Creato da grattinik il 18/07/2005

momenti

poesie, appunti, fotografie e disegni

 

 

dedico il mio primo post a questo film che ho visto ieri sera

Post n°490 pubblicato il 06 Gennaio 2009 da grattinik

questo film mi è piaciuto moltissimo

perchè è veramente ben fatto.

the millionaire

The Millionaire: trionfo al BIFA Il film di Danny Boyle, già premiato a Toronto, ha vinto il premio come Miglior Film, quello per la Migliore Regia e, con il diciottenne Dev Patel, quello per Miglior attore esordiente.
Scalata al milione di un ragazzo innamorato nel melodramma bollywoodiano di Danny Boyle
The Millionaire

Fotografie tratte dal film Il povero milionario.Fotografie tratte dal film Il povero milionario.Locandina The Millionaire

 
 
 

Auguri a tutti voi

Post n°489 pubblicato il 22 Dicembre 2008 da grattinik

a voi tutti vicini e lontani,

che con il computer bazzicate

in queste vacanze, mete obbligate

spero che siano un momento di pace,

e che dei grandi pranzoni indigestione non fate.

Io qualche giorno in montagna vado,

so che tanta neve è caduta,

e un pò di svago spero di trovare,

anche perchè lo so che questo è la meglio cosa da fare.

Quindi vi faccio tutti i miei auguri,

per un felice Natale,

ma più di tutto per un buon anno Nuovo

 
 
 

scusate l'assenza temporanea

Post n°488 pubblicato il 09 Dicembre 2008 da grattinik

tra il lavoro, i miei figli, i vari progetti vi ho trascurato alquanto, così oggi vi dedico una bella
poesia per farmi perdonare,

ho dovuto anche fare un manifesto per una mostra,
e sto dipingendo sempre, il che comporta la rinuncia di altre cose.


1943

Amo in te
l'avventura della nave che va verso il polo
amo in te
l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte
amo in te le cose lontane
amo in te l'impossibile
entro nei tuoi occhi come in un bosco
pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne.
amo in te l'impossibile
ma non la disperazione.

Nazim Hikmet

 
 
 

senza parole più una poesia di Borges

Post n°487 pubblicato il 28 Novembre 2008 da grattinik

Il tempo è un fiume che mi trascina, ma sono io quel fiume;
è un tigre che mi divora, ma sono io quella tigre;
è un fuoco che mi consuma, ma sono io quel fuoco.
Il mondo, disgraziatamente, è reale;
io, disgraziatamente, sono Borges.

 
 
 

BERLUSCONI, CLASSI PONTE A VANTAGGIO DEI BAMBINI

Post n°486 pubblicato il 20 Novembre 2008 da grattinik

BERLUSCONI, CLASSI PONTE A VANTAGGIO DEI BAMBINI

ROMA - "Non credo che ci sia nessuna discriminazione, ma che sia una cosa logica e doverosa a vantaggio dei bambini e delle maestre". Silvio Berlusconi, intervenendo ad un convegno per la Giornata nazionale dei diritti dell'infanzia a Montecitorio, torna sul tema delle cosiddette 'classi ponte', difendendo quella che ritiene essere una scelta di "buon senso".

 "L'insufficiente conoscenza della lingua italiana fa si che l'insufficienza dei bambini stranieri sia tripla rispetto a quella italiana e quindi abbiamo pensato a questa mozione, seguendo tra l'altro l'esempio di altri Paesi, di fare non classi separate ma tese all'insegnamento dell'italiano".

INFANZIA: SERAFINI, "GARANTIRE TUTTI I DIRITTI FONDAMENTALI"
Dichiarazione della sen. Anna Serafini, responsabile PD infanzia e adolescenza e vicepresidente commissione parlamentare per l'infanzia

"Sostenere oggi, nella giornata dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, i diritti dei minori stranieri, significa anzitutto garantire tutti i diritti fondamentali, a partire da quello della salute, a tutti i bambini che vivono nel nostro paese. E' una richiesta corale di tutte le Associazioni, comprese quelle di tutti i pediatri, indipendentemente dal loro orientamento". Lo ha dichiarato la senatrice Anna Serafini, responsabile PD infanzia e adolescenza e vicepresidente commissione parlamentare per l'infanzia, in occasione della celebrazione della Giornata nazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza che si è svolta oggi, 20 novembre, alla Camera - Sala della lupa.

(la stampa) 20 novembre 2008
Il premier: «Sono logiche e doverose»
La Lega: «Bene, asesso serve la legge».
Pd insorge: non sanno di cosa parlano
Il premier e l'elogio delle classi-ponte
Famiglia Cristiana: "Sono solo ghetti"

Il settimanale dei paolini va giù pesantissimo sulle classi ponte, chiamate senza troppe cerimonie ‘’classi ghetto’’. E, come dicevamo,  presenta un disegno di legge di ‘’opposta filosofia’’ proposto in Senato dalle parlamentari del Pd Albertina Soliani e Sandra Zampa: ‘’L’unione al posto della separazione: sappiamo per esperienza che l’italiano, come tutte le lingue, si impara prima se mettiamo i ragazzi stranieri a contatto con gli italiani il prima possibile: separando, l’apprendimento linguistico rallenta. Per i bambini e’ questione di pochi mesi’’.

Corriere della sera (20 novembre 2007)

«A vantaggio dei bambini stranieri che comprendono poco l'italiano»Scuola, Berlusconi benedice le "classi ponte": «Non sono discriminatorie»Lega: si attuino. Assessore Milano: non sono realizzabili. Pd: non sono educative, ci sono metodi migliori esistenti

Il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini (Inside)
Il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini (Inside)
ROMA - «Non credo che ci sia nessuna discriminazione, ma che sia una cosa logica e doverosa a vantaggio dei bambini e delle maestre. Sono fatte per dedicare più tempo all'insegnamento dell'italiano». Silvio Berlusconi, intervenuto durante le manifestazioni per la giornata dell'infanzia, ha concesso il proprio benestare alle cosiddette "classi ponte", cioè la proposta della Lega Nord di classi differenziate per i bambini non italiani che hanno difficoltà nell'apprendimento della lingua. «L'insufficiente conoscenza della lingua italiana fa si che l'insufficienza dei bambini stranieri sia tripla rispetto a quella italiana e quindi abbiamo pensato a questa mozione, seguendo tra l'altro l'esempio di altri Paesi, di fare non classi separate ma tese all'insegnamento dell'italiano», è l'opinione del primo ministro.

ASSESSORE MILANO: «NON SONO REALIZZABILI» - L'iniziativa di Berlusconi viene però bocciata da Mariolina Moioli, assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano. «Le classi ponte non sono realizzabili. Ritengo però giusto che per i ragazzi stranieri si organizzino attività per dare a loro le competenze linguistiche che permettano loro di capire bene quello che succede in classe».

LEGA: «ORA SI ATTUINO» - «Le classi di inserimento sono una proposta di buon senso che dovrà servire a bambini, ragazzi e insegnati per facilitare il processo di integrazione. Chi dice che sono discriminatorie è prigioniero di una vuota ideologia e non vuole risolvere i problemi», afferma il presidente dei deputati della Lega Nord, Roberto Cota. «Anche alla luce di quanto dichiarato da Berlusconi, siamo certi che il ministro Gelmini darà attuazione alla nostra proposta che esprime la volontà di tutta la maggioranza».

PD: DISCRIMINATORIE - Mariapia Garavaglia, ministro dell'Istruzione del governo ombra del Pd: «Le classi ponte sono contenute in una mozione approvata alla Camera su proposta della Lega Nord che faceva riferimento a una "discriminazione transitoria positiva". Noi siamo convinti che per i bambini non sia educativo vedere il proprio vicino di banco sottoposto a un trattamento discriminatorio. Siamo invece per il rispetto e l'applicazione delle metodologie didattiche già esistenti che favoriscono il recupero da parte di tutti quegli studenti che presentano un ritardo nel loro percorso di crescita culturale ed educativa».

CARLUCCI: «LA SINISTRA FA DISINFORMAZIONE» - Gabriella Carlucci (Pdl), vice presidente della commissione Infanzia, concorda «pienamente con l'ipotesi di istituire classi ponte per i bambini immigrati. La sinistra, come al solito, sa fare soltanto becera propaganda e irresponsabile disinformazione».


20 novembre 2008


 
 
 

Maestro unico, trenta per classe

Post n°485 pubblicato il 15 Novembre 2008 da grattinik

SCUOLA & GIOVANI
E' stata presentata ai sindacati una bozza della riforma messa in campo dal governo
Nel documento non c'è neppure un accenno alla questione del tempo pienoMaestro unico, trenta per classe
ecco il decalogo della Gelmini
Molti condizionali, ma proviamo a fare il punto su come potrebbe cambiare la scuola
di SALVO INTRAVAIAClassi più numerose: fino a 29 alunni all'asilo, fino a 30 nelle prime di medie e superiori. Lo prevede la bozza di regolamento per la riorganizzazione della rete scolastica presentata ieri dal Ministero dell'Istruzione ai sindacati di categoria. Non ancora il piano programmatico promesso dal ministro Maria Stella Gelmini. E in più i sindacati, che hanno visionato il documento, fanno sapere che non c'è nessun accenno alla questione del tempo pieno.

Il documento contiene i nuovi criteri per la formazione delle classi, l'accorpamento degli istituti, l'impiego del personale in esubero. "Il piano deve essere definito nei dettagli con il ministro dell'Economia", è stato spiegato ai sindacati.

E infatti la riforma parte proporio dalla attuazione della manovra economica estiva. Comunque tra mille illazioni, polemiche e incertezze ("assurde", dicono i sindacati) proviamo a fare il punto su quali dovrebbero essere - il condizionale è d'obbligo - le norme che in pochi anni dovrebbero cambiare volto alla scuola italiana.

Due parole d'ordine, "essenzialità" e "continuità": la seconda con le riforme precedenti, compresa quella del Centro-sinistra, e la prima per semplificare e rendere più efficiente l'intero sistema-scuola. Il Piano si muove su tre direttici: Revisione degli ordinamenti scolastici, Dimensionamento della rete scolastica italiana e Razionalizzazione delle risorse umane, cioè tagli.

Scuola dell'infanzia. L'organizzazione oraria della scuola materna rimarrà sostanzialmente invariata. Saranno reintrodotti gli anticipi morattiani (possibilità di iscrivere i piccoli già a due anni e mezzo) e nelle piccole isole o nei piccoli comuni montani l'ingresso alla scuola dell'infanzia potrà avvenire, per piccoli gruppi di bambini, anche a due anni. L'esperienza delle "sezioni primavera" per i piccoli di età compresa fra i 24 e i 36 mesi sarà confermata.

Scuola primaria. E' il ritorno al maestro unico la novità che ha messo in subbuglio la scuola elementare. Già dal 2009 partiranno prime classi con scansione settimanale di 24 ore affidate ad un unico insegnante che sostituisce il "modulo": tre insegnanti su due classi. Le altre opzioni possibili, limitatamente all'organico disponibile, saranno 27 e 30 ore a settimana. La Gelmini "promette" anche di non toccare il Tempo pieno di 40 ore settimanali che potrebbe essere addirittura incrementato ma, su questo punto, pare che il ministero dell'Economia non sia d'accordo. E l'insegnamento dell'Inglese sarà affidato esclusivamente ad insegnanti specializzati, non più specialisti, attraverso corsi di 400/500 ore.

 F.Casorati

 
 
 

Che furbetto quel Brunetta..................

Post n°484 pubblicato il 13 Novembre 2008 da grattinik

di Emiliano Fittipaldi e Marco Lillo

La trasferta a Teramo per diventare professore.

La casa con sconto dall'ente. Il rudere che si muta in villa.

 Le assenze in Europa e al Comune.

Ecco la vera storia del ministro anti-fannulloni

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Che-furbetto-quel-Brunetta/2049037&ref=hpsp

 
 
 

"La voce di Miriam Makeba era quello che i sudafricani dell'apartheid

Post n°483 pubblicato il 11 Novembre 2008 da grattinik

Ci ha insegnato la rabbia della fratellanza
di ROBERTO SAVIANO

Cosa è il blues?, si chiede lo scrittore afroamericano Ralph Ellison. Il blues è quello che i neri hanno al posto della libertà. Dopo aver saputo della morte di Miriam Makeba, mi è subito venuta in mente questa frase. Mama Africa è stata ciò che per molti anni i sudafricani hanno avuto al posto della libertà: è stata la loro voce. Nel 1963 ha portato la propria testimonianza al comitato contro l'apartheid delle Nazioni Unite. Come risposta il governo sudafricano ha messo al bando i suoi dischi e ha condannato Miriam all'esilio. Trent'anni d'esilio.

Da quel momento la sua biografia si è fatta testimonianza di impegno politico e sociale, una vita itinerante, come la sua musica vietata.

Nelle perquisizioni ai militanti del partito di Nelson Mandela vengono sequestrati i suoi dischi, considerati "prova" della loro attività sovversiva. Bastava possedere la sua voce per essere fermati dalla polizia bianca sudafricana. Ma la potenza delle sue note le conferisce cittadinanza universale fa divenire il sudafrica terra di tutti. E soprattutto l'inferno dell'apartheid un inferno che riguarda tutti. Negli anni Sessanta, approdata negli Stati Uniti, Miriam Makeba si innamora di Stokley Carmichael, leader delle Pantere Nere e i discografici in America le cancellano i contratti, perché Mama Africa non combatte con i mezzi della militanza politica ma con la voce. E questo fa paura. Lei arriva alla gente attraverso la sua musica, attraverso successi mondiali come Pata Pata che tutti ballano, che piacciono a tutti, con una forza dirompente e vitale che il governo dell'apartheid come i razzisti di tutto il mondo non sanno come arginare o combattere.


Così, a 76 anni, è venuta a cantare persino in un posto che sembra dimenticato da dio, dove persone solerti hanno organizzato un concerto per portare un po' di dignità a una terra in ginocchio. E l'altra sera mi hanno chiamato di notte. Checco che aveva seguito l'organizzazione del concerto, mi ha detto che Miriam Makeba non si sentiva bene, "ma la signora vuole cantare lo stesso, vuole il tuo libro nell'edizione americana nel camerino, Robbè, è tosta!". Quando mi avevano detto che Miriam Makeba aveva accettato di cantare a Castel Volturno nel concerto in mia vicinanza che chiudeva gli "Stati generali della scuola del Sud", al primo momento stentavo a crederci. Invece lei che per anni aveva lottato e aveva viaggiato cantando per tutta l'Africa e il resto del mondo, voleva venire anche in questo angolo sperduto dove quasi due mesi prima c'era stata una strage di sette africani. Ché per lei erano africani, non ghanesi, ivoriani o del Togo.

In questa idea panafricana che fu di Lumumba e che mai come oggi sembra per sempre purtroppo sepolta. Mama Africa si è esibita a pochi metri da dove hanno ammazzato l'imprenditore Domenico Novello, un morto innocente, nativo di queste terre, che invece è morto solo, senza partecipazione collettiva, rivolta, fratellanza. La morte di Miriam Makeba, venuta a portarmi la sua solidarietà e testimoniarla alla comunità africana ed italiana che resiste al potere dei clan, è stato per me un enorme dolore. Enorme come lo stupore con cui ho accolto la dimostrazione di passione e forza di una terra lontana come quella sudafricana che già nei mesi passati mi aveva espresso la sua vicinanza attraverso l'arcivescovo Desmond Tutu. Invece, grazie alla loro storia, persone come Tutu o come Miriam Makeba sanno meglio di altri che è attraverso gli sguardi del mondo che è possibile risolvere le contraddizioni, attraverso l'attenzione e l'adesione, il sentirsi chiamati in causa anche per accadimenti molto lontani. E non con l'isolamento, con la noncuranza, con l'ignoranza reciproca.

Il Sudafrica vive una pressione dei cartelli criminali enorme, ma i suoi intellettuali e artisti continuano ad essere attenti, vitali e combattivi. Desmond Tutu stesso definì il Sudafrica "rainbow nation", nazione arcobaleno, lanciando il sogno di una terra molto più varia e ricca e colorata di un semplice ribaltamento di potere fra il bianco e il nero. Miriam Makeba era e rimane la voce di quel sogno. Se c'è un conforto nella sua tragedia si può dire che non è morta lontano. Ma è morta vicina, vicina alla sua gente, tra gli africani della diaspora arrivati qui a migliaia e che hanno reso propri questi luoghi, lavorandoci, vivendoci, dormendo insieme, sopravvivendo nelle case abbandonate nel Villaggio Coppola, costruendoci dentro una loro realtà che viene chiamata Soweto d'Italia. È morta mentre cercava di abbattere un'altra township col mero suono potente della sua voce. Miriam Makeba è morta in Africa. Non l'Africa geografica ma quella trasportata qui dalla sua gente, che si è mescolata a questa terra a cui pochi mesi fa ha insegnato la rabbia della dignità. E, spero pure, la rabbia della fratellanza.

 
 
 

Muore la cantante Miriam  Makeba

Post n°482 pubblicato il 10 Novembre 2008 da grattinik

La cantante sudafricana è stata colta da un malore al termine della sua esibizione
E' stata portata in una clinica di Castel Volturno, dove è spirata poco dopo. Aveva 76 anni

Muore Miriam Makeba
dopo il concerto per
SavianoL'autore di Gomorra: "La sua voce era per i sudafricani la libertà"
Mandela: "E' giusto che i suoi ultimi momenti siano stati sulla scena"(la repubblica) 10/11/2008


 
 
 

lavavetri per protesta

Post n°481 pubblicato il 04 Novembre 2008 da grattinik

Firenze: ricercatori e docenti lavavetri per protesta
Oggi docenti e ricercatori a Novoli laveranno i parabrezza delle auto per spiegare perché sono contrari alla legge Gelmini. E intanto il pd vara 10 proposte sulla scuola dopo un confronto con i professori
Il 25 agosto il Comune di Firenze con un'ordinanza ha vietato l'attività dei lavavetri: una decisione che continua a far discutere il mondo politico e la società civile in tutta Italia .

Firenze dichiara guerra ai lavavetri
fino a tre mesi di arresto

Il sindaco di Firenze: "Chi vuole lo status quo nelle metropoli non è di sinistra
Lasciarli lì perché sono dei poveretti non è lungimirante né umanitario"

"Tolgo i lavavetri ai semafori
seguo la lezione di Lenin"
di CONCITA DE GREGORIO
Andrea Scanzi, cronista de «La Stampa» si è finto lavavetri ai semafori di Firenze


 
 
 

un film ben fatto

Post n°480 pubblicato il 01 Novembre 2008 da grattinik

VICKY CRISTINA BARCELONA

di W. Allen

un film piacevole, curato nei dettagli, abbastanza leggero,

ma divertente. A me è piaciuto.

una delle 2 protagoniste sviluppa il suo interesse per la fotografia

un momento del film  quando Penelope gli massaggia il collo ....

l'altra protagonista del film oltre a penelope e scarlet

 
 
 

Il mostro unico di stefano Benni.  (articolo apparso sul manifesto di oggi 31.10.2008)

Post n°479 pubblicato il 31 Ottobre 2008 da grattinik

Cari studenti facinorosi, sono la vostra amata ministra Gelmini.

 Dopo il cinque in condotta e il maestro unico, ho una nuova idea

che potrà risollevare la scuola italiana. Da dove inizia l'istruzione?

Dall'asilo. E proprio qui bisogna intervenire, perché i bambini

diventino obbedienti e ligi al dovere. E le favole, con la loro sovrabbondante

 fantasia e il loro dissennato spreco di personaggi, li allontanano

 dal sano realismo e dal doveroso conformismo e alimentano il pericolo

 del fuori tema, della deboscia, della droga e del bullismo facinoroso.
Perciò per decreto legge istituisco il Mostro Unico. Sarà proibito

 leggere favole che contengano più di un mostro o di un cattivo,

con relativo aggravio per la spesa pubblica, e soprattutto si dovrà,

 in ogni fiaba, sottolineare la natura perversa, facinorosa

 e vetero-comunista di questo mostro. Secondo il Dmu

(decreto mostro unico) sono proibiti ad esempio Biancaneve e i sette nani,

 perché Grimilde e la strega sono un costoso e inutile sdoppiamento

 di personalità nocivo all'immaginario dei giovani alunni, per non

 parlare dell'ambigua convivenza tra Biancaneve e i sette piccoli operai,

di cui uno, Brontolo, sicuramente della Cgil. Cappuccetto Rosso è

ammesso, ma si sottolinei come il cacciatore è evidentemente della Lega

e il lupo di origine transilvana e rumena. Proibito Ali Babà e i quaranta

ladroni, ne basta uno. Abolito Peter Pan, troppi pirati che gravano

sulle casse dello stato. Abolito Pinocchio, anche accorpando il gatto e la

volpe in un unico animale, restano il vilipendio ai carabinieri e il chiaro

riferimento a Mediaset del paese dei balocchi. Ammesso Pollicino ma

dovrà chiamarsi Allucione ed essere alto uno e settanta, per non costituire

un palese sberleffo al nostro amato presidente del consiglio. Proibito

Hansel e Gretel, perché i mostri sono due, la madre e la strega, e inoltre si parla troppo di crisi economica.

Proibito il brutto anatroccolo. Se uno è brutto, lo è per motivi genetici e tale resterà. Inoltre Andersen era gay.

 Parimenti proibito il gatto con gli stivali per la connotazione sadomaso.

Proibita, anzi proibitissima Cenerentola.

 Le cattive sono tre e assomigliano tutte a me.

Cioè alla vostra ministra superficiale, impreparata e ciarliera.

Ma la vostra Ministra Unica.
(www.stefanobenni.it)

Rassegna Nazionale  Cari studenti facinorosi, sono la vostra amata ministra Gelmini

     

 
 
 
 

Post N° 478

Post n°478 pubblicato il 30 Ottobre 2008 da grattinik

Sbarre avvolte da bandiere tricolori, caschi, cinte, una catasta di sedie di vimini e perfino un pinocchio di legno, altezza uomo: si è usato di tutto durante gli scontri tra gli studenti di opposte fazioni a Piazza Navona.

Il Pinocchio gigante di legno è stato rubato dai manifestanti in un negozio di giocattoli che si affaccia sulla piazza.

Roma, 29 ott. - (Adnkronos) - "Una decina di ragazzi del Blocco Studentesco sono stati fermati dopo gli scontri avvenuti questa mattina in piazza Navona a Roma e si trovano ora nel commissariato Campo Marzio". E' quanto fanno sapere all'ADNKRONOS Ugo Cassone e Luca Gramazio, consiglieri capitolini del Pdl che sono andati in commissariato per accertarsi della situazione.

Piazza Navona non sembra la stessa oggi.

 Si svuota dalle migliaia di manifestanti ma si riempie

 di bottiglie, cartacce, fazzoletti sporchi di sangue. Quattro i feriti, tre studenti e un poliziotto, medicati all’ospedale Santo Spirito, secondo un primo bilancio provvisorio del 118.

Dopo gli scontri in piazza Navona, la polizia ha arrestato una ventina di studenti di destra, per resistenza e lesioni. Studenti che non intendono manifestare pacificamente ma far valere le proprie ragioni nel modo più sbagliato, passando, dalla parte del torto, come spesso accade. I ragazzi erano provvisti di bastoni e cinghie, e sono stati portati via da una volante del primo distretto.

Molti altri invece proseguono il corteo, in maniera ordinata, verso la prima università della capitale “La Sapienza”. Ancora una giornata di cori, striscioni e secchi “no” per protestare contro la legge 133 emanata del ministro della pubblica istruzione, Gelmini. Nonostante la pioggia e il vento siano i protagonisti di questa giornata, i giovani non si sono arresi, mantenendo fede alla promessa di continuare le manifestazioni più a lungo possibile. La causa della protesta va ricercata nei tagli per la scuola previsti dalla finanziaria, nella reintroduzione del voto in condotta e nel finanziamento alle scuole private.

oggi sciopero generale della scuola pubblica  indetto da tutti i sindacati

e grande manifestazione a Roma

(l'Unità) 30 ottobre

Un milione di persone ha invaso Roma per dire il suo no al decreto Gelmini, che mercoledì è diventato legge. In testa al corteo i gonfaloni dei piccoli Comuni che rischiano di vedersi chiudere le scuole. Lo sciopero generale della scuola è proclamato da tutti sindacati di categoria (Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Gilda e Snals). Veltroni: non è una riforma, solo tagli.

 
 
 

NO alla 133

Post n°477 pubblicato il 28 Ottobre 2008 da grattinik

27-28 Ottobre - 24 ORE NON STOP DI LEZIONE per dire NO alla 133!

24 lezioni scientifiche aperte a tutti, contro l’applicazione della legge 133/08 Dalle 8:30 di lunedì 27 Ottobre alle 8:30 di martedì 28 Ottobre Dipartimento di Matematica ‘Ulisse Dini’ (Viale Morgagni 67/a)

Ecco il Programma:

  • 8.30 Prof. Ricci - ‘Testa, croce o successioni’
  • 9.30 Prof. Primicerio - ‘Innovazione tecnologica: la risorsa matematica’
  • 10.30 Prof. Pepino - ‘La chimica nel piatto’
  • 11.30 Prof. Giachetti - ‘I fatti e le idee fondamentali che hanno dato origine alla meccanica quantistica’
  • 12.30 Prof. Righini - ‘Il Sole, la reazione Terra Sole e il clima terrestre’
  • 13.30 Prof. Paolini - ‘Come imparare a risolvere il cubo di Rubik’
  • 14.30 Prof.ssa Trosti - ‘La simmetria’
  • 15.30 Prof. Livi - ‘Aspetti elementari della complessità’
  • 16.30 Prof. Landi - ‘Reti neurali artificiali’
  • 17.30 Prof. Casalbuoni - ‘Radici quadrate e antimateria’
  • 18.30 Prof. Ottaviani - ‘Enriques e Severi: la matematica italiana durante il Fascismo’
  • 19.30 Prof. Baracca - ‘Energia nucleare’
  • 20.30 Prof. Maggesi - ‘La meccanizzazione della matematica’
  • 21.30 Prof. Casolo - ‘La matematica in letteratura’
  • 22.30 Prof. Borsi - ‘Modellli matematici per fluidi in mezzi porosi:dalla suola delle scarpe alle falde inquinate’
  • 23.30 Prof. Gentili - ‘Che cos’è la Congettura di Poincarè’
  • 00.30 Prof.ssa Rubei - ‘Geometria tropicale’
  • 01.30 Prof. Vannini - ‘Chi ha paura di Darwin ovvero a cosa servono le zanzare’
  • 02.30 Prof. Cupini - ‘Temperamento: un enigma musicale da Pitagora a Bach’
  • 03.30 Prof. Puglisi - ‘In cerca dei numeri primi’
  • 04.30 Prof. Cannici - ‘Il contributo della zooologia nelle investigazioni scientifiche’
  • 05.30 Prof. Romito - ‘Mentire con la statistica’
  • 06.30 Prof. Bagnoli - ‘La fisica sotto il naso’
  • 07.30 Prof. Casetti - ‘L’ultimo lavoro di Fermi e i fondamenti della meccanica statistica’

Tutta la notte caffè gratuito e, per chi resiste fino alla mattina, colazione offerta.

Per maggiori informazioni o contatti:
www.math.unifi.it/beppolevi - programma
www.sestograd.org
www.collettivodiscienze.org

 

(manifestazione a Firenze )

 
 
 

E gli studenti non si arrendono

Post n°476 pubblicato il 28 Ottobre 2008 da grattinik

Sit-in degli studenti sotto il Senato fino a sera, sotto la pioggia. Dentro il presidente Schifani concede un contingentamento dei tempi della discussione, mentre il Pd chiedeva il ritiro del decreto Gelmini. Scoppia la protesta, seduta sospesa. Poi il governo decide: seduta a oltranza per approvare il dl 133 entro mercoledì mattina.

L'assedio è senza tregua. Mattina, pomeriggio, sera. Studenti, rappresentanze degli universitari, docenti non cedono. E resistono davanti al Senato dove è in discussione il decreto Gelmini, in attesa del voto finale previsto per mercoledì. Già a fine mattinata erano, è la stima dell'Unione degli studenti, circa 10.000; dopo aver dato vita a diversi cortei nel centro di Roma, si sono diretti a Palazzo Madama. I licei Morgagni, Croce, Seneca, Farnesina, Manara e gli istituti tecnici Leonardo Da Vinci e Bernini sono stati tra i primi ad arrivare. Un ragazzo ha tentato di scavalcare le barriere che impediscono che stanno di fronte al Senato: è stato identificato e rilasciato quasi immediatamente.

(l'unità) 28 ottobre 2008

 
 
 

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