Creato da fionamay10 il 15/09/2006

l'ippocampo

E se sei un poesia-tore. Se sei un racconta-tore, un sogna-tore, un pesca-tore di sassi colorati, un immagina-tore di strade piene di vie d'uscita. Se sei un fingi-tore di fantasie..... siediti intorno a questo fuoco.

 

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Come pioggia al rallentatore

Post n°1384 pubblicato il 16 Gennaio 2008 da fionamay10
 

Mi porto la mano dietro la schiena
e pianto bene i piedi a terra.
La musica e le risate non smettono di là.
Senza nemmeno una parola,
gli sferro un pugno descrivendo un arco con il braccio.
Non è il movimento aggraziato di un pugile e non è neanche tanto veloce.
Ma è un gesto che ha dentro tutta la forza della sorpresa
e l'espressione attonita di lui è quasi pietosa a vedersi.

Il volto si gira appena.  L'ho colpito vicino all'orecchio e la botta
mi corre su per tutto il braccio, fino alla spalla e alla tempia.
Lui mi guarda vacuo.
Io aspetto che la sua rabbia ingrani la marcia per restituire il colpo.
Aspetto che le sottili vene sul suo collo di ragazzinoricco affiorino
come lombrichi dalla terra.
- Lo sai cos'hai fatto?  mi urla
Si, lo so. Lo so che cosa ho fatto.
Ho sputato ai piedi di un destino di ragazzinavittima.
Ma la risposta è più complicata di così,  come la fragranza di un profumo
da spiegare.      Come un regno di occhi intorno che diventa un labirinto 
rompicapo da risolvere, 
e non è più chiaro se voglio restare
e continuare a lottare fino alla sconfitta di uno dei due
o scappare per non sentire più questa vista offuscata.

Che là fuori ci sono migliaia di nascondigli
dove si può rimanere, sordi al mondo.
Senza la musica alta e le risate di là.
Senza tutte quelle ragnatele che pendono sulla vita
come pioggia vista al rallentatore.
Con due salti arrivo alla porta. Esco.
E sputo ai piedi di un destino di ragazzinavittima.

(foto fionamay)

Commenti al Post:
cosca0
cosca0 il 17/01/08 alle 00:03 via WEB
Non sento risate di là....solo lamenti, sordi, senza musica. Quella pioggia al rallentatore sono fili che muovono marionette. Con gli sguardi vuoti. Che cercano di togliere quelle ragnatele, dalla porta. E muovono, lentamente guidati da quella pioggia, lenta, rallentata. E quella ragazzina che serra il pugno come a voler raccogliere la sua vita. E strappa quelle ragnatele....e le getta in faccia al suo destino. Con quel pugno. Chiuso. Serrato. Sono le fragranze di un gesto che raccolgono l'essenza di un momento. Di un coraggio sputato per terra. Ai piedi del mondo!
 
 
fionamay10
fionamay10 il 18/01/08 alle 13:03 via WEB
Perchè si deve sempre fortemente credere nella capacità di un tuo pugno contro il destino....di riuscire a sorprenderlo il tuo destino. Perlomeno, ci si deve credere.
 
mille_giorni54
mille_giorni54 il 17/01/08 alle 09:22 via WEB
Splendido affresco di un tempo passato, che sembra così vicino e forse, per la situazione in cui vivono i ragazzi oggi, fa sorridere quel ragazzo ricco e viziato che al tentativo di approccio si ritrova la guancia infiammata da una sberla. E' successo anche a me, molto prima di te. Stessa situazione, le feste in casa, magari dell'amica che "può". Ricordo che facevo tappezzeria spesso, ero molto timida e introversa. Guardavo quel ragazzo più "vecchio" che ballava con tutte e naturalmente non con me. Quando mi ritrovai da sola con lui ci provò. A distanza di anni e dopo quel calcio sferrato, capii che il suo era l'ultimo tentativo per sfogare gli ormoni giovanili. Ma tutto finì lì e non lo vidi più come un semidio. Beata gioventù e tutto sommato, fra alti e bassi ...fortunata!! ciao
 
 
fionamay10
fionamay10 il 18/01/08 alle 13:05 via WEB
Affresco di un tempo passato comune a tutti nello spirito e nei modi, vero. Convengo che la situazione giovanile di oggi è decisamente più difficile e preoccupante. Ciao, Ely.
 
fast_web65
fast_web65 il 17/01/08 alle 15:10 via WEB
Sfido qualsiasi maschietto a negare di aver subito uno smacco da uno donna! Mi ritrovo nel tuo racconto, e a distanza di anni capisco il perchè di quello schiaffo , e non era soltanto la situazione in se, materiale, in quello schiaffo c'era la diversità fra uomo e donna che giocava un ruolo rilevante nella mia giovinezza. C'era l'assenza totale di buon senso, si agiva per istinto per quella serie di fattori ormonali che nulla avevano a che fare con la passione per la ragazza del momento. Un bel ritratto, in fondo di una gioventù che nulla invidia a quella di oggi, dove non esiste il timore dei genitori, dove non esiste il rispetto per la donna in quanto persona. C'è una generazione nel tuo post, che si rivede! ciao mitica
 
 
fionamay10
fionamay10 il 18/01/08 alle 13:14 via WEB
Ecco. Hai centrato. Situazioni di un momento dove c'era pressochè solo istinto e un tentativo maldestro d'approccio e praticamente quasi mai una premeditazione fredda.....molto diverso da oggi dove questo non è più un tentativo spinto, come dici tu, da fattori ormonali ma dove si vede quasi sempre una precisa volontà di annientare fisicamente e moralmente una donna. Di prevaricare. Di distruggere. Per questo alcuni pesnsieri del post sono più legati a un modo di interpretare oggi che non all'effettiva visione che ho avuto allora. Completamente con te quando parli di generazione, Achille.
 
DolceSegreto63
DolceSegreto63 il 17/01/08 alle 18:20 via WEB
Non è cambiato nulla rispetto agli anni miei della giovinezza, i ragazzi hanno dei mezzi in più per partire di testa e non hanno la minima cognizione di rispetto. E anche adesso si parla tanto in difesa delle donne in genere, si parla da più alti scranni fino all'ultimo degli intellettuali, ma poi non cambia nulla e si osserva dalle piccole cose. Anche qui dentro, in questo mondo piccolo e meno pericoloso se vogliamo ben vedere c'è ancora quel maschilismo che porta un uomo, in questo caso è peggio dell'adolescente, a perseguitarti, a vessarti in messaggeria se la tua risposta è un no. Un bel tracciato di quella società che non è la madre di questa. ciao :)
 
 
fionamay10
fionamay10 il 18/01/08 alle 13:27 via WEB
Mezzi in più, possibilità in più e nessuna capacità di gestirli, si. Vero. Per la verità io considero gli sproloqui in messaggeria non tanto maschilismo quanto spropositata considerazione di sè, arroganza, ottusità all'ultimo stadio, scarsa capacità di rapportarsi al mondo e parecchia vigliaccheria legata a uno schermo che (teoricamente) protegge. Ma riguarda uomini e donne in egual misura. Ci sono donne che il no si rifiutano di leggerlo anche quando piantato a pannelli luminosi ogni 50 metri sull'autostrada del Brennero. Il maschilismo lo vedo più alla tua scrivania quando sgobbi come un cane dando fondo alle tue capacità e sistematicamente il merito se lo prende un uomo. Di solito un perfetto imbecille che siede su una poltrona più imbottita della tua. O quando senti quei mariti che dicono: va bene, all'educazione di tuo figlio pensaci tu ma se succede qualcosa poi è colpa tua. Grazie, dolce.
 
righe_di_vita
righe_di_vita il 17/01/08 alle 18:37 via WEB
Le ragnatele che pendono sulla vita che vedo come un piccolo anticipo di come sarà domani, rispetto al rapporto con l'altro sesso. Perchè è così che si comincia, provocando una reazione che non è dettata soltanto dal movimento, dal tentativo ma da qualcosa che va dentro il sociale, che parte dall'educazione al rispetto, passando per le vie comode del tu non sai chi sono io. Sono ragazzi che ho conosciuto e alcuni non hanno avuto un bel futuro, con il tempo capisci. Ho conosciuto ai tempi della scuola un ragazzo di buona famiglia ma abituato ad avere tutto senza fatica, taglieggiava i compagni e disprezzava le ragazze che non ci stavano. L'ho odiato e sognavo di fargliela pagare per avermi rubato la ragazza. Ma il tempo aiuta a capire: lui non mi ha mai rubato nulla avevo e ha pagato di tasca sua gli errori dei suoi genitori. Gli stessi errori che adesso non sono soltanto di chi è benestante. purtroppo però adesso è peggio. ciao Alex
 
 
fionamay10
fionamay10 il 20/01/08 alle 17:02 via WEB
Non rubano mai , Alex. Perchè il bottino di queste persone è sempre pari a zero.
 
PrincipeDistratto
PrincipeDistratto il 17/01/08 alle 18:58 via WEB
Si tu lo sai adesso e lo capirai meglio negli anni cos'hai fatto. In quel pugno c'è ben altro che un rifiuto. C'è la sconfitta del maschioperbene che non deve chiedere permesso e non solo in quanto provvisto di testosterone ma in quanto padrone assoluto dell'universo, sopratutto femminile. C'è un educazione sbagliato che ritroviamo più accentuata oggi. E c'è quel no prepotente di una ragazza che diventerà donna e dovrà lottare contro l'ignoranza. La vita offre occasioni di cambiare, spero per questo ragazzo che l'abbia presa al volo. L'inquietante è che oggi sarebbe andata peggio per quella ragazzina. ciao
 
 
fionamay10
fionamay10 il 19/01/08 alle 22:13 via WEB
Si. Sono pugni che non fanno troppo rumore ma che raccontano che sei una manciata di cuore e sangue che non ha padroni e che impara a prendere il largo dall'ignoranza con ogni mezzo. No, non ha imparato.
 
   
PrincipeDistratto
PrincipeDistratto il 22/01/08 alle 18:10 via WEB
Momenti in cui diventa chiaro se restare o scappare, non aspettare sconfitte o vittorie, nelle situazioni dove c'è coinvolgimento non c'è più il senso della rivincita. Si fa una scelta. Non si smette mai di decidere per te. ciao mitica
 
Ruggineblu
Ruggineblu il 17/01/08 alle 22:38 via WEB
... che c'è solo d'alzarsi in piedi....tutti.. sempre quando uno e sempre troppo poco.
 
 
fionamay10
fionamay10 il 19/01/08 alle 22:15 via WEB
Alzarsi in piedi..... ed essere tanto più alto da non vederlo più uno che è troppo poco. Ho sentito lo sferragliare del treno, Ruggine.
 
dark_voyager
dark_voyager il 18/01/08 alle 00:02 via WEB
Trovate una donna che non sia stata importunata in maniera più o meno pesante... sembra quasi un passaggio obbligato. Che poi diventa a sua volta uno dei tanti nodi che ti porti dietro e che ogni tanto intralciano il tuo cammino. Descrivi due realtà parallele, che accadono nello stesso momento eppure così distanti, diverse: "di là" musica e risate, mentre "di quà" si decide del futuro di una ragazzina. Spero che quel pugno lo abbia segnato a lungo e, naturalmente, non solo nel fisico.
 
 
fionamay10
fionamay10 il 20/01/08 alle 17:07 via WEB
Ti aspetteresti fulmini che spaccano il cielo in pezzi quando succedono cose che cambiano il tuo passo per sempre. E invece no. Invece, intorno, tutto è normale. Persino banale. Con musica e risate di là che si mescolano ai fatti che cambiano la direzione della tua testa.
 
Alessia390
Alessia390 il 18/01/08 alle 10:55 via WEB
Sono d'accordo sui commenti che parlano di periodo, di come è stato educato quel ragazzo. Non vedo una premeditazione vera e propria, è come se per lui fosse un tentativo come un altro di far valere la sua superiorità, di ragazzo "ricco", cresciuto con l'idea malsana di poter avere tutto, oggetti e persone. E parte tutto dalla famiglia. Io vedo che le cose in questo senso non sono migliorate anzi. Adesso c'è il branco, adesso si parte con il voler far male davvero, senza scrupoli. Non invidio i ragazzi di oggi e non credo che quel pugno l'abbia fatto riflettere più di tanto, forse l'ha assommato un bel giorno nella lista dei fallimenti. La vita è così, i conti te li presenta sempre. Bello il racconto snocciolato come se fosse successo ieri. ciao Alessia
 
 
fionamay10
fionamay10 il 20/01/08 alle 17:13 via WEB
Si. Nessuna premeditazione. Non come oggi. Ed è vero quello che dici...... la sfortuna di questo ruolo ragazzinoricco. La sfortuna di genitori che gli hanno dato in dote ignoranza e incapacità e nessun elemento per capire che cos'è un uomo. La sfortuna di ritrovarsi vent'anni dopo a non essere niente.
 
anagoor.ma
anagoor.ma il 18/01/08 alle 12:47 via WEB
La verità di quel gesto, quel tentativo di sottomettere chi all'apparenza è più debole ha una motivazione molto più forte, da ricercare nelle viscere di un essere. Ma la comprensione arriva con il passare degli anni, ci si fa una ragione del gesto in se ma mai della molla che spinge alcuni a far del male ad altri. La spiegazione è banale rispetto alla violenza, anche psicologica di chi subisce, è l'invidia per quello che l'altra è, per non essere tu come lei, perchè hai la percezione , anche a 16 anni che tu sei diverso, stai prendendo una strada che non ti porterà mai ad avere amore, affetto, gioia se non modifichi in parte quello che sei. E allora la violenza sembra l'unico mezzo conosciuto per "essere considerati"! Non credo abbia una vita facile questo uomo. ciao Marco
 
 
fionamay10
fionamay10 il 20/01/08 alle 17:17 via WEB
No. Non ha avuto una vita facile. Credo molto in quello che hai detto sull'invidia...che genera violenza perchè non hai quello che l'altro ha. Anche se probabilmente non era il punto di partenza di questa storia di molti.
 
NI_NA
NI_NA il 18/01/08 alle 21:29 via WEB
troppo bello!! La nostra fio non gli ha dato un femminile schiaffo ma un pugno....avrei voluto esserci!!
 
 
fionamay10
fionamay10 il 20/01/08 alle 17:23 via WEB
Bè, imparare a tirare di pugni trovo sia una buona tecnica per far capire che "quella femminilita" non è a disposizione del primo che passa. In casi estremi, certo.
 
SimonaG70
SimonaG70 il 18/01/08 alle 22:49 via WEB
La ragazza che sa prendere una decisione all'istante, senza paura. Il ragazzo allibito, forse seccato ma non ha la capacità di reagire. Una miscela che avrebbe potuto diventare esplosiva e pericolosa come una miccia accesa che sta lì in mezzo, fra di loro, pronta a brillare se soltanto invece di essere una storia di anni fa fosse un incontro di oggi. Mi fa pena quel ragazzo che non ha colpa della sua prepotenza, gliel'hanno inculcata come un credo e nella pratica è difficile a volte riuscire a rafforzare il tuo destino. Non c'è la violenza classica fatta di dolore fisico, ma quella ben più sottile che tende ad annientare l'individuo sfogando gli istinti di maschio che nulla deve chiedere. La prima volta sulla difensiva per lei che la porterà a maturare nella consapevolezza e nel rispetto per gli altri. Il primo pugno per lui che sa che ce ne saranno altri, am le radici saranno più forti e non oso pensare la fine di quel ragazzo. Raccontato con quell'animo deciso che ho visto in te da sempre. ciao Simona
 
fede_ricadgl
fede_ricadgl il 19/01/08 alle 14:16 via WEB
Sconclusionato tentativo e relativo pugno che riduce il predatore a vittima. E' così che iniziavano le scoperte della vita, ma senza quella violenza premeditata che si riscontra adesso. Se mai c'è una violenza qui è di natura psicologica e gestita male. I ragazzi della nostra generazione, anche diversi, quelli ricchi, non avevano la capacità di prendere in pugno il loro attimo di fronte ad uan reazione. Forse più ingenui di adesso, meno preparati dai giochi, dalla televisione, da internet , dagli stessi genitori ad essere violenti. E poi da che mondo è mondo , da parte dei maschi c'è sempre stato l'uso della forza come rivincita sulle donne, e questo mi fa pensare da sempre che l'uomo non è forte, non è in grado di capire il suo limite e quando questo succede accadono episodi violenti. Mio padre diceva a mio fratello : ricordati che un uomo non è tale, mai, se per confrontarsi ha bisogno di una vittima debole e di usare la forza.Del resto non erasbagliato, vedo sopratutto adesso che i ragazzi danno sfoggio di cattiveria se soli con chi è debole, in gruppo poi si sentono invincibili. Sono vigliacchi e ancora di più lo sono le istituzioni che non puniscono mai a dovere. Sulla famiglia, quindi, un velo pietoso. ciao Fede
 
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