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IL LAVORO

Post n°30 pubblicato il 06 Marzo 2015 da fabiospeed61
 
Foto di fabiospeed61

buonasera a tutti,

il tema che tratterò oggi , come si evince dal titolo è il lavoro , parola che in Itaglia ha un significato storico in quanto l'art.1 della nostra beneamata Costituzione lo mette al centro dell'universo e della democrazia.

Purtroppo però negli ultimi decenni la parola lavoro , nel mondo , è sempre più associata al concetto di schiavitù che fu proprio dell'epoca dei colonizzatori latifondisti che importavano schiavi dall'Africa (la storia di Kunta Kinte la sapete ,vero????) - a proposito vi ricorda niente tutto ciò????? - che della schiavitù fecero la loro immensa ricchezza commerciando cotone e quant'altro potevano coltivare grazie alle loro immense piantagioni ed a manodopera a costo quasi zero.

Il lavoro nobilita l'uomo , recita un famoso proverbio , e forse è anche vero , ma è anche vero però il contrario che non si vive di solo pane , e quindi dato che la verità sta sempre nel mezzo ed io mi affanno, come voi, a perseguirla sempre verrebbe da affermare che il lavoro è necessario allo sviluppo delle qualità dell'individuo e dovrebbe pertanto essere adeguato alle sue naturali aspirazioni per essere davvero terapeutico , quindi il modello di sviluppo attuale che prevede la globalizzazione della cultura del lavoro , oltre a quella delle società , risulta molto alienante delle personalità varie degli esseri umani.

Ma il vero problema oggi del lavoro è che viene reso indispensabile per far parte della società ed è improntato sul modello della competizione che stressa chiunque si cimenti nell'impresa di arrivare "in cima" alla piramide del potere e produce storture e deviazioni nella psiche e negli animi di costoro che corrono tutta la vita indietro alla famosa carota che sarà sempre irraggiungibile (a meno che di non accoppare colui che la sventola davanti ai loro nasi).

Pensate come sarebbe bello e positivo per ognuno di noi fin da piccoli essere allevati ed istruiti ad eccellere nelle materie in cui abbiamo la predisposizione naturale a far bene (sul modello della scuola Montessoriana) e da grandi quindi essere felici lavorando nel settore per cui naturalmente siamo portati cooperando con gli altri e non competendo per dimostrare la nostra superiorità manifesta.

La schiavitù moderna ha catene molto più subdole di quelle che portava Kunta Kinte , catene che ti solcano l'animo e ti fiaccano lo spirito vitale ogni giorno - che non ti fanno mai fermare un attimo a riflettere sulla tua vita - che non ti fanno mai avere il tempo per stare con i tuoi cari in pace ed in armonia - che logorano lentamente le nostre vite che si trascinano lente fino ad una morte quasi liberatoria.

Nell'era del consumismo siamo alla stregua di macchine che svolgono la loro funzione sociale producendo , consumando e morendo senza poter mai apprezzare le bellezze - sempre più rare ed introvabili - della natura che ci circonda e senza mai riuscire ad amare davvero noi stessi e di conseguenza tutte le altre forme di vita esistenti nell'universo.

Fortunatamente però l'evoluzione naturale della razza umana sta portando al risveglio delle coscienze e ad un nuovo "illuminismo" che spero porterà alla fine per sempre del lavoro inteso come schiavitù e della competizione a tutti i costi e dell'inizio di una nuova era in cui vivere tutti insieme in simbiosi con l'universo ed in pace con se stessi e con gli altri esseri viventi.

        STAY HUMAN

 
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