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Post n°4 pubblicato il 28 Settembre 2006 da fabiogiustone
Cap. 2 - CRISTIANESIMO
Ebbene…pulsione di morte, dolore, paura dell’ignoto ma anche gelosia, invidia, perfidia sono alcune costanti per un certo Paolo di Tarso. Colui che scrive e professa i vincoli e le regole a cui l’uomo deve sottostare per meritarsi le grazie di Dio. O meglio, a ben suo dire, tutto ciò che Dio, o suo figlio profeta Gesù di Nazaret, impongono a lui e agli uomini del mondo.
Il logorio psicologico di Paolo e soci ha avuto il suo enorme effetto nella storia. La popolazione, dall’anno zero a tutto il periodo medioevale, ha affrontato enormi sofferenze fra carestie, pandemie e guerre. Trarre sfogo e speranza dalle favole paoline è stata un’attrazione e conforto troppo forte e radici pregnanti di religione si sono insinuate nel cuore e nel cervello umano devastando la ragione. E allora….via alla tortura, al rogo, all’inquisizione di coloro che non osservavano le regole e che non erano ritenuti rispettosi “del Dio” cristiano.
E oggi? Oggi la violenza cristiana (perpetrata fisicamente si intende) è fra di noi occidentali ormai scomparsa. Al suo posto, ci sono parole come fratellanza, amore, pace….Ma sono solo parole per noi occidentali o sono parole per l’intera umanità, quell’umanità creata dal dio cristiano? In Africa ogni giorno ci sono migliaia di morti per scontri fra cristiani, musulmani e altre religioni….il papà e il vaticano dicono mai qualcosa riguardo a queste morti?? Forse fa comodo a qualcuno che i cristiani di quelle parti del Mondo sterminino altre culture e religioni?? Forse non ci sono abbastanza interessi economici che impongono attenzione mediatica?? Domande che obbligano ad approfondimenti e riflessioni sul comportamento della Chiesa Cattolica. QUI, in occidente e nei nostri stai laici, senza più assistere a donne bruciate sul rogo, permane il forte condizionamento psicologico cristiano il quale condiziona la società e la vita comune. La chiesa si è adeguata ai tempi moderni e ha adottato mezzi più sottili per ottenere il proprio scopo. Niente più estremismi, più pacatezza nelle problematiche sociali, adeguamento su varie considerazioni di tematiche etiche e morali. Ma il fine non è cambiato: controllo sulla società mediante quella cultura del dolore e morte che incombe sempre e comunque sull’uomo. E l’uomo ci casca….Ha FEDE….crede che qualcuno lo salvi dal peccato preservandolo dalla fine assoluta, crede nella vita NON TERRENA… crede al ricongiungimento con la persona defunta e amata….crede nell’anima e nello spirito….agisce nell’immanenza ma crede inconsciamente nella trascendenza per preservarsi un futuro che vada oltre la vita.
Ma come si può dar torto a coloro che professano LA FEDE CRISTIANA: tutto ciò che è male nel mondo è colpa solo dell’uomo che ha il “libero arbitrio” e quindi paga le conseguenza al cospetto di dio il quale non si assume responsabilità alcune; tutto ciò che è bene è invece merito di dio il quale questa volta si prende tutti i meriti. Che bella etica è??
Gli scritti di Dio (vecchio, nuovo testamento e relativa bibbia) sono stati scritti solamente da uomini. Uomini frustrati dalla paura di morte, dalla sofferenza, dalla gelosia e dall’invidia, UOMINI che sono vissuti un centinaio di anni dopo la venuta del loro Cristo. Pensiamoci un po’!!
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Inviato da: fabiogiustone
il 08/09/2006 alle 08:54
Inviato da: troppofelice
il 07/09/2006 alle 13:23
Inviato da: Nosa.grande
il 07/09/2006 alle 13:10