Creato da: primula_rossa_66 il 26/02/2008
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« ma, quant'è brava?ma che bel castello...! »

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Post n°43 pubblicato il 23 Febbraio 2009 da primula_rossa_66

foto dal film Garage Olimpo.

E’ scomparsa il 26 novembre 1977. Laura era incinta di due mesi e mezzo. Aveva ventidue anni.

A dicembre andai a parlare con un alto ufficiale a Buenos Aires: mi disse che li ammazzavano tutti. Gli risposi che se Laura era già morta volevo indietro il suo corpo: nei cimiteri c’erano tombe con scritto “NN”, erano tombe anonime, ma noi sapevamo che erano le tombe dei desaparecidos. Le madri di quei ragazzi – perché in prevalenza erano ragazzi – andavano in quei cimiteri e le vedevi girare intorno alle tombe con sguardi vuoti e persi, senza sapere dove fosse il corpo del figlio, della figlia: era una vera tortura. Per questo dissi al militare che mi restituissero il corpo: perché non volevo impazzire per questo strazio.

Il 25 agosto mi arrivò una convocazione della polizia: mi ingiungeva di presentarmi in un commissariato senza spiegare il motivo della convocazione. Pensai che magari fosse per darmi il bambino, o perché Laura stava per essere liberata. Si affacciò nella mia mente anche il terribile pensiero che fosse stata uccisa. Quando mio marito e io arrivammo al commissariato ci confermarono che Laura era morta. Sentii un dolore incontrollabile e iniziai a urlare «Assassini!! Assassini!! Me l’avete uccisa!!!»: allora il militare tirò fuori la pistola e la mise sul tavolo, forse decidendo che se avessi continuato a urlare mi avrebbe sparato. Gli chiesi del bimbo, mio nipote: lui mi rispose che era un militare, che faceva parte dell’esercito, che non era una balia, che perciò lui non ne sapeva nulla. Disse che gli era solo stato comunicato che Laura era rimasta uccisa durante un trasferimento perché si era rifiutata di fermarsi quando avevano intimato «alt»: non aveva rispettato un ordine, perciò le avevano sparato, disse. Era una storia totalmente inventata e lo era in modo palese. Mi dissero un’altra serie di bugie, ma alla fine venni a sapere la verità: e cioè che Laura era stata rinchiusa in un campo di concentramento, che in giugno aveva avuto il bambino e che questo bimbo, il mio nipotino, era rimasto con lei solo qualche ora. Poi lo avevano portato via. Quel giorno, invece, da quel militare arrogante, venni a sapere che Laura il 24 agosto 1978, nelle ultime ore della notte, era stata uccisa insieme a un’altra persona. Il suo corpo era lì, in quel commissariato: ma io non potei vederla, mio marito non volle, perché aveva il volto devastato.
Poiché i corpi dei desaparecidos non venivano mai restituiti alle famiglie, mi sentivo una “privilegiata”: tutte le altre mamme cercavano, cercavano, cercavano senza trovare mai, senza avere mai la certezza, senza mai veramente sapere. Tramite i liberados (coloro che sono riusciti a uscire vivi dai garage o dai campi di concentramento e che oggi girano il mondo per raccontare a tutti cosa è veramente accaduto) venni a sapere che Laura aveva avuto un figlio maschio, il quale, appunto, era stato con lei solo qualche ora: poi lei era tornata al campo di concentramento. Io adesso cerco mio nipote, un maschio che oggi ha 24 anni e che io non ho mai visto.

Se tutte le donne si unissero come avete fatto voi secondo lei si otterrebbe la pace?:
Sì, se ci mettessimo sedute una di fianco all’altra creeremmo un cerchio indistruttibile di pace: si vedrebbe che tutte noi siamo contro la guerra, la violenza, l’ingiustizia, la povertà, il mondo sarebbe molto diverso. Perché la forza della donna sta nascosta nelle profondità del suo essere, ma quando esce è dirompente, attraversa qualsiasi cosa.

Da un’intervista su buddismo e società del 2003 ad Estela  de Carlotto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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Commenti al Post:
shiondgl
shiondgl il 24/02/09 alle 18:08 via WEB
Questo post si commenta da solo, direi. Tutto il resto, lo abbiamo nel cuore... Grazie Pat, per aver riportato la testimonianza di questa donna, moglie, madre e nonna. Silvia
(Rispondi)
 
 
legs_68
legs_68 il 27/02/09 alle 18:33 via WEB
l'hai visto il film garage olimpo?
(Rispondi)
 
 
 
shiondgl
shiondgl il 05/03/09 alle 17:35 via WEB
No, Pat. Parla di questo episodio?
(Rispondi)
 
 
 
 
primula_rossa_66
primula_rossa_66 il 05/03/09 alle 17:59 via WEB
oh si silvia, però ti avverto è un film che fa molto male. quando l'ho visto ad un certo punto ho avuto l'impulso di scappare fuori dal cinema e prendere aria. un bacio silvia e buona serata, pat
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
shiondgl
shiondgl il 09/03/09 alle 17:49 via WEB
Grazie per l'avvertimento, credo comunque di poter resistere. Anzi, resisto. Baci! Silvia
(Rispondi)
 
amoildeserto
amoildeserto il 28/02/09 alle 19:11 via WEB
E questa è la lettera che Estela scrive al nipote che non ha mai conosciuto. "Caro Guido, oggi che compi diciotto anni, voglio raccontarti cose che non sai ed esprimerti sentimenti che non conosci. I tuoi nonni appartengono a quella generazione che attribuisce a ogni data un valore speciale e particolare. La nascita di un nipote è una di queste date (...). Oggi stai festeggiando i tuoi diciotto anni sotto un altro nome, accanto a un uomo e una donna che non sono tuo padre e tua madre, ma i tuoi ladroni. Loro neppure immaginano che la tua mente custodisce le ninne nanne e le canzoncine che Laura ti sussurrava, sola nella prigione, mentre tu ti muovevi nel suo ventre. Un giorno ti sveglierai, scoprendo quanto tua mamma ti amò e come tutti noi ti vogliamo bene. (...). Ti sveglierai un giorno da questo incubo, nipote mio, e sarai libero.Con tanto amore, nonna Estela" Orribile la tragedia di quegli anni in Argentina e in altri luoghi dell'America Latina ... l'Oceano conserva molti corpi dei desaparecidos argentini, così come il Deserto de Atacama, i corpi degli oppositori cileni.
(Rispondi)
 
 
legs_68
legs_68 il 02/03/09 alle 16:51 via WEB
grazie amo...
(Rispondi)
 
anima.e.carne
anima.e.carne il 07/03/09 alle 07:04 via WEB
sempre interessante e forte qui...brava!
(Rispondi)
 
 
primula_rossa_66
primula_rossa_66 il 11/03/09 alle 10:07 via WEB
qui come altrove, buona giornata, pat
(Rispondi)
 
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