FAJR

Ecco, a me sembra invece che una nuova anima venga a questo strano mondo con la foga di vivere/esprimersi. L'anima non ha paura di sbagliare, se non dopo che si è fatta male. E comunque ancora continua a spingere. La sua immaterialità le consente di non soffrire del danno fisico, in un certo senso, bensì solo di quello psichico, che è quello del sentirsi limitati nelle proprie possibilità, e non quello dell'essere limitati (che comporta una percezione fisica). È come un pilota che si sente limitato dalla poca potenza del motore della macchina che conduce, e ne vorrebbe una migliore. Solo un'adeguata dose di fortuna, che permetta di subire un danno senza soccombergli, consente all'anima di imparare, e di modificare le sue ambizioni adattandole ai limiti del possibile, cioè della materia. Solo un'adeguata dose di fortuna permette o di imparare dalle difficoltà, o di non dover imparare per non averne avute. Anche essere intelligenti è questione di fortuna. Nessun intelligente si è costruito la propria intelligenza da solo. I computers non forniscono alcuna prestazione se non vengono avviati da un cosiddetto bootstrap, la riuscita del quale dipende molto fortemente dalle condizioni dell'hardware, e da un dito esterno che preme un bottone.

Non me la cavo molto in inglese. This is a happy end cause' you don't understand everything you have done why's everything so wrong = ((1)) Questo è un lieto fine perché non capisci con tutto ciò che hai fatto perché ogni cosa è così sbagliata. ((2)) Questo è un lieto fine perché non capisci come ogni cosa che hai fatto sia così sbagliata. ((3)) ... ...