Creato da festivalgusto il 04/10/2008
il filò del buon e bello vivere
 

 

Percorsi del gusto a Gandino

Post n°10 pubblicato il 20 Dicembre 2008 da festivalgusto
 


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Il Piano di informazione locale di
Vertova e della Val Gandino è un percorso di informazione che
l'Italia del Gusto compie nell'alta bergamasca, al fine di conoscere
e valorizzare le eccellenze delle terre alte.


All'interno di questo percorso, la
scoperta dei 'luoghi' del desiderio, dei piaceri del palato, è
un itinerario nell'itinerario. La carovana del gusto dei giornalisti
ha visitato Gandino,fermandosi per apprezzare la cucina del
Ristorante Pizzeria Bar Albergo Centrale a Gandino.


L'albergo Centrale, grazie alla sua
posizione privilegiata in piazza Vittorio Veneto, č da oramai piů
di un secolo parte della storia di Gandino in alta Val Seriana;
questa posizione di centralitŕ ha giocato a favore del locale,
trasformandolo nel luogo di ritrovo principale del paese.


La cucina è rigorosamente di
tradizione ed offre degli scampoli davvero eccellenti di stagionalità
certa : l'ospitalità è improntata sulla familiarità
e sulla semplicità.


“Gandino ha origini che risalgono
addirittura a prima del 500 a.C.. Il suo fulgore storico ha avuto
inizio nel medioevo ed è proseguito nel rinascimento fino ai
giorni nostri. Risale al 6 luglio del 1233 la firma dell'atto di
emancipazione, con il quale il popolo gandinese acquisiva la libertà
dal vincolo dei doveri feudali. A ricordo di questo episodio, viene
ancora oggi conservata l'imponente pergamena (lunga ben 6,5 metri)
che attesta l'affrancamento dai conti Ficieni di Bergamo, allora
signori del luogo.


La storia ha lasciato al paese dei
piccoli gioielli di architettura e soprattutto di arte sacra, che in
parte furono trafugati da Napoleone Bonaparte.


E’ un antico centro dove fiorì
a partire dal XIV secolo l’attività laniera che contribuì
in modo decisivo alla ricchezza del borgo. Numerose sono le
testimonianze dell’impianto medievale, con palazzi e chiese del
XV-XVII secolo. L’arte tessile gandinese vanta anche la paternità
di una pagina storica del Risorgimento italiano: le camicie rosse dei
Mille di Garibaldi furono tinte proprio a Gandino.


Un altro primato riguarda invece
l’agricoltura: Gandino, nel 1632, fu la prima località in
Lombardia dove venne seminato il granoturco (il melgòt, come
viene definito nel dialetto locale).


Durante la seconda guerra mondiale, nel
periodo dell'occupazione tedesca e della Repubblica Sociale Italiana,
trovarono rifugio a Gandino diverse famiglie di profughi ebrei
stranieri, giunte in zona, in regime di domicilio coatto, già
nel periodo precedente all'8 settembre 1943. Le persone coinvolte nel
soccorso furono molteplici, talora agendo in modo concatenato, l'una
sostituendosi alla precedente. Nonostante che la zona fosse soggetta
a continui rastrellamenti, la rete di protezione si dimostrò
efficace a impedire la deportazione. Come ringraziamento del generoso
trattamento ricevuto, il 25 aprile 1948 un gruppo di ebrei ricoverati
a Gandino durante la guerra presentò al Comune una pergamena.
Molti di essi mantennero fraterni contatti con gli abitanti di
Gandino. Il 9 agosto 2004, l'Istituto Yad Vashem di Gerusalemme ha
conferito l'alta onorificenza di giusti tra le nazioni a Vincenzo
Rudelli, Giovanni Servalli e ai coniugi Francesco Lorenzo e Maria
Chiara Nodari e Bortolo e Battistina Ongaro” (wikipedia).


Le iniziative della carovana del gusto
si realizzano grazie al sostegno e alla partecipazione di alcune
aziende locali, fra le quali vogliamo ricordare la Ser.Cat snc
di Gandino, che opera nel settore della carpenteria meccanica
(prodotti in lamiera e prodotti in metallo fabbricato).


Partecipano anche altre la C&B
Colombi srl
( opera nel settore dei sottofondi,fornendo
calcestruzzi alleggeriti in opera), l'impresa edile Euroedil sas
(specializzata nell'area della bioedilizia), di Cazzano Sant'Andrea e
la Nuova Tessitura F.lli Bosio di Leffe.




 
 
 

Nizzero e la Strada dei Formaggi al Festival del Gusto

Post n°9 pubblicato il 22 Novembre 2008 da festivalgusto



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Loretta
Simoni, ne “ Il Giornale di Vicenza “ di domenica 16 novembre 2008,
parla del progetto di Emilio Nizzero, delegato dell’Onaf , della Strada
dei Formaggi."Se le strade dei vini della provincia sono già una
realtà, non è detto che anche i formaggi non possano un domani
fregiarsi di analogo riconoscimento, soprattutto se si tiene conto
delle numerose tipicità e realtà produttive del nostro territorio.E’
buona testimonianza di ciò la corposa e articolata ricerca che ha
realizzato Emilio Nizzero, delegato Onaf ( organizzazione nazionale
assaggiatori di formaggio) per la provincia di Vicenza..... “ Quando ho
iniziato la mia ricerca sui formaggi della provincia di Vicenza-
afferma Nizzero- non pensavo ci fosse un’unica via percorribile per
giungere nei vari caseifici e quindi zigzagavo qua e là percorrendo
strade diverse.Nel rivedere il lavoro e nel ripercorrere le strade
fatte mi è venuta l’idea di studiare un itinerario che potesse
collegare i vari caseifici e fosse di facile percorribilità per un
turista alla ricerca delle genuinità casearie"-
Nizzero è stato
invitato a presentare la Strada dei formaggi al Festival del Gusto,che
si terrà a Castegnero dal 13 al 15 dicembre, una autentica 'maratona di
informazione' che racconterà oltre 5o esperienze provenienti da tutta
Italia e dall'Europa.
All'incontro ha dato anche la propria adesione l'Azienda Agricola
Fabio
Barbieri di Mossano,che produce degli ottimi formaggi di pecora con
metodo artigianale.L' allevamento e mungitura delle pecore sono
effettuate ancora oggi con metodo tradizionale. Nell'azienda è
possibile acquistare il formaggio fresco e stagionato, e un'ottima
ricotta di pecora.

 
 
 

Carla Casazza al Festival del Gusto di Castegnero (Vicenza)

Post n°8 pubblicato il 22 Novembre 2008 da festivalgusto


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Carla Casazza,giornalista di Imola, è
stata invitata da L'Italia del Gusto e dal Comune di Castegnero a
raccontare le proprie esperienze al Festival del Gusto, singolare
'maratona din informazione' che si terrà nei Colli Berici
(Vicenza) dal 13 al 15 dicembre.


Giornalista pubblicista dal 1996, la
Casazza h iniziato nel 1993 - subito dopo la laurea - le prime
collaborazioni come free-lance per alcune testate locali, a cui ha
affiancato l'attività come addetto stampa e curatrice di
mostre, oltre ad esperienze di coordinamento editoriale, di copy per
la pubblicità e redattrice per il web. Negli ultimi anni ha
preferito dedicarsi al giornalismo turistico ed enogastronomico,
settori in cui ha indirizzato prevalentemente anche il suo impegno di
addetto stampa, nonchè alla scrittura di saggi,
racconti e del suo primo romanzo.


La Casazza presenterà anche il
libro “Montecuccoli 1937-38, viaggio in Estremo Oriente”
(Bacchilega Editore). Dall’introduzione:


“Ho deciso di raccontare questa
storia per quattro motivi.


Il primo è sentimentale: ho
raccolto le memorie di mio nonno, il Capo Elettricista di terza
classe Aroldo Sabbadin, registrandole fedelmente e ripercorrendo
assieme a lui quel periodo speciale della sua vita. Era un qualunque
sottufficiale di Marina impegnato in una qualunque missione, ma
inconsapevolmente stava vivendo un momento storico importante di cui,
da questa parte del mondo, poco o niente si è saputo per tanto
tempo.


La seconda ragione sta nel desiderio di
presentare, con la maggiore esattezza e completezza possibile, la
cronaca di un viaggio che guadagnò all'Incrociatore Raimondo
Montecuccoli il titolo di ‘più valido camminatore’ per la
notevole velocità di crociera mantenuta durante il viaggio:
coprì la distanza Napoli – Shanghai in 17 giorni, in 16 mesi
di viaggio percorse 50.000 miglia, toccando 31 porti diversi.


L'intervento italiano in Cina, così
come quello degli altri paesi occidentali che accorsero in aiuto
della Shanghai assediata dai Giapponesi, servì a salvare
innumerevoli vite. Si tratta di un episodio poco noto della storia
militare italiana, ma ci fa onore.


Infine, sono stata conquistata
dall'Oriente di allora, strano miscuglio di moderno e antico; una
realtà unica e speciale, nel bene e nel male. Per quei marinai
che, come mio nonno, non erano mai stati ‘dall'altra parte del
mondo’, non si trattò di un semplice viaggio, ma della più
grande avventura mai vissuta.” Per ulteriori informazioni
http://montecuccoli1937.wordpress.com/

 
 
 

Lo stoccafisso all'anconitana alle 'Terre del Tartufo' a Muccia e al Festival del Gusto sui Colli Berici

Post n°7 pubblicato il 16 Novembre 2008 da festivalgusto
 


Lo stoccafisso all’anconitana alle “Terre del tartufo” a Muccia e al “Festival del gusto” sui Colli Berici.



Il Presidente dell’Accademia dello stoccafisso all’anconitana Bruno
Bravetti presenterà i suo libro “Stoccafissando, storia d’amore
anconitana” su due palcoscenici di grande prestigio.


Il primo a Muccia nel maceratese, domenica 23 novembre alle ore 17
nel salone della distilleria Varnelli insieme al giornalista
enogastronomo Ugo Bellesi, nell’ambito dell’iniziativa “Le terre del
tartufo” promossa dalla Comunità Montana di Camerino.


Sarà presente,anche,Hugo Biornstad Sindaco di Vagan capoluogo
dell’arcipelago delle isole Lofoten in Norvegia,luogo principe dove si
pesca il merluzzo (Gadus Morhua) che,secondo,la conservazione diviene
baccalà o stoccafisso..


Il secondo domenica 14 dicembre a Castagnero sui Colli Berici, al
“Festival del Gusto”, prestigiosa manifestazione nazionale dove
imprenditori, scrittori, artisti di dieci regioni italiane narrano le
loro esperienze nell’ottica del buon e bello vivere.


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Il Festival del Gusto presentato a Gavi

Post n°6 pubblicato il 19 Ottobre 2008 da festivalgusto
 

Le terre del Gavi ospitano in questi giorni il coordinamento nazionale della rete Collinando.
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Nel novembre del 2005, nel piccolo
borgo di Scomigo, in comune di Conegliano, nasceva infatti la rete di terre di collina,Collinando.
Dieci borghi di diverse regioni italiane si impegnavano a dar vita ad un circuito vitale,
capace di valorizzare attraverso azioni mirate ad ‘informare chi
informa’, realtà poco conosciute del nostro Belpaese.


La Presidenza Nazionale della
federazione del buon e bello vivere l’Italia del Gusto  (che
unisce appunto giornalisti pubblici amministratori imprenditori e
rappresentanti della società civile al fine di far conoscere e
valorizzare i borghi e i territori che raramente finiscono nelle
prime pagine dei giornali), aveva promosso nel marzo 2006 un incontro
nazionale dei borghi storici di collina, in collaborazione con alcuni
comuni dei Colli Euganei..L’incontro aveva conosciuto la
partecipazione di borghi di diverse regioni italiane che si sono
confrontati su di un tema affascinante : “ I segni materiali della
storia come volano per un turismo consapevole e intelligente”.


Con questo incontro nazionale veniva
confermata la scelta de l’Italia del gusto che intende occuparsi di
tutti gli aspetti ( storici artistici ambientali enogastronomici
ecc.) dei borghi di collina, senza insistere soltanto sulle
connotazioni agro-alimentari . Il turista del gusto intelligente
visita infatti le chiese e i monumenti,percorre i sentieri, siede e
tavola per degustare la cucina e i prodotti tipici, senza limitarsi
ad uno soltanto dei tratti caratteristici della zona visitata.


Nel mese di giugno 2007 Collinando ha
promosso un altro incontro di circuito nel Comprensorio dei Colli
Berici : a luglio si è realizzato un coordinamento delle rete
nelle Terre del Gavi.


Partecipano alla rete le delegazioni
piemontesi , la Porta della Vallée (Valle d’Aosta), le
delegazioni della Lombardia, le delegazioni del Veneto ( Colli
Euganei, Colli Berici e Colli di Conegliano), la Pedemontana del
Livenza (Friuli Venezia Giulia), la delegazione della Toscana e
dell’Emilia Romagna.


In questo contesto verrà presentato lunedì 20 ottobre il Festival del Gusto che si terrà in terra vicentina, a Castegnero,nei Colli Berici , in dicembre.

 
 
 
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