ALTRA PERLA PIRLA SUL LAVORO
Ore 13,15 circa.
Libreria : deserta.
Inserisco 35 cent nella macchinetta del caffè. Sistematico : ogni volta che sono da sola in cassa e voglio bere un caffè, ENTRA UN CLIENTE.
E mica di quelli che comprano solo un giornale. No, no. Troppo facile.
"Signora buongiorno" (signora??? a me??)
"Buongiorno, desidera?"
"Mi farebbe mica vedere qualcosa sul punto croce?" (cosa, un dvd?? un'ologramma??)
"Dunque, vediamo, controllo a computer cos'ho in negozio..."(Signore, fa che non abbia nulla così mi bevo il mio meritato caffè e la liquido subito).
Vedo che ho pochi titoli, tranne un libro di cui dovrei avere 58 copie in giacenza, ma dovrebbe essere imboscato in qualche remoto andito del magazzino, e lì resterà in saecula saeculorum perchè col cavolo che ho voglia di andaglielo a cercare. Decido quindi di indicare alla signora il corridoio dove andare a vedere quello che c'è....
"Signora, vede? Lì in fondo, in basso a destra"
"Ma venga anche lei signorina, così vede e impara"
(Impara???? Io??? Ma vuoi insegnarmi cosa??? Il mio mestiere o il punto croce???)
Ormai consapevole del fatto che berrò il caffè a temperatura artica, mi dirigo verso lo scaffale e abbastanza in fretta consegno nelle mani della suddetta signora 5-6 libri sulla meravigliosa arte del punto croce.
"Ah, ma questo è troppo difficile, sa, io ho appena cominciato. Ah, ma questo è bello ma non spiegano bene come fare. Bello questo, ma è caro. Senta signorina, non avrebbe qualcosa di specifico sui bambini? Perchè sa, signorina, a proposito, ma lei come si chiama?"
"Xxxxxxxxxx" (ma COSA c'entra??)
"Ah ecco, perchè sa, tra pochi mesi mi nasce un nipotino" (ma che sinapsi malate).
"Ah, complimenti signora" (e ora sa, io mi defilerei..)
"Eh, sì, è il primo...sa...." (dovrei avere una molotov in una delle tasche...)
Guardo l'orologio. Alle 14 finisco il turno, ma fra me e me penso che per seguire 'sta signora dovrò fare gli straordinari.
"Allora, ce l'ha qualcosa sui bambini?"
Maledizione, quel libro sul punto croce per i bimbi ce l'ho in magazzino, e chissà dove...devo trovare una balla da raccontarle...ma ecco profilarsi dinanzi a me l'angelica figura di una degli addetti al magazzino, che, scorgendo la disperazione galoppante ormai dipinta sul mio volto, accorre in mio soccorso recuperando il prezioso libello.
Porgo il libro alla signora con evidente soddisfazione, e lei si mette - anzi, no, si distende - sulla cassa a confrontare tutti i libri fra loro, occupando naturalmente tutto lo spazio vitale. Poi si mette a cercare nella borsetta un foglietto con un altro titolo di un libro che vuole chiedermi. Non mi sembra neanche vero, perchè nel frattempo si è avvicinato al banco un cliente per un'informazione, così ecco presentarsi l'occasione per staccarmi dalla piovra !! Invece no, l'occasione si presenta e basta, perchè quando sto per aggrapparmi disperatamente all'altro cliente ecco che la nonnina ricamatrice in erba (ma l'erba se l'era fumata e pure tanta) torna all'attacco e mi dice "Signorina l'ho trovato", porgendomi con gentilezza (ma vaff..) un foglio con circa 15 titoli che io inizio a cercare forsennatamente al pc, sperando di finire in fretta, più in fretta, e daiiii.
Conclusione della vicenda.
La signora non ha comprato nessun libro di punto croce, ma 2 di Schopenauer tra cui "L'arte di essere felici" (e un po' immagino perchè). Ha lasciato alla cassa una marea di libri che IO ho rimesso in ordine perdendo un sacco di tempo. Mi ha fatto andare in ufficio a cambiare i soldi perchè per pagare circa 12 euro si è presentata con un pezzo da 500 euri. Ora c'è in giro nel Veneto una pazza psicopatica che sa il mio nome e dove lavoro. Il mio ex-caffè era ormai freddissimo.
(E io ho imparato che se avrò un bambino e alla mia futura suocera verrà la malsana idea di ricamargli qualcosa, allerterò tutte le librerie della regione)
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