Blog
Un blog creato da felicedambrosio il 20/11/2007

VENTO DI PENSIERI.

la sola verita' e' amarsi

 
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 15
 

L'OMBRA DELLA LUCE.

Difendimi dalle forze contrarie,
la notte, nel sonno, quando non sono cosciente,
quando il mio percorso, si fa' incerto.
E non mi abbandonare mai...
Non mi abbandonare mai!
Riportami nelle zone piu' alte
in uno dei tuoi regni di quiete:
e' tempo di lasciare questo ciclo di vite.
E non abbandonarmi mai...
Non mi abbandonare mai!
Perche', le gioie del piu' profondo affetto
o dei piu' lievi aneliti del cuore
sono solo l'ombra della luce.
Ricordami, come sono infelice
lontano dalle tue leggi;
come non sprecare il tempo che mi rimane.
E non abbandonarmi mai...
Non mi abbandonare mai!
Perche', la pace che ho sentito in certi monasteri,
o la vibrante intesa di tutti i sensi in festa,
sono solo l'ombra della luce.

Franco Battiato (un maestro).

 

SGUARDI VITALI.

Cammino sui marciapiedi affollati, urto tra la gente, e procedo a fatica con passi impacciati tra l'indifferenza generale. Tanta gente incontrata per caso che mai piu' rivedremo, e' questo il nostro destino ma io mi oppongo: voglio un amico. Nel mare dell'indifferenza ci sono dei segnali di vita, che sono la speranza, la salvezza dell'umanita'. E tali segnali sono gli sguardi, specchi dell'anima, così brevi ma intensi, così occasionali ma sublimi. Incontrando la gente s'incrociano gli sguardi, così carichi di curiosita' e di vita, ma che nascondono anche molta malinconia. E alle volte con uno sguardo insistente, cerco di far breccia tra la gente, che, prigioniera dei propri pensieri, ha paura, ed abbassa lo sguardo per terra, come turbata. Eppure la salvezza del mondo risiede in quegli sguardi, segnali d'amicizia e d'amore pieni di voglia di comunicare. E ancor piu' la salvezza, sta nella certezza che tali sguardi si ripeteranno puntuali nell'arco della vita, giorno dopo giorno, con infinite diverse sfumature. Quando guidando la macchina, un pallone mi taglia la strada, io rallento, poi mi fermo, e mi volto indietro a guardare perche' so che apparira' un bambino, che di corsa attraversera' la strada per raccogliere la palla. Dietro un pallone, c'e' sempre un bambino, come dietro un bambino c'e' sempre una mamma. Allo stesso modo dietro un incontro, c'e' sempre la certezza di uno sguardo che c'invita alla fratellanza, che ci sprona alla vita.

Felice.

 
SONO SOLO UN UOMO, E NON MI BASTO PIU'.
 
Insultato da uno stupido, Buddha rimase ad ascoltarlo in silenzio. Quando l'uomo ebbe finito, gli chiese: "Buon uomo, se un tale rifiutasse di accettare un dono, a chi apparterrebbe di diritto quest'ultimo?". "A colui che lo aveva offerto" rispose il sempliciotto. "Figlio mio" disse il Buddha "io rifiuto di accettare il tuo insulto, e ti chiedo di tenerlo per te".
 

NON SI PUO' INSEGNARE QUALCOSA AD UN UOMO. PUOI SOLO AIUTARLO A SCOPRIRLA DENTRO DI SE'.

GALILEO GALILEI.

 

 

« EVOLVERSI (11° PARTE)EVOLVERSI (13° PARTE) »

EVOLVERSI (12° PARTE)

Post n°147 pubblicato il 03 Agosto 2009 da felicedambrosio

Eccoci di nuovo qui, miei cari amici. Oggi, dobbiamo cercare di comprendere un'altra caratteristica dei centri, il che ci dara' in seguito eccellenti dati per l'osservazione di sé e per il lavoro su di sé. Il post risultera' un po' lungo e so benissimo che piu' lungo diventa meno lettori avra', ma dovro' per forza dilungarmi sulle emozioni negative, le quali giocano un ruolo fondamentale nella nostra vita. Supponiamo che ciascun centro sia diviso in due parti, POSITIVA e NEGATIVA. Questa divisione è particolarmente chiara per il centro intellettuale e per il centro istintivo. Tutto il lavoro del centro intellettuale si divide così in due parti: affermazione e negazione, sì e no. Ad ogni istante nei nostri pensieri, uno dei due aspetti prevale sull'altro oppure sono entrambi di egual forza: da qui l'indecisione. La parte negativa del centro intellettuale è utile quanto la positiva, e la minima diminuzione di forza dell'una in rapporto all'altra provoca dei disturbi mentali. Nel lavoro del centro istintivo, la divisione è pure molto chiara e le due parti, negativa e positiva, sono ambedue necessarie ad un giusto orientamento nella vita.
Le sensazioni positive o piacevoli, di gusto, di odorato, di tatto, di calore, di frescura, di aria pura, attestano tutte condizioni salutari all'esistenza; le sensazioni negative o spiacevoli, di gusto cattivo, di cattivo odore, di contatto sgradevole, l'impressione di calore soffocante o di freddo eccessivo, indicano tutte condizioni nocive all'esistenza.
Si puo' dire insomma che non è possibile un giusto orientamento nella vita se mancano sensazioni sia piacevoli che spiacevoli. Esse sono la guida sicura di tutta la vita animale sulla terra, e se subissero la minima alterazione, ne risulterebbe una mancanza di orientamento con coseguente pericolo di malattia e di morte. Pensate come farebbe presto un uomo ad avvelenarsi se perdesse completamente il senso del gusto o dell'odorato, o se in qualche modo artificiale superasse il suo naturale disgusto per le sensazioni sgradevoli.
Nel centro motore la divisione in due parti, positiva o negativa, non ha che un senso logico: il movimento in opposizione al riposo. Essa è priva di utilita' per l'osservazione pratica.
Nel centro emozionale, a tutta prima, la divisione è semplice ed evidente. Considerando che le emozioni piacevoli come gioia, simpatia, affetto, fiducia in sé derivano dalla parte positiva, e che le emozioni sgradevoli come noia, irritazione, gelosia, invidia e paura derivano dalla parte negativa, le cose parrebbero molto semplici; in realta' esse sono molto piu' complicate. INNANZI TUTTO NON C'E' PARTE NEGATIVA NATURALE NEL CENTRO EMOZIONALE. La maggior parte delle emozioni negative sono artificiali, non appartengono al centro emozionale propriamente detto e sono basate su delle emozioni ISTINTIVE, completamente estranee ad esse, ma che sono snaturate dall'immaginazione e dall'identificazione. In effetti le emozioni positive come amore, speranza, fede, nel senso in cui sono comprese abitualmente, ossia come delle emozioni permanenti, non sono accessibili all'uomo nel suo stato ordinario di coscienza. Esse richiedono piu' elevati stati di coscienza; esigono l'unita' interiore, la coscienza di sé, un Io permanente e la volontà. Le emozioni positive sono delle emozioni che NON POSSONO DIVENIRE NEGATIVE. Ora, tutte le nostre emozioni piacevoli, come gioia, simpatia, affetto, fiducia in sé, possono AD OGNI ISTANTE degenerare in noia, irritazione, invidia, timore, ecc... L'Amore si puo' volgere in gelosia o in paura di perdere cio' che si ama o in collera e in odio; la speranza puo' cambiarsi in sogni e aspettativa di cose impossibili, e la fede in superstizione e accettazione passiva di sciocchezze confortanti. Persino una pura emozione intellettuale, come il desiderio di conoscere, o un'emozione estetica (per esempio: un sentimento di bellezza o di armonia), non appena cade nell'identificazione, si associa immediatamente a emozioni d'ordine negativo quali orgoglio, vanita', egoismo, amor proprio e così via. Si puo' dunque dire senza timore di sbagliare che NON POSSIAMO AVERE EMOZIONI POSITIVE. Allo stesso tempo è altrettanto vero che NON ABBIAMO EMOZIONI NEGATIVE CHE POSSANO ESISTERE SENZA IMMAGINAZIONE O IDENTIFICAZIONE. Non si puo' negare naturalmente che accanto a molteplici sofferenze fisiche, appartenenti al centro istintivo, l'uomo ha molte sofferenze morali che appartengono al centro emozionale. Vi sono molti dispiaceri, fastidi, timori, apprensioni, eccetera, che non possono essere evitati e che sono intimamente legati alla vita dell'uomo quanto la malattia, il dolore e la morte. Tuttavia queste sofferenze morali non hanno niente a vedere con le emozioni negative basate sull'immaginazione e l'identificazione. 
Le emozioni negative sono un fenomeno terribile. Esse occupano un posto enorme nella vita. Si potrebbe dire che per molta gente, tutta la vita è regolata, controllata ed infine rovinata dalle emozioni negative. Al tempo stesso le emozioni negative nonrappresentano alcuna utilita' nella nostra vita. Non servono al nostro orientamento, non ci apportano alcuna conoscenza, non ci guidano mai in maniera sensata. Al contrario guastano tutti i nostri piaceri, fanno della nostra vita un peso e oppongono degli ostacoli veramente reali al nostro possibile sviluppo, PERCHE' NULLA E' PIU' MECCANICO NELLA VITA CHE LE EMOZIONI NEGATIVE.
L'uomo nel suo stato ordinario non puo' mai dominare le proprie emozioni negative. Coloro che credono di poter controllare le proprie emozioni negative e manifestarle quando lo vogliono non fanno che ingannarsi. Le emozioni negative dipendono dall'identificazione. Ogni qualvolta l'identificazione è distrutta, esse scompaiono. La cosa piu' strana e piu' fantastica riguardo alle emozioni negative è che la gente le adora. Penso che per un uomo ordinario e meccanico, la cosa piu' difficile da ammettere sia che tanto le proprie emozioni negative quanto quelle degli altri, non hanno il minimo valore E NON CONTENGONO NIENTE DI NOBILE, DI BELLO O DI FORTE. In realta' le emozioni negative non contengono che debolezza e sovente sono l'inizio dell'isterismo, della follia e del crimine. Il loro unico lato buono è che, essendo perfettamente inutili e create di sana pianta dall'immaginazione e dall'identificazione, possono essere distrutte senza alcun pregiudizio. Ed è questa la sola possibilita' che l'uomo ha di salvarsi. Se le emozioni negative fossero utili o necessarie a qualcosa, anche ad uno scopo minimo, e se costituissero la funzione di una parte del centro emozionale la cui esistenza fosse reale, l'uomo non avrebbe alcuna possibilita' di sviluppo, perche' nessuno sviluppo è possibile fintanto che l'uomo conserva le sue emozioni negative. Nel linguaggio delle scuole esiste un precetto relativo alla lotta contro le emozioni negative: L'UOMO DEVE SACRIFICARE LA SUA SOFFERENZA.
"Che cosa è piu' facile da sacrificare?", si dira'. Ma in realta', la gente sacrificherebbe qualunque cosa piuttosto che le sue emozioni negative. Non vi è piacere né gioia che l'uomo non sia pronto a sacrificare per delle ragioni futili, ma non sacrifichera' mai la propria sofferenza. In un certo senso questo è spiegabile. Illuso da una vecchia superstizione, l'uomo aspetta sempre qualche cosa dal sacrificio dei suoi piaceri, ma non s'aspetta niente dal sacrificio della propria sofferenza. Egli è pieno di idee false sulla sofferenza, continua a pensare che la sofferenza gli è inviata da Dio, o dagli dei, per suo castigo o per sua edificazione ed avra' persino paura di venire a sapere che è possibile sbarazzarsi della propria sofferenza in modo tanto semplice. Cio' che rende questa idea ancora piu' difficile da capire, è l'esistenza di molte sofferenze di cui l'uomo non puo' davvero liberarsi, senza contare quelle sofferenze basate sull'immaginazione, alle quali l'uomo non puo' né vuole rinunciare, come l'idea dell'ingiustizia e la credenza nella possibilita' di sopprimerla.
Inoltre c'e' il fatto che molta gente non ha che emozioni negative. Tutti i loro "io" sono negativi. Se toglieste loro le emozioni negative essi, semplicemente, crollerebbero e svanirebbero in fumo. E che cosa avverrebbe di tutta la nostra vita senza le emozioni negative? Che avverrebbe di cio' che noi chiamiamo "arte", del teatro, del dramma, della maggior parte dei romanzi? Sfortunatamente non c'è alcuna eventualita' che le emozioni negative spariscano da sole e lottare contro di loro e' faticoso. Qual è dunque l'origine delle emozioni negative, se esse sono artificiali, anormali ed inutili? Dato che non conosciamo l'origine dell'uomo, non siamo in grado di discutere tale questione, e non possiamo parlare delle emozioni negative e della loro origine, se non riferendoci a noi stessi e alle nostre vite. Per esempio, osservando i bambini, possiamo vedere come siano loro INSEGNATE le emozioni negative e come le imparino da soli imitando gli adulti e i bambini piu' grandi. Se fin dai primissimi giorni di vita, un bambino potesse essere circondato da persone prive di emozioni negative, egli probabilmente non ne avrebbe alcuna o così poche che potrebbero essere facilmente dominate con una educazione corretta. Ma nella vita attuale succede ben altrimenti, e grazie a tutti gli esempi che puo' vedere e udire, grazie alle letture, al cinema, alla tv, eccetera, un bambino di dieci anni conosce già tutta la gamma delle emozioni negative e puo' immaginarle, riprodurle ed identificarsi con esse come un adulto. Negli adulti, le emozioni negative sono alimentate dalla letteratura e dall'arte, che continuamente le giustificano e le glorificano, come pure dall'autogiustificazione e dall'indulgenza verso se stessi. Persino quando diventano insopportabili, non riusciamo a credere che sia possibile liberarcene completamente. In realtà, abbiamo sulle emozioni negative un potere ben maggiore di quanto pensiamo, soprattutto dal momento in cui ci rendiamo conto di quanto siano pericolose e di quanto sia urgente lottare contro di esse. Ma noi le giustifichiamo eccessivamente e nuotiamo in un mare di egoismo o di autocompatimento, a seconda dei casi, trovando difetti dappertutto eccetto che in noi. Cio' che è stato detto dimostra che ci troviamo in una strana situazione riguardo al nostro centro emozionale. Esso non ha parte positiva né parte negativa. La maggior parte delle sue funzioni negative sono inventate e vi sono molte persone che in tutta la vita non hanno mai provato un'emozione "reale", talmente la loro esistenza è occupata dalle emozioni immaginarie. Non possiamo dunque dire che il nostro centro emozionale sia diviso in due parti, positiva e negativa: possiamo dire soltanto di avere emozioni piacevoli ed emozioni sgradevoli, e che tutte le emozioni che non sono negative al momento stesso POSSONO DIVENIRLO ALLA MINIMA PROVOCAZIONE, O ANCHE SENZA ALCUNA PROVOCAZIONE. Questo è il vero quadro della nostra vita emozionale, e se noi ci osserviamo sinceramente, dobbiamo renderci conto che fin tanto che coltiveremo ed ammireremo in noi stessi tutte queste emozioni avvelenate, non potremo sperare di essere capaci di sviluppare l'unità o la coscienza o la volontà. Se tale sviluppo fosse possibile, tutte queste emozioni negative s'integrerebbero al nostro nuovo essere e diventerebbero permanenti in noi. Questo significherebbe che non potremmo mai piu' sbarazzarcene. Per nostra fortuna una simile eventualità è esclusa. Per oggi puo' bastare. Per quanto ci riguarda il prossimo appuntamento è per lunedì 31 agosto. Buon ferragosto e buone vacanze a tutti. Grazie.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

Dalla deliziosa e raffinata ericarg.

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

felicedambrosioroberto.chiesilightdewwilcoyote3dolce.melodia1c.baldo3alessandro_chiaradiastefaniadellaroccamarydurperladonicePilary1983alex86piccololuke.sw6aniger2009clevercupid
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

A GIORGIA. (IGNARA DI TUTTO)

Ti ringrazio Giorgia. Ti ringrazio per avermi cambiato la vita. Ti ho incontrata, ho parlato con te, ho sognato con te. Nella mia mente si rincorrono ancora gli echi della tua voce sottile e le mille sfumature del tuo viso, dei tuoi gesti. La luce dei tuoi occhi, e' ora prigioniera dentro di me e funge da motore perpetuo, che scatena la gioia, la serenita', l'entusiasmo, l'amore. Ogni volta che ti guardo, la mia anima si nutre di questa luce ed e' così che divento coraggioso, generoso, forte, deciso, dinamico, fino a raggiungere l'equilibrio della felicita'. Non esistono piu' ne' dolori, ne' malinconie, ma solo i tuoi occhi magici che trasformano tutto, che sublimano la vita. Vorrei entrare dentro di te, avere le tue esperienze, il tuo sangue. Vorrei guardare il mondo attraverso i tuoi occhi, i miei occhi. E soddisfatto vorrei comunicare la mia gioia al mondo intero, all'universo infinito. Comprenderei così l'eternita', fuso nella tua anima, nell'universo intero. E miliardi di stelle, alimenteranno il mio amore, che diventera', a sua volta, immenso, tale da coinvolgere tutti. Ed e' con questo amore, che sconfiggero' ogni male, ogni sofferenza, ogni timore, ogni solitudine di questo mondo. Ti ringrazio Giorgia, per questo amore, perche' salvera' tutti, perche' va oltre la morte, ed ha come meta la vita eterna.

Felice.

 
Ho osservato la potenza del seme di cocomero. Ha la capacita' di estrarre dal suolo e attraverso se stesso l'equivalente di 200.000 volte il proprio peso. Quando mi direte come fa' ad estrarre questo materiale e da esso il colore per dipingere una superficie esterna che e' al di la' dell'arte; e quindi a formare nel suo interno una buccia bianca e dentro ancora un cuore rosso, fittamente costellato di semi neri - ciascuno dei quali e' a sua volta capace di estrarre da se stesso 200.000 volte il proprio peso - bene, quando mi spiegherete il mistero di un cocomero, potrete chiedermi di spiegarvi il mistero di Dio!
 
TUTTI GLI UOMINI, QUALUNQUE SIANO LE SITUAZIONI, DOVERI O CIRCOSTANZE DELLA LORO VITA, SONO CHIAMATI AD EVOLVERSI. 
 
MAI CERCARE DI TROVARE LA PERFEZIONE IN UNA SOLA PERSONA. CONFUCIO.
 

LA PIU' GRANDE MISERIA DELL'ANIMA E' QUELLA DI CREDERSI FORTE. PADRE PIO.

 
SI CREDE CIO' CHE SI DESIDERA.
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963