN MODO EGOISTICOM COMINCIANDO DAGLI ADULTI E PER TERMINARE AI GIOVANI DEL NOSTRO TEMPO, CHE, IN FATTO DI EMULAZIONE NEGATIVA, NON SONO DA MENO NEI CONFRONTI DI CHI E' PIU' GRANDE DI LORO: SI SA E' PIU' FACILE TRASGREDIRE CHE UBBIDIRE AI SAGGI CONSIGLI, ANCHE PERCHE' DA PARTE DI NOI, CHE CI DEFINIAMO ADULTI, C' E' UNA CERTA COMPLICITA'.

COME SI EVINCE DA CIO' CHE STO SCRIVENDO NON E' IL MIO COMPORTAMENTO E NON LO DICO PER VANTARMI, MA SOLO PERCHE' VORREI CHE ALTRE PERSONE DELLA MIA ETA' SI COMPORTASSERO COME ME, ALTRIMENTI QUALE FUTURO POSSIAMO IMMAGINARE PER I NOSTRI DISCENDENTI?

IL NOSTRO CREATORE CI HA DATO UNA CREATURA DA CURARE, LA NOSTRA AMATA TERRA. DA CURARE HO DETTO E NON DA MALTRATTARE. PERTANTO INVITO CHI MI LEGGE A FARE IL POSSIBILE PER RENDERE IL NOSTRO SOGGIORNO SU ESSA IL PIU' AMENO E SICURO POSSIBILE. GRAZIE!!!!

 

 

 

 
 
 
 
 

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Data di creazione: 06/04/2009
 

 

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